Recensioni per
La Canzone di Temaru
di Marguerite Tyreen

Questa storia ha ottenuto 91 recensioni.
Positive : 91
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/09/11, ore 21:47

Salut, ma chèrie!
Stasera avendo ritagliato un pochino di tempo recensisco questo capitolo che ormai mi ha fatto conquistare dalla storia. Sembrerà strano sentirmelo dire: sai quanto ho amato Niente di personale, rimane pur sempre la storia che mi ha fatto scoprire te, una delle poche storiche veramente fatte bene che mi è capitato di leggere su questo fandom. Ti ho detto che ho amato l'epilogo, non ti ho mai detto che è stato, in parte, perchè avevo notato un cambiamento positivo nel tuo stile di scrittura e questa storia me lo sta confermando: sei diventata molto, molto più brava. Già prima lo eri, ma margy, non sai quanto è bello rendersi conto dell'evoluzione e della maturità che uno stile raggiunge. Ti trovo molto più incisiva, diciamo, le tue atmosfere sono vivide, non mi descrivi la scena, ma me la mostri. A Niente di Personale per esempio c'era molto più "racconto", godibilissimo, eh, notavo ogni tanto qualche passaggio più pesante, qui ti trovo (come nell'epilogo di NdP) meravigliosamente fluida e scorrevole.
Mills intraprende quel cammino introspettivo che sei riuscita a raggiungere con lo Svedese, è estremamente vivo in tutti i suoi pensieri e le sue inquietudini, questo suo "richiamo" verso il mare ne sfaccetta tantissimo la personalità, lo rende intenso e malinconico e penso tu abbia capito ormai quanto amo i personaggi di questo genere ;P Poi Patrick, vabbè, lo adoro. Niente da aggiungere alla recensione precedente, rinnovo i miei complimenti per come sei riuscita a rendere un'irlandese perfettamente credibile e cazzuto. Che l'Arcadia ce lo preservi! Anche il Capitano Boyle si prospetta subito un personaggio interessante, aspetto di capire di più su di lui, già il fatto che ricerchi alla gloria ad ogni costo è un buon combustibile per la vicenda.
Infine... embè, e ora che mi dedichi al francesino. Du Lac. Monsieur du Lac la mia stima: lei ha tutta l'arroganza pretenziosa dei suoi compatrioti che piace a me, è pure un bel giovanotto, anche se magari qualche schiaffetto glielo darei, se vuole una cenetta si può fare... a parte gli scherzi, l'ufficiale qui pare cadere in certe tendenze e non posso che augurargli di prendersi tante trambate xD Mi spiace, ma il doctor mi dà l'impressione che gli darà picche, ma sono sicura troverà pane (irlandese?? Voir pour croire!) per i suoi altezzosi denti. Non so se si è capito da queste mie opinioni sconsclusionate ma il personaggio di du Lac m'ispira, anche lui lo trovo estremamente vivido e, insomma, aspetto rivolgimenti ^^
Un piccolo commento a Gayla e la cartomante: è una scena costruita molto bene (ma la pià bella è l'ultima quando Mills guarda il mare) Gayla mi dà l'impressione di una bambina: lei dice di non essere mai stata una bambina (la sua storia di prostituzione lo racconta) ma ha quella tenerezza disarmata e disillusa che mi fa pensare, appunto, a quei bambini cresciuti troppo in fretta e precipitosamente.
Bien, concludo la mia recensione-menata-del-venerdì-sera con un grande bacio. Mi hai fatto venir voglia di essere anch'io su una nave a valicare l'oceano con solo il mondo attorno a me e le note di una canzone (e bravo Patrick!), forse sarebbe un po' pericoloso per noi dolci donzelle, ma poi... dolci di che?? Io mi definirei più una balda avventuriera (come forse la nostra futura protagonista). Ho letto una volta che leggere un libro è come viaggiare senza spostarsi di un centimetro e quindi sono contenta di essere salita in coperta e di iniziare questa nuova avventura con te!
Bisous
Primavere <3   
 

