Libri > Eragon
Segui la storia  |       
Autore: blackdavil    26/11/2006    23 recensioni
A chi non piace lo yaoi non legga! A chi ama in modo sfrenato Eragon non legga! A chi ama Murtagh e lo yaoi.... legga legga legga!!!!!!!!!!!!!!
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Eragon, Murtagh
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Le tue labbra... le tue mani...

Note iniziali: Dedicata a Alejandralvarez, una persona e una scrittrice stupenda che riesce sempre a tirarmi su il morale!

Capitolo primo: Abbandonarmi tra le tue braccia

La guerra era appena inziata...

Eragon si girò dalla parte opposta, non riusciva a prendere sonno. I gemelli erano morti, il re era morto e i popoli si stavano riunendo formando eserciti tanto grandi da essere ricordati per mille anni ancora. -E sia. Prendo la mia eredità da te, fratello. Addio- Murtagh.. erano passati due mesi.

Improvvisamente sentì un rumore da dietro una stalagmite -Saphira- pensò il giovane, in quei giorni non si sentiva bene. E neanche lui. Tornò a coricarsi. Chiuse gli occhi sperando ardentemente che il sonno si decidesse a coglierlo. Ma il suo nervosismo cresceva, sentiva le gocce cadere dal soffitto, il lieve (lieve???) russare di Saphira e dei cavalli per non parlare del.. ancora quel rumore. Si girò verso il fuoco, dove poco distante dormiva Arya. Si chiese se valesse la pena di svegliarla.. poteva anche essersi sbagliato (A buon ragione visto che lo fai SEMPRE), poi decise di non rischiare. Dopo la litigata di quel pomeriggio era inutile farla ulteriormente arrabbiare. Prese la spada e con passo lento uscì dalla grotta.

L'aria era fresca, d'un autunno giovane, iniziato da poco. La valle era enorme, il luogo ideale dove nascondersi. -StRiCT- ma pensò Eragon non introvabile. Vide delle ombre sopra la sua testa, Principianti.. (avesse parlato chissà chi poi!) un attimo dopo due urugai gli piombarono alle spalle, prima che riuscissero a toccarlo furono sbalzati giù, nella gola, da una magia. Eragon si guardò attorno aspettando altri attacchi, rimase fermo per diversi minuti, ad aspettare. La valle era silenziosa, sinistra quasi.. improvvisamente sentì un rumore dietro di sé

-Stà tranquilla Arya, ce la faccio da solo, torna a dormire-

-Da quando credi io sia una donna?- Eragon sentì il suo cuore fermarsi mentre una lama, rossa, costringeva il suo collo a piegarsi. Voleva urlare! Anche se il suo volto era coperto quella spada non poteva ingannarlo. Come aveva fatto a non percepire la sua presenza?

-Che vuoi traditore?-

-Chiama il tuo drago- vedeva delle ombre dietro di lui, sicuramente altri urugai, ma avevano qualcosa tra le mani, dal rumore metallico... catene!

-Mai!-

-Bene, allora andrò a prenderla da solo..- fece dei segni alle creature che si avvicinarono alla grotta

-Che diamine gli hai ordinato?-

-Le solite cose.. Preparatevi ad attaccare e Oltre al drago c'è un elfa, uccidetela-

-No!- Murtagh premettè di più la lama sul collo del minore

-La scelta è tua- Eragon chiuse gli occhi conbattuto

-Saphira- Murtagh sorrise mentre dalla caverna si udivano i passi del drago. I urugai indietreggiarono spaventati, ma un' occhiata del comandante li fece subito riprendere posizione. Murtagh li guardò, poi alzò una mano, cinque.. quattro.. tre.. due.. uno... ma in quel momento Eragon gli diede una gomitata buttandolo a terra

