Recensioni per
Eternal sunshine
di Mintaka83

Questa storia ha ottenuto 74 recensioni.
Positive : 74
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
21/03/21, ore 19:41

Sherlock è un ottimo baby sitter e non si fa prendere dal panico, quando Rosie sta male. Del resto, non si può fare una colpa a John se ha zittito il cellulare. Questo fa di lui un essere umano, non un pessimo padre. Non ha abbandonato la figlia. La ha affidata alle due persone di cui si fida di più sulla faccia della terra. Naturalmente, John poi si sente in colpa. Lui ha sempre avuto la brutta sensazione di non essere all'altezza, prima di Sherlock poi di Mary ora di Rosie. Eppure, è un essere umano sensibile e meraviglioso.
Dolcissimi Sherlock e John in camera da letto. Mi aspettavo che Sherlock cogliesse l'occasione, ma no. Perché ho sempre più l'impressione che Sherlock non abbia capito i sentimenti che prova per John? Non che il dottore sia messo meglio, ma se Sherlock si lancesse, sono certa che rimarrebbe sorpreso dalla reazione di John.

Ciao ciao

Recensore Master
21/03/21, ore 19:39

Ciao, avevo già letto ieri sera naturalmente, ma non oggi non ho avuto modo di lasciarti una recensione. Lo faccio ora, anche se ho notato che hai già aggiornato con un altro capitolo (che ho già adocchiato!). Voglio comunque fermarmi a lasciarti due impressioni anche per questo, perché merita due parole di commento.

Guarda, è stato davvero un capitolo molto intenso. Molto angst, il dramma qui raggiunge il suo apice. Avevo già temuto che Sherlock potesse ributtarsi nella droga, tentato da questo caso che tocca da vicino quello che è un nervo scoperto per entrambi, ovvero la dipendenza di Sherlock (o presunta tale, perché non è mai stato chiarito questo argomento, neanche dai Moffits). E così come avevo paura perché Shrerlock potesse farsi di nuovo del male con certe sostanze, avevo anche il timore di una reazione di John. Naturalmente se n'è accorto, e forse è anche vero che incosciamente Sherlock gli ha fatto vedere proprio quel braccio bucato, e naturalmente ha avuto una reazione violenta. Speravo di no, speravo che non arrivassero a tanto e invece lui e Rosie se ne sono andati, con grande disapprovazione da parte di Mrs Hudson, che ho adorato nel momento in cui giudica John con un'occhiataccia in cui ci mette tutto quanto. Sherlock non la prende bene, e come potrebbe? Sa di aver fatto una cavolata cedendo alla tentazione, e non cercherò di giustificarlo con l'idea che fosse spaventato dalla prospettiva che John si sposasse di nuovo, perché questo non è comunque un modo sano di reagire al dolore. A dire il vero entrambi hanno un modo insano di approcciarsi ai sentimenti negativi, John usa la rabbia e la violenza, mentre Sherlock si tuffa nelle sostanze proibite. Quello di cui avrebbero certamente bisogno entrambi è di essere onesti con se stessi e fare un bel percorso di recupero. O perlomeno potrebbero semplicemente ammettere che sono innamorati perdutamente l'uno dell'altro, anche questo sarebbe d'aiuto. Ad ogni modo qui siamo ben lontani da una svolta di qualche tipo, a giudicare soprattutto da ciò che si dicono. John non crede davvero che Sherlock sia senza sentimenti, glielo dice più che altro per ferirlo. Ottenendo, tra l'altro, un effetto immediato e glaciale. Lì, Sherlock l'ho capito moltissimo perché con tutto il bene che vuole anche semplicemente a Rosie, e John questo lo sa e con il bene che voleva anche a Mary, lui se riceve un'accusa del genere. Sherlock ha fatto un percorso di maturazione enorme in questo senso, in The Abominable Bride scava dentro se stesso a fondo e quando ne esce ci rendiamo conto che ha accettato di avere degli amici, prima faticava persino ad ammettere ad alta voce di tenere a Mrs Hudson o a Lestrade! E tanto che John più di una volta si è stupito di certe dimostrazioni d'affetto da parte di Sherlock a riguardo. Quindi è davvero un'accusa che non regge e mi auguro che John se ne renderà conto prima o poi. Quel che è certo è che questo è stato un capitolo davvero molto duro da concludere, mi auguro che le cose tra di loro migliorino prestissimo.

