Comincio, come l'ultima volta, con le perplessità.
Dopo un po’ si fermò. “questa è l’Isola di Mezzanotte.” disse picchiando il dito sul disegno di una piccola terra con il profilo tratteggiato.
“a ovest della Florida? Ma siete sicuro che è veramente lì il tesoro?” chiese Anne storcendo la bocca.
Il capitano scosse la testa, Anne per una volta pensò che fosse sincero. “non ne sono certo, nessuno lo è in questo caso, ma se tu dovessi nascondere un tesoro quale isola sceglieresti …” La guardò intensamente. “un atollo, sia pur sicuro, ma sempre visibile e perlustrabile, oppure un’isola praticamente inesistente su cui ci sono tante leggende fasulle ed esagerate quanto granelli di sabbia?”
Incongruenza: se l'Isola di Mezzanotte è praticamente inesistente, per citarti, come la si trova su una mappa?
L'ultima frase è scorretta, perchè fa presupporre che i granelli di sabbia siano fasulli e esagerati. Avresti dovuto scrivere "Oppure un'isola praticamente inesistente, su cui ci sono leggende fasulle ed esagerate, numerose quanto granelli di sabbia?".
Le informazioni geografiche non sono sempre chiarissime: so che ti stai muovendo nella zona delle Antille, ma gli Stretti? Non ho idea di cosa siano (questo non è un errore, semplicemente non li conosco e vorrei saperne di più).
Ora, sulla Tortue (preferisco chiamarla così piuttosto che Tortuga, sono stata abituata in tale modo da Salgari^^). C'è un errore temporale abbastanza pesante: siamo nel settecento, forse a metà secolo; ebbene, la Tortue fu abbandonata dai pirati alla fine del Seicento. Si riprese nei primi del Settecento, ma solo in parte; sarebbe erroneo da parte tua considerare ancora l'isola come covo di pirati.
Ultimo appunto (poi passo alle conclusioni finali) riguarda proprio la conclusione. Mi ha spiazzato molto, ero convinta che avresti concluso con questo capitolo una volta per tutte; forse sei stata un po' frettolosa, perchè sembra davvero che manchi un pezzo importante; naturale dunque che vi sarà un seguito.
E ora, tiriamo le dovute conclusioni.
Ammetto con sincerità (e con la dovuta educazione, naturalmente) che questa storia mi ha deluso: mi aspettavo qualcosa di più di una semplice caccia al tesoro, che non fa altro che confermare l'immagine stereotipata del pirata. Con questo non dico che volevo pirati assassini, stupratori e quant'altro (sebbene quelli veri fossero realmente così), ma un po' più uomini.
E cinque donne sul Deathbearer, di cui quattro ragazzine, non aiutano molto. Non hai sfruttato bene, a mio parere, la vicenda di Mary e Bonny, sebbene romanzare le avventure di queste due piratesse (uniche nella storia della filibusteria) fosse un'idea molto interessante.
Ho notato con piacere che, prima di cominciare col seguito, intendi rivedere la storia. Se si trattasse di una questione di forma, la cosa sarebbe abbastanza semplice e ti fornirei volentieri il mio aiuto. Ma sono i nuclei narrativi a presentare "falle", come ti ho già fatto notare in altre recensioni. E prima falla tra tutte, il ruolo troppo preponderante di queste ragazzine che praticamente giocano ai pirati senza avere la più pallida idea di quello che sta loro accadendo.
Non solo non è realistico, ma anche in un fantasy apparirebbe una forzatura.
Bene. Penso di non aver dimenticato nulla. Se ne hai voglia, puoi contattarmi per avere ulteriori chiarimenti; sono a tua disposizione.
Ciao,
satomi (Recensione modificata il 29/10/2010 - 03:16 pm) |