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Autore: elleonora    28/05/2012    4 recensioni
Emily è una ragazza razionale, ha sempre tutto sotto controllo, ma si sa, alle feste universitarie non c'è posto per la razionalità. Da un errore di valutazione, dall'irrazionalità, può nascere qualcosa di importante? Emily lo scoprirà molto presto...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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EDV_ Cap 6



Sesto errore di valutazione.

 

A Greta, che ha aspettato molto loro due.
A Leandra, che non si ricorda di loro due.
A Tania, che c’è sempre.
 

Alcune volte si ha solo bisogno di parole.

 

 
“Spiegami bene, non hai mai condiviso questa semplice cosa con nessuno?” chiese Mark stupito dalla confessione che Emily gli aveva appena fatto. Non era mai stata con nessun ragazzo a casa, sul divano, a guardare una partita di basket e a bere della birra.
“Sì, lo ammetto.. Sono colpevole, vostro onore..” ammise la ragazza aprendo una nuova birra e mettendosi gli occhiali da vista. Qualche minuto prima era andata in bagno a togliere le lenti, aveva gli occhi totalmente rossi dopo molte ore che le indossava e aveva bisogno dei suoi occhiali per mettersi davanti al televisore senza avere delle conseguenze. Sapeva benissimo di aver dimezzato drasticamente la sua dose di sex appeal indossandoli ma non poteva rischiare di lacrimare continuamente davanti a una partita causa lenti a contatto. Sarebbe potuto andare bene per un film romantico e triste ma, certo, si poteva emozionare per dei bei canestri da tre punti ma non fino a piangere sommessamente per tutti i quarti del match.
“Nessuna colpevolezza.. Tu..” Mark si era improvvisamente bloccato vedendo gli occhiali sul bellissimo viso di Emily. Dio mio, quegli occhiali.. Pensò il ragazzo mentre i battiti del suo cuore aumentarono e un lieve brivido di eccitazione scese sulla colonna vertebrale. Gli occhiali, il vestito e i tacchi.. Merda..
“Io? Io, cosa?” chiese Emily guardandosi intorno.
Mark si era fatto improvvisamente più vicino a lei, molto più vicino a lei.. “Sei dannatamente sexy con questi occhiali..” Mark aveva abbassato la voce di qualche ottava, perché dopotutto vedere lei con quegli occhiali, alla luce solo della televisione accesa e in casa da soli, aveva improvvisamente scatenato la sua lussuria.
“Io.. Io..” Emily balbettò prima di aveva le labbra del ragazzo sulle sue. Ho sbagliato anche la valutazione sugli occhiali da vista? Io non ho previsto nulla di questo.. Pensò la ragazza prima di concentrarsi esclusivamente su Mark. Ma forse Becca sì, mi devo buttare..
 
Emily si lasciò sdraiare tranquillamente sul divano sotto di lui che la continuava a baciare con una perfetta maestria, prima sulle labbra, poi scese sul collo e poi piano piano sempre più in giù.
Spegniamo il cervello, e godiamoci Mark.. Pensò la ragazza.
Dio mio, questa ragazza è perfetta.. Pensò il ragazzo.
Labbra su labbra, lingue che danzavano in perfetta sintonia, battiti cardiaci che si alzavano improvvisamente e respiri immediatamente più corti.
 
“Asp.. Aspetta Mark..” disse poi ad un certo punto Emily staccandosi piano da lui. Non voleva spaventarlo, voleva solo fargli presente una piccola, piccolissima, cosa.
“Dimmi tutto..” le rispose Mark con la voce roca.
“Non.. Scusami.. Ecco.. Io non so cosa mi sia preso..” rispose la ragazza cercando di spiegare il perché di quell’improvviso arresto.
“Non ti devi scusare.. Se non vuoi.. Io non voglio assolutamente forzarti..” spiegò tranquillamente Mark dandole un lieve bacio sul naso.
“No.. Non è che non voglio.. Solo..” Emily guardò Mark negli occhi per dei brevi istanti, prese un respiro bello profondo e disse tutto d’un fiato indicando fuori dalla finestra “Solo non sul divano.. Ecco, i vicini potrebbero vederci.. Vedi? Non ci sono le tende qui in sala..” Emily indicò l’enorme porta finestra che dava sul terrazzo, alla quale la sua coinquilina non aveva mai voluto mettere una tenda.
Mark iniziò a ridere e prese delicatamente Emily in braccio. “Credevo non volessi continuare, dolcezza..” disse lui con un sorriso estremamente sexy. “Dove ti porto, baby?” chiese poi facendosi più serio e facendo ridere la ragazza tra le sue braccia.
“Quella porta lì.. Camera mia..” rispose una Emily molto più tranquilla e rilassata di quanto lei stessa si aspettasse. Ormai aveva cercato di rinunciare il più possibile di essere la Emily razionale e di sperimentare il lato di sé stessa che era più anarchico e irrazionale. Dopotutto, era proprio quel lato che le aveva permesso di avvicinarsi a Mark..
“Uhm.. Camera interessante..” disse Mark appoggiandola delicatamente sul letto, proseguì depositandole dei lievi baci che dalla bocca passavano alla mandibola, al collo, alla clavicola. “Mi sento un privilegiato in questo istante, sai?”
“E per quale motivo?” chiese lei passando le mani tra i capelli di lui.
“Perché sono qui con te.. E.. Mi lasci fare questo..” disse Mark facendole l’occhiolino e aprendole la zip del vestito e facendole scivolare da una spalla l’abito. Oh merda.. Pensò allora Mark ma non disse nulla per non sembrare troppo o un ninfomane o un adolescente alle prime armi. La prima cosa poteva anche essere vera, se lui trovava la ragazza giusta, la seconda assolutamente no. Rebecca aveva ragione sulle voci di corridoio che lo riguardavano.. Sembrava davvero bravo, ma solo lei poteva poi decidere se incoronalo o meno ‘dio del sesso’.
 
