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Autore: Notperfect    18/06/2012    2 recensioni
Samantha è costretta a trasferirsi a casa del compagno della madre, Ron Stlyles, a Holmes Chapel. Qui conoscerà gli amici di Harry, suo fratellastro. Tra chi nascerà amore questa volta?
***
–Sam, semplicemente mi piaci e sono bastati quei cinque difetti, che hai accennato poco fa, a renderti perfetta ai miei occhi.
***
-Preferiresti respirare o...o stare con me?-.
- In realtà non mi interessa perché quando sto con te, mi togli sempre il fiato-.
Lo guardo stravolta.
-Che c'è? Ti ho tolto il respiro?-. Domanda ironico.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Welcome to Holmes Chapel

-Samantha abbassa il volume della radio, sto guidando!-.sbotta mia madre infastidita.
Odio quando mi chiama così, Samantha è troppo formale, e la formalità è noiosa.
Sbuffo e faccio ciò che mi ha imposto.
Ci stiamo dirigendo a Holmes Chapel dal compagno di mia madre, Ron. L'ho visto poche volte ma mi sembra un tipo abbastanza apposto. Stanno insieme da un anno e mezzo e hanno deciso di fare il grande passo: convivere insieme. Non mi entusiasma molto l'idea ma mia madre mi ha ordinato severamente di non costringerla a mandarmi dalla nonna a Nottingham; quello è un paese popolato solo da anziani e uomini di mezza età divorziati. Che schifo.
Alla radio stanno trasmettendo 'Young,Wild and Free' di Wiz Khalifa e SnoopDog. Amo questa canzone, mi riconosco molto ma di selvaggio proprio non ho nulla. Anzi, al contrario, i miei capelli biondi e boccolati mi danno un'aria da angioletto impaurito, cosa che non sono affatto. Amo il rischio, amo l'avventura, amo divertirmi e tornare tardi la sera, ma ragazzi a letto non ne ho mai avuti. Ho solo dormito con la mia migliore amica qualche volta, conta lo stesso?
-Come fai a sentire questa roba? E' così...volgare-. Dice con aria ripugnata e facendo una smorfia, riferendosi alla canzone.
-Mamma, si chiama musica ed è meglio di quel cantante stonato vecchio che ascolti tu-.
-Si chiama Bob Dylan, Sam!-. Scuote la testa divertita.
Amo vederla ridere, da quando papà ha sposato Britney non lo è sempre stata. Poi ha incontrato Ron ed è stata la sua salvezza, forse anche la mia.
-Mi raccomando, ora che arriviamo non avere sempre quest'aria imbronciata...-. No, mamma, ti prego, la predica no. -...Ron e suo figlio avranno una brutta impressione di te-.
Già, Ron ha un figlio. Mia madre mi ha detto che si chiama Harry ed ha la mia stessa età, mi ha detto anche che è davvero adorabile. Per lei tutte le persone che hanno un legame di sangue con Ron sono perfette.
Annuisco distrattamente, intenta a guardare fuori dal finestrino: Holmes Chapel.
Siamo arrivate, che palle.
Parcheggiamo in un viale alberato. Le foglie secche gialle e marroni svolazzano qua e là al passaggio dell'auto. L'aria autunnale non mi mette di buon umore, è triste e fa riaffiorire nella mia mente i ricordi dell'estate calda e spensierata. Una villa bianca con porte e finestre in legno scuro si eleva davanti a noi; Styles è il cognome segnato sotto il campanello. E' molto moderna e le vetrate enormi che affacciano sul giardino di assenze e piante orientali di ogni tipo, mi ricordano la vacanza in Italia di qualche anno fa.
Scendo dall'auto seguita da mia madre che si reca immediatamente alla porta di ingresso dove Ron è già in piedi felice che si sbraccia animatamente.
Dio, sembra quei disperati e illusi che farebbero di tutto pur di farsi accettare dalla figlia della compagna.
Oh, aspetta...è così. Bene.
-Ciao Samantha, è tanto che non ci si vede-. Esclama contento avvicinandosi e allargando le braccia.
Vuole che lo abbracci? Se lo scorda.
-Sam...-. Lo correggo e sorrido indifferente, evitandolo. 
