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Autore: ElyTheStrange    07/04/2012    10 recensioni
Serie di Oneshot dedicate alla coppia Fred/Hermione
- Beh? Che c'è?
Mi chiede, sfoderandomi un sorrisone innocente. Merlino dammi la pazienza, perché se mi dai la forza, giuro che lo ammazzo.
- Niente.
Borbotto sarcastica, devo lasciar correre. Devo lasciar correre e andare in biblioteca. Lui inarca un sopracciglio.
- Oh dai Hermione, so che muori dalla voglia di farmi una predica.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Hermione Granger, Il trio protagonista | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Non tutti i mali vengono per nuocere, vero Hermione?'
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Buonaseeera!!! Eccomi qui con l'ultimo capitolo di quest'altra mini-long. Se ve lo state chiedendo: no, non ho ancora finito di tediarvi con le mie digressioni mentali su sti due cocchetti belli de mamma *W*

Vi lascio alla lettura, le precisazioni le lascio per dopo ;)

 

SONO UN IDIOTA


Sono un idiota. Sì, perché soltanto uno con veramente poco cervello si sarebbe lasciato andare a certe confidenze con la migliore amica del proprio fratello minore; e soltanto uno con la cacca di Goblin nella scatola cranica avrebbe baciato la suddetta amica, nonchè innamorata cronica del suddetto fratello, in una soffitta buia, sporca e puzzolente alla presenza di un ippogrifo dalla dubbia moralità. Sono un idiota, ma non di quelli che si trovano facilmente, no; sono un'idiota della peggior specie: quelli che sanno di esserlo, ma sono talmente stupidi da non capire che da certe situazioni, prima se ne esce, meglio è. Se così non fosse, non avrei passato le ultime due settimane ad assillare Hermione nel vano tentativo di convincerla a parlare con me. Domani si tornerà a Hogwarts ed io ho assolutamente bisogno di chiarire con lei. Tutto è diventato troppo strano, imbarazzante e a tratti... spaventoso. Se soltanto lei si lasciasse avvicinare, la prenderei in disparte e le direi "è stato un errore, noi siamo buoni amici, è stato un attimo di debolezza, non roviniamo tutto, fingiamo che non sia mai accaduto e... uno gnomo da giardino non fa primavera". Patetico.  Mi vergogno di me stesso, ma nemmeno sotto tortura ammetterò che quella singola unione di labbra ha significato per me molto più di qualsiasi cosa fatta con qualsiasi altra ragazza. Andiamo, qui si parla della Granger: io non m'innamoro di quelle come lei. Che parolona poi, innamorato. È troppo complicata soltanto da pensare, figuriamoci da provare. Mi guardo allo specchio e vorrei tanto schiaffeggiare quell'idiota identico a me, che mi fissa con una faccia da gatto famelico al solo pensiero di riavere la piccola Granger tra le grinfie. Che cavolo hai da sorridere? Lei non è per te. L'ha detto mamma, giusto? Patetico, scemo e balordo. So che è così, ma questo non impedisce al mio stupido cuore di accelerare bruscamente ad ogni suo sguardo, non impedisce ai miei occhi di cercarla continuamente e non impedisce alle mie labbra di desiderare le sue con tanto ardore da farmi perdere il sonno. Inspiro profondamente ed esco dalla mia stanza, è ora di tornare a scuola.

Hogwarts si staglia davanti a me come un enorme, gigantesco gufo dallo sguardo severo. Quando l'ho lasciata, due settimane fa, il mio rapporto con Hermione era normale, semplice e chiaro. Doveva rimanere tutto così, ma adesso il solo vedere Ron che la fa sorridere in quel modo mi fa letteralmente impazzire. Io la faccio ridere, ma non mi sorride mai così.

Il ritorno a scuola è stato molto più traumatico del previsto. Speravo che, ignorandola, questi assurdi e inopportuni sentimenti sarebbero spariti, ma non è stato così. L'ho cercata in continuazione. Ho fatto di tutto per costringerla a venire a sgridarmi e lei l'ha fatto, puntualmente. Solo Merlino sa quanto mi piaccia quando si arrabbia. Le sue guance si colorano di un rosso acceso, le sue labbra si stringono e le si forma quella deliziosa ruga tra le sopracciglia. Basta. Sul serio.

I giorni passano e la situazione mi sta sfuggendo pericolosamente di mano. La Granger sta diventando una vera e propria ossessione. Perché è dovuto succedere proprio a me? Perché proprio di lei? Già, perché nonostante non lo ammetterei nemmeno sotto tortura so esattamente cosa mi è successo. No, non aspettatevi che io lo dica, non mi azzardo nemmeno a pensarlo.