Gli occhi di Mark videro il meraviglioso corpo di Emily fasciato da un bellissimo completino intimo in pizzo verde scuro.
Intimo verde scuro pizzo, occhiali, tacchi, vestito mezzo aperto.. Se non mi contengo un po’ finisce tutto ancor prima di iniziare.. Pensò Mark dandole dei piccoli baci sulla clavicola.
Emily notò subito come le pupille del ragazzo si erano dilatate e non poté non essere felicissima per quel regalo di Becca.
“Carino, non trovi?” disse Emily audace sfidandolo apertamente. Ora che siamo in ballo, dobbiamo ballare..
“Molto..” rispose Mark studiandola e proseguendo con i baci. “Posso finire di spogliati?” le chiese infine con un’aria estremamente sexy da lasciare Emily un attimo interdetta.
“Sì..” sussurrò con un filo di voce.
Poco dopo fu Emily che si fece forza, iniziò a togliere piano gli abiti di Mark lasciandolo prima a dorso nudo, concedendosi anche del tempo per esplorare con le mani e con la bocca quel torace e addome muscoloso, sorridendo anche a sé stessa perché aveva un fisico davvero da urlo, quasi.. Da dio? La perfezione era presente.. Bisognava vedere se effettivamente era un dio del sesso.. Perché no? Pensò Emily prima di farsi ancora più audace e abbassare la zip dei pantaloni di Mark, rivelando dei boxer gonfi.. Molto gonfi.
“Tu..” disse con una voce molto roca Mark.
“Io?” chiese Emily allarmata. Io cosa? Sono stata troppo audace? Troppo zoccola? Troppo..?
“Hai intenzione di fami morire?” Mark interruppe il monologo interiore di Emily lasciandola a bocca aperta.
“Morire?” chiese lei confusa.
“Sei..” il ragazzo cercò di trovare le parole giuste senza sembrare troppo il ninfomane che al momento voleva essere. Però doveva palare, doveva dire qualcosa.. “Estremamente..”
“Mh?” Emily cercava di avere un’aria rassicurante ma non aveva ben capito se riusciva ad infondere nel ragazzo quella sicurezza per farlo parlare.
“Dio mio.. Sei sexy, tremendamente bella e non so per quanto tempo posso ancora tenermi prima di saltarti addosso, finire di spogliarti ed entrare in te..” Merda, l’aveva detto. L’aveva detto in una maniera non giusta.. Lei non si meritava tutto questa volgarità..
Quando Emily sentì queste parole rimase inizialmente immobile, cercando di metabolizzare parola per parola.. E ogni volta che ripeteva nella sua testa le parole di Mark acquistava maggiore sicurezza, toglieva l’ultima barriera razionale che la sua mente le aveva creato e decise di buttarsi, si schiarì la voce, cercando di farsi forza e dire tre semplici parole.
“E allora fallo..”
Mark la guardò sorpreso, sconvolto dalla forza di tre semplici parole, le sorrise, la fece spogliare ulteriormente, si spogliò anche lui e fecero esattamente quello che il ragazzo voleva fare dalla prima volta che aveva visto Emily: voleva entrare in lei, farla sua, eliminare tutte le sue barriere razionali.. E forse ci stava riuscendo.
 
Emily, o forse sarebbe meglio dire Becca, non aveva previsto che Mark fosse un vero dio del sesso.. E per una volta, l’errore di valutazione era il suo e non di Emily.

 

 

 

***

 

Piccolo spazio di E.
 
 
Ci ho messo tanto, troppo, troppissimo per aggiornare. Lo so. Ma se ancora qualcuno che si ricorda di Emily e Mark, bhe, spero che vi sia piaciuto rileggerli.. Nel senso che sì, sono ancora vivi e non li ho perduti foverer.. Mancavano solo le “giuste parole”. Emily ormai sta cedendo molto e non è più razionale e basta. Tutta “colpa” di Mark.
 
Questa mini-long avrà al massimo un paio di capitoli ancora.. La povera Emily non può proseguire all’infinito con tutti questi errori!
 
Un grazie infinito a chi mi ha aspettata, ha aspettato gli errori di Emily e la voglia di abbattere la sua razionalità da parte di Mark. Grazie davvero.
 
Un abbraccio.
E.
   
 
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