Recensore Master
07/09/11, ore 00:01

Ed eccomi qui a commentare il capitolo.
Io adoro questa storia, seriamente, amo come descrivi le emozioni dei personaggi, i loro sentimenti, soprattutto quello del dottore, con la sua aria malinconica e la mente sempre verso il mare, lontano da tutti, in un mondo tutto suo, come se lui stesso, i suoi pensieri fossero trasportati dalle onde, proprio come l’Arcadia (tra parentesi il nome della nave mi fa pensare tanto a Capitan Harlok ^^, ok fine pensieri sui cartoni animati). Torniamo al capitolo, come ho detto amo come descrivi le sensazioni dei personaggi, ma soprattutto quelle di Mills, m’immergo completamente nella sua malinconia, nei suoi pensieri, in quel dolore che lo accompagna sempre. Persino la sua solitudine, il suo modo di rimanere distaccato osservando solamente è quanto di più affascinante ci possa essere. Mi piace come personaggio e mi incuriosisce da morire, in questo capitolo ci sveli alcune cose, le sue origini nobili, chi era suo padre e il nome della madre, ma rimangono sempre tante domande, soprattutto chi sia la donna dalla quale sta fuggendo, ed il perché, sicuramente il ricordo di una donna, ma io sono curiosissima, mi chiedo cosa possa essere mai accaduto.
Poi c’è Galya, povera piccola, si è fatta leggere le carte e non le hanno detto nulla di confortante, sé non fosse che il dottore troverà la sua metà a Tahiti mi dispiace per la ragazza, li vedevo bene insieme, in un modo riuscivano a confortarsi a vicenda, ma il loro non era amore.

Dimenticavo una cosa, mi sono innamorata sono le tue descrizioni del mare, quando mescoli i pensieri del dottore Mills alle descrizioni dell’oceano, al rumore che emette, e tutto questo che si mescola in immagini che mi scorrono davanti ai miei occhi, ne esce fuori qualcosa di perfetto.
Devi sapere che io vado avanti ad immagini, istantanee, fotografie, quando leggo immagino, vedo quello che l’autore scrive, e più questo è bravo, più ho ispirazioni per lavorare con le immagini^^, e le storie che considero visivamente ispiratrici sono praticamente perfette, sino ad ora però ne ho lette solo tre che mi hanno fatto questo effetto, ed una è la tua ^^.

Ora passiamo a Du Lac, devo ammettere che alla sua prima apparizione mi è stato antipatico, non che i suoi comportamenti siano dei migliori, ovvero non è che riesce a rendersi simpatico, ma chissà che sotto il suo atteggiamento da sbruffone non nasconda qualcosa ^^, il suo vero carattere, e poi visto quello che hai deciso di fare, non può starmi antipatico u.u.
Sembra attratto dal dottore, o meglio è attratto dal dottore, sono curiosissima di vedere come procederanno le cose, con il dottore, con lui e quanto accadrà sulla nave, i viaggi in mare sono lunghi e potrebbe accadere qualsiasi cosa ^^.
Si rotola per terra per la curiosità, soprattutto visto che hai intenzione di inserire una coppia slash, <3 _____<3 ho gli occhi a cuoricino al solo pensiero.

Ma andiamo avanti, finalmente è comparso il capitano dell’Arcadia, la domanda è quando cade in mare? No seriamente un essere tanto spregevole credo di non averlo mai incontrato in nessun racconto, è irritante, solitario, troppo radicato nelle sue idee, e poi spara minacce a casaccio, tanto che credo che se non fosse stato il suo capitano, e che il desiderio di prendere il mare non fosse tanto forte, lo avrebbe preso a pugni. Tutte quelle ricerche, quelle domande private e non, soprattutto sulla politica, insomma ma cosa gli importa?