Alla prossima!
Koa

Recensore Junior
21/03/21, ore 18:19
Cap. 4:

Sherlock geloso è sempre un bello spettacolo. Perché, ovviamente, Sherlock è geloso. Lo è sempre stato delle varie frequentazioni di John. Non di Mary, ovvio. Non poteva. L'entrata prepotente di Mary nella vita di John è stata colpa del finto suicidio di Sherlock, quindi il consulente non può lamentarsi di ciò che ha provocato lui stesso. Inoltre, Sherlock e Mary si sono sempre capiti e rispettati. Innamorati dello stesso uomo, non si sono mai fatti la guerra, ma hanno solo pensato a renderlo felice.
Il fatto è che John è un uomo dedito al dovere. Pensa che Rosie abbia bisogno di una madre e che lui debba trovare una donna, non importa quanto noiosa, ma perfetta per la figlia.
Sherlock non poteva non vedere che cosa stesse arrivando. Doveva sapere che John avrebbe messo al primo posto la serenità e l'equilibrio della figlia. Si è capito fin troppo bene che il bagno era caldo per le mani di John sul suo corpo. Se avesse colto l'occasione al volo, ora non starebbe ringhiando perché John sta cercando la donna perfetta per Rosie.
Ora sarà divertente vedere come Sherlock si sbarazzerà della nuova rivale.

Ciao ciao

Recensore Junior
21/03/21, ore 17:36

Non è che John abbia tutti i torti. Non dico per bere, quello poteva risparmiarselo. Però ha ragione a essere furibondo con Sherlock. Il genio si è messo in un guaio da cui solo per caso è uscito vivo. Il suo aggressore avrebbe potuto ucciderlo e John starebbe affrontando un'altra perdita. Dovendo spiegarlo pure a una bambina di due anni, che ha già perso la madre. Le spiegazioni di Sherlock non migliorano la situazione. Ovvio che John sia arrabbiato. Sherlock fa le cose senza pensare alle conseguenze.
Prima o poi a John passerà. Anche stavolta.
Perché John, malgrado tutto, perdonerà sempre Sherlock.

Ciao ciao.

Recensore Junior
21/03/21, ore 14:14
Cap. 2:

Tenerissime le scene domestiche fra Sherlock e Rosie. Capisco bene perché John rida tanto, nel sorprendere l'unico investigatore al mondo smacchiare il divano. Tenuto conto che è un pessimo casalingo e che non ha mai pulito, scoprirlo con guanti, spugna e secchio a levare dal divano l'opera d'arte di Rosie è unico. Per quella piccola peste innocente è disposto a tutto. Anche a lasciare indietro il suo papà, perché non si perdonerebbe mai di renderla nuovamente orfana.
Il senso di colpa di Sherlock aleggia su tutto, come un fantasma fastidioso, difficile da gestire per chi, come lui, non ha mai dato troppo peso ai sentimenti.
John è sempre quello pratico. Non fa storie perché la figlia chiama papà anche Sherlock. La giustifica. Lo accetta. Dimostra di essere un uomo meraviglioso, che non si sente in competizione con Sherlock o privato di un suo diritto. Davvero complimenti, perché non era semplice uscire bene da quella situazione.

Ora, però, Sherlock si prenderà una bella lavata di capo. Perché, ammettiamolo, sarà pure un genio, ma solo un idiota andrebbe dietro a un serial killer senza un appoggio.

Ciao ciao.

Recensore Junior
21/03/21, ore 12:27
Cap. 1:

Ciao! Intanto, benvenuta fra gli autori. Anche se non ho nessun titolo per farlo, soprattutto dal basso dei miei tre racconti, è sempre bello vedere qualcuno di nuovo che prende il coraggio a quattro mani e decide di mettere nero su bianco ciò che gli frulla in testa, condividendolo con gli altri.

