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Autore: keiko86    18/06/2012    6 recensioni
Subito dopo la sconfitta di Loki... Cosa sarebbe successo se gli Avengers non lo avessero subito rispedito ad Asgard?
Ed era davvero lui a manovrare i Chitauri, o era il contrario?
Genere: Angst, Fluff, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Loki, Steve Rogers/Captain America, Thor, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 02. Numb

Quando Loki iniziò a riprendere i sensi, per prima cosa si sentì pervaso da dei crampi molto forti, e da una gran confusione.

Che cos'era successo?

Senza azzardarsi ancora ad aprire gli occhi, provò sperimentalmente a muovere un braccio, notando in contemporanea di essere disteso su un qualche tipo di superfice morbida, ed essere ricoperto probabilmente da una coperta o qualcosa di simile.

Provava ancora un notevole dolore a muoversi, lasciò perdere dopo pochi tentativi, facendo ricadere il braccio mollemente al suo fianco, con un sospiro.

"Ehi, bella addormentata! sei di nuovo tra noi?"

All'udire quella voce, che pur familiare al momento non riusciva ad associare con alcun viso a causa di quella sua confusione, decise però di aprire gli occhi per guardarsi attorno.

Dopo un primo attimo di fastidio per la troppa luce, riuscì a focalizzare più o meno la situazione.

A quanto pareva, sembrava che era ancora nella torre Stark, anche se in una stanza diversa.... Era sdraiato su un divano di pelle rossa, una coperta leggera era effettivamente stata posata su di lui (si stupì non poco per la premura... Che stava succedendo?) e di fronte al divano c'era l'ennesimo angolo bar (ma ce n'era uno in ogni stanza?).

Oh, e su uno dei sedili del suddetto bar era svaccato Tony Stark.

Loki fece per voltarsi ad osservare il resto della stanza, quando dopo un paio di secondi sembrò focalizzare finalmente la situazione... Si girò di nuovo verso il miliardario, che da parte sua sorseggiava un drink con l'aria più tranquilla del mondo, e si alzò di scatto a sedere, pentendosene subito dopo....

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Si accartocciò infatti di nuovo su se stesso sibilando tra i denti per il dolore causato dal movimento brusco, poi alzò di nuovo lo sguardo sul mortale.

"Che cosa....?"

"Uhm, non sapevamo dove piazzarti dopo quella tua bella scena madre..."

"Scena... madre...? Non credo di capire..."

"intendo dopo che hai avuto quella crisi di panico che nemmeno un reduce di guerra (e di reduce ne abbiamo... uhm... uno!) e sei svenuto come una pera cotta!"

"Oh..."

"Beh, Legolas voleva sbatterti comunque in una qualche cella, o scatoletta, o acquario... (Era un acquario quello dove stavi prima, no?) E anche la ragnettina.... Ma Thor era diventato peggio di mamma chioccia! Ti teneva in braccio e non faceva avvicinare nessuno, dovevi esserci!! Ah ah., a momenti mordeva! Ah, no, c'eri! beh, c'eri più o meno... Ma non potevi vedere! Eh, peccato... E poi è arrivato Bruce, cioè forse tu lo conosci come Hulk... Cioè, non so se farsi sbatacchiare in giro equivalga a fare conoscenza" E a quelle parole fece il gesto delle virgolette con le dita "Ma comunque... Hulk, che era tornato ad essere Banner, cioè Bruce.... insomma lui! Beh, ti ha visitato da bravo dottore, ti ha sentito il polso, controllato le pupille... Sì, beh insomma, quelle cose lì.... E poi Cap, lo sai meglio di me com'è rigoroso e ligio alle regole e alla correttezza.... Ha imposto di lasciarti riposare e poi sentire la tua versione dei fatti!"

Davanti a quel fiume di parole così confusionario Loki non poteva fare altro che rimanere allibito a fissare l'uomo, immobile ancora seduto sul divano e con gli occhi sgranati. Ma quanto parlava?! Ma soprattutto... Che accidenti stava dicendo?!

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"Anche se secondo me ha assecondato Point Break solo per non farlo irritare ulteriormente! Cooomunque.... A me poi non è che frega tanto, eh! Però magari una passatina te l'avrei data... Se non altro per vendicare la morte di Phil... Ah, poi sai che non è mica morto! Eh eh, furbo Fury, ci ha fregati ben bene! E quindi, bah! Beviamoci sù!"

Terminato il soliloquio, il miliardario alzò il bicchiere per un immaginario brindisi, quindi si scolò tutto il contenuto d'un fiato, senza curarsi più di tanto del dio nordico seduto sul suo divano in pelle che lo continuava a fissare con gli occhi sbarrati, sempre più confuso. 

"I-Io non credo di capir...."

"Oh, dimenticavo! Tiè!" e Tony lanciò qualcosa in grembo a Loki.

