Anime & Manga > Yu degli spettri
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Autore: Pineapple__    07/04/2012    1 recensioni
Oddio, che emozione la mia prima fanfiction! Spero vi piaccia! Sakura, una ragazzina di 14 anni, dopo la morte dei genitori si trasferisce a Yamazuki dai suoi nonni, dove vivono anche i nostri quattro eroi. Cosa succederà quando la timida Sakura si ritroverà a combattere al loro fianco? Leggete e recensite!
Genere:[Avventura, Romantico, Song-fic]
Personaggi:[Nuovo Personaggio, Hiei, Kurama, Yusuke Urameshi, Kazuma Kuwabara, Un po' tutti]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buuuuuuongiorno a tutti i puzzoni (con affetto <3) che ancora stanno seguendo questa storia. Scusate il piccolo ritardo ma ieri ho postato il secondo capitolo dell'altra storia. Detto questo vi lascio al 19° capitolo! Bacioni ^^
Angel_Yoko: EEEEEEHIII! Hai visto? Finalmente si sono rivelati il loro amore reciproco, ma del bacio ancora niente! Chissà se in questo... eheheeh non voglio svelarti niente! xD BUONA LETTURA! <3
Capitolo 19: Promettimi che tornerai

"Sakura... eddai svegliati dormigliona!". La ragazza aprì gli occhi. Si trovava in una stanza completamente spoglia e vuota "Ce l'hai fatta, finalmente". Quella voce. Quella bellissima voce che le era mancata tanto... "MAMMA!" urlò voltandosi di scatto. Davanti a lei due figure vestite di bianco , con due grandi ali sulla schiena. Loro... non era possibile. E invece... i suoi genitori erano lì... davanti a lei. Gli corse incontro e li abbracciò, aggrappandosi con disperazione alle loro tuniche immacolate "Mamma, papà! Che bello vedervi! Ma quindi io...". Una fitta al cuore. Il padre le mise le mani sulle spalle "No, amore, no... non sei morta. Abbiamo avuto il permesso da Koenma di apparirti in sogno per convincerti a svegliarti". La madre le porse una sfera di vetro "Tu DEVI svegliarti... c'è una persona molto speciale che sta aspettando solo che tu apra gli occhi". Nella palla le apparve la figura di Hiei, seduto su una sedia accanto al letto dove giaceva il corpo inerme della castana. Sul pavimento scintillavano parecchie pietre Hirui "Tesoro, per noi è arrivato il momento di andare... mi raccomando fai la brava" annunciò il padre scomparendo in una luce accecante assieme alla madre della giovane. 
Erano giorni che stava vegliando la quindicenne, senza mangiare, senza chiudere occhio. Voleva solo che lei si svegliasse. Le fece passare una mano sulle guance. La temperatura era normale ma allora... perchè non si svegliava? "Ti prego, Sakura, svegliati" non poteva più reggere tanto stress. Si prese il viso tra le mani. Le lacrime iniziarono di nuovo a scendere copiose "Hiei... cavolo, non mi fare queste uscite...". Quella voce. Quella voce che tanto amava. Tolse le mani dalla faccia e, asciugandosi gli occhi con il dorso della mano, vide due zaffiri che lo fissavano con dolcezza "S-Sakura... Non è un sogno vero?" chiese allibito "Non credo..." scherzò la castana mettendosi lentamente a sedere sul letto. La fasciatura sulla ferita era così stretta che le mancò il respiro per qualche secondo "Beh... perchè quella faccia così sorpresa? Pensavi che non mi sarei mai...". Non riuscì a finire la frase perchè sentì un contatto caldo e dolce sulle labbra. Un bacio, puro e innocente da parte del demone di fuoco. Dopo essersi ripresa dal grande stupore si lasciò andare a quel bacio così dolce e rassicurante. Quelle labbra, che aveva bramato per tanti mesi, ora erano accostate soavemente alle sue. Quando, finalmente, si staccarono Hiei mise su un sorrisetto beffardo "Sai... credo di essermi innamorato di te..." disse mezzo imbrazzato. La giovane gli fece una piccola carezza sulla guancia "La cosa è reciproca..." asserì prendendolo per la sciarpetta bianca e avvicinando le sue labbra a quelle dello youkai. Un altro bacio; questa volta molto più passionale. Le loro lingue giocarono a intrecciarsi per qualche minuto, per poi dividersi di nuovo "Quanto ho dormito?" chiese spostandosi una ciocca di capelli che le scendeva prepotente sulla fronte "Sono ormai sono dieci giorni, signorinella" asserì con un tono quasi di rimprovero. In quel momento tre figure maschili apparvero sulla soglia della porta aperta, con i lucciconi agli occhi "Sakura! Finalmente ti sei svegliata!" esclamò Kurama abbracciandola delicatamente per non infierire troppo sulla ferita della ragazza "Allora il seme di Kurama ha funzionato!" asserì Yusuke al settimo cielo "Il seme?" domandò incuriosita la castana "Si. Nella ferita che ti è stata inferta da Iyasha ho piantato il Seme della Vita, che cresce e sana le piaghe solo se alimentato con delle onde speciali di una persona che ti sta veramente a cuore" spiegò la Volpe, per poi dare un'occhiata al demone seduto sulla sedia di fianco al letto. Aveva un'espressione stranamente felice e serena. "Adesso vi lasciamo un attimo da soli... il tappo deve dirti una cosa..."annunciò Kuawabara uscendo dalla camera, seguito dagli altri tre. Così, nella stanza, rimasero solo loro due... di nuovo. "Allora che devi dirmi?" chiese la quindicenne dopo quanlche attimo di silenzio. Il demone sospirò, sconsolato "Io, Kurama e Yusuke siamo stati chiamati dai Tre Re del Makai e..." "No, ti prego..." lo interruppe la castana "non mi puoi lasciare qui da sola... fammi venire con te!" lo pregò con gli occhi lucidi "No! Non voglio metterti in pericolo per niente... hai già rischiato abbastanza" sussurrò abbassando leggermente lo sguardo "Ma io..." "Niente ma! Pensi che a me faccia piacere lasciarti qui? Io ti amo... è per questo che non voglio portarti con me... è troppo pericoloso" disse guardandola negli occhi "Tornerai vero?" chiese lei con la voce tremante. Grandi e pesanti lacrime iniziarono a rigarle le guance rosee. Il moro la strinse contro il suo petto muscoloso "Tra un anno... tra un anno tornerò e potremo finalmente stare insieme" bisbigliò dolcemente al suo orecchio. La giovane alzò la testa e accostò nuovamente le sue labbra a quelle del demone di fuoco "Ti amo, Hiei" sussurrò appoggiandosi di nuovo al suo torace "Anche io, Sakura" affermò il moro circondandole le spalle con le braccia.