Scrivi bene, in modo coinvolgente. Ci sta che i primi tempi di convivenza siano complicati. John è vedovo a causa di Sherlock, non si può negare. Eppure il dottore sa che Baker Street è il posto cui lui è Rosie appartengono. Il periodo di studio reciproco è normale. Anche quel muoversi sulle uova. Rosie, però, nella sua scoperta del mondo non porta il pesante fardello dei due uomini. Lei è ignara di tutto. E la sua innocenza non può che essere la molla che farà riavvicinare John e Sherlock.

Bell'inizio. Complimenti.

Ciao ciao

Recensore Junior
21/03/21, ore 09:15

John È uno stronzo!
A questo punto vattene con quella Magge... o come si chiama! Sherlock non vale la pena soffrire per lui! Mi spiace solo per la bambina!
Brava, per la trama, continuerò a seguire ogni capitolo anche se non li recensirò tutti

Recensore Master
20/03/21, ore 10:12

Ciao, questo sarà anche come hai detto ovvero un capitolo di passaggio, ma succedono moltissime cose, oltre alla piccola Rosie con la febbre e John che finalmente ammette che Sherlock è un padre fantastico (perché lo è!) e alle riflessioni che Sherlock fa su John, su Mary e su questa relazione che adesso ha con una donna e della quale non sappiamo quanto John stia facendo sul serio, ebbene oltre a questo c'è un dialogo verso la fine tra Sherlock e John di cui in parte mi sfugge la natura. Sembra, stando a ciò che dice e soprattutto al fatto che il dialogo che riprende è lo stesso che Sherlock aveva sviato una volta, davanti ai cancelli di Buckingham Palace, che John abbia intenzioni serie con questa donna. Che tra l'altro conosce da quanto? Qualche mese? Si noti che non l'ha ancora presentata a Sherlock, cosa della quale ha chiaramente paura, ma mi domando se le paure di John sono le stesse che Sherlock intende, ovvero se ha semplicemente il timore che la faccia scappare. Io credo che ci sia qualcosa a livello inconscio che sobbolle dentro John Watson e del quale lui neanche si è reso conto. Lo vediamo molto bene verso la metà della storia, quando John e Sherlock non riescono a stare lontani l'uno dall'altro, quando si cercano con lo sguardo e si sorridono, dopo che la malattia di Rosie li ha uniti in quel modo. Non c'è niente di dichiarato, tantomeno a loro stessi, ma è appunto più a livello inconscio e credo che è questo che John tema. Presentarla a Sherlock significa ufficializzare una relazione con una persona della quale John non sembra troppo entusiasta. Non mi stupirei se durante i loro incontri lui non facesse che parlare di Sherlock e di quanto è meraviglioso... E neanche mi stupirei di sapere che i due non sono nemmeno andati a letto insieme! Perché da quanto ha dedotto Sherlock neanche sembra che i due l'abbiano già fatto, eppure John sottintende che lui e Rosie se ne andranno presto (cosa che mi ha fatto saltare i nervi, lo confesso). Confessione, alla quale Sherlock semplicemente se ne va via, senza neanche rispondere. Io penso invece che Sherlock dovrebbe iniziare a ponderare l'idea di parlare a John col cuore in mano, perché avanti di questo passo si sposerà davvero con la tizia degli asili migliori di Londra. C'è però un passaggio che mi ha fatta riflettere e che riguarda proprio Sherlock. Sinora avevo dato per scontato, a giudicare dalle cose che diceva, che Sherlock sapeva già di essere innamorato di John e che, quando "parlava" con Mary di quanto scemo fosse suo marito, intendesse proprio questo ovvero che si mette insieme a una tizia che è un'estranea e non ci pensa neanche a fare ciò che proprio Mary ha suggerito di fare, ovvero di stare con Sherlock, di creare una famiglia con Sherlock. E invece, in questo capitolo, lui si sofferma a parlare di Rosie e di quanto la ama. Che, per carità, è verissimo ed è chiaro che con lei abbia un legame strettissimo, come se fosse biologicamente suo padre e che soffrirà molto nel vederla andare via. Ma si sofferma a riflettere soltanto su questo, non c'è nessun indizio che lascia intendere che sappia di amare John anche in senso romantico. Il che mi fa pensare che questi due abbiano ancora chilometri e chilometri da macinare prima di riuscire a giungere a una qualche conclusione concreta. Insomma, la vedo davvero molto dura se neanche Sherlock sa quello che vuole siamo davvero fritti, ma su tutti quello che vorrei conoscere è ciò che pensa davvero John perché anche se il punto di vista entra ed esce tra i vari personaggi, alternandosi da John a Sherlock, ancora del dottore abbiamo capito ben poco, soprattutto sulla sua relazione con questa donna.

