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Autore: Drew Firedagger    21/06/2012    0 recensioni
Madre e figlia in fuga per salvarsi la vita faranno alcuni incontri molto interessanti...
Sarei molto contenta se lasciaste delle recensioni tanto per sapere se vi piace come scrivo grazie in anticipo ^_^
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scarlett era nata a Minartias, al nord. Sin da piccola si batteva con i suoi due fratelli che la prendevano in giro perché era gracilina e minuta.
Da quelle scaramucce era venuta fuori la sua passione per la lotta a mani nude, crescendo, la ragazza, superò in stazza anche il suo fratello più grande Christopher.
Lavorava nei campi coni suoi genitori per cui i suoi muscoli crescevano abbondantemente in più, mattina e sera le piaceva fare almeno cinquanta giri delle mura della città, così a poco più di vent’anni Scarlett era la più alta e muscolosa della famiglia.
Un giorno, mentre tutti erano andati nei campi, suo padre l’aveva mandata a casa a prendere il pranzo che avevano dimenticato. Arrivata nei pressi della fattoria subito si rese conto che qualcosa non andava.
Il cane non era legato davanti alla casa dove avrebbe dovuto essere, e dei rumori strani provenivano dalle stalle. Si avvicinò all’edificio, silenziosa come un’ombra, cercando qualcosa da usare come arma, in caso ci fossero dei banditi.
La porta era socchiusa, la spinse leggermente per poter guardare all’interno e rimase spiazzata, erano passati più di quindici anni, ma lo avrebbe riconosciuto tra mille.
Suo fratello Christopher era in mezzo al fienile, a torso nudo, davanti ad un catino che si stava lavando ed il cane era lì con lui, accucciato ai suoi piedi.
Scarlett entrò come un turbine, abbandonando il bastone che aveva trovato fuori della porta, e si lanciò addosso al suo fratello maggiore.

“ CHRIS!! “ urlò la ragazza un attimo prima che tutti e due finissero a terra in una nuvola di polvere e fieno.

“ Uhg, Scarlett, sorellina, sei proprio tu?! Ma cosa ti danno da mangiare mamma e papà? “

“ Cosa pretendevi? Che rimanessi mingherlina per sempre? Cresco anch’io sai? “

Scoppiarono a ridere entrambi, rialzandosi e cercando di scrollarsi di dosso la polvere.

“ Che ci fai qui? La guerra è finita finalmente? “

Solo allora, guardandolo bene, la ragazza si accorse che suo fratello aveva una grossa cicatrice che, partendo dalla spalla destra, gli tagliava tutta la schiena in diagonale. Era ancora tutta rossa, ma evidentemente in via di guarigione perché la pelle attorno era già tutta bella abbronzata.

“ Oh dei, Chris! Ti ho fatto male? Scusami! “

“ Non ti preoccupare, sorellina, è solo l’ultimo dei miei graffietti. Dove sono tutti, aproposito? Non dovreste lasciare la fattoria incustodita, sono tempi bui questi “ le disse suo fratello con la tristezza negli occhi.

“ Oh, è molto che i ribelli non si fanno vivi a Minartias. C’è stato un periodo in cui non si poteva uscire da soli, ma ormai sono due lustri che non si vede più nessuno. “

Christopher si era arruolato circa diciassette anni prima, quando Regis, il loro sovrano, aveva fatto affiggere alle mura di ogni città o villaggio del suo regno, la chiamata alle armi.
Era un periodo molto brutto, per il regno di Regis, il popolo era scontento dei continui aumenti delle tasse che il Re era costretto a mettere in pratica. Gli abitanti del reame erano insorti e nelle varie guerre civili che erano venute fuori, l’esercito non riusciva a sedare tutte le rivolte, il regno era grande, e dai vari governatori delle città mandavano al Re molte richieste di rinforzi per far fronte alla minaccia che rappresentavano i ribelli.
Così Chris era partito, ma dopo dieci anni, a quanto pare, si era accorto dell’errore che aveva commesso, era tornato sui suoi passi ed aveva disertato dall’esercito, mettendosi alla ricerca dei ribelli per entrare nelle loro fila. Raccontò alla sorella le angherie che aveva dovuto far subire ai ribelli ed ai cittadini. Le raccontò quello che i suoi superiori gli avevano fatto patire, quando aveva iniziato a disobbedire agli ordini e quando finalmente aveva deciso di scappare, tornare dalla parte giusta, dalla parte del popolo, dalla parte della sua famiglia.
Erano mesi che seguiva le tracce dei ribelli, nei dintorni aveva trovato le loro tracce e le aveva seguite, ma non aveva resistito, era passato vicino alla sua casa ed era dovuto entrare, doveva tornare, anche se per poco, doveva tornare a trovare la sua famiglia.
Vista la sincerità con cui il fratello si era confidato con lei, non poteva fare diversamente, prese una decisione, gli avrebbe detto tutto, in fondo lui era il suo fratellone, avrebbe capito.
Iniziò il suo discorso con una domanda, apparentemente innocua ma molto importante.