-SAPHIRA SCAPPA E' UNA TRAPPOLA!- Il drago emise un ruggito tale da far franare la montagna vicino. Si vide uscire dalla grotta del fumo. Eragon si buttò a terra. Una fiammata colpì gli urugai facendoli correre impazziti mentre bruciavano, molti caddero nella gola. Fece per alzarsi quando sentì una catena colpirlo alla gola e incastrarsi al suo braccio destro. Non si rese conto di cadere fin tanto non vide Arya davanti a lui urlare il suo nome. Si voltò verso l'ignoto.Acqua! Aveva ancora una possibilità, alzò le braccia nel vano tentativo di scagliare qualche magia. Le catene però non facevano altro che ostacolarlo. Prese con la mano la base degli anelli e spinse forte per liberarsi almeno la spalla. La pressione aumentava... l'acqua sempre più vicina... Con uno scatto improvviso la catena scivolò appena dalla sua spalla. Eragon gridò con tutto il fiato che aveva in corpo e cominciò a scagliare a raffica raggi luminosi. L'acqua era sempre più vicina e ad ogni raggio un pezzo della sua energia scompariva in quell'abisso scuro. Pregò la buona sorte e chiue gli occhi. Era inutile, la catena era pesantissima, non ce l'avrebbe mai fatta. Forse per quella certezza, forse perchè non riusciva a respirare, ma quegli ultimi secondi prima dell'impatto furono strazianti, insopportabili. Arresosi alla fine senti l'impatto, era stato fortissimo, il dolore lo costrinse a contorcersi e aprendo la bocca in un urlo soffocato capì di star affondando. Il suo ultimo pensiero andò a Saphira, sperò che almeno lei fosse riuscita a scappare. Improvvisamente senti qualcuno afferrarlo e delle mani lavorare sulle catene. Gli mancava il fiato. Fù stupito quando sentì delle labbra appoggiarsi alle sue e dischiudersi donando al cavaliere l'ossigeno che contenevano. Ma era troppo debole, i sensi si affievolivano, gli occhi si stavano chiudendo. Prima di svenire sentì comunque le catene svivolare dal suo corpo e l'aria, ghiacciata e piovosa, penetrargli nei polmoni.

La prima sensazione che percepì fù il calore di un altro corpo contro il suo. Quando si sveglio sentì ancora quelle labbra sulle proprie. Delle mani gli stavano premento veloci e frenetiche sul cuore. Improvvisamente sentì un dolore penetrante al petto, aprì la bocca vomitando tutta l'acqua che aveva nei polmoni e, piegato in avanti, appoggio la testa sulla spalla del suo “rianimatore”. Avvertì il calore di un mantello sulle sue spalle mentre delle mani gli strofinavano la schiena. Sentiva il cuore dell'uomo battere. Chiuse gli occhi abbandonandosi al calore dell'altro.

-Signore.. dove ordinate di dirigerci?- Eragon aprì gli occhi, un urugai!

-Verso sud, oltre il vallo, torniamo alla fortezza- NO!

-Come voi ordinate comandante- Raccogliendo tutta la forza che aveva in corpo Eragon si alzò rubando la spada alla creatura e uccidendola. Quando si girò vide Murtagh sorridere, o almeno credeva, era tutto così confuso.

-Che diamine aspetti fratellino?- Tentò un attacco che andò a vuoto, finì senza nemmeno rendersene conto con il viso nel fango. Gli urugai risero. Murtagh invece si piegò verso di lui

