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Autore: Cromatic Angel    24/03/2012    1 recensioni
Tre colpi.
Non aspettò nemmeno il permesso. Quello bastava per sapere che stava entrando, e poi era noto che quello fosse il suo modo per far capire che era lei che stava facendo la sua trionfale entrata.
Genere: Erotico, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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L'etichetta dorata attaccata alla porta non mentiva.
Bussò un paio di volte alla porta della Dottoressa Bennett.
Poco dopo la porta si aprì. Una donna, la cui carnagione caffè mostrava le sue antiche origini portoricane, sorrise raggiante ad Alex, che poco dopo mise piede dentro l'appartamento interamente arredato e indorato di bianco, il classico studio medico.
<< Che succede? Di solito non mi vieni a trovare qui >> La donna si portò dietro l'orecchio una ciocca dei suoi folti e lisci capelli neri, sedendosi su una delle sedie della sala d'aspetto accanto ad Alex, che fissava una delle piante poste al lato della porta dalla quale era entrata. << Krystall voglio che tu mi faccia una visitina >> Si morse il labbro inferiore stringendo con entrambe le mani i pantaloni all'altezza delle ginocchia.
<< Solo se prometti di calmarti. >> Le posò una mano su quelle sue che tremavano.
Alex alzò piano il viso incrociando quelle dell'amica, che sorridendo cercavano di confortarla. Si ritrovò, quindi, ad annuire.
Poco dopo era distesa su una poltrona, privata dei suoi pantaloni e della sua biancheria intima. Era anche in una posizione abbastanza scomoda. Odiava le visite ginecologiche, troppo esposta, benchè non fosse pudica, rimaneva sempre timida a mostrare la sua intimità. La sua fortuna era che una delle sue migliori amiche fosse una ginecologa.
Cercava di non fissare troppo gli 'arnesi di tortura' così come li chiamava lei.
Krystall indossava un camice bianco e dei guanti celesti.
Si sedette su uno sgabello blu, posizionandosi proprio davanti l'intimità dell'amica << Rilassati Alex... >> Le fece segno di respirare. Ma il suo cuore batteva all'impazzata. Socchiuse gli occhi sentendo le dita di Krystall entrarle dentro, non era dolore, solo fastidio. Strizzò forte gli occhi, cercando di non contrarre i muscoli, altrimenti sì che avrebbe sentito dolore.
Subito dopo sentì che dentro non aveva più le dita dell'amica.
Aprì gli occhi e vide Krystall togliersi i guanti e gettarli nel cestino accanto ad un mobile bianco pieno di cassetti. Poi accese un macchinario, che azionò un monitor. Diede una controllatina allo schermo e poi si avvicinò ad Alex sollevandole la maglia grigia fin sopra il seno << Stiamo per finire >> Le sorrise spalmandole un liquido gelido e gelatinoso sulla pancia << Solo un'ecografia e ti lascio in pace >> Prese una specie di telecomando collegato al macchinario con il monitor e lo pressò sulla pancia, lasciando che il gel al contatto facesse uno strano rumore viscido. Pochi minuti e tutto finì.
Si pulì la pancia con una tovagliolo di carta e si vestì, mentre Krystall disinfettava tutto e rimetteva a posto.
<< Allora? >> Si tirò la maglia fin sopra il bottone dei pantaloni blu e si sedette sullo sgabello usato prima da Krystall, questa si girò gettando della carta nel cestino. Si appoggiò al mobile bianco ed incrociò le braccia al petto. La fissò seria e respirò piano, poi le sorrise dolcemente, facendo battere il cuore di Alex forte.
<< Sei incinta di due settimane >>
Quelle cinque parole causarono solo ansia e preoccupazione.
Era strano a pensarlo, ma non riusciva ad essere felice.
Voleva solo che fosse un sogno, voleva svegliarsi.
Ma era cosciente che così non fosse e ciò la rendeva ancora più triste.
<< E' tutto ok Alex ?... >> Un tono preoccupato venne fuori da Krystall.
