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Autore: SweetButterfly    29/05/2012    0 recensioni
Il tempo scorre inesorabilmente... va avanti e non si cura di niente e nessuno. Percorre la sua strada senza mai essere fermato. Ma cosa succede quando scopri di poter viaggiare nel passato? Tutto ciò di cui eri sicura crolla e non ti resta che seguire il tuo destino.
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando tornammo nel salotto per parlare con gli altri li vidi sistemati nel piccolo spazio vicino al camino intenti in una discussione. Tenevo stretta la mano di Matt nella mia e nascondevo metà del mio corpo dietro il suo…mi sentivo giudicata non appena i loro occhi si posavano su di me. Si accorsero di noi e smisero di parlare. Lizrael ci venne incontro.
«Le hai spiegato tutto?»
Chiese con voce seria, tenevo bassa la testa per non incontrare i suoi occhi…per non incontrare i loro occhi e vedere le loro espressioni scettiche.
«Si…è pronta, non dovete preoccuparvi.»
A quelle parole sentì dei borbotti provenire dai due nuovi arrivati e imbarazzata provai ad alzare lo sguardo incontrando gli occhi di Lizrael. Mi guardavano fiduciosi…arrossì e spostai lo sguardo dall’altra parte. Matt si accorse della mia reazione e strinse ancora di più la stretta sulla mia mano, voleva che non mi preoccupassi di niente…voleva farmi sapere che lui era lì con me. Di rimando guardai il suo viso e quando i nostri occhi si incontrarono sorridemmo entrambi.
«Bene…allora possiamo andare! Non sprechiamo tempo!»
Fu Lilith a parlare, con una voce spazientita, appena la vidi capii che non mostrava la minima simpatia per me. Ero lì giusto come oggetto da usare per portare a termine il loro compito e poi da gettare via. Mi sentivo così insignificante paragonata a lei.
Incontrai di nuovo i suoi occhi e capii dove li avevo visti…era stato quello stesso pomeriggio, prima di arrivare a Barcellona, erano gli stessi occhi che aveva Matt poco prima di saltare nel tempo.
Mille domande si formarono nella testa…ma avevo paura a scoprire la risposta, così le lasciai così, sperando che svanissero così come erano apparse. Lasciai la mano di Matt e lui mi guardò preoccupato.
«Sto bene» lo rassicurai con un sorriso.
«Allora sistemo due cose con Lizrael e possiamo andare, aspetta qui»
Matt segui Lizrael in cucina lasciandomi in compagnia di Lilith e Samael. La prima si andò a sedere sul divano accavallando le gambe da far invidia a qualunque modella. Samael si avvicinò e mi sorrise, io imbarazzata abbassai lo sguardo prima di perdermi nel mare dei suoi occhi.
«Quindi Matt ti ha spiegato tutto.»
«Si» risposi impacciata.
«Dovrai imparare moltissime regole sulle buone maniere da tenere durante una conversazione…ad esempio, quando si parla con un galantuomo è maleducato non guardarlo in faccia»
Mi prese il mento delicatamente fra le sue dita e mi fece voltare in modo da incontrare il suo viso, che si trovava a pochi centimetri dal mio. Io sorpresa da quella immediata vicinanza invece di allontanarlo mi bloccai. Ci guardammo negli occhi intensamente….io perché immersa nei suoi occhi e lui aveva un espressione che non capivo; come se cercasse qualcosa aldilà del mio viso, come se ci fosse qualcosa di nascosto da scoprire. Così vicino Samael era perfetto….da mozzare il fiato ed infatti mi ricordai di respirare solo in quel momento.
«Samael…»
Lilith pronunciò il suo nome quasi come un rimprovero. Lui mi lasciò andare con un sorriso stampato sul volto e si andò a sedere accanto a quella donna perfetta. Rimasi lì in piedi, mezza tramortita sperando che quei due finalmente arrivassero. Per fortuna dopo un po’ Matt ritornò in salotto e mi venne incontro.
«Siamo pronti….io però devo andare con Lilith e Samael, tu mi raggiungi tra un po’ con Lizrael, ok?»
«Perché?» lo fissai preoccupata.
«Perché loro non sono in grado di saltare nel tempo, devono avere un viaggiatore del tempo come tramite…tu sarai quello per Lizrael…tutti insieme non possiamo andare. Cinque persone attirerebbero subito l’attenzione nel guardino di Lady Harewood.»