Ok basta con gli sproloqui, il capitolo è meraviglioso, e mi piacciono, tranne il capitano, tutti i personaggi comparsi sino ad ora, persino Du Lac, che ancora devo inquadrare per benino, il suo essere spocchioso, il suo credere di essere superiore, raffinato, e poi cadere in insulti da marinai di bassa lega, probabilmente non è né l’una nell’altra cosa, ma una via di mezzo, un qualcosa che ancora lui deve riuscire a capire. Credo che il viaggio in nave gli servirà anche a questo.
Basta così, ancora i miei complimenti e la smetto di assillarti, un bacione e al prossimo capitolo, ciao ciao:

-Yuko-

Recensore Veterano
06/09/11, ore 14:37

Credo di avrertelo detto un'infinità di volte, ma non posso fare a meno di ripeterlo, sei bava! mi lasci sempre una sensazione di completezza e aspettativa, quel caldo nel petto e in gola di quando finisci un capitolo e sei sazio, appagato dalla lettura, non sò se hai presente.
Per quanto riguarda la storia, bè, ho parecchie ipotesi, chi sà se resteranno tali o no, non voglio sbilanciarmi;)
Ora darò una piccola risposta al dottore, credo che Dio sia una risposta sufficiente alle domande che ci assillano, il punto è che nessuno può essere tanto presuntuoso da affermare di conoscere Dio, per cui il viaggio bisogna compierlo alla ricercadi di Dio e quindi di noi stessi. Potrebbe ridpondermi che alla fine è la stessa cosa, ma io non credo, credo che la fede ti dia quel qualcosa che ti permette di essere sereno nella ricerca, certo che alla fine troverai le risposte.
Ok ho fatto una digressione filosofica/religisa eccessiva, un bacione ;)

Recensore Master
06/09/11, ore 13:20

Whisky in the jar **
L'ho fatta in Irlanda quando ci sono andata in vacanza studio **
Okay, nostalgiche rimembranze a parte, devo dire che ho trovato gradevolissimo tutto il capitolo.
Il dottor Mills è adorabile ** mi piace un sacco il suo sentirsi senza patria, la sua voglia di non mettere radici, di viaggiare. Poi apprezzo il fatto che si senta *rinascimentale* Nulla, lo adoro ** a questo punto sono curiosa di conoscere Temaru **
Gayla... poverina, lei mi fa tenerezza ^^ sarà felice, vero? vero?
Patrick *___* a lui va tutto il mio amore *__* tutto tutto *__* Lo adoro, anche quando non parla e non si muove XD mi è entrato nel cuore... Poi quello che ci hai più o meno anticipato su lui e Du Lac (non mi sbaglio, vero? A volte faccio casino...) mi fa ancora più piacere ^^
Okay, meglio se concludo la mia recensione sconclusionata XD
Aika.

Recensore Veterano
24/08/11, ore 23:03

Privjet.
Letto anche quest’ultimo capitolo e devo dire che sono sempre più convinta del mio proposito di seguire questa storia. Non credo mi sarei mai cimentata nella lettura di una storia “di mare” se non fosse scritta così bene. Hai del talento.
Mi piace come dipingi le esistenze dei vari personaggi. Questo Patrick Coogan ha il modo di fare dei figli di quegli angoli di mondo che secondo me rappresentano piccoli universi a sé stanti  (Russia, Irlanda, Islanda…posti così insomma). E la cosa mi intriga molto perché adoro i personaggi che conservano una grande parte dello spirito della loro terra d’origine ( per non parlare di tutti quei rimandi a creature e credenze irlandesi. Perfetti.), sono profondi, poliedrici, e tu che, ripeto, sai scrivere, riesci a caratterizzarli al meglio (domanda velocissima, conosci il Gaelico?). Sono curiosissima di come Patrick interagirà con Mills che è un bell’ enigma di per sé.
Du Lac mi piace, a costo di sembrare scontata e banale (lo sono) lo devo dire, mi intriga. Anche se è francese…anglo-francese, d’accordo. Insomma uno che alla sua prima apparizione fa una figura così barbina non può che conquistare il mio cuore.
E complimenti anche per la disinvoltura con cui inserisci i caratteri storici all’interno delle vicende personali. Cromwell, irlandesi, il conflitto con gli inglesi…e senza essere inopportuna. Brava.
Quindi alla prossima e vedrò di scriverti magari recensioni un po’ più dignitose :D
Auf Wiedersehen!
p.s. Signor Nilson? Non si chiamava così la scimmietta di PippiCalzeLunghe? E’ un caso?