Abbassando lo sguardo, sorpreso, si ritrovò sopra alle gambe una specie di palla avvolta in carta stagnola. Scartandola ne fuoriuscì uno strano tipo di panino, a lui sconosciuto, con carne, verdura e salse infilate in un pane morbido.

Lo annusò sperimentalmente, non fidandosi, ma l'odore sembrava molto invitante... Al suo sguardo interrogativo Stark rispose con un'alzatina di spalle ed un sorrisino.

"E' uno Shawarma. Mangialo, è buono!"

"Ma perchè...."

"Con gli altri siamo andati a festeggiare la vittoria, e abbiamo mangiato questi Shawarma. Thor sembrava dispiaciuto parecchio che tu non potessi partecipare, così ha voluto prenderne uno anche per te. Punto e fine..."

"Oh..."

"Goditelo. A più tardi, Piccolo Cervo!" E detto ciò Tony si alzò e si diresse verso l'uscita di quella stanza, lanciandogli un casuale cenno di saluto con due dita.

Basito, Loki osservò l'uomo andarsene tranquillamente. Era uno scherzo? Dopo qualche minuto passato a fissare insistentemente la porta chiusa, come ad aspettarsi che da un momento all'altro saltassero fuori i vendicatori al completo per catturarlo, si decise a distogliere lo sguardo, posandolo nuovamente sul panino invitante che teneva in mano.

Lo annusò di nuovo, quindi con due dita afferrò un pezzo di carne e lo mise in bocca, rimanendone piacevolmente sorpreso.

Chiuse gli occhi con un sospiro contento, beandosi di quel sapore. Erano giorni che non mangiava in maniera decente, anzi... A pensarci bene era da quando era caduto da Asgard che non aveva ingerito che cibi di fortuna....

Si rese conto di essere terribilmente affamato, e mandata elegantemente alle ortiche la titubanza iniziale, si gettò sul panino abbuffandosi in un modo tale che avrebbe fatto probabilmente invidia a Thor e Vorstagg!

"Fratello! Finalmente anche tu hai imparato a nutrirti da vero uomo!" Appunto.

 

Alla porta, affacciato e con un sorriso allegro anche troppo smagliante c'era ovviamente il Tonante, che in pochi larghi passi si diresse verso il fratello adottivo, ed ignorando lo sguardo inacidito che questi gli stava lanciando da quando era comparso, gli si sedette affianco con aria allegra.

Dietro di lui, Banner e Rogers. Lo scienziato armato di un kit di pronto soccorso, stetoscopio e lucetta si diresse a sua volta verso il divano sedendosi dall'altro lato di Loki (che trovandosi preso in mezzo fra il dio del Tuono e l'incredibile Hulk non si sentiva molto a suo agio ovviamente....) mentre il Supersoldato si limitò ad appoggiarsi allo stipite della porta, incrociando le braccia e osservando la scena.

"Che cosa volete adesso?" Sbuffò spazientito, abbassando il panino "Che sta succedendo?"

Thor non rispose, si limitò a dargli una sonora pacca sulla schiena, quasi rovesciandolo a terra. Si girò di scatto a guardarlo con aria oltraggiata, ma non fece in tempo a dire o fare nulla, che Bruce Banner lo sommerse letteralmente di attenzioni: gli tastò di nuovo il polso, ed iniziò ad ascoltarlo con lo stetoscopio.

"Come ti senti? Hai capogiro? Dolori?"

"Ma, ma, ma...."

"Fammi dare un'occhiata a quei graffi...."

"Non capisco..." Cercò di scrollarsi di dosso il dottore che lo stava tartassando con un batuffolo di cotone imbevuto di antisettico, con scarsi risultati. Sembrava che Banner avesse ritrovato il suo scopo della vita nel fargli da infermiera!

"Perchè sono ancora quì? Mi avete sconfitto... Mi aspettavo di essere già chiuso sotto chiave a quest'ora!" Commentò infastidito sforzandosi di ignorare quei due cretini al suo fianco e rivolgendosi direttamente a Rogers. Di tutti quelli incontrati finora sembrava il più sensato...

Da parte sua il capitano non ci andò per il sottile, arrivando direttamente al punto:

"Spiegami cos'è successo nella dimensione dei Chitauri!"

"Oh, eccoci al punto." Fece un sorrisetto "Non era chiaro? Io li ho ingannati facendoli combattere per me in cambio del Tesseract, ed ora che non lo possono più avere vogliono la loro vendetta!"

Steve scosse la testa, impassibile.

"Non mi sembrava così semplice. Quando quella creatura ti ha minacciato, non mi sembrava arrabbiata per un tuo inganno..."

"Tu che ne sai?"

"... Ma piuttosto era quasi come se fosse tutto il contrario.... Sembrava che loro avessero usato te..."

A quelle parole Loki impallidì notevolmente, spalancando gli occhi e irrigidendosi automaticamente.... Steve gli rispose con un sorriso consapevole.

"Credo di aver ragione... Giusto?"