Ascoltai la spiegazione e mi sentì un tantino infastidita dal fatto che Lilith potesse andare via con Matt. Ma lasciai da parte quella sensazione e gli dissi che era tutto a posto…avevo capito cosa fare. Lizrael venne verso di me e mi chiese se ero pronta, gli dissi di sì, non potevo dire altro…di certo non potevo dire di sentirmi come un pesce fuor d’acqua e che quello che stavamo per fare mi sembrava ancora impossibile ma gli sorrisi sperando abboccasse alla mia bugia.
«Noi andiamo allora…raggiungeteci fra cinque minuti.»
Lizrael gli fece un cenno e Matt chiuse gli occhi per concentrarsi. Samael si sistemò dietro di lui posando una mano sulla sua spalla senza distogliere lo sguardo da me e quando si accorse che lo stavo guardando anche io mi sorrise. Lilith si avvicinò a Matt e fece scivolare la sua mano in quella di mio fratello. C’era una strana intimità in quel gesto, vidi le loro mani intrecciate e l’espressione di Lilith compiaciuta mentre osservava da vicino il viso di Matt. In meno di un secondo scomparvero in una folata di vento e rimanemmo solo io e Lizrael in quel minuscolo salotto, che ora sembrava essersi ingrandito.
Fissavo ancora il punto in cui erano spariti quando Lizrael prese la mia mano e mi ricordò della sua presenza.
«Non preoccuparti per Matt, Lilith e Samael sono due buoni amici»
Mugugnai qualcosa in risposta, poi mi voltai e mi accorsi che Lizrael aveva sul viso uno strano sorriso. Mi posò una mano sulla guancia accarezzandomi dolcemente, io arrossì. Ricevere tante attenzioni dal sesso opposto dopo vent’anni di solitudine era un tantino troppo, il mio cuore partiva all’impazzata e non dava cenno di fermarsi. Per fortuna Lizrael parlò svegliandomi da quello stato confusionale.
«Possiamo andare…ora concentrati su Matt. Immagina di essere di fronte a lui e vuoi abbracciarlo. Chiudi gli occhi  e cerca di afferrare la sua figura»
Feci come mi aveva detto ma scioccamente alzai il braccio e afferrai una mano solo che non era di Matt ma di Lizrael, che mi guardava divertito.
«Non ti stai concentrando!»
«Si invece!» risposi come una bambina indispettita.
Feci in profondo respiro, chiusi gli occhi e vidi Matt di fronte a me…era lì che mi tendeva la mano, pronto ad afferrarla.
«Brava…ora immaginati vicino a lui, immagina di poterlo toccare.»
Sentii Lizrael avvicinarsi e stringere le mie mani delicatamente nelle sue e poi quella sensazione di libertà, il vento che scompigliava i capelli e infine la terra bagnata sotto i piedi. Aprii gli occhi e mi ritrovai in un giardino di un palazzo, al tramonto.
«Ce l’hai fatta…»
Lizrael mi sorrise e mi abbracciò...io sorpresa da me stessa e da quella reazione lo abbracciai ridendo di gusto.
«Ce l’ho fatta!»
Ad interrompere il nostro abbraccio arrivarono i nostri compagni di viaggio: Samael, Lilith e il mio Matt.
«Elly sei stata bravissima!»
Gli sorrisi e gli corsi incontro abbracciandolo. Mi sentivo a casa tra le sue braccia…non c’era posto dove potessi sentirmi più a mio agio. Mi baciò la testa e sussurrò qualcosa al mio orecchio, ma io non capii, perché dalla porta del palazzo apparve una signora, una cameriera probabilmente, che cacciò un urlo. Lizrael gli andò incontro e non capii cosa disse ma la cameriera sembrò tranquillizzarsi.
«Ragazzi andiamo!»
Lizrael ci fece cenno di seguirlo e così ci inoltrammo in quel posto da favola.