Recensore Veterano
23/08/11, ore 20:28

Ciao, eccomi finalmente.
Estremo ritardo ma appagante.
Davvero un bel capitolo, scorrevole, pulito, leggero.
Letto dall'inizio alla fine con estrema attenzione.
Hai una certa cura per i particolari - dettagli - che a me non guastano (io la prima, che nelle mie storie riempio di dettagli più o meno semplici) dettagli non appesantiscono. Apprezzo!
Già posso dire che dopo Mills, che mi piace parecchio, intrigante e fascino, Patrick mi piace tantissimo, molto di più è una ragazzo che in fondo ha già una sua maturità. (Questo, la mia adorazione, la conoscevi già *-*)
Du Luc è una macchia, adorabile.
Simpaticissimo anche Dudee.
Insomma i personaggi e i presupposti per un bella storia appassionante ci sono tutti.
Brava bellissimo capitolo, alla prossima!

un bacio
Khristh

Recensore Master
23/08/11, ore 15:06

Ciao, eccomi a commentare. Chiedo perdono per il ritardo, ma la stanchezza e la connessione capricciosa mi hanno portato a ritardare ç_ç, me disperata, anche perché ho dovuto leggere il tuo splendido capitolo sul cellulare, un tantino scomodo-
Ma va bene, per la tua storia questo e altro ^^.
E così con questo secondo capitolo conosciamo dei nuovi personaggi della nave dove si è imbarcato il dottore, il mozzo, Patrick, un irlandese dal carattere focoso, sono proprio curiosa di conoscere la sua storia. Mi è piaciuto l’inizio le sue imprecazioni sull’Inghilterra, su Liverpool, e sul freddo. Obiettivamente non è che abbia tutti i torti, deve essere un posto decisamente nebbioso e umido Liverpool ^^. Poverino un pochino però deve essere perseguitato dalla sfortuna, il vecchio che lo aiuta e poi gli da contro perché irlandese, e infine quello che sarà il vice comandante della nave dove si è imbarcato, è la persona a cui ha rifilato un bel pugno in faccia, mi sa che la sua non sarà una traversata tanto tranquilla.
Il capitolo mi è piaciuto da impazzire, è scorrevole, e per quanto Patrick sia come detto un tantino sfortunato e non in una delle migliori situazioni, mi piace l’ironia, alcune battute con cui contorni la storia, senza renderla troppo pesante.
Sai stavo pensando al nome della nave L’Arcadia, mi piace, mi da la sensazione di avventura, di ignoto ^^, si molto appropriato come nome u.u.
Così Patrick ha incontrato il dottore Mills, sembra esserci stata parecchia affinità fra i due, una simpatia spontanea, cosa che non è avvenuta con il secondo in comando, e meno che mai con il capitano della nave che Patrick ancora non ha conosciuto, ma che già detesta, il non voler irlandesi a bordo lo ha fatto irritare.
Le parole poi del timoniere per quanto riguarda il dottore non hanno incuriosito solo Patrick ma anche me, il suo fascino, la malinconia che si porta dietro, ma allo stesso tempo il carattere forte, come un’aura di potere, dimostrata anche nelle ultime battute del capitolo, dove con poche parole e alcuni sguardi riesce a convincere gli altri a far imbarcare Patrick.
Si si ragazza il capitolo mi è piaciuto, scorrevole e avvincente, e la mia curiosità si è accesa, per i vari personaggi, per quello che accadrà e per il viaggio, ed anche per Tahiti, me curiosissima.
Ancora tutti i miei complimenti, un bacione, e grazie per aver postato una storia tanto avvincente sin dai primi capitoli.