-Tutto qui?- Eragon si rialzò con un grido e sferò altri quattro colpi al vento. Eragon sfinito si fermò con la spada a mezz'aria, ansimava, aveva caldo e freddo insieme. Murtagh dal canto suo era inespressivo. Poi si avvicinò piano al minore, e sorridendogli, diede un calcio alla sua spada facendola cadere metri avanti. Con uno scatto poi afferò il fratello per il collo. Eragon spalancò gli occhi dallo stupore. Portò le mani sulla sua cercando di fargli lasciare la presa, ma il fratello continuava a stringerlo. Eragon socchiuse gli occhi ormai al limite ma proprio in quel momento Murtagh lo lasciò facendolo cadere ai suoi piedi. Si girò verso gli urugai dando loro un altro di quegli ordini silenziosi. Si inginocchiò davanti al fratello, Eragon alzò gli occhi, gli urugai stavano lavorando silenziosamente piuttosto lontani da loro. Il maggiore lo prese in braccio. Eragon appoggiò la testa sull'armatura del fratello. La pioggia lo investiva. Il sedicenne chiuse gli occhi, sentiva la testa esplodergli ad ogni passo che l'altro faceva. La sua agonia finì quando finalmente Murtagh lo stese sul suo giaciglio di paglia bagnata. Il ragazzo si tolse l'armatura e la casacca restando così a petto nudo, l'altro sentì una piccola fitta (al cuore! Ma lo avete visto l'attore di Murtagh mezzo nudo?????) alla spalla e fece un piccolo scatto in avanti. Il maggiore lo osservò senza sentimento

-Ti avverto Eragon.. prova a fuggire, e i miei uomini ti braccherannò come si fa con un cane- Eragon quasi si incantò a guardare il corpo del fratello, erano così diversi... A risvegliarlo dai suoi pensieri furono le mani di Murtagh che gli sfilavano i vestiti. Il biondo arrossì un po' quando il fratello gli ebbe tolto i pantaloni, ma non riuscendo a muoversi non poteva nemmeno impedirglielo. Murtagh alzò gli occhi sul suo viso. Eragon vide l'ombra di un dito muoversi avanti e indietro davanti a lui ma rinunciò subito a seguirlo e reclinò la testa di lato con un gemito. Il moro allora mise una mano sui suoi occhi. Eragon sentì un grande calore penetrargli nel corpo. Poi li aprì .. non aveva mai visto così bene in vita sua e il mal di testa era sconparso. Fece per alzarsi ma la fitta che sentì alla spalla gli tolse il fiato. Murtagh rise

-Quella te la lascio, casomai ti venisse voglia di scappare- disse alzandosi. Passarono alcuni minuti di silenzio

-Dov' è Saphira?- chiese sofferente, l'altro lo guardò assente, sembrava molto stanco. Dopo alcuni secondi rispose

-Scappata.. e così anche l'elfa- fece una breve pausa

-Devono reputarsi fortunate..- disse uscendo

-Davvero? AH! Per cos..a?- chiese Eragon trattenendo un gemito mentre cercava di alzarsi, ma il maggiore con il movimento di una mano lo rispinse sul giaciglio

-Io ero occupato, stavo facendo una nuotatina- Quando l'altro uscì Eragon cercò più volte di alzarsi finchè sfinito non si lasciò ricadere sulla paglia, si mise a pensare. Ripensò agli avvenimenti di quella notte. Murtagh si era tuffato per salvarlo, gia.. Galbatorix lo voleva vivo... il suo sguardo stanco si posò sull'armatura insanguinata del fratello. Come aveva potuto abbandonarsi in quel modo tra le braccia di un traditore? Ripensò alla sensazione di gratitudine che aveva sentito affluire in lui insieme al respiro dell'altro. Probabilmente se lo avesse saputo avrebbe preferito morire. Si girò dall'altra parte ripensando ancora una volta a quella notte...

-Io e te siamo uguali, immmagini spaculari l'una dell'altra- ... -E sia. Prendo la mia eredità da te, fratello. Addio-

Si raggomitolò ancora di più su se stesso.

Sì, avrebbe preferito morire.



Note autrice: Ciaaaaoooooo!!!!!! Sono di nuovo io, lo so lo so, ogni volta che pensate di esservi liberati di me rispunto come i funghi! Che ci volete fare? Vi toccherà sopportarmi in quest'ennesima mia follia! Ahhhhhhhhhhhhhh!!!!!! ^x^!!!! Miraccomando scrivete in numerosi!!!!!!!!

   
 
Leggi le 23 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Eragon / Vai alla pagina dell'autore: blackdavil