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"Non
ero sicuro che saresti venuto”
Neal alzò gli occhi al suono
di quella voce, una voce familiare che non sarebbe riuscito a
dimenticare nemmeno fra mille anni, e vide un uomo emergere
dall'angolo più buio del grande magazzino.
“Ho pensato la stessa cosa di te” ammise, fissando l'uomo che non vedeva da quando era solo un bambino.
Era meno alto di quanto lo ricordasse, ma sempre un uomo affascinante, corporatura media, capelli scuri (con qualche striatura grigia) e gli stessi occhi che Neal vedeva riflessi ogni giorno nello specchio.
“Neal ...” disse l'uomo, facendo dei passi verso di lui …
“Sta
fermo! Ho accettato di vederti, ma non sono sicuro di volere che ti
avvicini a me!” esclamò Neal, facendo un passo
indietro ed alzando
le mani, dritte, davanti a sé.
"Figliolo, che succede?
Pensavo che avremmo potuto parlare tranquillamente … In
fondo ora
siamo rimasti solo noi due e … - ribatté l'altro
– e so
benissimo di non essere il solo qui, ad aver commesso degli errori
…
ad essere fuori dai binari della legge!”
La sua voce era dura, quasi sarcastica.
“Io
non sono andato in giro ad uccidere la gente! - sibilò Neal,
sulla
difensiva – Tu sei passato dai bersagli mobili alle
persone!”
"Pensi
di essere nella posizione di giudicare gli altri? So cos'hai
fatto!”
“Anch'io so cos'hai fatto!”
“Hai parlato con lei?”
Neal annuì prima di rispondere. Mentire sarebbe stato inutile.
“Lavorava con te. Ti conosceva meglio di chiunque altro, meglio della mamma … É stata l'unica che mi abbia detto la verità”
“Lascia fuori tua madre da questa storia! Le sono sempre stato fedele; l'amavo!”
“Oh,
certo! - esclamò, ironicamente, Neal – l'amavi
così tanto che
non ti sei fatto scrupoli a piantarla in asso, senza nemmeno una
spiegazione, con un figlio da crescere!”
“Non avevo scelta! Sai bene che l'alternativa era finire in prigione! Avresti preferito venirmi a trovare una volta alla settimana e guardarmi dall'altra parte parte del vetro mentre sfoggiavo la mia fiammante tuta arancione?”
"Avresti
potuto, almeno, dirmi la verità”
“A cosa sarebbe
servito? Tua madre ti ha regalato qualcuno in cui credere, qualcuno
migliore di me ...”
Improvvisamente Neal sentì qualcosa che
si spezzava, nel petto.
“Non hai idea di cosa sia stato scoprire che eri un criminale quando avevo lavorato così tanto per essere alla tua altezza! All'altezza dell'eroe che era morto sul lavoro! Io volevo essere come te! Oh, bhè … effettivamente ci sono riuscito, alla fine. Tale padre tale figlio! È cosi che si dice, no?! Un delinquente ed un truffatore! Sicuramente mia madre sarà fiera di noi!” esclamò, con disprezzo.
“Immagino
non vedessi l'ora di sbattermelo in faccia, vero? Da quanto tempo
aspettavi questo momento? - La voce dell'uomo più anziano
suonava,
nonostante tutto, calma – Non è così
che avevo immaginato il
nostro incontro. Volevo solo parlare con te. Cercare di spiegarmi, di
farti capire …”
Neal socchiuse gli occhi, e vide la
sua stessa espressione sul volto
“Non
preoccuparti di me! Stai fuori dalla mia vita! Io non ti voglio qui!
- fece un passo avanti ed ebbe la soddisfazione di vedere suo padre
trasalire – Non so quale sia il vero
motivo che ti ha spinto a cercarmi, dopo anni di silenzio e,
francamente, non m'importa. O pensavi davvero che bastasse dire 'mi
dispiace'
per rimettere le cose a posto?”
Neal continuò a camminare, lentamente. La mano di suo padre scivolò lentamente sotto la giacca.
“Neal … Io non sono qui per fare ammenda. Volevo solo farti capire che io non sono il mostro che tu credi, ma evidentemente sei ancora nella fase di lotta padre/figlio ...” disse, scuotendo la testa.
Neal
scrollò le spalle e dichiarò “Io
non sono tuo figlio e tu non sei mio padre”
Fece
appena in tempo a pronunciare quelle parole che la porta del
magazzino si spalancò rumorosamente e l'FBI entrò
nella stanza.
“Peter ...” disse Neal, a mò di saluto.
“Mi chiedevo che ci facessi fuori dal tuo raggio! Ti rendi conto che potrei arrestarti per questo?” rispose l'altro, senza alcun convenevole.
"Ma non hai intenzione di farlo, vero ?"
"No –
brontolò Peter , poi rendendosi conto della presenza di un
altra
persona, chiese - Lui chi è?”
Neal
esitò, solo una frazione di secondo “Lui
è Robert Scott - mentì,
usando l'unico alias di suo padre che riusciva a ricordare –
abbiamo, avevamo
… uhm … una conoscenza comune ...”
Peter si voltò “Signor Scott, vorrei farle qualche domanda se permette”
“Sono in arresto?” chiese, per tutta risposta.
“No – ammise il federale – se non ha fatto nulla per cui io possa arrestarla, ma il mio consulente stava violando le condizioni della sua libertà vigilata, quindi suppongo che voi due abbiate in sospeso qualcosa di importante”
“Questo
deve chiederlo a Neal”