<< No, il problema è... >> Si tirò indietro i capelli tenendoli fermi con la mano << Non voglio adesso...è un momento sbagliato. Dio! >> Poggiò con energia entrambe le mani sul lettino. Non sapeva cosa fare : dirlo a Jared o aspettare...o abortire. Ma a quest'ultima possibilità non voleva pensarci.
<< Non è il momento?... Perchè? Io non credo che Jay si tiri indietro, per un bambino non esiste momento per arrivare o meno. Possibile sia un segno che sia arrivato proprio adesso. Alex... >> Si avvicinò alla donna mettendosi in ginocchio davanti a lei prendendole le mani e stringendole << Tu cosa vuoi veramente? >> A quella domanda Alex non seppe rispondere. Alzò lo sguardo verso l'amica senza darle un'effettiva risposta, creandosi solo infinite domande con misere e insulse risposte.




Chiuse la porta della camera e posò la borsa sul tavolino accanto la televisione.
Jared dormiva tranquillo sul letto.
Gattonò veloce e si stese accanto a lui, accoccolandosi al suo petto e posizionando la mano di Jared sul suo fianco. Non poteva volere altro.
<< Sei tornata >> La roca voce di Jared la fece sussultare.
<< Non pensavo fossi sveglio >> Si accoccolò meglio socchiudendo gli occhi.
<< Mi sono svegliato appena ti sei seduta sul letto, ho il sonno leggero >> Sistemò meglio il gracile corpo della moglie, su di sé. << Dove sei stata? >> Chiese tra uno sbadiglio e l'altro.
<< Un po' di sano shopping >> Mentì coperta dal buio della stanza << Senti...mmmh ti va di andare a cena fuori? Domani ci aspetta una bella giornata con mia mamma e papà... >> Gli carezzò l'addome.
<< Direi che hai avuto una bella idea >> sorrise nel buio << Ma prima... >> Con voce sensuale le salì sopra piantando le sua calde labbra su quelle di Alex , saggiandole piano e dolcemente. Provocando dei brividi lungo la schiena di lei << Jay... >> Sussurrò tra un bacio e l'altro << mmmh? >> Rispose leccandole il collo. << Ti amo >> Gli sussurrò all'orecchio.
Jared sorrise felice e la strinse forte a sé baciandola con più passione. Vagò con le sue mani , fin quando non arrivò al bottone dei pantaloni di Alex, li sbottonò e li fece scivolare giù, con l'aiuto di Alex stessa.
Con la stessa delicatezza le tolse la canotta rosa e il reggiseno.
La baciò con gusto e passione. Poi scese lambendole il collo, attraversando i seni e lasciandole una scia di umidi baci fino ad arrivare all'orlo delle mutande. Le abbassò poco, scorgendo la fonte del suo piacere.
Guardò Alex da lì sotto e la vide immersa nel pieno del piacere, con gli occhi socchiusi e con una mano che stringeva il lenzuolo, mentre l'altra era posata sul suo addome.
Il suo cuore perse un battito a quell'angelica visione.
Le aprì piano le gambe, baciandole l'interno coscia, facendole emettere dei gemiti deliziosi. Poi iniziò a stuzzicare la sua intimità, leccando e infilando due dita all'interno, gesto che peggiorò il piacere di Alex, che si trovò quasi ad urlare.
L'eccitazione in Jared aumentava sempre di più.
Tirò fuori le due dita e le lecco socchiudendo gli occhi. Poi risalì e tornò a divorare le labbra ormai rosse di Alex.
Le due lingue erano un tutt'uno.
Appoggiò la sua pancia a quella di lei, strusciando contro il suo inguine, la sua erezione nascosta dietro gli slip.
Alex posò le mani sui fianchi di Jared, tirandolo ancor più a sé. Con una mano arrivò all'elastico delle mutande e le spinse un po' più giù << Fammi tua Jay >> ansimò con la poca voce che aveva.
Quelle tre parole gli mandarono in pappa il cervello, già di quanto non lo fosse.
Si sollevò un po' e tirò via gli slip, dando luce al suo pene duro e già bagnato.
L'impatto con l'aria fredda gli diede un brivido lungo la schiena, sensazione che peggiorò la sua eccitazione, arrivata ormai alle stelle.
Tornò di nuovo su Alex e posandole un bacio casto, la penetrò a fondo.