Insomma, sono curiosissima di capire come andrà avanti la vicenda, intanto ti rinnovo i miei complimenti, pubblicare tutti i giorni come stai facendo dev'essere davvero dura.
Alla prossima!
Koa

Recensore Junior
19/03/21, ore 20:31
Cap. 4:

Si Mary, come ci servirebbe che tu ci apri sì gli occhi, infondo questo era il tuo piano Sind all’inizio: avvicinarci da tutti punti di vista.
Questo dovevi dire Sherlock. Ma È ancora troppo presto parlare di ciò, nessuno dei due capisce ciò che sta provando... il gelo che scotta... occhi magnetici...
Sei molto brava come scrittrice, per essere la tua prima volta in questo fandom, direi che te la stai cavando bene

Recensore Master
19/03/21, ore 10:14
Cap. 4:

Ciao, lasciami dire come prima cosa che io sto amando tantissimo questa storia. Il fatto che tu riesca ad aggiornare ogni giorno, poi, ha per me del miracoloso. Mi rendo conto che non potrà durare in eterno, ma finché ci riesci io ne sono molto felice perché più ne leggo e più ne voglio leggere.

Amo tantissimo come stai caratterizzando i personaggi, sia Sherlock che John, che a mio avviso è il più complesso dei due, e soprattutto in questo periodo della sua vita, in cui gli stascichi della morte di Mary si fanno ancora sentire. Ma tu stai facendo un ottimo lavoro a mostarci la rabbia di John, il suo dolore che viene fuori in sordina e quasi non visto, e soprattutto la sua costante negazione. Come spesso succede nelle Johnlock, John a un certo punto esce con una donna. Non può fare a meno di fare una scemenza del genere, appuntamento nel quale in genere si rende conto di non essersi poi così tanto divertito. In questo caso però hai inserito un elemento che si differenzia dalle tante altre storie che ho scritto, e che sta nella reazione di Sherlock. Sherlock è chiaramente geloso, ma non lo è in modo banale o scontato. Il suo è più il nervosisimo di chi si ritrova davanti un qualcuno che non capisce. Credo che Sherlock si sia reso conto del vero significato delle parole di Mary, molto più onestamente (oltre che molto meglio) di quanto non abbia fatto John. Lui sa cosa potrebbero diventare, lo sa Mrs Hudson, lo sapeva Mary e lo sa anche la piccola Rosie! Il solo che non se n'è reso conto è proprio John, che invece che fermarsi a riflettere, agisce da perfetto stupido. La reazione di Sherlock all'uscita con una donna di John è meravigliosa. Ci sono momenti in cui si lascia andare quasi alla malinconia e si ritrov a parlare con Mary, domandandosi perché ha agito in quel modo. Forse è davvero convinto che sarebbe stato più giusto se fosse stato lui a morire, Mary aveva una figlia e un marito... Lui invece oltre a non avere niente di tutto questo, non è neanche sicuro di essere una persona "normale". Insomma, Sherlock è uno che si svaluta sempre moltissimo, tanto da ritenere Mycroft molto più intelligente di lui (E parliamone di questo...), per questo ho trovato alcuni passaggi del suo rivolgersi a Mary, molto indovinati. Era davvero lui in ogni momento, soprattutto quando se ne va stizzito, quando cambia atteggiamento appena John entra nella stanza... è chiaro che sia infastidito dall'appuntamento di John e non fa neanche niente per nasonderlo. Peccato che, come al solito, John fraintenda alla grande e si sia convinto che Sherlock sia soltanto un egoista. Come può pensare una cosa del genere io davvero non lo so... Guarda, John mi fa davvero venire il nervoso, esattamente come nella serie. Perlomeno, ecco diciamo che questo è un vantaggio, almeno in questo capitolo i due hanno ristabilito una sorta di tregua e almeno non esplode più in tutta quella rabbia repressa. Lì, oltretutto, mentre John ricuciva Sherlock, è stato molto significativo il commento in cui Sherlock dice che dovrebbe essere così facile ricucire anche ben altro che lembi di pelle. Frase che racchiude tutto quanto, non soltanto il loro passato, ma anche questo presente irreale dentro al quale stanno vivendo.

