Recensioni per
A Thousand Suns -God Save us everyone!-
di Iria

Questa storia ha ottenuto 44 recensioni.
Positive : 43
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
24/12/10, ore 20:54

Non trovo esattamente le parole corrette per esprimere ciò che penso. L'unica cosa che dentro di me riuscivo a pensare era: ''wow... Pare che non sia l'unica capace di mostrare indifferenza e quasi tristezza nel periodo natalizio''. Ed è strano, in effetti, vedere come in un periodo in cui l'allegria e lo gioia dello stare insieme debbano regnare sovrani, qui la situazione è completamente invertita. Nessuna parola d'augurio viene accolta con calore, si pensa al vuoto ed al materiale della vita quotidiana perché vivere è la priorità ma... Non si capisce nemmeno come viverla. È complicato, ma pare così. Mm.. Non ho tanto altro da dire se non che.. La tua interpretazione di Yurij rispecchia i miei attuali sentimenti. Beh, auguri tesoro, complimenti.

Recensore Master
24/12/10, ore 18:43

Bene, diventa sempre più difficile dire cosa ne penso.
Ti rendi conto, vero, di precipitare i lettori in un mondo spaventoso?
Non è che tu descriva luoghi orribili o situazioni terrificanti... Piuttosto, privi il quotidiano di ogni sua gioia, rendendo le giornate dei gusci vuoti.
Questa shot, in particolare, è piuttosto deprimente. Sei stata davvero brava, perchè hai reso il tempo come se andasse tutto al rallentatore: è un po' come se loro fossero rivestiti di piombo e si muovessero lentamente, con pesantezza (che rimane il termine più esatto!).
Ho visto cosa vuol dire vivere con una persona che a malapena consideri: o almeno, il caso non era così estremo, ma l'ho visto.
E credo che sia la cosa più triste che esista.
Questa tua shot è profondamente demotivante, ti fa perdere qualsiasi aspettativa e speranza; ma è bella, molto bella.
Complimenti ;)
Ah, ovviamente mi rattrista che questa shot riprenda il tuo stato d'animo o.ò
Buon Natale scimmietta, un bacio
tua Syb

Recensore Master
20/12/10, ore 00:45

Ciao!^^
Per esprimere ciò che mi ha trasmesso questa one shot, c'è solo una parola: amarezza.
Sì, mi ha lasciato l'amaro in bocca questo finale così promettente per un lieto fine..invece, purtroppo, Garland ha avuto un'ennesima delusione.
Il fatto che lo svedese attendesse Brooklyn da due anni, che non sapesse nemmeno se l'aveva ascoltato e, soprattutto, questo piccolo e misero scambio di parole..sono tutti fatti che mi hanno rattristata assai!
Ho letto la malinconia di Garland, in questa one shot, mentre si rendeva conto pian piano che quello sarebbe stato un addio!
Davvero molto triste, quasi sconsolante.
Specialmente l'attesa in quello squallido bar di quartiere che dava uno sfondo di ulteriore malinconia!
Ecco, non saprei dire se questo capitolo mi è piaciuto! Però mi ha fatto provare delle emozioni sincere!^^
Brava, Iria! un bacio

Recensore Veterano
19/12/10, ore 19:06

Con questa seconda recensione voglio rimarcare ancor di più la mia ammirazione per questa raccolta. Come molti hanno già detto, questo capitolo può risultare più " pesante " rispetto al precedente... può essere. Come può al contempo non essere possibile fare un raffronto su due situazioni così diverse ma altrettanto amare... vero è che l'ho trovato addirittura migliore rispetto al primo e che ho apprezzato lo scorcio desolato di questo pairing che mai ti avevo vista affrontare.
Non so se sia amore. Forse c'era un qualcosa di simile, probabilmente un innamoramento da parte di Garland di ciò che Brooklyn aveva sempre rappresentato, un sentimento per quella che altro non era che un'immagine che lentamente andava sfumando nel tempo... sì, perché quella bizzarra relazione si era protratta troppo a lungo, e troppo a lungo i due protagonisti avevano esitato lasciando scemare le loro occasioni. C'è l'amore, forse. Brooklyn non desiderava che Garland gli stringesse la mano: un gesto che avrebbe sancito la fine di un profondo, seppur distorto, rapporto.
Si, l'ho trovata davvero perfetta nella sua devastazione. Credo che in questa raccolta riuscirai di volta in volta a migliorare e a sorprenderci... ti leggo da tanto, ma è sempre così.
Un bacione mia cara, a presto!

