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Autore: Leyton_Nenny    23/04/2012    3 recensioni
Luna sedeva sotto un gazebo ricoperto di rose. O meglio, ricoperto da rovi, dato che la primavera stava tardando.
Tra le mani aveva un libro.
“Alice nel paese delle meraviglie.”
E sembrava assorta nella lettura.
Draco le si avvicinò.
Luna era così assorta che non lo notò.
“Cosa leggi, Lovegood?”
Luna si voltò.
“Alice nel paese delle meraviglie. Sai, qui c'è una regina che dipinge le rose di rosso.”
[Storia scritta per la 12 mesi di Fanfiction Challenge]
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luna Lovegood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Scritta per la Challenge 12 mesi di fanfiction!, indetto da BS.
Il promt di questo mese è "Potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera (Neruda)."



Luna sedeva sotto un gazebo ricoperto di rose. O meglio, ricoperto da rovi, dato che la primavera stava tardando.
Tra le mani aveva un libro.
“Alice nel paese delle meraviglie.”
E sembrava assorta nella lettura.
Draco le si avvicinò.
Luna era così assorta che non lo notò.
“Cosa leggi, Lovegood?”
Luna si voltò.
“Alice nel paese delle meraviglie. Sai, qui c'è una regina che dipinge le rose di rosso.”
Luna si guardò intorno, come notando solo allora che non c' erano rose attorno a quel gazebo.
Draco la guardò.
“Cosa hanno di così importante le rose?”
Luna alzò e abbassò le spalle.
“Non lo so. Ma mi mettono allegria, come tutti i fiori. E' così triste una primavera senza fiori. Forse non è nemmeno primavera.”
Draco la guardò stupito: per lui i fiori erano e restavano solo fiori, non avevano nulla di speciale.
“Beh, puoi sempre usare la magia per farli crescere.” disse Draco con sufficienza.
Luna scosse con forza la testa.
“Non è la stessa cosa. La primavera è più bella se piena di fiori naturali.”
“Sei strana Lovegood.”
“Forse. Però così è più bello no?”
“Non riesco a capire.”
Luna scosse la testa e sorrise.
“E' più bello se le persone sono diverse. E la stranezza è una diversità, no? Quindi è ricchezza.”
Draco alzò le spalle: Luna riusciva a passare da un argomento all' altro senza il minimo collegamento.
“Forse.”
Luna tornò a leggere il libro mentre Draco le voltava le spalle.
“Sai nel libro la regina ha una strana ossessione: vuole sempre tagliare la testa alle persone. E in quel mondo anche i fiori hanno un volto, che sta proprio sulla corolla.”
Draco si voltò verso di lei guardandola con sufficienza.
“E questo cosa c' entra, Lovegood? Taglia le cose che le sono scomode. E i fiori sono scomodi.”
Luna scosse la testa con forza.
“Oh no. I fiori sono bellissimi. E mettono così tanta allegria.”
Draco alzò le spalle.
“Se lo dici tu.”
Luna si alzò dalla panchina sotto il gazebo, poggiando il libro con cura sul posto su cui sedeva precedentemente.
Draco la guardò alzando gli occhi al cielo.
Senza rivolgere al ragazzo la minima attenzione, Luna si voltò verso i rovi, toccandoli con attenzione per non essere punta dalle spine.
Dopo qualche minuto, Draco sbuffò per richiamare la di lei attenzione.
“Cosa stai facendo, Lovegood?”
Luna alzò la testa guardandolo.
“Cerco i Nargilli. Devono essere da queste parti.”
Draco sbuffò.
“E cosa ci farebbero qui i Nargi-cosi?”
Luna lo guardò sorridendo: ormai si era arresa al fatto che nessuno si ricordasse il nome degli animaletti che per lei erano tanto cari.
“Probabilmente la regina ha ordinato ai Nargilli di tagliare i fiori.”
Draco scosse la testa, come a indicare che con lei non c' era niente da fare.
“E allora?”
“E allora – spiegò Luna contenta che Draco le desse attenzione – trovandoli forse potremo salvare i fiori dall' essere decapitati.”
Draco scosse la testa nuovamente.
Luna sorrise. “Vieni con me?”
Draco la guardò sgranando gli occhi.
“Oh no. Assolutamente no. I fiori non fanno per me. Dovresti saperlo, Lovegood.”
Luna sorrise.
“Le cose possono cambiare, Draco.”
Draco sorrise con un ghigno.
“Cambiare? Forse. Ma non per me Lovegood. I fiori sono inutili. Ed è un bene che i tuoi Nargi-cosi li abbiano tagliati.”
Luna scosse la testa.
“Oh no. Aiuterò i fiori a non essere decapitati.”
Draco sbuffò alzando le spalle.
“Come vuoi Lovegood.”
Draco si allontanò da lei senza rivolgere la minima attenzione: i fiori per lui non avevano senso, erano solo elementi naturali che potevano crescere e passare senza la minima preoccupazione.
Che ci fossero ad Aprile o a Maggio o non ci fossero affatto per lui non cambiava nulla.
Ma non poteva fare a meno di chiedersi come mai per Luna fossero così importante e per quale ragione per lei fossero così importanti.
Scosse la testa per scacciare quel pensiero: cosa gli importava a lui della Lovegood? La Lovegood era come i fiori: che ci fosse o meno non cambiava niente.
Luna, alle sue spalle, continuava a cercare i Nargilli, convinta che avessero tagliato loro i fiori.
Luna guardò con attenzione tra i rovi, pungendosi nonostante cercasse di fare attenzione ma in quell' intrico di rovi il suo impegno risultava inutile.
Poi, come per magia, un piccolo cenno di rosa sbucava da sotto una foglia.
Luna lo guardò con attenzione.
“Tranquillo, ti proteggerò io dai Nargilli. E dalla Regina di Cuori.” disse al piccolo fiore ancora incartato nel bocciolo.



Alloraaa!


Io mi son divertita una cifra a scrivere questa storia, probabilmente perchè sto amando - come anche in passato- Alice nel paese delle meraviglie.
E, beh, con Luna ci sta da Dio.
Non ho altro da aggiungere tranne che ultimamente ho zero fantasia e mille cose da fare che è un miracolo se respiro.
Detto ciò, ci vediamo al seguito tra un mese esatto, dopo di che vedremo anche perchè sarò a Londra per ben due mesi.
Meglio soli che male accompagnati, no?
Nient' altro da dichiarare.
-J

  
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