Insomma, questa storia mi conquista capitolo dopo capitolo e sono davvero curiosa di capire come si evolverà questa relazione in futuro. Intanto ti faccio i complimenti per il lavoro quotidiano che fai.
Alla prossima!
Koa

Recensore Master
18/03/21, ore 09:34

Ciao, purtroppo una reazione del genere da parte di John era piuttosto prevedibile. Avevo proprio il timore che potesse non prendere bene l'accoltellamento di Sherlock e infatti così è stato. Diciamo che, al contrario di Sherlock che si droga di nuovo (cosa che sarebbe davvero irreparabile), in questo caso c'è uno spiraglio. John sa che le intenzioni di Sherlock erano delle migliori, nonostante le accuse che lancia, e che sono più altro il frutto del suo essere profondamente sconvolto, sa che se non lo ha coinvolto nelle indagini era perché voleva proteggerlo. Da una parte capisco il suo sentirsi compatito, anche se è più un desiderio di proteggere a mio avviso e non tanto pietà, perché John è sempre stato un uomo d'azione e ora Sherlock lo relega a padre di famiglia e vedovo inconsolabile, lo tratta bene per paura di non farlo arrabbiare, e tutto questo lo manda fuori di testa. Dall'altra parte però io capisco anche Sherlock. Lui considera una vittoria il semplice fatto che John sia tornato a Baker Street, e ha fatto l'impossibile pur di non farlo scappare di nuovo perché penso che per lui niente sia peggio del vederlo sparire nuovamente dalla propria vita, niente sia peggio delle accuse. E quindi, sinora, ha fatto di tutto pur di non far arrabbiare John, vivendo in un'atmosfera a tratti irreale, fatta di silenzio (molto pesante in effetti) e di troppe cose non dette. Sherlock si sta molto trattenendo, ma al contrario di John che trattiene una rabbia che lui stesso non sa da dove viene, e io credo che provenga dal terrore di perdere di nuovo Sherlock perché lui ama Sherlock, Sherlock trattiene una lunga sfilza di sentimenti che probabilmente da secoli sta tenendo dentro di sé. Non ultimo il fatto che è pazzamente innamorato di John e che non sa come fare per comportarsi con lui. Io un po' Sherlock lo capisco... Ha la sensazione che qualunque cosa faccia finirà per sbagliare lo stesso, John comunque si arrabbierà e quindi vive in una sorta di imbarazzo in cui si trattiene dal dire ciò che pensa davvero per timore di rendere le cose peggiori di quello che sono (il silenzio alla fine è una sorta di stasi, per quanto non faccia bene a nessuno, almeno è un limbo dentro al quale riescono a vivere civilmente). Direi che di tutto questo è significativa la scena in cui si lascia cadere sul letto a peso morto e si copre il viso, sottolineando, in maniera sarcastica, che è un buon pomeriggio, davvero. Significativo, perché in quel momento Sherlock è tutto tranne che felice. Ha fatto così tante cose per John, si è pure preso una coltellata pur di non tenerlo accanto a sé e farlo ferire o, peggio, uccidere, e se lo vede pure rivoltato contro... Indubbiamente è una situazione complessa, che non penso si sbloccherà fintanto che John non si renderà conto di ciò che prova per Sherlock e sino a quando Sherlock stesso non si deciderà a dire quello che pensa veramente. Sinora si è espresso a monosillabi o con poche frasi, ma mi auguro che faranno qualcosa di più molto presto. Nel frattempo la situazione alla fine sembra essere tornata non dico alla normalità, ma molto più serena. Il solo fatto che John si sia offerto di controllargli i punti vuol dire tantissimo, almeno si è ricordato che Sherlock ha una ferita al fianco. Almeno questo...