Passammo dalla cucina un posto buio, non molto grande e decisamente sporco per i miei gusti ma a quel tempo, anzi in questo tempo, deve essere normale. Incontrammo altre cameriere per il tragitto intente nella pulizia della casa. Passammo per un corridoio lungo, non molto decorato, ogni tanto c’era uno specchio e qualche sedia….doveva essere destinata alla servitù quella parte del palazzo. Finalmente uscimmo da lì e ci ritrovammo in un ampio salone con un portone a destra e una lunga scalinata a sinistra in marmo che portava ai piani superiori…doveva essere l’entrata. I muri erano pieni di dipinti: paesaggi e ritratti di persone di alto rango, visto i loro abiti e soprattutto le loro espressioni. Quei dipinti sembravano animati, come se ci stessero seguendo e giudicando ogni nostro minimo movimento. Attraversata l’entrata giungemmo in una stanza che a mio parere doveva essere il salotto dove la contessa accoglieva gli ospiti. C’erano due grandi finestre che davano sul giardino ben curato, la luce non era molta a causa del tramonto, ma la stanza era ben illuminata. La cameriera  disse di accomodarci e aspettare la contessa che sarebbe arrivata subito. Samael e Lilith andarono verso la finestra e in silenzio ammirarono il paesaggio, o almeno credo facessero quello…in ogni caso erano lì in piedi vicino alla finestra silenziosi. Lizrael si accasciò sulla poltrona…sembrava avere molta confidenza con quel posto. Io e Matt ci accomodammo sul divano davanti ad un piccolo tavolino con dei fiori. Erano violette…mi accorsi però che nel giardino c’erano una sacco di fiori e quel poco spazio che avevamo percorso era disseminato di vasi con ogni tipo di fiore. Mi ricordai della casa di Maria. Era una coincidenza che due donne che conosceva Lizrael amassero in quel modo i fiori? Quella domanda girava ancora nella testa quando la porta si aprii e la cameriera annunciò l’entrata di Lady Elizabeth Harewood contessa di Wiltshire.
Entrò una donna bellissima, dai capelli scuri raccolti in una complicata acconciatura, era abbastanza giovane, notai dal suo viso. Non aveva più di tren’anni. Aveva un vestito blu con un corpetto e una gonna non molto ampia. Le spalline erano decorate con delle piccole rose blu…e le stesse rose decoravano il suo petto…per poi lasciare spazio alla fantasia leggermente color argento sulla gonna. Era bellissimo…anzi lei era bellissima. Appena vide Lizrael un sorriso apparve sul suo volto e sempre mantenendo il contegno da contessa gli si avvicinò porgendogli la mano. Lizrael si alzò fece un inchino e diede un bacio un po’ troppo lungo su quella mano delicata.
«Mi siete mancata Lady Harewood»
«Oh…potete benissimo chiamarmi Lady Elizabeth, come avete sempre fatto.»
«Non vorrei essere scortese.»
Sorrisero entrambi e notai che c’era molta più confidenza tra di loro di quanta ne dessero a vedere.
«Bene…lasciate che vi presenti i miei compagni di viaggio»
Fece un cenno verso di noi e ci alzammo…Lilith e Samael si avvicinarono.
«Le presento Lilith e Samael che sicuramente ricordate di aver già visto in mia compagnia»
I loro nomi vennero accompagnati da un leggero inchino…poi Lizrael passò a noi.
«Loro invece sono Matt ed Aliann…i nostri importanti viaggiatori del tempo»
Matt si inchinò.
«È un vero piacere fare la vostra conoscenza Lady Harewood»
Io leggermente impacciata feci un inchino senza pronunciare parola…non sapevo cosa dire davanti ad una contessa.
Lady Harewood ci sorrise dolcemente, sembrava una persona così affabile a differenza del suo aspetto.
«Vi prego non date importanza all’etichetta…so che nel vostro tempo tutte queste formalità sono svanite...vi invidio molto. E soprattutto invido i vostri abiti, sembrano così comodi, l’opposto di queste gabbie di stoffa»
«O no, i vostri abiti sono stupendi...sarebbe un sogno poterne indossare uno»
Parlai senza pensarci e subito me ne pentii…tutti mi guardarono. Chi con una aria contrariata come Lilith, chi divertita come Lizrael. Lady Harewood rise divertita da quella situazione.
«E lo indosserete signorina Aliann…non preoccupatevi. Ma poi non venite da me a lamentarvi, vi ho avvisato»
Le sorrisi…con la contessa sentivo di poter stringere un vero rapporto,  sarebbe stata la sorella maggiore che avevo tanto desiderato.

  
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