Recensioni per
A Thousand Suns -God Save us everyone!-
di Iria

Questa storia ha ottenuto 44 recensioni.
Positive : 43
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
01/06/11, ore 18:43

Questo tuo scritto trasuda cinismo da ogni singola lettera. Se non sbaglio, è la prima volta che desrivi anche Sergay e Ivan, due personaggi di secondo piano, ma che tu hai immaginato e reso davvero bene. Il senso di inferiorità di Ivan, la freddezza e depressione di Sergay... molto bello, davvero.
E venendo ai personaggi "classici" se così vogliamo definirli, mi sono anche questi piaciuti molto. Kai che cerca di compensare la sua tristezza con una targhetta e Yurij così abbattuto, che si lascerebbe volentieri andare...
Che dire cara? Mi piace, mi piace tanto e spero di vederti scrivere presto!
Un bacio, la tua eterna kohai!

Recensore Veterano
31/05/11, ore 23:19

L'impegno è palese. Hai dato il meglio di te stessa nel rendere questo capitolo verosimile, impossibile non notare come si distingua dagli altri... cavolo, mi è piaciuto un sacco. La realtà, nuda e cruda, sprezzante, malevola, scomoda... ferocia ma anche stanchezza, rassegnazione, in ogni caso cinque modelli umani differenti con l'unico punto in comune di essere stati completamente svuotati della loro vita, fatti a pezzi dal mondo... cinque gusci vuoti, un finale che si fatica persino a definire " amaro " ... anzi, qualsiasi semplicistica definizione sembra stonare. Una stridente sviolinata che parte, si innalza, perfora i timpani fino a spezzarsi, lacerarsi in un silenzio di tomba. Ancora i miei più sinceri complimenti donnaccia.
Presto tornerò a prendere confidenza con le recensioni. Ma questa meritava assolutamente.
Un bacione, il tuo Coniglio.

Recensore Master
27/02/11, ore 12:02

Ciao!^-^
Non sono scomparsa, non ti preoccupare!V.V Una raccolta così interessante non può essere lasciata perdere, non trovi? ^.-
Mi riprendo da tutto il ritardo che ho accumulato e recensisco subito il quarto capitolo di questa flash!V.V
Dunque, qui si parla di Kei Hiwatari!ù.ù Sai, la prima cosa che ho pensato quando ho letto la prima volta questa flash -sì, l'ho letta per un paio di volte prima di decidere cosa scriverti- è che ho avuto l'impressione che Hiwatari si rivolgesse veramente a me, come testimone dei suoi sbagli! MI ha messo i brividi questo pensiero! Mi ha presa una strana inquietudine!
Il modo in cui hai spiattellato nero su bianco gli sbagli di Kei, come una specie di lista della spesa, mi ha quasi fatto odiare il nipponico! o.o

Kei è legato alla sua famiglia che tanto disprezza da uno stupido contratto legale! E vorrebbe bruciarlo, si sente questa sua voglia di scatenare l'inferno come sapeva fare una volta con Dranzer!

Mi ha invece lasciata perplessa questo suo paragonarsi ad un cane, una bestia! Mi dispiace vedere un Kei Hiwatari quarantenne ridotto così, no? Purtroppo questa figura gli calza a pennello!

Mi è particolarmente piaciuto il finale!
Un po' di autoironia, sarcasmo e questo humor nero hanno reso il tutto più teatrale, in vero stile Hiwatari! E' riuscito a strapparmi un sorriso amaro!

Bene, credo di aver detto tutto!^o^
Brava come sempre, Iria! Al prossimo capitolo!
Un bacio!
Nena Hyuga!^-^

