Recensioni per
Con gli occhi chiusi
di _camus_

Questa storia ha ottenuto 21 recensioni.
Positive : 21
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/11/19, ore 13:29
Cap. 1:

Ciao!

Ho seguito il tuo suggerimento sul Giardino e ho cominciato a leggere questa storia. Colpisce positivamente vedere uno Shaka non certo al 100% delle sue sicurezze e del dover preservare "ciecamente" (in tutti i sensi) un ordine precostituito, sebbene si tratti soltanto di un bambino. Appare innocente e desideroso di non vedere le brutture dell'India nella quale è nato e sta crescendo e decide di tenere gli occhi chiusi proprio per questo motivo; più in la nella sua vita lo farà per un altro motivo, molto meno ingenuo, ma è suggestivo scoprire che anche l'inflessibile Virgo sia stato un bambino "normale" in tutto e per tutto. Mi chiedo ancora per quanto lo sarà, però. E questo è un motivo in più per continuare a leggere questa tua interessante storia. Capitolo molto breve (una cosa che apprezzo) e stile molto scorrevole, complimenti.
A presto
Will D.

Recensore Junior
08/09/12, ore 15:35
Cap. 4:

Già dal titolo questa storia mi ha attirato, ho letto il libro di Tozzi e appena ho letto "con gli occhi chiusi" ho sentito il bisogno di leggere questa storia.
Ho sempre adorato Shaka, perchè era un cavaliere e un uomo straordinario e poi perchè io stessa appartengo al segno della vergine.
Quando ho visto la serie di Hades in cui si vede il passato di Virgo ho pianto come una fontana, devo ammettere che leggendo il primo capitolo ho avuto gli occhi lucidi al pensiero di quel bambino indifeso che doveva sopportare un peso così grande.
L'ultimo capitolo per me è stato stupendo, nella serie di Hades lui si sacrifica per poter entrare da vivo negli inferi e qui nella tua storia oltre a quello lui riesce a diventare un vero uomo.
Scusa se mi solo un pò dileguata, ma la tua storia mi è davvero piaciuta. La metterò fra i preferiti così potrò rileggerla ogni volta che mi va.
Ancora complimenti.
Un abbraccio, Wolfgirl

Recensore Master
27/02/12, ore 16:02
Cap. 4:

Anche questo tuo progetto, come tutti gli altri del resto, è stato bellissimo e commovente da leggere.
Shaka non è un personaggio che amo molto, mi è leggermente indifferente, nonostante abbia un ruolo davvero importante in tutto Saint Seiya. Ammetto che l'ho apprezzato in Hades, ovvio, ormai aveva capito e si era "abbassato" a percepire la vera identità e i veri colpevoli.
Mi è piaciuto come lo hai descritto all'inizio della storia, dove vediamo un Shaka convinto di essere la voce portante tra la terra e il cielo, l'uomo piu' vicino agli Dei. Direi anche superbo. Ma poi si è ravveduto e ha scoperto la vera identità con l'aiuto di quei 5 ragazzi venuti a combattere in nome di Athena, la Dea della quale lui si faceva portatore (alla fine quest'idea mi dava. Ma poi ecco che capisce tutto e addirittura cerca di salvare la vita del ragazzo che rischia di morire solo per rendere noto a lui "Shaka", che non è come fin'ora ha vissuto, sotto il potere di un uomo che si diceva giusto, ma che alla fine è stato "smascherato" in tutto e per tutto.
Quest'ultimo capitolo, invece, è stato molto commovente. La descrizione di come guarda ai suo ex compagni e cavalieri d'oro:
"
Camus di Aquarius, dai capelli di fiamma e il cuore di ghiaccio. (un cuore di ghiaccio all'apparenza, perchè io sono sicura che alla fine non lo è)
Shura di Capricorn, il diletto di Atena, ora macchiato di ombra. (un'ombra che lo perseguita dalla notte degli inganni e che lo dilania ancora di più ora che deve continuare a mentire)
E infine Saga di Gemini, il santo caduto nella polvere e poi risalito in alto, fino alle stelle. ( una descrizione a dir poco, meravigliosa! )

I tre che lo affrontano e che lo uccideranno ... ma sappiamo bene noi e anche Shaka stesso, che la morte è ciò che lui ha cercato, perchè sapeva che con essa non era la fine di tutto ma l'inizio di un cambiamento!!

Peccato che sia finita, ma allo stesso tempo è giusto che ti sei fermata in questo passo. In fondo sappiamo bene come siano andate dopo le cose, mentre invece ci hai dato la possibilità di fantasticare e capire cosa c'era prima.