Ancora e ancora.




Luci sfarzose.
Un quartetto d'archi nell'angolo in fondo alla sala suonava in modo pacato, dando un senso di tranquillità agli ospiti.
Tende avorio che cadevano dalle imponenti finestre dorate.
Tappeti rossi che adornavano l'immensa sala contenente una trentina di tavoli tondi ricoperti da tovaglie panna.
<< Prego >> Un cameriere con dei guanti bianchi gli mostrò il tavolo. Come la galanteria vuole, poi fece scivolare una sedia permettendo ad Alex di sedersi. Infine porse i menù e si dileguò silenzioso, come a tempo di musica.
<< Un ristorante più sobrio no? >> Chiese sorridendo Jared mentre sistemava il tovagliolo porpora sulle proprie cosce.
<< Avevo bisogno di questa atmosfera >> Si leccò le labbra sistemando nervosamente le posate, già perfettamente posizionate al loro posto.
<< Ah, non ti piacciono i ristoranti in cui ti porto? >> Ci scherzò su Jared, provocandola.
<< Stupido >> Sorrise << I ristoranti in cui mi porti sono perfetti, ma serviva un locale come questo per ciò che ho intenzione di fare... >> Sorrise maliziosa.
<< Orgia con tutti questi? >> Spalancò gli occhi guardandosi intorno << Ma la maggior parte sono vecchi e uomini! Ma non se ne parla! >> Le sussurrò spaventato.
<< Ma quanto sei scemo! >> Gli picchiò la mano << Non è di orge che si tratta! >> Rise piano.
<< Vuoi fare uno spettacolo da burlesque? >> Si aggiustò la giacca blu elettrica.
<< Jay...le tue fantasie sessuali mi spaventano! >> Prese il menù e iniziò a sfogliarlo.
<< Fossero solo quelle a spaventarti >> Prese anche lui un menù.
<< Insinui forse qualcosa Signor Leto ? >> Pronunciò il cognome con un accento francese.
Jared sorrise scuotendo la testa senza distogliere lo sguardo dal menù, se l'avesse fatto molto probabilmente avrebbe dato spettacolo su quel tavolo e davanti a tutti delle sue doti sessuali << Non provocare Signora Leto!... che prendi? >>.
<< Mmmh non saprei, su scegli tu. Stasera offro io! >> Chiuse il menù in cuoio e sorrise soddisfatta al marito
<< Come mai offri tu? Si festeggia qualcosa? >> Alzò lo sguardo verso Alex, che raggiante l'osservava.
<< Ma...sai non si festeggia nulla. Solo che ho voglia di cambiamenti. >> Incrociò le dita sotto il mento, sostenendo la testa e facendola ciondolare di tanto in tanto.
<< Tipo? >> Chiuse il menù raccogliendo anche l'altro e ponendoli entrambi sul bordo del tavolo, per poi concentrarsi sugli occhi di Alex.
<< Tipo una casa grande, sono stufa di abitare in attici>> Iniziò ad elencare.
<< Poi? >> Si fece curioso. Sorridendo accattivante.
<< Mmh...una macchina tutta mia. >> Guardò un punto indefinito per ricordarsi l'elenco di cose che avrebbe voluto cambiare e avere. << Ma una macchina grande, non sportiva, tanto per quelle eleganti c'è quella tua.>>
<< Un Q5 andrebbe bene ? >> Rise.
<< Si, bianco per favore. >> Annuì seria.
<< Ma cosa te ne fai di un macchinone del genere, non ti sentiresti sola? E poi
dove andresti tutta sola? >> Chiese sempre più curioso
<< Beh, per fare la spesa sarebbe utile o per uscire con le amiche. >> Disse pensandoci su
<< Ma una comune macchina andrebbe bene...nemmeno fossi una madre con figli a carico. Troppo esagerato. >> Disse scartando l'idea del Q5.
<< Quindi mi compreresti quel bestione solo se avessimo figli ? >> Inarcò un sopracciglio lasciando le labbra socchiuse.
<< Si, sicuramente si. Ma poi perchè dovrei comprartelo io? Tu un tuo stipendio l'hai! >> Chiese sbigottito.