Il dio abbassò il capo imbarazzato, annuendo impercettibilmente... Però, come poteva quell'insulso mortale aver capito? Thor sembrò accorgersi della sua espressione perchè andò a poggiargli affettuosamente una delle grandi mani sulla spalla, strizzandola leggermente e facendolo voltare verso di sè.

"Fratello... perdonami, non dovevo dubitare di te in quel modo...."

"Sono il dio dell'Inganno, Thor. Sarebbe stato strano se non lo avessi fatto.... E per l'ultima volta. Non sono tuo fratello!"

A quelle parole sembrò quasi che il dio del Tuono fosse stato preso a schiaffi. Si sentì tradito, e si permise una replica irata.

"Quando avevi paura però non hai avuto problemi a chiamarmi così!" Sbottò alzando la voce, aggrottando le sopracciglia.

Loki ebbe la decenza di arrossire sotto quello sguardo, abbassando gli occhi, mentre l'altro dio sospirò cercando di riguadagnare la calma.

"Ascolta, fratello, stiamo cercando di aiutarti!"

"Perchè...? Perchè vi interessa?! Perchè volete sapere la mia versione, e non mi avete ancora imprigionato in qualche cella?!"

"Probabilmente avremmo dovuto farlo..." Ricominciò Steve "Ma non è nel nostro stile farlo... o almeno, lo è per alcuni di noi. Clint e Natasha ti avrebbero volentieri tagliato la gola mentre eri privo di sensi, immagino che tu possa comprenderlo."

"Perchè non lo hanno fatto?"

"Vista la situazione tesa abbiamo concordato con entrambi che lasciassero al più presto questo posto per tornare in azione per lo S.H.I.E.L.D. ... Sono già partiti."

Il dio preferì non commentare, preferendo rinchiudersi in un ostinato silenzio mentre Bruce continuava a medicarlo con solerzia.

Soltanto dopo molte insistenze accettò a malincuore di rivelare a tutto il gruppo riunito come stavano realmente le cose.

"Quando caddi dal Bifrost, finii per cadere nello spazio vuoto fra i mondi, vagai a quel modo per giorni e giorni.... Infine nella mia solitudine fu come se qualcuno mi stesse spiando.... Mi sentivo osservato, ma non capivo da chi o che cosa.... Almeno finchè non fui letteralmente sbattuto dentro il mondo oscuro governato da Thanos...."

"Chi è Thanos?" Interruppe Stark, aggiustandosi sulla poltrona dove era comodamente affondato.

Loki rabbrividì leggermente, iniziando inconsciamente a giocherellare con la coperta con una mano "E' un titano... Un'entità potente ed antica. Di più non so, non l'ho mai visto. Ho sempre e solo interagito col suo portavoce e braccio destro, l'Altro.

Quando fui trascinato nel loro mondo, la loro intenzione era sfruttare i miei poteri per recuperare il Tesseract caduto sulla Terra, e con esso conquistare l'intero universo.

Inizialmente resistetti, non accettai di piegarmi al loro volere.... Quindi fui torturato per un tempo che a me parve infinito, e costretto infine con la forza a sottostare al loro volere.... Per questo sono stato spedito quì sulla Terra, dovevo recuperare quel maledetto cubo per loro.... E se avessi fallito, beh...." Sospirò "Credo che lo abbiate capito cosa mi accadrà. Lo avete sentito. Mi cattureranno, mi riporteranno in quel mondo buio e mi tortureranno all'infinito... Fino alla pazzia! E alla fine mi uccideranno..."

Concluse sospirando con un filo di voce, per poi avvicinare le ginocchia al petto e poggiarvi la fronte, per nascondere il proprio viso.

Per un po' nessuno fiatò, ma fecero tutti caso a come le spalle del dio fossero scosse da tremiti... Finchè non fu Thor a prendere l'iniziativa: con una cautela che per lui era quasi estranea, andò a infilare la mano sotto al mento del fratello minore, sollevandogli il viso che scoprì rigato di lacrime silenziose.

Loki gli rivolse uno sguardo selvatico, con un'espressione triste ma anche costernata, imbarazzato dal mostrare così la sua debolezza di fronte al potente fratello maggiore, che con entrambi i pollici gli andava ad asciugare quei rivoletti scintillanti che gli scendevano sulle guance pallide.

Cercò di scostarsi, probabilmente per ritornare a nascondere il volto contro le ginocchia, ma il dio del Tuono fu più forte, prima lo trattenne impeccabilmente per i polsi, quindi lo abbracciò di slancio circondando il dio più minuto con una stretta da orso, strappandogli un sussulto sorpreso.

Non vi fu bisogno di parole, Loki inizialmente era diventato rigido come una tavola, ma dopo aver posato lo sguardo confuso sul volto pieno d'affetto del fratello sembrò sciogliersi, finalmente, aggrappandosi alla sua maglia freneticamente e raggomitolandosi contro di lui, istintivamente alla ricerca di quel calore e affetto che tanto gli mancavano.... E scoppiando in un pianto liberatorio.

- Fine capitolo 02 -

  
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