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Autore: corysvoice    05/05/2012    2 recensioni
4 anni prima...
"Tom! Svegliati! Stiamo per avere un bambino! Stai per diventare padre! Smettila di essere così infantile!"
Il ragazzo girò per la stanza per vari secondi e quando rincontrò lo sguardo della sua amata,andò verso di lei e la baciò sulla fronte, lasciandole cadere qualcosa nella giacca.
"Ti amo Elise... Ci tengo che tu lo sappia"
Molto lentamente il ragazzo salì le scale, come se quello fosse un addio e da quella sagoma vivente diventò un'ombra. Elise si alzò per cercarlo, ma non c'era. Era dentro la macchina, partito. Lei, però era sicura che sarebbe tornato fino a quando non trovò un foglietto nella sua giacca era da parte sua. Lo aprì e lo lesse...
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                 Prologo-I'm coming


4 anni prima...


La ragazza era seduta su "quel" letto a maledire "quel" giorno. Perchè si era perdutamente innamorata di "quel" ragazzo?! "Quello" sbagliato. Ecco che lo vide di fronte a se. Stava lì a guardarla


tristemente. Sembrava come se a un momento all'altro si volesse uccidere.

"Elise,ne sei "veramente" sicura? Hai fatto tutte le analisi? Cioè hai fatto il... il coso?"

Lo guardò molto infastidita. Le sembrava di ritornare all'asilo quando le chiedevano se avesse il pannolino. Posò la borsa sul letto e da lì fece uscire un test di gravidanza. Lo prese in mano e glielo mostrò...

"Che cosa vedi? Dimmelo te se credi che io non sia tanto intelligente quanto te!"

Il ragazzo lo fissò per minuti. Se lo passò fra le mani e lo ridò ad Elise.

"Mica le capisco queste cose io! Ci sono solo segnetti e colori strani!"

La ragazza gli diede una botta sulla testa e si buttò sul letto. Le scese una lacrima, era disperata solo diciasette anni e doveva già avere delle responsabilità?! In quella casa loro si erano conosciuti e lì


sarebbe stato contenuto il loro segreto. Si alzò in piedi e con la rabbia che le saliva gli bisbigliò.

"Tom! Svegliati! Stiamo per avere un bambino! Stai per diventare padre! Smettila di essere così infantile!"

Il ragazzo girò per la stanza per vari secondi e quando rincontrò lo sguardo della sua amata,andò verso di lei e la baciò sulla fronte, lasciandole cadere qualcosa nella giacca.

"Ti amo Elise... Ci tengo che tu lo sappia"

Molto lentamente il ragazzo salì le scale, come se quello fosse un addio e da quella sagoma vivente diventò un'ombra. Elise si alzò per cercarlo, ma non c'era. Era dentro la macchina, partito. Lei, però era


sicura che sarebbe tornato fino a quando non trovò un foglietto nella sua giacca era da parte sua. Lo aprì e lo lesse...

"Cara Elise,

non vorrei che questo ti possa far sentire abbandonata, ma ho bisogno del mi tempo,

non posso diventare padre ora. Ho il liceo da finire, questo sarà il mio ultimo anno e

vorrei passarlo tranquillamente, vorrei passare una gioventù felice e non con impegni,

ora non posso.

Quando nascerà il nostro bambino ti prego di non dirmelo e se vorrai abortire io non

sarò di certo quello ad impedirtelo, so che queste parole sono crudeli, ma è la verità.

Ti lascio solo duemila euro che ho raccolto facendo lavoretti per pagarmiuna quota

del viaggio di fine liceo per tuo figlio. Li troverai vicini al box dei cani. Dentro la ciotola

del cibo.

Con affeto Tom."

P.S. io ti ho sempre amato e ti amerò ancora... dopo tutte queste cose, buona fortuna Ellie


Appena finì di leggere tutto ciò la ragazza sembrò afflitta, si sentì cadere il mondo addosso. Iniziò a piangere. Il suo amore dai tempi delle medie era sparito, volato via da un giorno all'altro... Non poteva


crederci. Non sapeva che fare in quella situazione, tra otto mesi avrebbe avuto un bambino e non sapeva che dire ai suoi genitori quando si sarebbe presentata a casa con un figlio. Avrebbe voluto che


fosse tutto un sogno. In quel momento pensò seriamente di abbortire e lasciare tutto.


Oggi


Elise era con la sua Beth e la sua migliore amica Samantha distesa sul prato del suo giardino a giocare. Sua figlia aveva molti tratti del padre come i suoi occhi azzuri e il suo sorriso. Le mancava lui. Da


quando era andato via non si era più innamorata, amava solo lui e non sapeva perchè non riusciva a scordarselo...

Ad un tratto le arrivò un messaggio. Era da un numero sconosciuto.

"Elise, vieni un attimo al bar davanti a casa tua. Ti devo parlare".

Samantha la guardò in modo strano. Le vide il sorriso timido sulla bocca e quelle guance rosse che le venne subito un dubbio e le chiese.

"Che succede Elise? Hai un nuovo ragazzo e non mi hai detto niente?"

"No." ansimò per un secondo "Puoi tenere un attimo Beth? Devo andare a fare una cosa?"

La ragazza sorrise e mentre Elise stava uscendo dal cancelletto le disse...

"Salutami il tuo ragazzo!"

Quando arrivò davanti al bar vide "quel" ragazzo. Era un po' maturato e cambiato, ma era LUI. Era Tom. Si sentì cadere, aveva passato gli ultimi quattro senza di lui ed ora ce lo aveva davanti. Non


poteva essere...

"Tom?! Come... che cosa vuoi?"

Tom la guardò distaccato e le rispose:

"Elise, sono venuto a sapere che hai partorito... Come si chiama?"

La ragazza si girò di corsa per scappare da quell'incubo. Non poteva essere tornato! Tom la prese per il braccio e la fece girare.

"Potevi farti vivo prima, no?! E' nata quattro anni fa, mi sembri leggermente in ritardo... comunque lei si chiama Beth."

Il ragazzo le sorrise e con tranquillità le disse:

"Ah bene. Senti Elise, posso riavere i miei soldi?. Mi sono accorto di aver fatto un grosso errore a lasciarti i miei duemila euro."

La ragazza sembrò una pentola a vapore, era diventata rossa. La rabbia le stava facendo girare la testa...

"Certo! Riprenditi pure i tuoi soldi! Sei proprio uno stronzo, sai?!" ansimò per un secondo cercandosi di calmare e tirò fuori dalla borsa i bigliettoni. "Ed io che mi ero illusa che saremmo potuti diventare una famiglia!" Gli diede i soldi e lui se li prese.

Mentre Elise se ne stava andando piena di rabbia, tornò indietro e diede a Tom una foto della bimba dicendogli:

"Tieni la foto di tua figlia, porco! Almeno se la vedrai capirai quanto hai perso..."

e se ne andò...

  
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