Ben.. *

Recensore Master
19/12/10, ore 16:49

Ed eccomi qui, carissima xD
Un'altra shot molto interessante e per di più è la tua prima GarlandxBrooklin e ti è uscita davvero molto bene^^
Partiamo da Garland… Non so bene come definirlo, sarà che mi ha colpita, così come il suo rapporto con Brook. Vedersi una volta ogni due anni e non parlarsi nemmeno, ma nonostante tutto sentire il bisogno di vedersi anche in questo modo, o almeno questo è quello che credo senta Garland.
Altrimenti non sarebbe rimasto lì tutto il tempo ad aspettarlo fino alla fine, almeno così la vedo io.
Ma il loro faccia a faccia e stato breve ma intenso e ha spiegato una cosa: Brook è andato avanti e Garland invece è ora che lo faccia.
La metafora della stretta di mano che funge da irrimediabile addio la trovo molto azzeccata, davvero^^
Insomma piccola anche qui hai fatto un ottimo lavoro, stai davvero dando il meglio di te in questa raccolta e sono curiosa di leggere le prossime^^
Complimenti davvero, continua così!
Un bacio forte dalla tua Pad ^*^
Ti voglio bene <3

Recensore Master
19/12/10, ore 16:35

Wow piccola, questa raccolta spacca già dalla prima shot, davvero.
Intanto piango per il lutto del tuo pc fritto ç___ç Ed ora passo a recensirti come si deve.
Allora, una storia davvero inusuale per te, ma che stai portando avanti con maestria.
È davvero molto interessante, sia per lo stile che per gli argomenti che stai trattando.
Qui abbiamo il funerale di Vorkof e i pensieri di Yuri riguardo a tale evento: sembra quasi impassibile di fronte ad un fatto che avrebbe fatto gioire chiunque sia stato suo, diciamo, schiavo.
Lui invece prova un moto di riconoscenza, misto però a disgusto e la prova ne è il papavero rosso che ha portato: un fiore brutto e non amato, come Vorkof.
Bella la cosa degli gigli nella camera, ti danno l’idea che il monaco abbia pensato a lui prima di morire, difatti il nome “Yuri” significa Giglio e quindi come metafora è molto bella.
Yuri… Lo hai reso davvero bene. Un’anima arida, vuota, senza scopo e senza nessun interesse, non si vede mai in questi vesti e tu lo fai molto bene.
Insomma piccola, stai facendo un ottimo lavoro^^
Ora corro all’altra e arrivo anche lì xD
Un bacio dalla tua Pad ^*^ 

Recensore Junior
19/12/10, ore 11:07

Bhe, anche questa è bellissima. Vent'anni solo per stringersi la mano e dirsi definitivamente addio...ci mette un po' Garland a prendere delle decisioni XD
A parte gli scherzi, mi è piaciuto molto il lento accorgersi dell'età che avanza, del fatto che ormai non sono più due ragazzi: sai sempre creare delle belle atmosfere, anche quando non demolisci psicologicamente, moralmente e fisicamente Yuri.
Alla prossima, un bacione ^^

Nuovo recensore
18/12/10, ore 23:14

Non c'è che dire! Non aspetto altro che leggere il prossimo capitolo!
Adoro il tuo modo di scrivere: così preciso, particolareggiato, fluente... riesci sempre a farmi realizzare dei bei film mentali!!!
Credo che tu sia un'autrice ottima come lo sono molte delle tue fic!
Spero che anche questa si riveli un delizioso capolavoro :)
Un saluto ;)
Gu_gurella