POV'S SAKURA
No, cavolo! NO! Non è possibile! Proprio adesso che mi sono fidanzata con il ragazzo più dolce del mondo lui se ne deve partire per un viaggio nel Makai. L'ha chiamato Mukuro, mi ha detto, un dei tre grandi re del Makai. Kurama andrà da Yomi, se non sbaglio, e Yusuke da un certo Raizen che, se ho capito bene, sarebbe suo padre. E io rimango qui. Come una stupida, come... un'umana. Dovrei fermarlo, ma so che tornerà e... e poi? Sinceramente, non mi interessa cosa faremo dopo. A me basta che mantenga la sua promessa; che torni da me. Ti amo Hiei.
POV'S HIEI
Stupido. Stupido. Stupido. Continuo a dirmi che sono uno stupido. Un incosciente. Un idiota. Potevo rifiutare benissimo l'offerta di Mukuro e invece, per colpa di quel mio lurido orgoglio, devo dirle addio. Le ho svelato i miei sentimenti solo poche ore fa e ora le dico che non ci vedremo più per un intero anno. Stupido. Ma tornerò, gliel'ho promesso, e potrà di nuovo cercare conforto tra le mie braccia. Per lei saranno sempre aperte. Ti amo Sakura.
LA SERA SEGUENTE, TEMPIO DI GENKAI
Eccolo, il varco. Due membri della Squadra di Difesa Speciale del mondo spirituale lo stavano facendo diventare sempre più grande per poter permettere il passaggio dei due ragazzi (se non sbaglio, Kurama parte un mese dopo di loro ndIo). Quando arrivò anche Kuwabara furono tutti al gran completo "È pronto! Affrettatevi a salutare tutti, non può restare aperto per molto tempo" annunciò un componente della Squadra. Hiei era in piedi sul patio erboso. Davanti a lui stava Sakura, con lo sguardo basso "Allora, è arrivato il momento di salutarci..." cominciò la castana ma le parole le morirono in bocca "Eggià..." sospirò affranto il demone del fuoco. Il moro le prese dolcemente la mano e sfiorò le labbra della giovane con le sue. Da bacio a fior di labbra si passò a una cosuccia più passionale; le loro lingue duellavano impetuose, affamate l'una dell'altra, sotto lo sguardo LIEVEMENTE sorpreso dei loro amici. Quel momento magico fu interrotto da Yusuke "Hiei, dobbiamo andare... il portale non può stare aperto un minuto di più". Subito interruppe il bacio con la quindicenne e le prese il viso tra le mani. Vide che era rigato da pesanti lacrime. La strinse di nuovo a se, accarezzandole dolcemente i setosi capelli castani "Io devo andare, ti amo tanto..." "Anche io ti amo..." sussurrò la giovane. Le sue mani, avvinghiate con forza alla tunica dello youkai, tremavano. Si diedero un ultimo dolce bacio e i due saltarono dentro il varco, scomparendo nella sua debole luce lattiginosa. "HIEIII!" urlò la ragazza in preda a un pianto disperato. Si inginocchiò a terra, strappando ciuffi d'erba dal terreno. Le lacrime continuavano a scorrerle prepontentemente sul viso. Kurama le si avvicinò e le cinse le spalle con un braccio "Ti prego, Sakura, stai solo girando il coltello nella piaga" dichiarò la Volpe con fare paterno "Che ne sai tu?! Hiei se ne è andato e io non ho potuto fare niente per impedirglielo!" ringhiò arrabbiata. Si tirò su di scatto e richiamò Daiki. Gli salì in groppa e iniziò a volare velocissima nel cielo stellato. Voleva scappare, voleva allontanarsi da quell'immenso dolore che le opprimeva il cuore. Arrivò in un battibaleno al lago dove il moro aveva provato a baciarla per la prima volta. Si tolse le scarpe e immerse i piedi nelle sue acque fresche. Una anno senza Hiei, un anno senza vedere quei magnifici occhi color del sangue, un anno senza poter saziare la sua sete di quelle labbra così morbide, così calde, così dolci. Si sentiva morire dentro.
  
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