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Autore: _seshat_    27/03/2012    3 recensioni
È passato solo qualche giorno dalla notizia. Quella telefonata aveva sconvolto tutta la squadra. La partita era ancora aperta e questa volta l’obiettivo del Lupo era ben noto: il capitano Lucia Brancato!!
Riuscirà la squadra a fermare il Lupo una volta per tutte??
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve, sono un nuovo membro.  Ad essere sincera stavo cercando su internet delle anticipazioni sulla nuova stagione di Ris e navigando sono andata a finire per caso su efp!! È stata proprio una bella sorpresa!! :) Seguo questa serie televisiva fin dalla prima stagione di Parma e non me ne sono mai stancata. Ho letto le varie storie, sono tutte molto belle davvero e mi hanno fatto venire voglia di scrivere anch’io una storia!! Non ho alcuna esperienza nel campo delle fanfiction..spero di cavarmela e che la mia storia vi piaccia.. naturalmente la coppia protagonista è quella di Lucia e Orlando!! *.*
Buona lettura….e fatemi sapere cosa ne pensate…mi farebbe molto piacere :)  -S-



Tutti pensavano che fosse finita, che si potesse voltare pagina. Certo non dimenticando il fiume di sangue che il Lupo si era lasciato alle spalle ma con la consapevolezza che erano riusciti a porre fine a quelle morti, che avevano fatto il loro dovere, che avevano reso giustizia alle vittime…e che avevano reso giustizia al tenente Ayroldi. Voltare pagina con la speranza  che la loro Flavia da lassù potesse essere orgogliosa della sua squadra, quella squadra che si è sempre sentita in colpa per non aver potuto salvarla ma che aveva fatto di tutto per fermare quell’uomo, che aveva avuto così poco rispetto delle vite altrui. Sempre che di uomo si possa parlare.

È passato solo qualche giorno dalla notizia. Quella telefonata aveva sconvolto tutta la squadra. La partita era ancora aperta e questa volta l’obiettivo del Lupo era ben noto: il capitano Lucia Brancato!!
Tutti erano con le mani in mano; nessuno sapeva come avrebbe potuto agire: non aveva denaro per muoversi, aveva subito numerose operazioni chirurgiche e non aveva recuperato le forze per potersi spostare senza alcuna difficoltà.