Recensore Master
18/12/10, ore 22:35

Mi ha fatto un pò pensare a quando, dopo tanti anni di conoscenza, vedi che qualcosa di quella persona non ti convince più e ne cerchi i motivi... La osservi, ci parli, ti sforzi di vedere cosa non va. Alla fine trovi ciò che stona con l'immagine che ti sei fatto e ti senti terribilmente deluso. E la delusione ti irrita, ti angoscia, ti porta ad allontanarti da quella persona. E questo credo sia il caso di Garland... Chiuso nel suo ideale perfetto di Brooklin, non riesce a capire che anche per la perfezione il tempo cambia ed il suo sconvolgimento relativo alla bellezza che lentamente sfiorisce dell'irlandese sa un pò da Dorian Gray. L'addio era dunque inevitabile eppure... Garland dice che Brooklin sembrava esitante nel tendergli la mano, ma a mio parere, se non fosse stato Brooklin a dire di chiudere i rapporti, Garland non li avrebbe mai chiusi per primo. Forse proprio a causa del suo ideato universo. Anche questa nuova prova della creatività è stata ben costruita e l'ho apprezzata più della precedente in quanto la situazione mi è abbastanza vicina. Ah, ti faccio un piccolo appunto: il punto prima della parentesi di chiusura è scorretto, o almeno ho sempre letto questo nei libri, non so se altre fonti dicano che sia corretto...o_ò Detto questo, grazie per l-ennesima nuova ed invitante lettura, mi ha risollevato un pò l'umor nero... Alla prossima, chu. Tua DrevH
(Recensione modificata il 20/12/2010 - 02:40 pm)

Recensore Master
18/12/10, ore 21:12

... Cavoli, questa è pesante.
Francamente la trovo molto più inquietante e opprimente della precedente (che non ho commentato, scusa!): insomma... Garland ha sognato un futuro con Brooklyn per VENTI anni! In pratica per più della metà della sua vita!
Presumo dunque che lui vivesse in funzione di quei fugaci incontri silenziosi, in quell'insulso bar che ormai non frequenta più nessuno.
La figura della barista è la personificazione della vecchiaia che non si può più nascondere, a mio parere (e magari ha vent'anni... o_o'').
Quella donna è grigia e decadente, vuota; proprio come la vita di Garland.
Alla fine Brooklyn arriva, con quella ciocca grigia e quelle rughe sottili che indicano che lui è cresciuto, sta vivendo la sua vita; semplicemente, pur tenendo a Garland, non è più il ragazzino di vent'anni prima.
Il problema di Garland è che si è ancorato al passato, tanto da non vedere più il presente.
Trovo comunque che il risveglio sia stato piuttosto brutale... purtroppo per lui.
Sperando di aver detto cose corrette, ti lascio x3
Un bacio my love

Recensore Junior
15/12/10, ore 17:07

Ciao, cara.
AHHH, computer fritto?! O.O Se mi succedesse probabilmente dovrebbero ricoverarmi!
Passiamo alla ff: finalmente qualcuno che rinsavisce e si accorge che forse trent'anni sono troppi per giocare ancora con delle trottoline ^^ Potrebbe proporsi per fare la pubblicità dei giocattoli XD
A parte gli scherzi, la storia è davvero bella e scritta perfettamente: fino all'ultimo non avevo capito chi era il morto e chi stava parlando con Yuri. Adesso sono cuiosa di leggere il prossimo capitolo.
Alla prossima ^^

Recensore Master
14/12/10, ore 22:53

Mi intrometto anche io a commentare codesto capitolo che, devo ammettere, mi ha intrigata parecchio ù.ù

Un requiem, insomma...non è che l'hai scritto per celebrare la morte del tuo povero computer?ç.ç tante condolianze per il pc schiattato!
Tornando seria, mi concentro sul capitolo!

La battuta di Yuri, al contrario di Hiwatari Senior, mi ha fatta sorridere! Lo humor nero non è nel mio stile, ma mi ha strappato un sorrisetto divertito, forse un po' sadico! Proprio come Ivanov, del resto.

Purtroppo, ad aumentare l'ilarità del momento, è stata l'immagine di Yuri adulto che strappa il bastone dalle mani rinsecchite di Hito ed inizia a prenderlo a randellate!V.V'' so che il tuo intento non è proprio quello di far ridere i lettori con questo capitolo, ma a me a fatto questo effetto che è durato effettivamente poco.

Un papavero rosso, dopotutto, è un fiore comune e anonimo, eppure, tra quel mucchio di gigli bianchi mi ha suscitato la stessa emozione di quando ho visto il film Shindler's list, dove c'è il giubbino rosso della bimba sopra il mucchio di casacche grige dei detenuti nei lagher.

Altre considerazioni? MI ha rattristato molto il fatto che Yuri odi così tanto Kei e gli altri dal momento che io li vedo sempre come un gruppo intimamente affiatato!