La scuola è ricominciata da tre settimane, Hermione mi odia per qualche motivo che non capisco e io ora ho davvero bisogno di parlarne con qualcuno. Ma con chi?

"Hei, fratellino: si può sapere cosa fai chiuso in bagno? Ti stai rifacendo il trucco?"

George. Perché non ci ho pensato subito? Apro la porta e me lo ritrovo ad un palmo di naso.

"Dobbiamo parlare" dico serio, andando a sedermi sul mio letto. Mio fratello mi guarda stranito. "Accidenti che solennità, non vorrai mica lasciarmi, vero? Saresti un vero mascalzone: dopo tutto quello che c'è stato tra noi!" esclama fingendosi sdegnato, gli lancio un'occhiataccia. "Puoi smettere di fare l'idiota per dieci secondi?" domando secco, lui sorride avvicinandosi a me, ma rimanendo in piedi. "Certo che no!" ribatte pacato, espiro rumorosamente senza ribattere: potremmo andare avanti ore con questi battibecchi.

Rimango in silenzio qualche istante riflettendo su come esporgli il mio problema, ma George non è mai stato un tipo paziente.

"Sputa il rospo Fred, che succede?" mi domanda irrequieto. Gli lancio uno sguardo carico di significato sperando che lui capisca senza che io debba parlare, noi non siamo tipi da confidenze sentimentali e inizio a temere che dirgli questa cosa non sia una buona idea. Lui però non capisce e mi guarda sempre più stranito. Ho deciso: glielo dico. Inspiro profondamente, ma mi blocco a metà del respiro, meglio precisare un paio di cose. "Promettimi che qualunque cosa io dirò non riderai e che non lo dirai a nessuno" lui inarca entrambe le sopracciglia "per le mutande di Morgana: non ti sarà tornata la Puzzolosi!" Esclama.

Apro la bocca per parlare, mi blocco guardandolo confuso "ma che cavolo dici! A parte che non credo nemmeno che esista una malattia chiamata Puzzolosi e... oh, Merlino! Puoi prometterlo e basta?" domando stizzito, lui fa spallucce "ok, ok... non c'è bisogno di essere così irascibile, sembri Ginny quando ha le sue cose".

Inspiro profondamente, di nuovo. Ok: è il momento.

"Credo di essermi innamorato della Granger" biascico rassegnato, osservando con maniacale interesse i lacci delle mie scarpe.

Silenzio. Ancora silenzio. Mi volto verso George, preoccupato dal suo prolungato tacere e vorrei tanto non averlo fatto. Tiene entrambe le mani sulla bocca ed è di una tonalità molto vicino al bordeaux nel tentativo di non farmi sentire la sua risata. Gli lancio uno sguardo assassino proprio nell'istante in cui le sue risa iniziano a risuonare chiare in tutta la stanza.

"Oh, è molto divertente vero?" domando sarcastico. Lui continua a ridere, ma trova la forza di annuire. Sapevo che era una pessima idea e ora mi rendo conto del perché non avessi pensato subito a lui, mi alzo e faccio per andarmene.

"Dai fratellino, non fare così! Non puoi lanciarmi una Caccabomba del genere e pensare che io possa rimanere serio!" mi dice, sforzandosi di non ridere.  Mi blocco sulla porta lanciandogli uno sguardo assassino.

"Non fare quella faccia, ti sembra normale dirmi cose del genere?" Domanda, ironico.

"Fino a prova contraria sei mio fratello, a chi dovrei dirlo?" Ribatto incrociando le braccia al petto. Lui fa spallucce.

"E io che ne so? Forse a Ginny, sai magari tra ragazze vi capite..." Replica sghignazzando.

"Sei ad un passo da un vaffanculo, George"

"Oh, grazie di avermi avvisato... su dai, sto solo scherzando! Cos'è hai perso il senso dell'umorismo oltre che la mascolinità?" Domanda, retorico. Gli mostro il dito medio, andando a sedermi sul suo letto, proprio di fronte a lui. Rimaniamo in silenzio, studiandoci a vicenda.

"Quindi ti sei innamorato della Granger... " biascica sforzandosi di non ricominciare a ridere.

"Credo di esserlo, non ne sono certo" Ribatto concitato. Lui annuisce.

"Quindi fai sul serio, non mi prendi per il culo?" Domanda, osservandomi come fossi una strana creatura mai vista prima. Scuoto il capo, sentendomi improvvisamente senza forze. Non so come facciano le ragazze a parlare per ore di sentimenti, io ne parlo da due minuti e mi sento sfiancato.

"Posso darti la mia opinione?" Chiede George, all'improvviso. Annuisco.

"Lascia perdere. Potrei citarti almeno duemila motivi per cui devi lasciar perdere" espone pacato. Il mio stomaco scivola da qualche parte sotto il suo letto.