Recensore Veterano
20/02/12, ore 19:04
Cap. 4:

Mi è davvero piaciuto, a parer mio l'episodio è uno dei più belli dell'anime, trovo che la descrizione dei suoi pensieri quando sta andando nel giardino dei salici gemelli sia perfetta!
E mi piace molto anche la parte finale dove fa intendere di aver capito che Saga, Camus e Shura non non sono traditori, però a lui va bene così, sentiva già che il suo momento era arrivato, ed è stato un modo per far capire ad Atena come raggiungere gli inferi attivando l'ottavo senso!
Complimenti per la storia, mi hai fatto apprezzare ancora di più un personaggio che non è fra i miei preferiti, ma è uno dei più complessi di tutto il manga e anime!

Recensore Veterano
20/02/12, ore 11:35
Cap. 4:

La degna conclusione di una bellissima e tristissima storia, un percorso di maturazione che ha reso uomo un ragazzo che sapeva di essere speciale, ma doveva ancora comprendere in che modo. Dire che Shaka è uno dei miei personaggi preferiti non sarebbe corretto, apprezzo ogni Gold per le mille sfaccettature del proprio animo. Il fatto che Shaka ne abbia, probabilmente, milleuna-milledue lo rende uno dei personaggi più complessi da trattare, ma tu ci sei riuscita benissimo e me l'hai fatto apprezzare ancora di più :) vittoria meritatissima al contest! Continuerò a seguirti nelle altre FF, a presto!

Nuovo recensore
19/02/12, ore 15:45
Cap. 4:

Ma quanto è Illuminato Shaka in questo capitolo? Per leggere ho dovuto mettere gli occhiali da sole, tanto faceva luce, ahahah!
Che dire, è bello. Molto. A cominciare da questo pezzo: " Camus di Aquarius, dai capelli di fiamma e il cuore di ghiaccio.
Shura di Capricorn, il diletto di Atena, ora macchiato di ombra.
E infine Saga di Gemini, il santo caduto nella polvere e poi risalito in alto, fino alle stelle."

Una descrizione super partes, che pare davvero pensata da Virgo, ma piena di dignità, nonostante in questo momento il biondo stia parlando di cavalieri che vede come traditori.
Anche se, nel profondo, avverte altro: lui, prima di tutti, capisce che non è come sembra.
E questo rispecchia perfettamente la figura che l'anime delinea: Shaka combatte contro di loro, si fa uccidere da loro, sapendo che è necessario per un fine più ampio.
Senza di lui, Atena ci sarebbe arrivata molto più tardi, ammesso poi che ci sarebbe arrivata (Saori è Saori, anche durante la Guerra Sacra, ahahaha).
E' glorioso senza darlo a vedere: " Oh, ma guarda: già sedici, i grani anneriti".
Quanta non-chalance!
Anche il rimando all'amuleto, e all'abbraccio della vecchia saggia di Lumbini appare così naturale, così fluido!
"Lacrime amare scorrono sul viso di Shura di Capricorn, mentre raccoglie da terra ciò che è rimasto del Figlio del Cielo.
Il rosario, ereditato dal grande Asmita di Virgo, con i suoi grani che aspettano di annerirsi.
E un piccolo amuleto di legno, col laccio un poco consumato.".

Queste parole sono splendide, intrise di pathos: hai fatto bene a metterle come presentazione, anche se ogni frase di questa storia è adatta a farle fare bella figura.
Davvero complimenti, un degno finale!
Ps: la contastazione che hai fatto nella passata recensione può essere giusta, ma ora ti spiego.
Io odio Shaka, ma lo odio finchè non trovo qualcuno che lo sappia descrivere in una luce che si discosti dal classico stereotipo "asceta perfetto": in quella bdt Virgo viene delineato in un modo completamente diverso, che me l'ha fatto non adorare, ma quasi.. come la tua storia, del resto :D

Recensore Master
19/02/12, ore 14:53
Cap. 4:

"Poco importa che indossino surplici diverse dalle loro..." Bravissima! Hai catturato un particolare che solitamente viene trascurato. Nel primo momento in cui sono di fronte, i tre rinnegati si sono camuffati con surplice differenti (e qui si capisce già che il loro atteggiamento è ambiguo nei confronti di Hades, uccidere 3 spectre è una cosa che dovrebbe far pensare).

Devo dire che non ho sentito ridondanza ma un raccogliere i fili e fare dei collegamenti con l'intera storia. Come se con quest'ultimo atto tu avessi tirato le somme. Da amante di Saga non posso che apprezzare la definizione che gli hai dato: "E infine Saga di Gemini, il santo caduto nella polvere e poi risalito in alto, fino alle stelle."
Hai fatto bene a terminare qui. Perché qui effettivametne termina la vita terrena di Shaka, non posso dare un giudizio sui dialoghi presenti nel capitolo, credo che tu li abbia presi dall'anime, vero? perché non lo ricordo molto bene l'anime, ma nemmeno il manga ho più riletto da mesi ormai. Il tutto comunque è abbastanza armonizzato quindi, è ok!