<< Ma cosa c'entra? Potrebbe essere un regalo! >> Scosse le spalle articolando le mani in strani movimenti.
<< Ma per il tuo compleanno si va in Italia! Non ti basta come regalo? >> Sorrise sghembo.
<< Ah si? Leto regaleresti questo a tua moglie per i suoi trentanni? Non ti facevo così tirchio! >> Incrociò le braccia al petto, mettendosi il broncio e facendo la finta offesa.
<< Ok, ok... >> Rise rassegnandosi << Cosa vuoi? Casa o macchina? >>.
<< Entrambe >> Disse con aria dispettosa, trattenendosi dal non ridere.
<< Che cosa?? >> Quasi strillò << Mi vuoi rovinare! >> L'additò.
<< Ah si? Bene! Allora non regalarmi nulla! Un giorno te ne pentirai! >> Voltò la testa dall'altro lato, imbronciandosi nuovamente.
<< Forse un giorno me ne pentirò...ma almeno non sarò sul lastrico >> Sorrise sfiorandole una spalla scoperta dal tubino grigio sassi.
<< Sai che non ti metterei mai sul lastrico...ma io ne ho davvero bisogno di una casa grande e di una macchina >> Si voltò verso Jared, con gli occhi grandi grandi come il gatto si sherek
<< Alex fai la seria! >> Fece la faccia quasi scocciata.
<< Ma sono seria Jay! >> Gli stritolò la mano cercando di persuaderlo.
<< Allora...per ora la casa è un sì. Ma solo se mi dici il vero motivo! E non credo sia perchè ti voglia dare ai party come Paris Hilton. Non mi dire che vuoi far venire a vivere con noi i tuoi? >> Disse quasi terrorizzato ed era estremamente serio.
<< Tu sei tutto idiota! Spero solo non prenda da te ! >> Sbuffò, non rendendosi conto di aver detto un pensiero ad alta voce. Istintivamente spalancò gli occhi e si tappò la bocca con la mano.
<< Chi dovrebbe non prendere da me? >> Sgranò gli occhi ansante.
<< Che? Chi? >> Si allarmò anche lei, deglutendo a fatica. Aveva rovinato tutto ...voleva arrivarci piano, aveva scelto tutto con cura per dirgli la novità. Ma l'eccitazione era troppa e aveva mandato tutto all'aria.
<< Hai appena detto 'Spero solo non prenda da te' >> Imitò la voce della donna, come fosse una gallina sgozzata.
<< JAY!!! > Lo prese a colpi di tovagliolo. << Io non parlo così! >> Scoppiò a ridere.
<< Sei adorabile quando sorridi >> Le sfiorò il viso con l'indice << Adessodimmisubitottutto!! >> Protestò come un bambino di tre anni.
Alex bloccò le risa e prese un respiro.
Sorrise dolcemente e gli prese una mano.
Prima la baciò e la strusciò contro la guancia socchiudendo gli occhi perfettamente truccati. << Avrei voluto dirtelo in modo diverso, ma adesso non ho come nasconderlo ancora >> Continuò a sorridergli, poi poggiò la mano sul suo ventre << E' arrivato il momento di completarci...>> Prese un'enorme respiro e poi << … Jay sono incinta... >> Disse con le lacrime agli occhi.
Rimase zitto.
Fissava Alex. Poi la pancia. Poi la sua mano posata sul ventre. Poi di nuovo Alex.
E poi eccolo lì, un attacco di panico. << Sto per diventare padre >> Sussurrò a se stesso, mentre bianco in viso si accasciava alla sedia.
Sotto lo sguardo impressionato di Alex, che scoppiò a ridere poco dopo.
Si aspettava tutto, meno che uno svenimento precoce.
E non era nemmeno al primo mese. Di lì alla nascita chissà cosa le avrebbe fatto vedere.


Note Autrice : Eccoci qui...diciamo che la nostra storia è arrivata ad un punto di svolta, ma non siamo nemmeno a metà del racconto... vi annuncio anche che le sorprese non sono finite ._.
Vi ringrazio sempre per continuare a seguire e a commentare! *_*
Un abbraccio, Ny =)
  
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