Recensore Master
09/02/11, ore 18:52

La sottile ed ironica amarezza ha tinto ogni singolo capitolo per arrivare qui, dove si gioca con sadica cattiveria verso se stessi. Su piano stilistico, la fic è forte, duri sono i suoi suoni e le sue immagini scheggiate, le quali ben rappresentano le riflessioni di Kei sulla sua attuale vita da monotono e vecchio quarantenne. L'introspezione descritta l'ho trovata logica -sì, sono l'unica deficiente che trova logico il nonsense!- in quanto hai spiegato coerentemente, dando dettagli su passato e presente, come il protagonista giunga al proprio sfogo. Un buon esperimento introspettivo, yes. Su piano personale, però, Kei mi ha delusa. Odio chi si lascia trascinare dal corso degli eventi, come se già avesse decretato le pene e le condanne della propria esistenza. E lui, lui che fra il forte, il ribelle... Dove è finito? Sì, forse il carattere di merda gli è rimasto. Forse. Questa mia riflessione è dettata dal fatto che mi fa male veder cadere chi poteva essere un esempio da seguire. Tutto qui. See ya

Recensore Junior
06/02/11, ore 18:27

Arrivo anche alla quarta shot di questa tua raccolta. Ho esultato quando ho capito che il personaggio principale stavolta sarebbe stato Kai, e non solo una citazione.
Hai raccontato di un Hiwatari depresso, che si fa schifo anche solo guardandosi allo specchio, che vede ogni più piccolo segno che il tempo gli incide sul volto. Un uomo ormai che ripensa ai suoi errori talmente tante volte da esserne persino ossessionato, giudicandosi alla fine un rifiuto umano che non ha più motivi per vivere, se non il lavoro.
Alla fine è finito con l'assomigliare a suo nonno, o forse anche peggio...
Magnifico questo Kai psicologicamente instabile!

Un bacio cara, alla prossima ^^

Recensore Master
05/02/11, ore 19:30

Ciao, eccomi qui.
Dunque, questo tuo stile mi ha parecchio preso. Nonsense dici?
Forse, eppure non ho mai letto nulla di più vicino all'effettiva psiche di Kei. E' un personaggio che, sinceramente, mi ha abbastanza stancato. Alla fine risulta monotono e prevedibile. Questi connotati emergono da questa sua specie di analisi di coscienza che viene effettuata sulla base di ricordi e considerazioni a ritroso.
"Chi è causa del suo male pianga se stesso".
Ed è quello che sta facendo. Avrebbe potuto cambiare, avrebbe potuto riprendersi la vita segnata, avrebbe potuto fare tante altre cose.
Ma non l'ha fatto.
Incapace. Pigro. Ignavo.
Il tuo non è umor malsano, fidati. Secondo me è un ottimo lavoro, io l'ho apprezzato.
Non volgio essere ripetitiva, quindi sorvolerò sulle tematiche che questa shot ha in comune con le altre, anche perchè penso di averti annoiata abbastanza...
Grazie per aver prestato attenzione alle mie parole!

Complimenti per l'idea. Sei riuscita a farmi provare un po' di interesse per un personaggio che ho seppellito, stanca di aver letto su di lui storie in tutte le salse. Mi è proprio indigesto, ormai.

Saluti!
*Halley*

Recensore Master
05/02/11, ore 19:13

Ciao!
innanzi tutto ti ringrazio per avermi risposto con tanta solerzia e mi scuso per non aver continuato a recensire i due capitoli che mancavano, ma sai, essendo piuttosto stanca non me la sentivo di buttare giù qualcosa di insensato.
Non sono uan di quelle persone che scrive una recensione tanto per scrivere, quindi devo sentirmi in vena, anche di esprimere la mia opinione.
Premesso questo, passiamo alla shot in esame.
Anche se il Natale è passato, rimarrà una delle feste che non sopporto, per tanto il clima da te espresso in queste righe mi trova pienamente d'accordo. Al di là della festa religiosa, ho tante riserve sul Natale.
I due ragazzi, passandolo in questo modo così spento, nonostante il fuoco scoppietti nel camino, danno un segno di insofferenza, si, ma verso la vita stessa. Come se stessero aspettando la fine, nell'indifferenza più totale.
Talvolta c'è la volontà di reagire (si può cogliere nel gioco di sguardi), ma la forza dell'abitudine ad un'esistenza così vuota prevale.
Si attende, cosa?
Il termine di questo eterno ruotare dei giorni che ci sono concesssi.
Come sempre, io do una mia interpretazione, che può più o meno coincidere con quanto tu volessi effettivamente esprimere.
Insomma, interessante anche questo tuo prodotto.
Per quanto riguarda il numero delle parole, volevo solo dire che, essendo una tipa prolissa, di solito mi butto su qualcosa di quaresimale... tuttavia, credo che ogni tanto faccia bene leggere altri tipi di componimenti.
Nella tua raccolta appare quest'ombra del tempo, dell'attesa, del passato... un'ombra latente che però può essere legata d un numero contato di parole, come a dire "anche la resa in parole di questi momenti ha i minuti contati".
Ed ecco un'altra delle mie interpretazioni... vabbè, passo all'ultima (per ora) shots
Scusa per aver sproloquiato, è più forte di me. Ma se non avessi sviscerato in profondità un brano di questa portata, credimi, non sarebbe valsa la pena nemmeno di lasciarla, una recensione...