“ Chris, fratellone, vedi nulla di strano in me? “ e lo guardò bene in viso.

Suo fratello la squadrò per bene da capo a piedi, certo non era più la sorellina di cinque anni che aveva lasciato quando si era arruolato. Era molto alta, per essere una donna, e le sue spalle, erano le spalle di un soldato, non di una gracile donna di vent’anni! Ma c’era qualcos’altro che non quadrava, i suoi occhi, non erano neri una volta?

“ Oh oh sorellina, i tuoi occhi! Non sono più neri! “

E bravo il mio fratellone “ , pensò Scarlett, se ne era accorto subito.

“ E’ successo più o meno quando avevo tredici anni “.

E gli raccontò tutto, dal primo scoppio di potere, con cui appiccò fuoco al granaio, fino a quel momento in cui gli attacchi si stavano pian piano, con esercizio, piegando al suo volere.
Appena la sorella finì il racconto, Chris le disse d’impulso: “ vieni con me, andiamocene, magari i ribelli hanno bisogno di maghi, potrebbero aiutarti. “
Mai Scarlett avrebbe sognato una domanda del genere, la gente a Minartias la evitava, evitava tutta la sua famiglia. Da quando erano venuti a sapere che lei era una maga, non volevano nemmeno più comperare le verdure o gli animali da suo padre al mercato, così i suoi genitori non erano più andati a vendere i frutti del loro duro lavoro in città.
Sarebbe stato un miracolo, lei sarebbe stata felice, e la sua famiglia anche, non sarebbero più stati costretti ad isolarsi per colpa sua.
Insieme, i due fratelli si avviarono a dare la bella notizia della visita di Christopher ai genitori, che per quel giorno lasciarono perdere il lavoro e tornarono a casa. Mentre il figlio più grande abbracciava la madre e la figlia più piccola il padre, si guardarono e si fecero segno di si con la testa, con un sorriso, si erano già capiti.
La sera, Scarlett, preparò una sacca con le sue poche cose e la nascose nella stalla dov’era già pronta quella del fratello.
Cenarono tutti insieme, nella grande cucina al centro della casa, i loro genitori non potevano essere più felici, Chris, il loro figlio maggiore era tornato dalla guerra, Loris era sposato e felice, Miriam, anche era sposata e si era trasferita in un’altra città con il marito e Scarlett, ormai ventenne era contenta ed in salute. 
Non sapevano però che gli unici due figli rimasti in casa sarebbero partiti, proprio quella stessa notte per cercare ed unirsi ai ribelli e difendere il popolo.



Alcuni bambini stavano giocando sui muraglioni del castello, erano in cinque e si stavano rincorrendo sulle merlature. Parecchi adulti, dalla piazza del mercato che si trovava proprio al di sotto delle mura, stavano cercando di attirare la loro attenzione per dirgli di stare attenti a non cadere giù.
Una figura, misteriosa, si aggirava tra i banchi, coperta da capo a piedi da un mantello grigio scuro.
L'unica cosa che si notava in quella figura era l'andatura, che non poteva essere d'altri se non di un guerriero avvezzo agli scontri, e una spada al fianco. La cappa copriva completamente il corpo, tranne gli alti stivali, ed il cappuccio era calato fin sul viso, così non si vedeva la faccia della persona che lo portava, ma da quello che si poteva intuire era un uomo. Spalle possenti ed altezza fuori della norma facevano sì che la gente si spostasse per lasciarlo passare.
Ad un certo punto una bambina cadde dalle mura e fu come se il tempo si fosse fermato.
La piccola era sospesa a mezz'aria, gli adulti iniziavano ad urlare per lo spavento quando, la figura incappucciata alzò le mani, facendo così cadere il cappuccio ed aprire il mantello.

“ NO!! “ urlò, e la bimba fluttuò a terra senza un graffio. Calò un silenzio quasi innaturale, tutti si avvicinarono alla bambina che aveva rischiato la vita permettendo così alla figura di dileguarsi per le vie della città.

Scarlett, così si chiamava la donna che era nascosta sotto quella pesante cappa, non credeva a quello che aveva appena fatto, voleva solo che la bambina non si facesse male ed l'aveva fatta levitare!! Da quando suo fratello Chris era morto, i suoi poteri erano mutati, sembrava che la stessero più a sentire, facevano quasi sempre quello che voleva lei, e non quello che volevano loro, come facevano quando era piccola.
Appena fu al sicuro in un vicolo si lasciò cadere a terra dal dolore agli occhi. Non poteva rimanere nei paraggi, altrimenti l'avrebbero di sicuro rinchiusa in una qualche prigione come avevano cercato di fare in tanti altri posti. Cercando di nascondersi più che poteva trovò un posto relativamente abbandonato per nascondersi in attesa che le acque si calmassero, per trovare un banchetto dove comprare da mangiare e ripartire. Per l'ennesima volta quei dannati poteri magici le avrebbero impedito di rifarsi una vita, accidenti a loro!! 

  
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