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Autore: ThreeRavensBlondie    28/05/2012    8 recensioni
Salve a tutti. Questa FF l'ho creata perché ho sempre un po' creduto nella Dramione. E se fosse davvero successo? E se Harry, Ron, Ginny e tutti noi fossimo rimasti all'oscuro di qualcosa di mai rivelato?
Tutte le risposte sono contenute in questi capitoli.
Vi auguro una buona lettura e spero che le storie siano di vostro gradimento.
E' tutto incentrato su Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pertanto, vi prego di non copiare nulla, perché ci ho messo anima e cuore nello scrivere questi capitoli. Grazie!
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Draco era sconvolto. E la cosa più brutta era che non sapeva come dirlo alla sua amata Hermione.

Pensava che davanti a sé avesse circa un mesetto, giorni utili per sistemare tutto, salutare tutti.

E invece, sarebbe dovuto scappare l'indomani.

'Cosa posso fare' pensò il ragazzo 'per rivelargli questa orribile realtà?'

Proprio in quel momento arrivò Hermione sbattendo le porte dell'Infermeria raggiante.

"Ho saputo che sei stato dimesso!" gridò, e lo abbracciò con tutta la sua forza.

"Già, proprio così.. Senti, stasera vieni con me sulla riva del lago. Non andiamo a cena." ma lei  fece per ribattere

con il solito discorsetto sul rispettare le regole.

Lui le mise una mano sulla bocca e disse:"Non mi importa delle regole, Hermione. Stasera, io e te, alle nove. Ti farò una sorpresa. Preparati come si deve." finì Draco. Poi, con un passionale bacio scivolò fuori dall'Infermeria, lasciando la ragazza confusa ma emozionata.

 

---------------

 

'Chissà cos'ha in mente, quel furetto.' pensò la Grifona in preda al panico, perché non sapeva che cosa mettersi.

All'improvviso, un tornado dai capelli rossi entrò come una furia in camera, impazzita e purpurea in volto.

"Ginny! Ma che hai combinato?!" chiese Hermione, in preda alla preoccupazione.

"Oh, Herm, non sai che è successo!" strillò Ginny, sovraeccitata.

"Infatti, non lo so. Hai intenzione di dirmelo, o vuoi rimanere là a tremare come una foglia?" fece la riccia.

"D'accordo." la bella rossa prese un respiro e poi cominciò"Ricordi che dovevo aiutare Harry a nascondere il libro del Principe? Bé, l'ho portato nel primo posto che mi era venuto in mente. A dir la verità, il primo che ho pensato era stata la Camera dei Segreti, ma poi mi sono detta che non volevo rivivere brutti ricordi. Così l'ho trascinato nella Stanza delle Necessità. Gli ho detto di chiudere gli occhi, così avrei nascosto io il libro e lui non l'avrebbe visto.. e poi, ho fatto la prima cosa che mi ha suggerito l'istinto!"

"E cioè?" proseguì l'amica.

"Io.. io l'ho baciato! Herm l'ho baciato! Finalmente!" 

"Cooosa? Ma è magnifico!" 

Le due amiche rimasero là a chiaccherare di Harry fino alle otto e mezza. Poi Hermione, guardando l'orologio, balzò in piedi dicendo:"Oh santo cielo! Devo prepararmi!"

"Per andare dove?" chiese Ginny curiosa.

"Ho un appuntamento con.." ma si bloccò in tempo.

"Con? Avanti Herm! Dimmelo!" Ginny si era messa in ginocchio.

"Non posso dirtelo, Ginny, davvero. Mi dispiace! Giuro che quando potrò, te lo dirò!" si scusò Hermione, mortificata.

"Uff. E va bene. Ma lascia almeno che ti aiuti a prepararti. Poi non dire che non ti voglio bene!" commentò Ginny, alzandosi in piedi.

 

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Draco guardò l'orologio.

Erano le otto e cinquantotto.

E se non fosse venuta? Se si fosse fatta delle domande? Se Potter l'avesse trattenuta?

Un movimento di gelosia gli riempì lo stomaco.

La Mezzosangue era solo sua. Sua, per quel tempo che rimaneva.

I pensieri furono interrotti dall'arrivo di Hermione:

capelli lisci e luminosi, trucco naturale, maglia a maniche corte celeste e shorts di jeans. All stars blu.

Draco invece indossava una t-shirt verde a maniche corte, pantaloni abbastanza stretti neri e scarpe da ginnastica.

Entrambi erano affascinati guardandosi l'un l'altro.

"Allora, che cos'hai in programma, stasera?" chiese lei, sedendosi sull'erba.

"Picnic Babbano" rispose lui, con un gran sorriso.

"Non ci posso credere, l'hai fatto per me?" disse Hermione, sbalordita. Di solito Draco, odiava e disprezzava qualunque cosa appartenesse al mondo dei Babbani.

"Bisogna fare sempre un cambiamento, per la persona che si ama." disse Draco.

Come si poteva immaginare, Hermione si buttò su Draco abbracciandolo e baciandolo.

Dopo cinque minuti, il cestino da picnic venne vuotato e cominciarono a mangiare guardando il lago.

"Non vedrò l'ora di vederti quest'estate, Draco. Potremo finalmente stare insieme senza più aver paura." disse lei.

"Già.. ehm." un senso di colpa incominciò a risalirgli su.

"Qualcosa non va?" chiese Hermione.

Il grillo iniziò a cantare. Le stelle spuntarono chiare nel cielo.