Recensore Master
03/02/11, ore 19:39

Rieccomi.
Scusa, prima mi sono dimenticata di dirti che adoro i Linkin Park... assolutamente...

Ma passiamo alla shot.
L'atmosfera da pub mi ha riportato alla mente ricordi che credevo di aver seppellito i quali, tuttavia, mi hanno permesso di figurarmi tutta la scena alla perfezione.
Co-protagonista di questa storia mi sembra sia il tempo che scorre e non torna indietro. Pesante come un macigno, la vita che score nell'attesa di qualcosa che mai verrà... Questo continuo rimandare, anno dopo anno... i segni dei mesi che si succedono veloci cominciano a comparire e allora si realizza che non si ha più tutto il tempo che si vuole... e allora si preferisce troncare tutto.
Non so se sia questa l'interpretazione corretta, ma certamente è quello che vi ho letto io...

Recensore Master
03/02/11, ore 19:31

Ciao!
Credo che non ci siamo mai incontrate prima... poco male, c'è sempre una prima volta.
Questo tuo esperimento, come l'hai chiamato tu, mi è molto gradito.
Lo stile talvolta disconnesso, quasi spezzato a forza, si adagia completamente con il filo conduttore del componimento.
Di solito non apprezzo gli scritti che tengono conto del numero delle parole, am qui devo riconoscere che è stato fatto un buon lavoro.
Dall'atteggiamento e dalle parole di Yurij, si avverte una profusione di odio misto a indifferenza, mix pericoloso ma assolutamente adatto al contesto.
Molto, molto bene.
Se non ti spiace, passo avanti.

Recensore Master
11/01/11, ore 14:19

Un po’ in ritardo ma alla fine arrivo anch’io v.v
Allora, è vero un augurio un po’ aspro ma molto sentito, perché hai trasmesso sentimenti molto forti.
La solitudine, l’indifferenza, l’ignorarsi totalmente nonostante si viva nello stesso posto e ci si conosca da anni…. Neanche un gesto d’affetto.
Sono tutte cose hai trasmesso in maniera davvero eccezionale, si potevano palmare con mano, sentirle dentro di se. Mi sono rattristata molto a leggere queste righe, ma questa è solo l’ennesima prova della tua bravura.
Io a Natale cerco sempre di essere allegra, anche quando magari è un periodo schifoso, ma sono fatta così, quindi è per questo che questa tua shot mi ha colpito davvero tanto.
Hai fatto davvero un ottimo lavoro, mio caro Giudice, sul serio, i miei più sinceri complimenti^^
Alla prossima shot, piccola ^*^
Un bacio forte dalla tua cara Pad ^*^
Ti voglio bene <3

Recensore Junior
02/01/11, ore 15:23

Ed eccoci giunti alla dela parte di questa raccolta.
Ritroviamo il nostro Yurij, mi stavo quasi preoccupando! Anche se stavolta è l'oggetto delle riflessioni del nostro caro Huznestov.
Anche stavolta mi hai stupita, dato che di solito li descrivi come una coppia, o al massimo come due amici molto intimi, ma stavolta invece hai voluto renderli due estranei, due persone legate solo dal proprio passato.
E' stato... strano, molto particolare se si pensa alle tue storie in generale, ma devo dire che anche stavolta ho apprezzato!
Non ci rimane che aspettare la quarta!
Alla prossima :D