Mamma mi lancia un'occhiataccia furtiva per poi posare il suo sguardo su Ron che continua a sorridere come un ebete. Che nausea.
-Marie, la governante, prenderà le vostre valigie più tardi. Entrate-. Ron ci fa cenno di seguirlo in casa.
Davvero accogliente come casa, sembra molto costosa. 
-Mi sei mancata tanto, Beth-.
Mia madre che scambia effusioni d'amore con un altro uomo di mezz'età.
Aiutatemi, è un incubo.
-Samantha...-. Inizia Ron. Gli lancio uno sguardo di disapprovazione. Mi chiamo Sam! -...ehm, Sam...tua madre ti ha detto che inizierai scuola qui tra due giorni, giusto?-.
Acconsento col capo.
-Bene, ho fatto in modo che capiti in classe con mio figlio, ora tuo...fratellastro-.
Levati quel sorriso da imbecille dal volto, Ron!
Perchè lui è così felice di quella cosa ed io no? Insomma, riguarda me, non lui.
-Tesoro, dov'è Harry?-. Mamma si rivolge alla sua fiamma, naturalmente. Non mi ha mai chiamata Tesoro, fortunatamente; se lo facesse le vomiterei in faccia.
-Ritornerà a breve, starà studiando a casa di un amico-. Si volta verso di me. -Sono sicuro che ti troverai benissimo con lui, è un pezzo di pane. Poi ti farà conoscere i suoi amici e farai tante nuove belle amicizie qui nel quartiere. Sono tutti molto disponibili!-.
Oh, anche io sono molto disponibile: ad andare via.
-Ne sono sicura!-. Commento.
Si, sicurissima.

Inizio a riporre nell'armadio della mia nuova camera magliette e jeans. Marie è davvero molto cordiale, sembra essere l'unica normale qui dentro.
-Allora, quanti anni hai?-. Mi chiede sorridente mentre mi aiuta a sistemare le scarpe nella scarpiera rosa accanto al bagno.
-Diciassette appena compiuti-.
-Oh, hai la stessa età di Harry!-.
-Com'è questo Harry?-. Chiedo impertinente. Insomma, Harry di qua, Harry di là...voglio saperne di più.
-E' davvero un bel caro ragazzo. Sa essere molto gentile ed è molto educato, d'altronde il signor Styles è molto severo con lui, l'ha educato perfettamente. Va molto bene a scuola, porta sempre ottimi risultati a scuola e...-.
Un colpo di tosse, quello di mia madre, interrompe Marie. Che maleducata.
-Sam, al piano di sotto c'è qualcuno che dovresti conoscere. Su, vieni-.
'C'è qualcuno che dovresti conoscere'. Andiamo mamma, non fare la misteriosa, so già di chi si tratta. Non potrebbe salire lui?
Mi limito ad annuire e a seguirla al piano di sotto dove, seduto sul divano in pelle bianco in tinta con il mobile accanto alla tv al plasma, c'è un ragazzo dai capelli ricci e castani. E' di spalle; indossa una camicia a quadri rossa e blu ed è intento a scambiare qualche parola con il padre, seduto sulla poltrona di fronte.
Che imbarazzo, mi sembra una riunione di famiglia all' Happy Family.
Ron fa cenno ad Harry di girarsi. Quest'ultimo scatta in piedi non appena mi vede.
Ha degli occhi verdi e profondi meravigliosi, mi ci perdo quasi dentro.
-Ehm...ciao-. Saluto imbarazzata.
-Ciao, devi essere Samantha, io sono Harry-. Mi porge la mano mostrando un sorriso fantastico.
La stringo e ricambio il sorriso.
-Chiamami Sam...-.
Mi siedo sul divano seguita da mia madre; Ron è ancora sulla poltrona ed Harry è alla destra di mia madre.
-Allora...hai mai visitato Holmes Chapel-. Chiede.
-Non sapevo fosse una località turistica-.
Ride, mentre mia madre mi dà uno strattone, imprecandomi con lo sguardo di essere più gentile e opportuna.
-...cioè-. tossisco. -...No, mai. Non ancora, almeno-.
Mamma ride soddisfatta iniziando ad osservarci compassionevole.