Mi piacciono molto le raccolte di flashfic perchè ritagliano un pezzo di storia ben preciso e tu hai saputo mettere in evidenza ogni particolare con poche parole! ^-^

Insomma, mi è piaciuta e credo proprio che ti seguirò per i prossimi capitoli!^.-
Un bacio! Nena Hyuga

Recensore Veterano
12/12/10, ore 21:39

Cambio di stile assolutamente apprezzato e per nulla strano... almeno, non da parte tua! Ovviamente seguirò questo tuo " esperimento " con molto interesse, augurandoti al contempo di ritrovare la voglia e il tempo per quanto riguarda gli scritti perduti... comprendo bene la frustrazione, ci si infuria da morire al solo pensiero di aver perso pagine di lavoro... e poi ci si deprime, fermamente convinti che non riusciremo ad eguagliare l'impegno infusovi precedentemente....... sbagliando! Inc***ati donna, e fagliela vedere a quel dannato pc +w+!!! * ardente fiamma sostenitrice *
... ritornando alla storia. Ho apprezzato molto i toni sui quali si è mantenuta, il disprezzo, il disgusto, la falsità che in ogni caso non può non venir smascherata. Nonostante non fosse una delle tue solite storie, ho compreso quasi immediatamente che si trattasse di Ivanov: il corpo nella bara doveva essere per forza quello di uno dei due vecchi; il fatto che l'interlocutore di Yuriy utilizzasse un bastone per sorreggersi me l'ha fatto immediatamente identificare come Hito... si, lo so che dopo tutto quel tempo anche Vorkov doveva essere invecchiato... ma, sarà l'immagine che mi sono costruita del suo personaggio, anche in età avanzata non ce lo vedo ad aiutarsi con un bastone.
Poi quei gigli che sembrano essere una disposizione di Vladimir stesso... io ( ed anche tu ) li ho sempre associati a Yuriy. E quel papavero rosso ricorda sì i capelli dell'ormai adulto blaider, ma come dice giustamente quest'ultimo è anche un fiore brutto e poco apprezzato, perfetto per Vorkov. Alla fine c'è quel " legame "... sì, sembra davvero poco appropriato definitlo così, ma è innegabile che un qualcosa c'è, qualcosa di apatico e freddo.
E Hito giustamente ride. Niente di più appropriato.
Sì, devo rinnovarti ancora una volta i miei complimenti. Sono curiosa di vedere come proseguirai la raccolta, lieta che tu abbia scelto le canzoni di questi artisti, anche se ultimamente mi sono un pò " calati " ( XD ) ... chissà, magari mi aiuterai a recuperare il mio rapporto con loro ùwu...
Ti faccio un piccolo appunto, probabilmente un errore di distrazione: parli degli occhi " cechi " di Hito, anziché " ciechi ". Per il resto, mi levo tanto di cappello, come al solito.
Un bacione mia cara, ci sentiamo presto.
Bye, bye.

Ben.. *

Recensore Master
12/12/10, ore 17:55

Salve! Beh, se i prossimi capitoli si riveleranno interessanti quanto questo primo, allora credo proprio ti seguirò fino all'ultimo, yes. Forse, conoscendomi, non troverai strano che mi sia MOLTO piaciuta questa introspezione d'un Ivanov adulto, che fa dell'indifferenza il suo requiem di vita. Ho apprezzato particolarmente quella sensazione di disgusto e rabbia vagamente repressa che accompagnano le righe: mi hanno fatto tornare in mente il ghigno del vecchio Lupo della Steppa. Altra cosa che ho apprezzato sono i pensieri di Yurij rispetto Vorkov e dal legame che viene di colpo creato fra i due attraverso il papavero. Ora, io non mi intendo assolutamente di fiori, pertanto parlo secondo mie riflessioni personali: nella sua diversità, nel suo vivido colore, il fiore fa intendere quasi una porta di legame particolare fra i due personaggi ed intuitivamente così è stato. Poi, guarda caso, il papavero richiama il colore dei capelli di Yurij... Questo non c'entra, lo so, ma mi aveva colpito e scatenato tutta una sorta di riflessioni varie. Ebbene, concludo dicendo che questo primo capitolo è molto interessante, una visione adulta e disinteressata della vita in cui credo molti possano riconoscersi. Brava, yes. Alla prossima! Drev

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