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Autore: Reghina    27/05/2012    2 recensioni
ZoLu.
I Mugiwara sono finalmente nel New World e si preparano a sbarcare su una nuova isola e per una nuova avventura. Ma se sta volta l'avventura fosse più pericolosa di quanto immaginano? Zoro e Luffy rimarranno soli, separati dal resto dei loro Nakama persi chissà dove nell'isola. E si troveranno a fare i conti con più problemi di quanti immaginino.
Accenni di altre coppie, possibili spoiler!.
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Monkey D. Rufy, Mugiwara, Roronoa Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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1. Pranzo.


“Ottomilasettecentosessantatré”.
Zoro sollevò il peso fino alla fronte, assottigliò le labbra e lo abbassò, le parti finali dell'oggetto sfioravano da muro a muro la stanza degli allenamenti.
“Ottomilasettecentosessantaquattro”.
Lo alzò di nuovo, sistemò le dita della mano sull'impugnatura e strinse l'unico occhio per impedire che una gocciolina di sudore vi entrasse nella sua corsa verso il mento.
Non un filo d'aria nella stanza rotonda che lo spadaccino usava per gli allenamenti.
Abbassò il peso fino alle caviglie nude su cui spiccavano i segni di cucitura risalenti a Little Garden, l'estremità della fascia rossa che gli legava il kimono sfiorò terra e le maniche della casacca scivolarono leggermente sulle spalle, allargando la visuale sul petto nudo segnato dalla cicatrice fatta due anni prima al Baratie.
Quella sua maledetta sconfitta.
“Ottomilasettecentosessantacinque”.
Alzò ancora il peso, mosse appena la testa facendo tintinnare i tre orecchini che aveva al lobo sinistro, i capelli verdi madidi di sudore si mossero leggermente allo spostamento d'aria.
Abbassò di nuovo allargando appena le gambe fasciate dai pantaloni verde scuro.
“Ottomilasettecentosessantasei”.
Rialzò l'oggetto, sentì un rumore provenire dalla sua destra e voltò il capo, rimase immobile osservando un cappello di paglia apparire dal buco che dava alle scale, seguito da un braccio che lo teneva e infine un capo sorridente.
Impossibile da confondere.
“Ohy, Zoro!”.
Luffy poggiò entrambe le mani sul pavimento e saltò, la fascia gialla gli sfiorò l'orlo arruffato dei pantaloni.
Portò la sinistra sul cappello, sistemandolo accuratamente e alzò la testa, allargando il sorriso.
“Si mangia, si mangia!” esultò.
Lo spadaccino sbuffò, lanciò il peso poco più in là e la nave ondeggiò per l'improvviso spostamento di peso.
Il Capitano allargò le braccia, le maniche larghe della giacca rossa ondeggiarono e uno degli orli si alzò coprendo per un attimo parte della cicatrice a croce sul petto nudo.
Lo spadaccino si sporse e lo afferrò per un polso, strattonò impedendo al Capitano di cadere e grugnì guardandolo.
“Attento, idiota” borbottò.
Luffy alzò il capo dal petto di Zoro, ridacchiò e annuì, si allontanò avvicinandosi nuovamente alle scale.
Sbrigati, io ho fame! Sanji ha fatto tante cose buonissime!” disse.
Il maggiore si tolse la bandana dalla fronte con un movimento e la legò attorno al braccio, vicino alla spalla.
Si sistemò il kimono e la panciera, legò la cinta rossa in modo che non penzolasse e prese le spade rimettendole al suo fianco.
Luffy aveva già sceso vari gradini, allungò il collo di gomma fino a superare l'entrata e guardò il suo Vice.
“Insomma, Zoro!” si lamentò.
Lo spadaccino si piegò sulle ginocchia, guardò male la testa del suo Capitano e si diede la spinta con una mano, saltando giù senza fare le scale.
Il minore rise, fece tornare il collo al suo posto e balzò giù a sua volta, corse verso la cucina.
Si voltò di scatto, puntò il dito contro lo spadaccino continuando a correre.
“Non voglio assolutamente che mangino tutto gli altri! Se non trovo cibo sarà colpa tua, Zoro!”.
Il Cacciatore di Pirati grugnì, scosse il capo e piegò le labbra in una smorfia.
< E se sbatti sarà colpa tua, idiota > pensò.
Vide il Capitano voltarsi di nuovo ed entrare nella porta della cucina, sorrise appena passandosi una mano tra i capelli verdi sudati.
< Mi toccherà rimanergli dietro > si disse.
Varcò l'uscio della cambusa, la tavola era già apparecchiata e Sanji era impegnato ad assicurarsi che Nami e Robin non venissero importunate durante il pasto dai ragazzi, che si erano buttati tutti sullo stesso cosciotto di mostro degli abissi.
Luffy voltò il capo, tra le labbra un pezzo di carne.
Tirò con forza, staccandone una porzione, ingoiò e il sorriso gli coprì l'intero volto.
“Zoro! Sbrigati, o finisce tutto!” disse.
Il maggiore scosse il capo, si mise seduto pesantemente accanto al Capitano e afferrò la bottiglia di sake messa proprio davanti al suo posto.
“Smettila di urlare, sono qui” borbottò.
Cappello di paglia allargò ancora il sorriso e annuì.
“Sanji! Ho ancora fame!” urlò, allungando le braccia.
Zoro scosse il capo e bevve un lungo sorso.
< Sia mai che faccia danni da solo > pensò.


Avrei tante cose da aggiornare, praticamente tutte le mie storie. Lo farò, lo sapete che prima o poi lo faccio sempre. Ma attendendo quel giorno, per ora vi beccate questa nuova storia. Sarà una ZoLu ricca di avventura che punta a finire nel rating rosso, con accenni di altre coppie e possibili spoiler. Fatemi sapere cosa ne pensate, mi raccomando!

   
 
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