-Beh, Harry portale a fare un giro della città. Inizierà ad ambientarsi e a fare nuove amicizie!-.
-Oh, è un'ottima idea!-. Commenta mia madre.
-In realtà dovrei finire di sistemare le mie cose e poi...-.
-Alle tue cose penserà Marie, su andate!-. Esorta Ron.
Ron e le sue idee del cazzo, buttatevi a mare. Oh, aspetta, ad Holmes Chapel non c'è il mare.
Harry sorride intimidito mentre ci avviamo verso l'uscita. Non so cosa dire, sono imbarazzata quanto lui, forse di più.
-Andremo a scuola insieme dopodomani...-.Inizia il discorso. Meno male, è intraprendente.
-Già...-.
-...avremo chimica alla prima ora. Odio la chimica, odio la scuola in realtà-.
Bene, abbiamo una cosa in comune.
Sorrido senza motivo. 
-Marie mi ha detto che sei bravo a scuola in tutte le discipline...-. Contraddico.
-Si, ma sono costretto da mio padre a studiare, è molto esigente. Spero non lo sarà anche con te-. Sorride.
Wow, che sorriso...perfetto. 
Sam, è il tuo fratellastro, frena i tuoi ormoni.
-Ah, capisco. Beh, non sarà necessario esserlo con me, studio autonomamente, senza che nessuno me lo ordini-. 
Ma cosa sto dicendo? Qual è stato l'ultimo voto in filosofia? Quattro? No, avrebbe rovinato la mia media di tre. Forse tre, si, è stato tre, sicuramente. 
-Oh, sei un topo di biblioteca, allora-.
-Ehm..non proprio-. 
Dopo qualche minuto ci fermiamo in una panetteria, che Harry chiama il suo paradiso. Ma lo è per davvero, si chiama 'Paradise'.
Ci sediamo e ordiniamo delle ciambelle. Amo le ciambelle, soprattutto quelle ricoperte di cioccolato e glassa. 
-Ehi, Louis!-. Harry chiama qualcuno in lontananza, un ragazzo appena entrato seguito da altri tre ragazzi. 
-Come va?-. Si avvicina al nostro tavolo e si siede sulla sedia vuota, imitato dagli altri.
Ha i capelli castani e gli occhi di un azzurro mare, bellissimi.
Tutti ricambiano il saluto io mi limito ad arrossire e ad abbassare lo sguardo. Sono timida, sin troppo.
-E lei chi è?-. Chiede un biondino indicandomi.
-E' Samantha...Sam, è la figlia di Beth, la compagna di mio padre. Ve ne ho parlato qualche giorno fa-. Spiega.
-Oh, interessante...Io sono Niall-. Mi porge la mano ed io gliela stringo. Morbida.
-Piacere, Louis-.
-Liam-. Che sorriso cordiale, induce fiducia.
-Io sono Zayn-. Pelle ambrata, bocca sottile e occhi color cioccolato. A differenza degli altri non mi porge la mano.
Lo guardo delusa e lui sembra intuirlo; sorride e poi chiama la cameriera per conferire lei le ordinazioni.
-Allora, Samantha...-. E' Niall, penso.
-Sam...-. Lo correggo. Perchè sono tutti fissati con questo nome? E poi Sam è più corto e più facile da pronunciare.
-...Si, Sam...Ora vivi qui, quindi presumo che verrai al college della città-.
Annuisco.
-Grandioso!-. Commenta.
Accenno un sorriso sforzato.
Sono tutti molto ospitali e gentile mentre mangiamo le nostre ciambelle, tutti ridono e scherzano sulle battute di Louis. Approposito, è davvero simpatico.
-Io vado, ragazzi-. E' Zayn. Si alza e va via, senza un sorriso, senza un saluto decente.
Harry mi guarda come se volesse scusarsi per l'atteggiamento dell'amico. -Oh, Zayn è sempre così, non considerarla una cosa personale-.
-Non c'è problema, dalle mie parti sono tutti freddi e indifferenti come lui-.
Tutti ridono anche se non ne vedo il motivo.
Nel tardo pomeriggio io e Harry rientriamo a casa.
Holmes Chapel non è male quanto pensavo.




 

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