"Tratti sempre male le persone che ami?"
Ace mi guarda con aria interrogativa, al che riformulo la mia domanda "Voglio dire, hai sempre cercato di ucciderle almeno una volta, oppure c'è stata qualche eccezione? Perché sai, prima tuo fratello, poi Barbabianca, adesso io... la cosa lascia pensare..."
"No... nessuna eccezione" si fa meditabondo, passandosi una mano tra i capelli corvini con aria stanca e frustrata, dopodiché fissa lo sguardo oltre l'orizzonte, perdendosi nei campi di grano che ormai ci circondano a perdita d'occhio "Amo anch'io, Marco. Amo anch'io, ma di un amare strano, un amare che è congelato. Un amare che, forse, neanche esiste..."