Recensore Veterano
12/02/12, ore 20:10
Cap. 3:

Bel capitolo, attinente all'anime!
Spieghi molto bene e nei dettagli i sentimenti provati da Shaka durante il combattimento con Ikki, mi piace molto la parte in cui ricorda i cinque cavalieri d'oro morti, e il seguito in cui va a dissotterrare l'amuleto nel giardino dei salici gemelli, molto significativo!!!

Nuovo recensore
12/02/12, ore 16:10
Cap. 3:

Ikki, per Shaka, è stato come un uragano: una volta passato ha lasciato dietro di se distruzione, di certezze ma anche e soprattutto di orgoglio.                                                                               
Bellissimo, a questo proposito, il passo in cui ricordi la frase "simbolo" di Virgo: " Io capirò! Fermati! Così ci oscureremo in un mondo di luce!".
Il Figlio del Cielo che appare spaventato dalla morte tanto da supplicare un semplice cavaliere di bronzo di risparmiarlo, mentre quest'ultimo sembra disposto a tutto, pur di raggiungere il suo obiettivo.
Qui la sconfitta è duplice: da una parte c'è il rimorso di non aver riconosciuto la tanto decantata Giustizia, dall'altra la rabbia per aver tradito anche i suoi credo "buddisti", a proposito della morte come cambiamento.
Fra tutti i cavalieri d'oro (superstiti e non), credo che quello uscito maggiormente mutato dalla battaglia delle Dodici case sia stato proprio Shaka.
Dall'alto del suo piedistallo simil divino, cade impietosamente- e improvvisamente -nel mondo degli uomini, battendo una "boccata" non indifferente.
E' anche a causa sua, e della sua cecità che altri sono morti: al posto di Death Mask, Shura, Camus, Aphrodite e Saga ci sarebbe potuto essere benissimo lui e è stato solo un caso (o, per megli dire, Mu) se così non è stato.
La punizione sarà quella di rivedere i volti dei compagni che hanno pagato al posto suo, un'espiazione che, a differenza delle brutture di Varanasi, non potrà evitare tenendo gli occhi chiusi.
Nella volontà di recuperare l'amuleto e nel fatto che, dopo tanto tempo, al suo passaggio siano sbocciati di nuovo fiori, io ho visto una specie di rinascita: l'Illuminato che ha effettivamente cominciato a "illuminarsi".
In sintesi, questo capitolo mi è piaciuto molto, nonostante il protagonista sia quel che è :P
       
(Recensione modificata il 12/02/2012 - 06:08 pm)

Recensore Veterano
12/02/12, ore 11:58
Cap. 3:

Capitolo molto intenso e, anche drammatico, da un certo punto di vista: la consapevolezza di non essere poi così illuminato deve essere stata un fulmine a ciel sereno per il nostro santo, prima così sicuro di sè e della sua superiorità da non farsi minimamente sfiorare dal dubbio di essere in errore. Ma si sa, Ikki sa essere molto convincente quando ci si mette ;) commovente il finale, la disperata ricerca di quell'amuleto in cui Shaka si rifugiava da bambino quando era in preda ai dubbi è stata davvero l'apice del capitolo :) all'ultima tappa allora!

Recensore Master
11/02/12, ore 17:29
Cap. 3:

Capitolo davvero degno di nota. Molto fedele alla storia e al personaggio di Shaka così come viene rappresentato nell'anime.
Molto bella la frase all'inizio, dove dici che Shaka fu costretto ad apri gli occhi, " era stato costretto a aprirli di colpo, quegli occhi, anche se solo metaforicamente "
A parte una piccola svista di una "d" mancante - è più corretto dire "ad aprirli" -,  nell'occasione di quello scontro, Shaka non solo li aveva dovuti aprire fisicamente quegli occhi, ma anche nel senso di "comprendere" il vero senso di ciò che stava accadendo.
Un'altra parte molto fedele all'anime, è quando fai notare che l'altezzoso Shaka ha quasi supplicato Ikki di desistere dalla follia del suo intento, è trasparita la paura della morte in Shaka.

Stavo per scrivere un però, ma ho riflettuto meglio sull'ultima parte del capitolo, soprattutto ho dovuto rileggere il tuo commento di fine capitolo per ricordarmi che queste sono considerazioni che fa Shaka, quando tutto è ormai compiuto. E allora sì, il fato ha chiesto la vita di altre 5 persone perché Atena potesse "risvegliarsi" e prendere il posto che le spetta.

