* seguito di CLAYMORE - OCCHI D'ARGENTO *
Claire è stata tradita da Raki, che ha preferito restare accanto a Priscilla per combattere gli yoma.
Le guerriere superstiti decidono così di rifugiarsi in un piccolo centro del Nord, mescolandosi agli umani e tentando di vivere una vita normale.
La loro apparente tranquillità viene sconvolta dall'arrivo di Shade, un simpatico ragazzo abile con la lingua quanto con la spada, e la sua compagna Freja, un'umana cacciatrice di demoni, i quali trascinano con sé un'inevitabile ondata di guai.
Ben presto, le Claymore capiranno che la loro missione non è ancora finita.
Fuori, Easley si sta espandendo sempre più verso Sud, intaccando un equilibrio vitale quanto fragile.
E, proprio mentre l'Organizzazione sta per creare l'arma più potente mai sperimentata prima, le sue fondamenta iniziano a vacillare dietro i primi moti di ribellione da parte di chi le è sempre rimasto fedele.
Un intero mondo sta per essere spazzato via da una guerra che coinvolgerà l'intero continente e i confini tra Bene e Male non sono più così netti come un tempo.
Starà alle Claymore scegliere con chi schierarsi: gli angeli protettori o i demoni devastatori.

Giurereste mai che le ragazze che abitano al piano di sopra siano in realtà due spietate cacciatrici di demoni?
Con l'arrivo di Claire e Teresa in uno squallido appartamento alla periferia di Roma, la Città Eterna si trasforma in un teatro gotico in cui nulla è più come sembra e anche il più candido angelo di pietra può trasformarsi in un mostro assetato di sangue.
Riuscirà il giovane Raki a sopravvivere in questa nuova realtà?
DAL CAPITOLO 1:
Un'ombra scura si allungò sulle gradinate della Facoltà di Lettere e Filosofia, salendo lentamente le scale che conducevano all'ingresso.
Claire osservò compiaciuta gli sguardi dei presenti che si spostavano per lasciarla passare.
Sui loro volti poteva leggere le espressioni più diverse: stupore, curiosità, invidia, timore.
Le sembrava di poter fiutare la paura nascosta dietro quelle maschere malcelate, come se in fondo il loro istinto animale gli stesse suggerendo che ciò che temevano di più al mondo si trovava proprio davanti ai loro occhi.