-Yuko-

Recensore Master
23/08/11, ore 11:42

Cherè, ma chère marguerite
Salut! o è meglio dire: "Dia dhuit"! (sì, voglio fare la figa col mio gaelico raccimolato su internet, perdona questa mente pazza xD)
Ma parliamo di citazioni, cara, parliamo d'Irlanda. Un personaggio irlandese, qual guadio! Non puoi capire quanto sono stata felice nell'apprendere che il protagonista di questo primo capitolo proviene dalla verde Erin, ho visto la citazione di Mccourt e ho pensato: "io e questa ragazza siamo troppo in simbiosi, non bastano Hugo, Bulgakov, l'Allende, Rimbaud o Melville, pure gli irlandesi ci si mettoni in mezzo!". Sono arrivata a conclusione che tu sei la mia gemella perduta, altrimenti non si spiega. No, perchè Mccourt l'ho letto anch'io (Le ceneri di Angela) e leggendo il tuo capitolo è stato come ritrovarmi nella sudicia, bagnata e misera Limerick. Sì, è vero che il capitolo non è ambientato lì, ma comunque questa vena tipicamente irlandese si sente e questo Patrick... ah, uno scapestrato mozzo con la schiettezza tipica della sua terra, in qualche modo anche molto "ismaeliano" se posso permettermi: la sua ricerca di una nave con cui salpare mi ha ricordato un poco l'inizio del romanzo di Melville: lo stesso brivido che si prova quando si sta per imbarcarsi in una folle, misteriosa e intrigante avventura.
Che dire? Questo capitolo non può non incuriosire l'ignaro lettore, trasportato dalle tue parole nel mondo forse sporco e caotico, ma dannatamente poetico di questi lupi di mare senza arte nè parte, che inseguono il miraggio irrequieto dell'avventura con solo il mare sotto i piedi. Sono più che pronta ad immergermi nella lettura. Bellissimo inizio, questa storia ha potenzialità, me lo sento ^^ e non posso non notare come il tuo stile sia migliorato, almeno a mio parere, rispetto a quello dell'altra tua storia ambientata in Irlanda, che, come ti dissi, non mi aveva convinto molto. Qui, in un solo capitolo, invece, mi hai convinta appieno. L'adozione della prima persona la trovo molto indicata. Poi la scenetta della litigata patriottica è un must che non poteva mancare. Come dice un proverbio che ho scovato: ""Date da bere agli Irlandesi o conquisteranno il Mondo!"
Alla prossima, carissima!
Primavere *che abbandona il francese per un attimo e si gasa tutta in gaelico"
(Recensione modificata il 23/08/2011 - 11:50 am)

Recensore Master
23/08/11, ore 10:56

Ciao ^^
Ho trovato questo primo capitolo pure più interessante del prologo ^^ Sarà che il personaggio di Patrick sembra più... accattivante, coinvolgente. Cioè, anche Mills mi piace tanto, ma è più calmo e posato, mentre Patrick è come se ti trascinasse letteralmente ^^ Ho avvertito anche uno stile diverso, più vivace ^^ Poi è pure irlandese <3
Insomma, questa storia mi piace <3 la descrizione iniziale della città è bellissima, mette quasi i brividi ^^
Complimenti, adesso aspetto di vedere cosa porterà questo lungo viaggio in mare ^^

Recensore Veterano
21/08/11, ore 15:49

benissimo! e così abbiamo un piccolo mozzo che si imbarca grazie a un medico... mmm... non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, dato che questo è veramente ben congegnato! a presto
e.

Recensore Master
18/08/11, ore 19:36


Eeeeee... eccola! Primavere è tornata a vessarti, temo per la tua salute mentale, margy, sappilo ù_____ù
Allors, allors, ma chère, come ti ho già detto mi hai preso in un momento che dire buono è dire poco, visto e considerato che mi sto "intrippando na cifra" (pardon-moi, madame, per certe espressioni volgarmente romanacce **) con romanzi ambientati durante il periodo coloniale, per mare e soprattutto nei caraibi o in isole come possono essere Haiti (ex Saint Domingue) e Tahiti. E poi non so se te l'ho mai detto ma ho sempre avuto un debole per i personaggi medici. La prima cosa che ho scritto che possa dire di meritare definizione di vero e proprio "manoscritto" riguardava un medico. E' una figura che mi affascina, sia nella modernità, che nel passato, nel passato poi era un mestiere che si avvicinava per certi versi all'artista o, come in questo caso, ad un pioniere-avventuriere. Un medico-marinaio, che bella idea! E come hai saputo rendere bene l'atmosfera, poi, mi è sembrato quasi di sentire il sapore del mare e ho provato quel sentimento di irrequietezza che solo questo paesaggio forse riesce a rendere così bene. Non so se hai mai letto Melville, Moby Dick, ma è proprio quella sensazione che prova Ackab vagando per mari e mari, inseguendo una vendetta, un simbolo o un sogno. Ecco, come al solito hai saputo prendermi e trascinarmi in questo tuo nuovo mondo, qui appena abbozzato, ma che preannuncia grandi cose. Sia Gayla che Richard appaiono subito decisamente interessanti, di Gayla mi è piaciuta molto l'espressione che hai usato, "profumato candore", poetica e intensa, e del protagonista (sarà il nostro protagonista vero?) l'ultima parte quando pensa a Tahiti e pensa solo al mare e ai suoi pensieri... credo questo illustri già molto bene il carattere del personaggio.
Che dire? Ti seguirò anche in questa avventura, dopo le assolate lande del Messico, un po' di sana frescura caraibica ci vuole, direi.
Tanti complimenti e un bacio grande grande
Ta Primavere


