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Autore: DeAnna     06/06/2012    3 recensioni
"Ho lavorato duro per non essere come te! - gridò Neal - Hai idea di cosa mi hai fatto? Da te ho imparato che tutto quello in cui credevo era solo una sporca bugia!"
Qualcuno ritorna dal passato di Neal.
Qualcuno che, mai e poi mai, avrebbe voluto rivedere
Eccomi qua, nonostante 2 FF ancora da finire , con una nuova storia su Wc. Ieri sera mentre vedevo l'ultima puntata della Terza serie la mia mente partoriva questa. Sarà una storia breve , con 4 o 5 cap al massimo.
Spero che vi piaccia e mi facciate sapere che ve ne pare
Genere: Angst, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Neal Caffrey, Nuovo Personaggio, Peter Burke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3




"Non ero sicuro che saresti venuto”

Neal alzò gli occhi al suono di quella voce, una voce familiare che non sarebbe riuscito a dimenticare nemmeno fra mille anni, e vide un uomo emergere dall'angolo più buio del grande magazzino.


Ho pensato la stessa cosa di te” ammise, fissando l'uomo che non vedeva da quando era solo un bambino.

Era meno alto di quanto lo ricordasse, ma sempre un uomo affascinante, corporatura media, capelli scuri (con qualche striatura grigia) e gli stessi occhi che Neal vedeva riflessi ogni giorno nello specchio.


Neal ...” disse l'uomo, facendo dei passi verso di lui …


Sta fermo! Ho accettato di vederti, ma non sono sicuro di volere che ti avvicini a me!” esclamò Neal, facendo un passo indietro ed alzando le mani, dritte, davanti a sé.

"Figliolo, che succede? Pensavo che avremmo potuto parlare tranquillamente … In fondo ora siamo rimasti solo noi due e … - ribatté l'altro – e so benissimo di non essere il solo qui, ad aver commesso degli errori … ad essere fuori dai binari della legge!”

La sua voce era dura, quasi sarcastica.


Io non sono andato in giro ad uccidere la gente! - sibilò Neal, sulla difensiva – Tu sei passato dai bersagli mobili alle persone!”

"Pensi di essere nella posizione di giudicare gli altri? So cos'hai fatto!”


Anch'io so cos'hai fatto!”


Hai parlato con lei?”


Neal annuì prima di rispondere. Mentire sarebbe stato inutile.

Lavorava con te. Ti conosceva meglio di chiunque altro, meglio della mamma … É stata l'unica che mi abbia detto la verità”


Lascia fuori tua madre da questa storia! Le sono sempre stato fedele; l'amavo!”


Oh, certo! - esclamò, ironicamente, Neal – l'amavi così tanto che non ti sei fatto scrupoli a piantarla in asso, senza nemmeno una spiegazione, con un figlio da crescere!”

Non avevo scelta! Sai bene che l'alternativa era finire in prigione! Avresti preferito venirmi a trovare una volta alla settimana e guardarmi dall'altra parte parte del vetro mentre sfoggiavo la mia fiammante tuta arancione?”


"Avresti potuto, almeno, dirmi la verità”

“A cosa sarebbe servito? Tua madre ti ha regalato qualcuno in cui credere, qualcuno migliore di me ...”

Improvvisamente Neal sentì qualcosa che si spezzava, nel petto.


Non hai idea di cosa sia stato scoprire che eri un criminale quando avevo lavorato così tanto per essere alla tua altezza! All'altezza dell'eroe che era morto sul lavoro! Io volevo essere come te! Oh, bhè … effettivamente ci sono riuscito, alla fine. Tale padre tale figlio! È cosi che si dice, no?! Un delinquente ed un truffatore! Sicuramente mia madre sarà fiera di noi!” esclamò, con disprezzo.


Immagino non vedessi l'ora di sbattermelo in faccia, vero? Da quanto tempo aspettavi questo momento? - La voce dell'uomo più anziano suonava, nonostante tutto, calma – Non è così che avevo immaginato il nostro incontro. Volevo solo parlare con te. Cercare di spiegarmi, di farti capire …”


Neal socchiuse gli occhi, e vide la sua stessa espressione sul volto


Non preoccuparti di me! Stai fuori dalla mia vita! Io non ti voglio qui! - fece un passo avanti ed ebbe la soddisfazione di vedere suo padre trasalire – Non so quale sia il vero motivo che ti ha spinto a cercarmi, dopo anni di silenzio e, francamente, non m'importa. O pensavi davvero che bastasse dire 'mi dispiace' per rimettere le cose a posto?”

Neal continuò a camminare, lentamente. La mano di suo padre scivolò lentamente sotto la giacca.

Neal … Io non sono qui per fare ammenda. Volevo solo farti capire che io non sono il mostro che tu credi, ma evidentemente sei ancora nella fase di lotta padre/figlio ...” disse, scuotendo la testa.



Neal scrollò le spalle e dichiarò “
Io non sono tuo figlio e tu non sei mio padre


Fece appena in tempo a pronunciare quelle parole che la porta del magazzino si spalancò rumorosamente e l'FBI entrò nella stanza.

Peter ...” disse Neal, a mò di saluto.


Mi chiedevo che ci facessi fuori dal tuo raggio! Ti rendi conto che potrei arrestarti per questo?” rispose l'altro, senza alcun convenevole.



"Ma non hai intenzione di farlo, vero ?"

"No – brontolò Peter , poi rendendosi conto della presenza di un altra persona, chiese - Lui chi è?”


Neal esitò, solo una frazione di secondo “Lui è Robert Scott - mentì, usando l'unico alias di suo padre che riusciva a ricordare – abbiamo,
avevamo … uhm … una conoscenza comune ...”


Peter si voltò “Signor Scott, vorrei farle qualche domanda se permette”


Sono in arresto?” chiese, per tutta risposta.


No – ammise il federale – se non ha fatto nulla per cui io possa arrestarla, ma il mio consulente stava violando le condizioni della sua libertà vigilata, quindi suppongo che voi due abbiate in sospeso qualcosa di importante”


Questo deve chiederlo a Neal”




  
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