Ghiro, nel suo ufficio, aveva passato ore davanti al computer per ricavare qualche traccia del luogo da cui era partita la telefonata, ma non era arrivato da nessuna parte.
‘’Non può essersi volatilizzato nel nulla cazzo!!’’ – disse portandosi le mani sul viso per poi passarle tra i capelli. Non chiudeva occhio dal giorno della telefonata.
 Allo stesso modo Bart, Milo e Bianca cercavano di ricostruire gli ultimi spostamenti del Lupo in ospedale.
B:‘’Non può aver agito da solo, forse qualcuno l’ha aiutato a fuggire!!’’ – disse Bianca con un tono molto amareggiato; i suoi occhi trasmettevano chiaramente la sua preoccupazione. Era sì una ragazza un po’ tra le nuvole ma la sua sensibilità era sicuramente una delle sue qualità migliori.
M:‘’Già hai ragione. Forse qualcuno dell’ospedale è stato corrotto. In fondo il Lupo sa essere molto convincente’’.
B:‘’Sì dobbiamo ritornare in ospedale e raccogliere più informazioni possibili su tutto il personale, sanitario e non!’’ – disse Bart con tono deciso e aggiunse – ‘’avrei pensato anche di richiedere una sorveglianza per la cella di Gerry per maggiore precauzione. Mario ha già tentato una volta di liberare il fratello, perché non provarci di nuovo?’’.
M:‘’Sono d’accordo. Parliamone con Ghiro per chiedere l’autorizzazione al pm’’.
‘’Lucia la avviseremo al briefing di stasera. Meglio non darle un’ulteriore preoccupazione’’ – replicò Bianca. E si diressero verso l’ufficio di Ghiro non potendo non notare Orlando che era seduto alla sua scrivania con lo sguardo perso nel vuoto.
Orlando aiutava i colleghi nelle indagini cercando di rimanere il più razionale possibile ma proprio non era da lui. Aveva lo sguardo triste, preoccupato: non poteva nasconderlo, non era in grado di mentire. Lui che della verità aveva fatto il suo stile di vita non riusciva a far finta di niente e gli scatti d’ira qualche volta venivano fuori. Per fortuna che i suoi amici erano lì e cercavano di farlo ragionare e fargli mantenere la calma: doveva farlo per poter lavorare meglio ma soprattutto lo doveva fare per il capitano, per la sua Lucia. Lei aveva bisogno di lui più di chiunque altro. Aveva bisogno della tranquillità che solo il suo sguardo sapeva trasmetterle e per questo non poteva permettersi di far prevalere la sua rabbia per quello che stava accadendo.
RABBIA…ecco quello che provavano tutti al Ris, chi più ,chi meno. E non solo perchè il Lupo era riuscito a fuggire ma anche perchè aveva puntato la sua preda: Lucia.
Eh già Lucia. Soprattutto lei. C’era anche lei coinvolta in tutta quella situazione, anzi per meglio dire lei era il bersaglio da colpire, il soggetto indispensabile sia per l’esistenza della squadra che per la vendetta del Lupo. Una donna che ora viveva tra due fuochi: la sua squadra, che per lei avrebbe fatto di tutto e Mario Pugliese disposto a tutto anche lui per realizzare la sua rivalsa.
Lucia passava il suo tempo immersa tra le carte; si divideva tra la procura e il Ris e durante il briefing quotidiano con la sua squadra si aggiornavano a vicenda sugli altri casi. Evitava di far trasparire la sua preoccupazione, incoraggiava gli altri a non perdersi d’animo e soprattutto continuava a rifiutare l’insistente proposta ,da parte dei suoi collaboratori, di una scorta. Più che una richiesta dei suoi collaboratori era una richiesta fatta dai suoi amici che la volevano al sicuro. Sì, perchè Lucia per loro non era solo il capitano era anche una cara amica sempre presente. In realtà ognuno di loro era presente per tutti  gli altri in quella squadra: non si trattava soltanto di un team di carabinieri che collaboravano insieme ma era un gruppo di persone che si stimavano a vicenda e condividevano tutto. Erano più semplicemente amici e gli amici non si abbandonano nel momento del bisogno.
D:‘’Lucia, ti prego, accetta!! È solo per permetterti di essere tranquilla e così potremo esserlo anche noi!!’’ – disse Ghiro con un tono quasi esortativo e stremato. Orlando la fissava con uno sguardo talmente profondo che sembrava supplicarla.
Lei abbassò il viso e disse: ‘’Non dovete essere in pensiero per me!! Rispetto il vostro parere ma non occorre la scorta sia perchè per il momento oltre alla telefonata non vi è stato nessun altro avvertimento sia per non dar vita ad allarmi inutili che possono creare solo scompiglio’’. Lo disse con una tale naturalezza che in un primo istante sembrava credere anche lei a quelle parole anche se razionalmente sapeva che la preoccupazione era più che fondata.
Per finire prese conoscenza della sorveglianza attribuita a Gerry Pugliese.
L:‘’La giornata è stata molto dura per tutti, una bella dormita è proprio necessaria!! Buonanotte ragazzi!!’’.
 ‘’Buonanotte capitano’’ – dissero quasi in coro uscendo dalla stanza.
Lucia era rimasta a fissare la foto del Lupo proiettata al muro quando sentì afferrarsi da dietro con una presa  forte e dolce allo stesso tempo.
O:‘’É tardi, andiamo a riposare’’ – le sussurrò all’orecchio.
L:‘’Sì hai ragione’’ – disse voltandosi e rimanendo a guardarlo negli occhi .
Orlando le accarezzò il viso e lei disse: ’’Con te mi sento al sicuro….Ti amo!!’’. Orlando non fece in tempo a risponderle che le labbra di Lucia si poggiarono delicatamente sulle sue lasciandosi andare entrambi ad un bacio intenso e passionale. Si guardarono un momento ancora negli occhi e poi uscirono dall’ufficio di Lucia dirigendosi verso casa. Era tardi, dovevano andare a riposare.

Nella mente di Lucia intanto un pensiero fisso cominciava a insediarsi con una tacita irruenza.

  
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