"Non credi di esagerare?"

"Ok, forse non duemila, ma almeno dieci sì... devo farti l'elenco?" Non mi dà nemmeno il tempo di rispondere.

"Numero uno: è innamorata di Ron dal primo anno. Numero due: non è una che ti scolleresti facilmente se decidessi di mollarla. Numero tre: odia quasi ogni cosa che fai. Numero quattro: tra le cose che non sopporta c'è il Quidditch. Numero cinque: è innamorata di Ron dal primo anno. Numero sei: mamma sta già sferruzzando i sottobicchieri per il loro matrimonio. Numero sette: è probabilmente la ragazza più tediosa che abbia mai incontrato. Numero otto: è innamorata di Ron dal primo anno. Numero nove: è morbosamente attratta da vecchi libri impolverati. Numero dieci: ... ho già detto che è innamorata di Ron dal primo anno?"

Lo fisso tra lo scioccato e il risentito.

"Le cose cambiano, fratellino" replico cercando di non sembrare più patetico del dovuto.

"No, Fred. Questa cosa non cambierà. Lei è una 124..." Ribatte serio. Scuoto il capo, risoluto.

"Non dire cazzate, lei non è una 124! È sicuramente una 137!" Replico, quasi offeso.

"Che cosa? Sei proprio fuori strada ragazzo mio, lei non è una 137, anzi è ancora peggio! Lei è una 146!"

Lo guardo confuso.

"Una 146?"

"Sì. Una 146 è una che sa di essere una 124, ma finge di essere una 137... 146: la peggior specie." Conclude scuotendo il capo in modo drammatico.

" No, ti sbagli! Lei..."

"Ah mi sbaglio?" Si alza in fretta e va alla porta, la spalanca e fa capolino fuori con la testa.

"Lee! Lee!"

"Che cosa vuoi?" Urla l'altro dalle scale.

"Vieni su, abbiamo bisogno di un consulto!" Gli urla George di rimando. Lo guardo spazientito mentre ascolto i passi di Lee avvicinarsi.

"Eccomi, che succede?"

"Parlando di numeri... la Granger?" Gli chiede mio fratello senza tanti preamboli. Il nostro amico inarca un sopracciglio.

"Una 146, decisamente." Risponde ovvio. George mi lancia uno sguardo compiaciuto. Li squadro entrambi come fossero pazzi.

"Perché?" Domanda Lee, curioso.

"Fred crede di essersi innamorato di lei" replica, tranquillo, il mio ormai ex fratello.

"GEORGE!" sbotto, indignato dalla sua infamia.

"Hei, è Lee!" Controbatte lui, stizzito.

"Ma che cosa c'entra? Ti avevo detto... "

"Ti sei innamorato della Granger?" Mi chiede Lee sbigottito.

"Sì, cioè, no, non lo so." Biascico confuso, la situazione mi è decisamente sfuggita di mano, Lee mi guarda come se gli avessi appena detto che sono affetto da una rarissima ed incurabile malattia.

"Oh no, Fred, le 146 sono le più pericolose... " mi dice con un tono di voce orribilmente compassionevole. Sbuffo e vado a buttarmi sul mio letto. Affondo il viso nel cuscino sperando di sprofondarci o di morire soffocato. Alle mie spalle sento George e Lee che confabulano tra loro.

Sono passati due giorni dalla mia conversazione privata con George riguardante Hermione e da quel momento devo ammetter che le cose sono andate di male in peggio. George e Lee sghignazzano ogni volta che Hermione ci passa anche solamente accanto. Mi hanno assicurato, senza che io potessi replicare, che troveranno il sistema di farmi passare la cotta per lei.

"Ho trovato la soluzione." Mi dice George qualche giorno dopo, trascinandomi insieme a Lee nel nostro dormitorio.

"Sentiamo." Borbotto sedendomi sul mio baule.

"Devi baciare la Granger. Baciarla sul serio intendo: non una cosetta da niente come quella che mi hai racconto che è successa nella soffitta di Sirius. Devi prenderla con violenza e infilare la ling..."

"Ho capito! Ho capito." Lo interrompo bruscamente.

"Bene." Replica lui ammiccando nella mia direzione. Sospiro, esasperato.

"Questa è la Polvere Buiopesto" mi spiega mettendomi in mano una piccola sfera "io e Lee abbiamo modificato leggermente la formula per farla durare alcuni minuti, dovrai semplicemente farti trovare nel passaggio che porta alla biblioteca sabato alle quattordici e trenta esatte: Hermione passa sempre di lì a quell'ora. Tu sarai lì nascosto sotto il mantello che Harry non sa ancora di averci prestato e appena ti passa davanti bam! Buio completo, a quel punto la bacerai." Espone eccitato come un vero genio del male che ha trovato il modo perfetto per far fuori il buono di turno.