Il fatto che tu aggiorni tutti i giorni mi rende davvero felice, entrare in questa storia e leggerla è come prendere una boccata d'aria fresca. Un modo per staccare il cervello, e in questo momento mi ci vuole davvero. Quindi grazie per l'impegno che stai mettendo in questa storia.
Alla prossima!
Koa

Nuovo recensore
18/03/21, ore 07:54

Sei bravissima a scrivere! Mi sta piacendo davvero tanto! Speriamo che la situazione si risolva presto per il meglio, hanno bisogno l'uno dall'altro!

Recensore Master
17/03/21, ore 09:43
Cap. 2:

Ciao, di nuovo! Sono contenta di trovare il nuovo capitolo così presto, e per fortuna sono riuscita a leggerlo già ieri sera quindi eccomi qui a lasciarti qualche breve impressione.

Il capitolo in un primo momento sembrava essere simile al precedente, con Sherlock e John che si districano nella loro vita a Baker Street con una bambina di un anno, e infatti ci sono dei passaggi che definirei tragicomici, con questo Sherlock che deve smacchiare un divano in simil-pelle, pasticciato da Rosie. Mi è piaciuto molto il paragone con un caso da risolvere, l'ho trovato divertente. In effetti è come se lo fosse... Mi ha divertita perché l'ho trovato anche un po' autoironico! L'atmosfera che descrivi al 221b poi è molto diversa rispetto a quella descritta nel capitolo precedente, che infatti ripercorreva i mesi passati in cui né Sherlock né John si sentivano bene a livello emotivo. Qui sono entrambi più rilassati e la presenza di Rosie funge quasi da rasserenante, andando a creare situazioni tra i due che lasciano intendere che possa esserci ben altro. Il fatto che Rosie chiami "papà" anche Sherlock, per esempio, così come l'idea che lui avanza a un certo punto che la cosa non dispiaccia né a lei né tanto meno a Sherlock. Insomma, il materiale per qualcosa di concreto tra loro c'è, vedremo come lo svilupperai.

A un certo punto però succede qualcosa di inaspettato, almeno per me, e il tono del capitolo cambia in maniera radicale. Notiamo già dalle prime battute che Sherlock sta seguendo un caso da solo, senza Scotland Yard, ma soprattutto senza John. Riguarda dei senza tetto, argomento su cui Sherlock sembra piuttosto sensibile (dato che utilizza gli irregolari per i suoi casi, dando loro anche uno scopo più alto nella vita) che vanno in overdose. E io in un primo momento ho temuto che questo potesse significare che Sherlock si fosse dato di nuovo alla droga, ma poi, John osserva il fatto che le sue braccia sono pulite e che non c'è traccia di buchi da nessuna parte. Questo mi ha rassicurata, perché temevo che potesse fare come durante il caso Magnussen, ovvero drogarsi per attirare su di sé certe attenzioni, e a quel punto non so come John prenderebbe uno Sherlock drogato e con Rosie sotto lo stesso tetto. Tra i due potrebbe crearsi una frattura molto profonda, forse addirittura insanabile! Ma per fortuna le cose sono un po' diverse e Sherlock si limita a osservare da fuori. E si prende una coltellata nella schiena... Neanche questo John lo prenderà bene, secondo me. Ma confido nel fatto che possa capire le ragioni di Sherlock.