Molto bene questo capitolo e anche se ora Shaka è più ridimensionato nel suo ego, no, non riesco proprio a farmelo piacere. Ma tu lo hai trattato davvero bene.

Recensore Master
08/02/12, ore 15:33
Cap. 1:

Eccomi eccomi eccomi e come il solito, scusa il ritardo con cui recensisco, ormai è il mio marchio di fabbrica, il ritardo ^^'
Allora....mi sa che non ti ho detto che, oltre Camus, e Parigi e tutto ciò che è francese, adoro anche l'India e le sue atmosfere e non solo le ricchezze moghul, ma anche tutto il resto. Anche quell'India povera, che tu hai ben descritto.
Devo dire che se dovessi citarti i passaggi che mi sono piaciuti dovrei ripostarti in toto il capitolo e non si può :( ma sappi che mi è piaciuta, molto, e...dannazione, perchè ogni cosa che scrivo mi sembra stupida o superflua? O.o
Cià, cerco di scrivere qualcosa di serio e, anzi, ti cito il passaggio che più di tutto, oltre ai pensieri di Shaka, oltre all'amuleto di sua madre, oltre ai suoi patemi d'animo per qualcosa che vorrebbe e potrebbe fare (ma non fa) mi è piaciuto:
Non trovava equità alcuna nelle costole sporgenti dal costato dei suoi coetanei, a cui borghesi benestanti, arricchitisi dopo la dichiarazione d'indipendenza del 1947, negavano l'elemosina.
Ripeto, mi è piaciuta davvero tanto.
Vale^^

Nuovo recensore
06/02/12, ore 23:15
Cap. 1:

Ciao!
Mi dispiace iniziare a recensire solo ora, ma il tempo è tiranno ed è difficile riusicire a ritagliarmi un po' di tempo libero per scrivere qualcosa di sensato. :D
Shaka è il Saint che mi è da sempre parso più difficile da poter comprendere e da rendere in maniera adeguata. Mi piace come hai reso, in questo primo capitolo, l'infanzia di Shaka, il disorientamento nel trovarsi di fronte lo spettacolo di povertà, di degrado e di morte che lo circonda. E' quindi plausibile che, essendo ancora un bambino, chiuda gli occhi per non dover affrontare una situazione che non comprende a fondo.
Mi è piaciuto come, in poche parole, tu sia riuscita a descrivere in maniera essenziale, ma efficace (almeno dal mio punto di vista) il mondo entro cui Shaka si è mosso nei primi anni di vita.
Insomma: mi piace questo modo di interpretare l'infanzia del Saint della Vergine, trovo che tu sia riuscita a renderla molto bene.
Complimeti! :)

Nuovo recensore
06/02/12, ore 18:10
Cap. 2:

Oh, eccolo qua il caro Shaka, quello che odio con tutto il cuore! (Non) mi è mancato!
Figuarati se Mr Buddha rispetteva l'etichetta: lui è l'Iluminato, sfido qualcuno a contestare il suo comportamento!
Se nella prima infanzia, in mezzo alle disgrazie, è riuscito a coltivare pensieri e riflessioni pie, ora la consapevolezza di essere uno degli "uomini" (lo metto fra virgolette perchè, come hai tu stessa ribadito, è ancora un marmocchio) più potenti della terra -e forse il più potente- cancella tutto ciò che di buono a fatica avevi trovato dentro di lui.
" Ma ormai l'India era lontana, e con essa i ricordi di quanto aveva visto laggiù".
Occhio non vede, cuore non duole: e qui l'atteggiamento del baby Virgo l'ha ampiamente dimostrato.
E naturalmente la prima cosa che fa è disfarsi dell'amuleto regalatogli dalla madre, prova tangibile di quella che lui crede debolezza di cui, fino all'investitura, è stato in parte succube.
Si, bravo, vai a meditare, sarà meglio!
Te l'ho già detto ma te lo ripeto: insopportabile o meno, Shaka ti riesce troppo bene!
Ps: ho visto che hai aggiornato Sorella Morte.. finalmente, ora vado subito a leggere il capitolo!! :D

Recensore Veterano
05/02/12, ore 22:32
Cap. 2:

Di questo secondo capitolo apprezzo soprattutto la seconda parte, ce lo vedo Shaka a meditare sul cambiamento della sua vita e su come adesso la povertà e le sventure dell'India perdano importanza di fronte alla Giustizia del mondo intero.
L'unica cosa che non mi convince molto è il fatto che manchi di rispetto al Gran Sacerdote e ad Atena stessa rifiutando di inchinarsi, non mi sembra da lui, considerando il fatto che nell'anime per tredici anni non ha mai avuto nessun sospetto sul Gran Sacerdote, rifiutandosi persino di pensare che il pontefice fosse un impostore!
Aspetto il seguito!

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