"Ok, ma c'è una cosa che mi sfugge"

"Uhm, che cosa?" Domanda lui riflettendo su cosa avrebbe potuto dimenticare.

"Come potrebbe tutto questo aiutarmi a farmi passare la cotta per Hermione?" Rimbecco, dubbioso. Lui mi sorride furbo.

" È molto semplice. Appena la bacerai ti lancerà una decina di fatture e quasi sicuramente perderai la memoria" Replica ovvio.

Ok, sono un idiota, ma sul serio eh. Sono nello stramaledetto passaggio segreto e sto accucciato in una piccola insenatura sotto il mantello di Harry. Fa un caldo soffocante, le mani mi tremano per l'agitazione e continuo a domandarmi come ho fatto a farmi convincere a fare una cosa così stupida. Sono sul punto di andarmene quando dei passi mi immobilizzano sul posto. Osservo il punto da cui proviene il rumore e vedo apparire proprio Hermione, puntuale come un orologio. Non posso più scappare, devo farlo per togliermi il pensiero. Appena è davanti a me faccio rotolare la piccola sfera contenente la Polvere Buiopesto e in un attimo è tutto buio, per le mutande consunte di Merlino: è persino troppo buio! Mi alzo di scatto, cercando di non perdere tempo, e sbatto la testa contro il soffitto della piccola insenatura "Ouch!" borbotto.

"Chi è là?" Esclama Hermione, spaventata.

Ok, è il momento: faccio un passo in avanti e allungo una mano cercando Hermione nel buio, dopo un paio di tentativi la mia mano si appoggia sulla sua spalla. La sento sussultare.

"Chi è?" esclama con voce tremante.

Mi avvicino ancora un po' a lei, le carezzo una guancia per avere un'immagine mentale della posizione delle sue labbra, mi chino e finalmente la bacio. Le mie labbra si sono posate sulle sue con delicatezza e come in quella soffitta una scarica di adrenalina mi attraversa il corpo. Con mia enorme sorpresa Hermione non si sposta, inizialmente rimane ferma e temo per un attimo che sia svenuta, ma mi devo ricredere: poco dopo, infatti, allaccia le mani dietro il mio collo e mi permette di approfondire il bacio. Il contatto con la sua lingua mi stordisce completamente e il cuore comincia a battermi furiosamente nel petto. Se questo bacio doveva confermare che quello che provavo per lei era solo un capriccio, non ha funzionato. Non so se sia Hermione a baciare così bene o se sono davvero giunto al punto di non ritorno, ma sento che potrei baciarla per il resto della mia vita.

Quando ci stacciamo per riprendere fiato sono talmente frastornato che fatico a fare un passo indietro. Sento le gambe molli e ho la netta sensazione di aver perso il contatto con il pavimento. Inspiro profondamente per calmarmi e appena raggiungo un briciolo di lucidità mi rendo conto che devo andarmene, l'effetto della Polvere Buiopesto non durerà ancora a lungo.

Mi allontano a piccoli passi, procedendo con le mani avanti per non sbattere ancora contro qualcosa.

"Fred..."

Mi blocco di colpo. Come ha fatto a riconoscermi? Mi volto in direzione della sua voce.

"... se vuoi rimanere nell'anonimato, evita di metterti quell'orribile dopobarba."

La sento sorridere e sento i suoi passi allontanarsi.

Sono un vero idiota.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


*SPAZIO AUTRICE*

Punto uno: No, non sono impazzita. La parte con i numeri è un volutissimo riferimento ad un telefilm che amo e ad un personaggio che amo ancora di più... chi lo indovina per primo vincerà una drabble su qualsiasi personaggio voglia ;)

Punto due: Ci trasferiamo, mie adorate lettrici. Qui: www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1017904&i01 troverete tutta la storia fino ad ora con le dovute spiegazioni. Lì continuerò la storia fino alla fine, quindi se vi va di seguire il seguito (giochi di parole a casaccio) questo è l'indirizzo per voi.

Punto tre: Vi amo alla follia!

Punto quattro: Qui: www.facebook.com/pages/ElyTheStrange-EFP/302917663101185 c'è la mia pagina autore su FB e mi piacerebbe tanto tanto se vi andasse di seguirmi anche lì.

Ora i dovuti ringraziamenti: Grazie a tutti/E voi che mi avete letta fino ad ora, grazie a chi preferisce, segue, ricorda questa mia storia un po' fuori dagli schemi e grazie a chi trova anche un'attimo per commentare... voi siete la mia forza nei momenti di sconforto, voi siete la mia musa nei momenti di blocco. Vi ringrazio e vi abbraccio come lo farei con un amico.

Un bacio

Elisa

 


   
 
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