Intanto ti faccio i complimenti perché questa storia sta diventando sempre più interessante, complimenti.
Alla prossima!
Koa

Recensore Master
16/03/21, ore 10:10
Cap. 1:

Ciao, mi sembrava di non conoscere questa autrice quando ho cliccato sul titolo della storia e infatti questo è il tuo primo racconto pubblicato qui. Anzitutto ti do il benvenuto dall'altra parte della barricata (anche se non spetta di certo a me farlo, ma essendo la prima a recensire...), non so se è il caso di presentarsi per nome, ma se tu non mi conoscessi, il che non lo do mai per scontato, io sono una grande divoratice di fanfiction Johnlock e a ogni nuovo racconto sono sempre molto felice di buttarmici. Oltretutto, il post quarta stagione è uno dei miei preferiti, perché con il finale a cui abbiamo assistito non è così improbabile, od OOC, che tra Sherlock e John nasca qualcosa. E questa storia ha tutte le premesse per piacermi molto.

Ho trovato molto credibile il contesto emotivo che hai costruito attorno Sherlock e John, il fatto che tra i due ci fosse in un primo momento della tensione, che esprimevano molto più coi silenzi che con le parole, è credibilissimo. Diciamo che entrambi dovevano riabituarsi, o comuqnue dovevano riaccendere quella lampadina che tutte le tragedie vissute, dalla morte di Mary alla faccenda di Eurus, avevano spento. Chiaramente avevano smesso di comunicare in maniera adeguata e il fatto che sia stata proprio Rosie, con l'ingenuità e la sincerità dei bambini, che chiama entrambi "papà" e che vuole giocare perché si annoia (passaggio bellissimo e che sottolinea di come Rosie stia prendendo molto anche da Sherlock, oltre che da John e in una componente più genetica anche da Mary), a unirli. Li ha fatti riavvicinare e in questo loro universo di sguardi abbassati e di silenzio anche quando mangiano, ricercato in maniera quasi morbosa per non dover poi parlare di cose di cui, soprattutto John, non vuole parlare, ebbene in tutto questo, quella bambina che li ha presi entrambi per mano, facendo in modo che i due si guardassero e che si sorridessero, ha fatto un po' l'effetto di una bomba che esplode. Quello è stato il via e poi le cose sono migliorate. Non dico che è tornato come un tempo, perché è impossibile tornare come prima, la stessa presenza di Rosie non lo consente, così come i momenti di oscurità che John ancora ha e che lo spingono a isolarsi dal mondo intero, forse persino da Rosie. Non è come una volta, ma potrebbe diventare qualcosa di meglio, se soltanto riusciranno a uscire dal proprio guscio. E sono fiduciosa sul fatto che John tornerà a essere più sereno.

Sherlock dal canto proprio... Beh, mi fa tantissima tenerezza. Io credo oltretutto che John si sia dimenticato che Sherlock Holmes sa essere anche una persona gentile e generosa, con chi gli piace, e che non è improbabile che sia premuroso o faccia cose come finire il proprio piatto (è assurdo che John lo ritenga ancora inappetente, considerato che non lo è mai stato) o che lo faccia passare, spostandosi di lato. Insomma, Sherlock è una persona un po' sarcastica e con una lingua particolarmente velenosa all'occorrenza, ma per la maggior parte del tempo è un uomo gentile. John penso lo abbia un po' dimenticato o che comunque abbia un'idea di lui talmente romanzesca e incasellata dentro a un cliché che lui stesso si è costruito, ovvero l'eroe misterioso e un po' stronzo sempre e comunque, che non riesce più a vedere l'uomo che sta dietro questa immagine. Anche questo spero che lo scoprirà col tempo. Intanto questo è un primo capitolo che funge naturalmente come presentazione dello scenario, del contesto emotivo dei personaggi e quant'altro... e ci riesce perfettamente. Non vedo l'ora di leggere il proseguo di questa storia, intanto la inserisco tra le seguite.
Alla prossima!
Koa

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