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Autore: jesuisgenevieve_    21/06/2012    1 recensioni
Ashley fece come le disse il professore e si sedette di fianco al ragazzo dagli occhi color oceano. (Louis) ok dato che non hai capito niente leggi la storia...
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Spencer si svegliò in piena notte, anche se non aveva realmente dormito, non ce l'aveva fatta, aveva ripensato tutta la notte al bigliettino che aveva trovato sul comodino di Ashley, in più la notte l'aveva fatta ripensare a Jackson, suo fratello, guardò l'ora e vide che erano le due di notte, decise di uscire a prendere una boccata d'aria.
Quando arrivò al parco si sedette e iniziò a pensare al pomeriggio passato in compagnia di Zayn, in fondo non era stato un brutto pomeriggio, anzi si era divertita, certo, non sopportava le battutine che Zayn adottava per far colpo su di lei, però era simpatico, poteva anche nascere un'amicizia, ma niente di più, sapeva com'era Zayn, era il solito puttaniere, mezza scuola gli andava dietro e lui non era mai stato seriamente con una ragazza.
Spencer però in quel momento aveva bisogno di qualcuno con cui parlare di suo fratello, non ce la faceva più, stranamente la prima persona che le venne in mente fu Zayn, ma di certo non poteva andarlo a svegliarlo, così decise di rimanere lì. Dopo poco tempo si addormentò.
Zayn non era riuscito a dormire tutta la notte, non aveva fatto altro che pensare a Spencer, di quanto le fosse perfetta, prese la felpa che lei gli aveva prestato il pomeriggio precedente e decise di rportargliela, erano le sei di mattina, poteva anche svegliarla ormai, sarebbe stata un po' acida, ma poi si sarebbe fatto perdonare offrendole una colazione, forse sarebbe anche riuscito ad ottenere un appuntamento chi lo sa??
Uscì dal dormitorio maschile e vide una figura dimenarsi su una panchina che gridava cose incomprensibili, si avvicinò per vedere chi fosse quella pazza che alle sei di mattina gridava con un pigiama ridicolo verde acqua su una panchina e notò Spencer con le lacrime agli occhi -Jackson, ti prego, Jackson, non puoi morire, ti prego- Zayn decise che era ora di svegliarla, si sedette di fianco a lei e le fece poggiare la  testa sulle sue ginocchia -Hey, tranquilla, non è successo niente, ora è tutto finito, era solo un inqubo, Jackson sta bene, non sta morendo- Spencer aprì gli occhi e vide Zayn, senza neanche pensarci si aggrappò al suo collo e iniziò a piangere, con la voce rotta dal pianto riuscì solo a dire- J--jackson.. è..è. morto due anni f-f-a... e.edd è dda d-due anni che sogno tutte le notti il suo incidente, è stata colpa mia, l'ho ucciso io, se non gli avessi chiesto di andarmi a comprare il gelato quella notte lui non sarebbe morto- la ragazza non lo aveva mai detto a nessuno, nemmeno i suoi sapevano il perchè Jackson quella notte era uscito di casa, ma Spencer lo sapeva bene, era stata l'ultima persona a vederla viva, l'ultima a parte colui che lo aveva investito. Zayn non riusciva a parlare, era come pietrificato, non aveva mai visto quella ragazza piangere, non poteva incolparsi di qualcosa che non aveva fatto -Hei, ascoltami, non è colpa tua, nessuno avrebbe potuto prevederlo, non è colpa di nessuno, dai ora non ci pensare più d'accordo??- Zayn continuò ad accarezzarla e a baciarle i capelli.-Zayn, mi devi portare immediatamente da Louis, mi hai capito??- la ragazza si asciugò le lacrime e trascinò Zayn nel dormitorio dei maschi, entrò nella camera di Louis e prima di lasciare Zayn fuori gli disse -Mi sono aperta con te in un momento di debolezza, non ci fare l'abitudine, dai ora vai da qualche puttanella, io devo parlare con Tomlinson-.
Il ragazzo decise di assecondarla -si, penso che andrò dalla Mayer, grazie del consiglio, ci vediamo a mensa- -Dalla Mayer!?, ma è una decelebrata, senti, fain quello che cazzo vuoi Malik, non mi servi più- Zayn girò i tacchi o meglio le blazer e se ne andò pensando "è cotta, è inutile..."
 