(Recensione modificata il 18/08/2011 - 07:44 pm)

Recensore Master
17/08/11, ore 21:49

Innanzitutto ciao ^^.
E’ la prima volta che leggo qualcosa di tuo, di solito girovago per altri lidi, non leggo molte originali storiche, e storie che non siano slash ^^ non ti starò a spiegare i motivi e il perché, dubito ti interessino ^^, ma visto che ho iniziato qualche giorno fa a leggere un’originale storica, e l’ho letta tutta in una notte, ho voluto provare con un’altra, fortunatamente con la tua c’è solo il primo capitolo, altrimenti avrei passato un’altra notte in bianco, e con molte ore di sonno arretrato ^^. A parte questo, questo prologo mi ha incuriosito, tantissimo, non dice molto, i pensieri di questo dottore, persi verso il mare, verso la libertà, forse nel tentativo di scappare da una vita sempre uguale e monotona, da giorni uno simile all’altro. Un animo inquieto che sembra calmarsi solo ascoltando il mare, le onde infrangersi sullo scafo della barca ^^.
Mi è piaciuto, tantissimo, e ora sono curiosa, curiosa della storia, di questo viaggio verso Thaiti, e di cosa avverrà.
Complimenti vivissimi, scrivi divinamente, al prossimo capitolo:

-Yuko-

Recensore Veterano
15/08/11, ore 22:07

ma ciaooo ;P eccomi anche qui, naturalmente, e...che dire, si prospetta interessante, comincio già a sentire una certa affinità con Dickiecosì libero e spigliato, mi piaciono le storie che parlano di viaggi in mare, uno dei miei libri preferiti è "il viaggio del veliero" di lewis, ho anche cominciato a scriverne una qualche mese fa..purtroppo è miseramente defunta. ... ok sto divagando, ti saluto e alprossimo capitolo, un bacioneee.

p.s. sono contenta che tu abbia trovato l'ispirazione ;)

Recensore Master
15/08/11, ore 11:53

Ciao ^^
Ho letto ieri sera, ma ero troppo stanca per lasciare un commento decente, quindi ho rimandato fino ad oggi. Beh, che dire?
Questo prologo mi incuriosisce ^^ Abbiamo questo dottore (che io immagino strafigo, merito forse dell'immagine che hai messo su FB *_*) inquieto, che non riesce a sentirsi a casa in nessun posto e ha questo continuo desiderio di partire, viaggiare, alla ricerca di non si sa cosa esattamente **
Scommetto che però a Tahiti le cose cambieranno ^^
Sai, il personaggio di Gayla mi ispira, spero che in qualche modo la ritroveremo, anche se non ho idea di come *Aika si innamora dei personaggi secondari*
Metto fra le seguite ^^
Aika.

Recensore Veterano
15/08/11, ore 04:08

Ciao Deb!
Ed ovviamente come promesso sono qua. :)
Che dire? Davvero un bell'inizio, scorrevole e pulito.
Hai già delineato il carattere di questo bel dottorino. Ama la libertà e odia le costrizioni o almeno questa è la mia impressione. E' ampiamente dimostrato dalla sua voglia di scappare da Liverpool, di allontanarsi da Gayla e scappare, lontano in cerca di qualcosa che nemmeno lui realmente conosce.
Davvero un bell'inizio, introspettivo ma anche semplice.
Aspetto di leggere il prossimo capitolo con estrema curiosità.

A presto, carissima.
Khristh

Ps.
Di solito mi dilungo in papiri, quindi dubito che la seconda recensione sia ''piccola''!