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Autore: Hymn    06/05/2012    2 recensioni
Quel giorno, mancavano appena una manciata di settimane al mio diciannovesimo anno di età.
Genere: Angst, Avventura, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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« ... dei giovani coraggiosi, dai dodici ai diciotto anni di età... »
 
Ogni anno, era la stessa, identica storia.
La solita donna, la stessa da lunghi anni, sorrideva tranquillamente di fronte alla folla, che aspettava con gelido silenzio i nomi delle due annuali vittime, destinate, come da anni era, alla morte.
I partecipanti degli Hunger Games, del distretto dodici... Erano quelli destinati a morte certa.
Solo due edizioni erano state vinte da qualcuno proveninente dalla riserva di carbone di Capitol City.
Su uno schermo, iniziarono a scorrere le ormai familiari immagini; la colpa del distretto... Dell'ex distretto tredici, fu la motivazione sufficiente per Capitol City. Gli Hunger Games servivano esclusivamente a ricordarci il nostro destino. Quello di semplici pedine. E nessuno, ancora, aveva avuto il coraggio di ribellarsi allo stato delle cose.
Ma chi avrebbe avuto il cuore di portare il proprio distretto a rovina certa? E, come minimo, di peggiorare la crudeltà che già da sessantotto anni avvolgeva i dodici distretti rimasti?
 
Un attimo di silenzio, bastò a riportarmi alla realtà delle cose.
La Mietitura, di nuovo, stava per avere inizio. Il mio nome, nella boccia dei ragazzi, compariva molte meno volte di altri miei coetanei diciottenni, che troppe volte avevano aggiunto alle centinaia di biglietti altri recanti il loro nome, in cambio di cibo per la propria famiglia. Cibo che a volte, bastava giusto giusto per pochissimo tempo.
La donna, con un sorriso nauseabondo stampato in faccia, si diresse verso l'urna delle ragazze... E come ogni anno... 
 
« ... Le ragazze, per prime... »
 
La sua mano si tuffò in quella marea di biglietti, piegati alla perfezione; ed infine, ne artigliò uno.
Con passo baldanzoso tornò al microfono, e con fare teatrale portò quella striscia di carta, salvezza di molti e condanna di un singolo, ad altezza della sua fronte. Sembrava stesse tributanto qualcosa a qualche divinità.
Un lievissimo fruscio, ed infine, inspirò.
Con voce squillante, urlò al pubblico il nome designato come sessantottesimo tributo femmina del distretto 12.
 
« ... Ashlynn Graceling... »
 
Un brusio, ed infine centinaia di occhi che si voltarono verso il gruppo delle ragazze destinate al divenire tributo; e, come sempre accadeva, il gruppo si diradava, lasciando al centro di un circolo lo sventurato, o la sventurata. E fu facile individuare, in questo modo, la ragazza prescelta.
I capelli, di un castano dorato, raccolti in una crocchia; un corpo snello e longilineo, un seno non troppo pronunciato. Era magra, ma non una magrezza che stucca. Decisamente una bella, senza dubbia attraente ragazza. Destinata, per sua sventura, alla morte.
Si incamminò con passo claudicante verso il palco, improvvisamente scortata da due uomini di Capitol City; la donna dal falso sorriso, si congratulò con lei, per poi chiederle quanti anni avesse. E da quel filo di voce amplificato dal microfono, la platea scoprì che aveva 17 anni. 
 
« E adesso, i maschietti! »
 
Di nuovo la sua mano artigliò, questa volta dall'urna dei ragazzi, un altro bigliettino; nuovamente, il destino di un singolo ragazzo, era appeso al nome contenuto in quel pezzo di carta straccia.
 
« Shaw Bladderwrack! »
 
Un brusio, questa volta, dalla parte dei ragazzi.
Brusio a cui la mia voce non partecipò. Decine di occhi si voltarono verso un punto dell'ala maschile, dove stavano i ragazzi diciottenni. I ragazzi che partecipavano per l'ultima volta alla mietitura. Stando al regolamento, solo coloro che avevano dai dodici ai diciotto anni compresi, potevano partecipare. I diciannovenni erano esclusi automaticamente dalla mietitura, e potevano finalmente tornare a vivere più o meno serenamente i rimanenti anni di vita, preoccupandosi esclusivamente di non morire di fame.
Quel giorno, mancavano appena una manciata di settimane al mio diciannovesimo anno di età.
E quel giorno, la buona sorte, non era dalla mia parte.
Shaw Bladderwarck, ero io.
   
 
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