Recensore Junior
02/01/11, ore 15:01

Ed eccoci giunti alla seconda!
Stavolta non ritroviamo il caro vecchio Ivanov ma il suo ultimo antagonista: Garland.
Sapevo quanto ti piacesse quel personaggio, ma non sapevo che ti interessasse la coppia che vedeva lui e Brooklyn!
Hai descritto quasi un loro rito, quello di incontrarsi ogni anno allo stesso bar, alla stessa ora. Quasi volessero celebrare un amore che mai è esistito e che mai -ahimè!- esisterà.
Anche se non vede come protagonisti due personaggi che mi piacciono, sei riuscita a colpure nel segno e a farmi apprezzare questo tuo piccolo componimento!
Un bacio, alla prossima :D

Recensore Junior
02/01/11, ore 14:57

Ma salve cara!
Purtroppo in questo periodo non ho girovagato in questa sezione e non ho notato la tua nuova raccolta!
ma bando alle ciance, iniziamo subito:
inizio magnifico per questa racconta che inizia già a solleticarmi parecchio! Completamente diversa dalla precedente in cui ci regalavi dei magnifici momenti di quotidianità di Kei e Yurij. Ma vedo che alcune cose non sono cambiate, infatti hai lasciato il nostro Yurij come protagonista pricipale!
Bello il fatto che sia andato al funerale di Vorkof, riconoscendogli il fatto di averlo in qualche modo "aiutato" durante la sua infanzia; inquietante invece la presenza di Mister Hiwatari, ormai vecchio e cieco.
Simpatica la frecciatina contro Hiwatari Junior che mi ha fatto ridere!
Be', corro a leggere le altre.
Un bacio e ancora complimenti!

Recensore Veterano
30/12/10, ore 12:27

Ciao Iria! Volevo farti i miei più sinceri complimenti per questo stupendo capitolo.
Beh! Come hai anche affermato tu sono stati degli auguri di Natale un pò insoliti xD Ma come al solito tu ti distingui sempre ;)
Innanzitutto devo precisare che ultimamente mi sento un pò come te: vuota, inerte e indifferente a tutto.
L'apatia di Yuri era quasi tangibile e sei stata brava a farla percepire anche grazie alla descrizione precisa dei suoi singoli gesti.. come lavare i piatti o portare il boccone alla bocca; ma in particolare è stato realistica la scena in cui mastica guardando il vuoto assorto in chissà quale arcana riflessione.
Non esiste cosa più dolorosa (e fastidiosa) dell'iessere gnorati da una persona. E capisco l'insofferenza di Hiwatari!
Fatto sta che se fossi stata in Yuri a quel "Volevo solo augurarti Buon Natale!" lo avrei risposto molto elegantemente con uno sputo in faccia XD Scusa la franchezza! ahuahu
No, a parte gli scherzi... si percepisce quell'atmosfera quasi glaciale, in contrapposizione al fuoco del camino, molto bene!
Bravissima, davvero! Ciao un bacio ^^
Klà

Recensore Master
27/12/10, ore 20:57

Ciao!^^
Come vedi,prima o poi mi faccio viva!
Direi che questa one-shot piena di insofferenza mi ha lasciata un po' male!
Credo che l'ignorare una persona, non considerarla nemmeno, nonostante ci si viva assieme da vent'anni, sia la crudeltà peggiore! Peggio della solitudine!
L'atmosfera è pesante, lenta! Non riesco ad immaginare lo stato in cui vivono!Se la possono ancora chiamare vita, una situazione del genere...
Infatti, una frase che mi ha colpito è stata si impegnava con tutte le sue forze per trovare il concreto significato del proprio respiro e del battito del proprio cuore .
Mi sento un po' presa dentro da questa shot perchè nemmeno io incarno l'essenza dello spirito natalizio, nonostante tutti siano così presi dal Natale!
Alla prossima, Iria!^^ sono proprio curiosa di vedere cosa proporrai di nuovo!
bacio