"Io .. Io devo dirti una cosa. Non interrompermi e ascolta. Domani io.. domani sarà.." non riusciva a parlare, non riusciva a dirglielo.

"Domani cosa? Cosa accadrà domani? Oh mio Dio.. non riguarda mica la storia della missione, di Silente.. vero?"

esclamò la Grifona spalancando gli occhi."No! No, non .. non riguarda.. ecco.. quello che volevo dire è che.. Domani ci sarà il compito di Pozioni di mattina e quello di Storia della Magia e Erbologia nel pomeriggio, quindi non possiamo vederci fino a sera." mentì, e subito si sentì amareggiato.

"Ah, beh, d'accordo. L'importante è che tanto ci vediamo."

 

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"Albus, io.. non so se sarò davvero in grado di farlo." disse Piton, mentre passeggiava vicino al lago con Silente.

"Devi farlo Severus. E' inutile continuare a discutere, ormai." chiarì Silente.

"D'accordo , d'accordo!" commentò Piton, impaziente.

"Approposito, dov'è il giovane Draco? Non mi pare di averlo visto a cena!" esclamò il preside.

"Già, e neanche la signorina Granger, se è per questo.." aggiunse Severus.

"Toh! Guarda, Severus, eccoli là." Silente non era per niente sorpreso di vederli insieme. Era proprio vero, lui sapeva sempre tutto.

Hermione aveva la testa poggiata sul petto di Draco, entrambi addormentati sotto le stelle.

Piton tese una mano per svegliarli, ma Silente la trattenne.

"Severus, lasciamoli stare. Concediamogli di stare insieme, almeno un' ultima volta. Dopo essere scapppato, lui la rivedrà chissà quanti anni dopo. E solo allora potranno stare insieme."

"..Ha ragione, Albus." confermò Piton, ripensando alla sua occasione persa con Lily "Andiamocene."

E così fecero.

 

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La sera del giorno seguente..

 

 

"Hermione, hai visto Harry?" chiese Ginny.

"No" mentì lei. Sapeva bene che era andato con Silente a cercare l'Horcrux nella caverna."

"Oh.. non è che mi aiuteresti a cercarlo?" fece la rossa.

"Va bene, Ginny. Aspetta qui." e si incamminò a cercare il Bambino Sopravvissuto.

Cercò nelle serre di Erbologia: niente.

Nel cortile di Trasfigurazione: niente.

'Dovrebbero essere tornati, a quest'ora.'

Nel Ponte Coperto: niente.

Spogliatoio del campo di Quidditch: niente.

Club dei duellanti delle quattro Case: niente.

Sesto piano: niente.

 

Lo cerco anche nell'aula di Incantesimi e in Biblioteca, ma di lui non c'era traccia. Così decise di varcare la soglia della porta accanto, quella che portava alla Torre di Astronomia.

Salì le scale, era molto buio. C'erano delle voci.

In preda al panico, si nascose nell'ombra.

Vide Harry, che stava guardando Piton che gli diceva di non far rumore.

Guardò su. C'era Draco. C'era Bellatrix, Fenrir Greyback e altri Mangiamorte.

E poi c'era Silente, che stava supplicando Piton.

'Quindi oggi era il giorno della missione. Draco mi ha mentito! Ma perché..'

Poi pensò a Draco che le diceva che non avrebbe mai permesso che le facessero del male,

a lui che voleva proteggerla e capì perché non aveva avuto il coraggio di dirglielo.

Poi la sua mente tornò alla realtà. Distratta da una forte luce verde lampeggiata al piano sopra.

Piton aveva ucciso Silente.

"Oh mio Dio." sussurrò Hermione. Avrebbe voluto urlare, ma qualcosa lo impediva.

I Mangiamorte, Piton e Draco iniziarono a scappare verso la casa di Hagrid.

Piton ordinò a Draco di andarsene quando Bellatrix diede fuoco alla casa e Harry iniziò a lanciare fatture.

Hermione passò dietro a Piton senza che se ne accorgesse.

Prese Draco per un abito della giacca.

"Draco, ma che cosa.. Dove stai andando?!" 

"Hermione, torna al castello.. io devo andare via.. Mi dispiace se non te l'ho detto, io.." lui incominciò a piangere.

"Draco! Draco , è tutto apposto, capito? Torna indietro.." disse lei, tremando.

"No! Devo andarmene! Via! Via di qui! Via da te. Devo proteggerti Hermione, DEVO farlo!" urlò Draco.

"Ma.. ma io ti amo, Draco!" disse lei, incominciando anch'essa a piangere.

"Anche io ti amo, ma ci rincontreremo,ti scriverò sempre, te lo prometto!" disse lui, cercando di sembrare deciso.

"S- sul serio?" chiese lei.

"Sì. Sul serio. Adesso vai." concluse lui, il volto rigato dalle lacrime amare.

"V-va bene."

Lo baciò trasmettendogli tutto ciò che provava per lui. Poi si voltò, incamminandosi verso il castello.

Lui alzò la bacchetta , la puntò sulle spalle della ragazza e pronunciò la parola

"Oblivion".

 

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Separati. Distanti.

Era finita, per sempre. Nella mente di lei non c'erano più ricordi di loro due insieme, dell'anno che avevano passato insieme, del loro amore.

Ma nella mente di lui, ricorreva sempre l'immagine di lei che varcava la soglia della Sala Grande camminandogli incontro, baciandolo.

E tutti gli studenti di tutte le Case applaudivano, compresi Harry, Ginny e Ron. Tutti.

Acclamavano quella che sarebbe stata la loro storia, il loro amore perduto.

 

FINE. 

  
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