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Autore: The Glass Girl    20/05/2012    2 recensioni
Il Nicholas di questa storia è un Nicholas che con i Jonas Brothers non ha niente a che fare( a parte il cognome). Credo che ormai di storie con questo titolo (o con un titolo simile) ce ne siamo centinaia, ma io volevo provare lo stesso a scrivere una storia, che ho in mente da tanto tempo, con questo titolo che, a mio parere, è perfetto.
Non voglio anticiparvi niente ... se siete curiosi ... leggete! ;)
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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*Il Giardino di Rose.*


Chapter 1.


Quando la campanella sulla porta tintinnò, Rosalie si preparò a ricevere il primo cliente della giornata, mentre Grace dava l’acqua alle rose, nel giardino.
Sfoderò il suo solito sorriso mattutino, quello che era costretta a mostrare ai clienti per tutta la giornata e si preparò a soddisfare qualsiasi richiesta.
Il primo cliente era un uomo anziano, probabilmente sulla settantina, che faceva fatica a camminare e si reggeva, pertanto, ad un bastone.
I capelli bianchi ricadevano sottili sulla nuca e gli occhialetti da vista che portava scivolavano sul naso, grazie alle gocce di  sudore, dovute alla calura, che gli stavano percorrendo la pelle rugosa del viso.
L’anziano cliente si guardò intorno, osservando le varie composizioni esposte in negozio, che Rose aveva controllato e risistemato la sera prima, come faceva sempre; scrutò attentamente ogni fiore, ogni petalo e poi finalmente rivolse la parola alla ragazza che stava al bancone, in attesa.
Con le mani aggraziate intrecciate sulla superficie di marmo del bancone del negozio, accanto al registratore di cassa, Rosalie salutò con educazione e dolcezza l’uomo che aveva davanti.
-Salve anche a lei.- ricambiò lui con voce roca.
Muovendo le mani tremanti si sistemò gli occhiali e poi tirò fuori dal taschino interno della giacca beige un fazzoletto di stoffa bianco, che si passò sulla fronte, asciugandola.
-Desidererei il più bel mazzo di rose rosse che avete a disposizione.- chiese con un sorriso.
-Certo, glielo prendo immediatamente.-
Si voltò e si diresse in giardino, da Grace.
Il guardino era a dir poco meraviglioso: la luce del mattino filtrava la copertura di plastica della serra ed illuminava ogni singolo splendido fiore.
C’erano le rose, rosse, che si distinguevano per la loro bellezza e per il loro rossore.
In città si diceva che quello fosse il negozio in cui venivano vendute le rose più belle; non ce n’era un altro che le aveva migliori, o anche solo uguali a quelle che avevano loro.
Certo, non c’erano solo rose. C’erano viole, tulipani, giacinti, gigli, margherite e tanto ancora e sia Rosalie che Grace si prendevano cura di ogni singolo fiore con eguale attenzione.
La ragazza si sistemò dietro la donna, che, con un innaffiatoio verde foglia,  continuava il suo compito, versando una piccola quantità di acqua accanto ad ogni singolo gruppetto di fiori, delimitato da un recinto alto appena qualche centimetro in legno scuro.
Si guardò intorno e cercò la rosa più bella e rossa che avesse mai visto e dopo qualche minuto la individuò.
Prese la forbice che stava sulla mensola in ferro battuto accanto alla porta di entrata del giardino, e la colse, facendo particolare attenzione a non tagliarsi.
Subito dopo, fece lo stesso con la seconda, adocchiando sempre le più belle: fortunatamente ce n’erano abbastanza da formare decine e decine di mazzi.
Subito dopo, posò la forbice al suo posto e con il mazzo in mano si diresse in negozio.
Sorridendo sbucò dalla porta da cui prima era uscita e si ripresentò di nuovo davanti all’anziano cliente che nel frattempo esaminava il negozio con attenzione.
Rosalie poggiò le rose sul bancone, con delicatezza, afferrò un nastrino ed una foglia lunga e verde, per decorare il mazzo.
Legò il tutto insieme con il nastrino di raso bianco, leggero e morbido; come ultimo tocco, spruzzò qualche goccia di acqua cristallina sui petali delicati ed infine avvolse tutto in un foglio di carta colorata, ritagliato sui bordi.
Prese in mano il mazzo e, soddisfatta, lo tese all’anziano cliente che aveva davanti che, nel frattempo, stava preparando qualche banconota, pronto a pagare.
Afferrò il mazzo e lo osservò, meravigliato, poi disse:
-I miei complimenti signorina, queste sono davvero le rose più belle che io abbia mai visto. Che petali rossi hanno! Tornerò presto a farvi visita.-
Sorrise gentilmente e se ne andò.





Angolo Autrice.
Ho pubblicato il primo capitolo lo stesso, anche se ha recensito una sola persona.
Ma probabilmente sarà l'ultimo che posterò .... sta a voi decidere.
Spero di leggere qualche recensione in più ;)

Laura.
  
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