Madison intanto si svegliò e si mise la sua solita tuta per la sua corsa mattutina, era nato tutto una mattina quando vide Harry per la prima volta, da quel giorno la corsa diventò un’abitudine, stranamente però dopo la figura che aveva fatto con Harry l’altro giorno non voleva di certo incontrarlo uscì dalla stanza e iniziò a correre.
Harry quella mattina, come al solito era uscito per andare a correre, poco più avanti di lui notò la solita figura femminile che incontrava ogni mattina, dopo poco si accorse che si trattava di Madison allungò il passo ed iniziò a correre più velocemente, quando Madison si girò e si accorse che era Harry che la stava seguendo iniziò a correre più velocemente, ma ovviamente non poteva competere con un superdio, Harry la raggiunse subito e la blocco –Hey, non mordo mica- Madison si girò di scatto –Emh.. scusami per ieri, è che dovevo ancora metabolizzare quello che è successo, è per questo che sono scappata via.. ehm, poi volevo dirti, volevo ringraziarti..- Madison diventò rossa, proprio non riusciva a capire perché lei che era così estroversa proprio con il ragazzo che gli piaceva da anni doveva essere così timida, pronunciò quelle parole in modo silenzioso, ma Harry capì benissimo –Non preoccuparti, hei, non ti facevo così timida, a mensa sei sempre così.. estroversa, sì, estroversa, ti salutano tutti, esci con tutti..- Madison capì che era il momento di tirare fuori le palle –Si, esatto, non sono timida, ma sai com’è mi stavano per stuprere e tu sei arrivato, mi hai visto svenire.. comunque scusami ma tu che ne sai di come sono io a mensa??- ricominciò a correre, sul viso di Harry che osservò il fondo schiena di Madison comparve un sorriso bastardo –diciamo che non passi inosservata- -Styles, fammi il piacere, non mi compatire, come se non lo so che hai iniziato ad accorgerti di me dall’altro pomeriggio, e comunque non raccontare la cosa in giro- -Non sono il tipo che fa cose del genere.. e comunque tu che ne sai di quello che faccio io??- Madison si morse l’interno guancia –Sai Styles, tutte le mie conoscenze di sesso femminile parlano di quanto tu ci sappia fare, e diciamo la verità, io non sono come le tue conquiste, non ho ciglia finte, unghie finte e neanche un po’ di silicone, ora scusami, ma devo andare ciao- detto questo alzò il passo “già, a te non serve il silicone” Harry pensò fra se e se, si stava forse iniziando a prendere una cotta per quella ragazza?? Naaa, lui era Harry Styles, e poi questo sarebbe stato fuori regolamento, non poteva rischiare di perdere i suoi poteri per una semplice ragazza, anche se era forse la prima ragazza che riusciva a stargli dietro.
 
 
 
Spencer entrò in camera e trovò Louis dormire, cazzo che poteva fare, non lo conosceva, l'avrebbe mandata a fanculo,magari l'avrebbe anche denunciata per molestie, era pur sempre entrata in camera di un ragazzo mentre dormiva, ma doveva farlo per il bene di Ashley, prese il vaso di fiori e lo svuotò sulla faccia di Louis - Zayn, giuro che io ti uccido, che cazzo vuoi ?'- bene, è vero che quel ragazzo era stupido, ma non assomigliava per niente a Zayn, non poteva scambiarla per lui. -Non sono Malik, e non puoi picchiarmi, sono una ragazza- Louis non aveva idea di chi potesse essere, sapeva solo che lo aveva svegliato alle... guardò l'orologio 6.15 di mattina senza nessun motivo -Chi cazzo sei, esci subito dalla mi stanza o lancio un urlo e faccio svegliare tutti, e poi sono cazzi- Ok era arrivato il momento -Louis si tratta di Ashley, è molto importante, ho paura sia nei guai- Appena Spencer pronunciò quel nome Louis si alzò dal letto pensando a ciò che era successo la mattina precedente, prese le sue pantofole a forma di renna e uscì dalla stanza seguito da Spencer -lo credo anche io, cosa le è successo, dov'è??- -no, non le è successo niente, però ti prego, stalle lontano, guarda cosa ho trovato- Spencer mostrò il biglietto al ragazzo.... -io so di chi è questa scrittura, seguimi.-
SCUSATEMI TANTO, A CAUSA DI ESAMI NON HO POTUTO AGGIORNARE, QUINDI ECCO UN CAPITOLO BELLO LUNGO, AGGIORNERO' PRESTO, SCUSATEMI, MA ORA MI SCAPPA LA PIPI'.
  
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