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Autore: Hero98    06/07/2012    1 recensioni
Questa è una storia ambientata nel Medioevo, tempo di monarchie, banchetti e cavalieri, ma anche di guerre, gogne e divari religiosi.
La storia di Yao il mercante, Ivan il medico, Ludwig e Gilbert i cavalieri, il monarca Matthew, Alfred la spia, Elizaveta la locandaia, Francis il bardo, Antonio il fabbro, Feliciano e Lovino i preti e Arthur il mago.
Dal 1 capitolo: "-Mercante Yao Wang sei convocato con urgenza da Lord Matthew! –Esclamò con una voce profonda e forte un cavaliere in piedi davanti lo sgabello dove era seduto il giovane orientale. Quest’ultimo si risvegliò dai suoi tristi pensieri per guardarlo negli occhi azzurro ghiaccio. 
-Cosa desidera questa volta il re? –domandò all’altro alzandosi dallo sgabello. Ma era più una domanda retorica perché intuiva già la risposta. Sicuramente lo attendeva un’altra spedizione."
Potrebbero esserci scene YAOI più avanti quindi il RATING potrebbe mutare.
Genere: Avventura, Fantasy, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Cina/Yao Wang, Russia/Ivan Braginski, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Antonio e Yao camminavano di fianco verso la chiesa più vicina al villaggio. Purtroppo il mercante non fu fortunato per la compagnia, infatti il fabbro era ancor più eloquente del mago e non si fermava neanche per prendere fiato.
Superarono un ponte di pietra passando davanti al cimitero e salirono le piccole scale, anch’esse in pietra, per raggiungere la chiesa.
La struttura era davvero magnifica: era fatta con mattoni di pietra e le finestre erano decorate con eleganti mosaici, lo spiazzo davanti all’ingresso era molto largo con una fontana maestosa e un piccolo pozzo.
Entrarono attraverso il grande portone in legno già aperto e il mercante osservò ammirato l’interno della chiesa. Ogni volta che si recava in questo luogo rimaneva sempre abbagliato dalle splendide statue e gli eleganti tendaggi che lo ornavano. Al centro un lungo tappeto viola scuro portava all’altare e intorno erano sistemate ordinatamente le panche in legno per i fedeli che volevano ascoltare i sermoni.
Frate Lovino era impegnato a urlare contro un parroco che sembrava essere davvero mortificato, però quando notò di essere osservato lo delegò e si avvicinò al mercante.
-Cosa ti porta qui, mercante Yao Wang? Hai deciso di far parte anche tu della Comunità Cristiana? –Un debole sorriso si dipinse sul volto del frate perennemente imbronciato. Lovino Vargas era infatti un prete molto particolare, la sua fede sul Signore si basava sull’avere paura di Lui, sul temere una sua punizione. Molti al villaggio chiamavano la sua chiesa “La Cattedrale del Terrore” e anche nei suoi sermoni lo scopo principale del frate era incutere timore ai fedeli per far si che fossero attenti a non fare peccati per non essere puniti.
Lovino era molto giovane, un po’ esile, aveva gli occhi ambrati e i capelli castano scuro con due ciuffi che gli ricadevano ai lati del viso. Portava sempre tuniche viola scuro con la croce di legno, simbolo Cristiano, al collo.
Il mercante scosse la testa:- No, mi dispiace frate, non intendo convertirmi.
Yao non era un credente, avendo origini orientali da bambino era stato educato a venerare più dei ma adesso aveva perso ogni interesse per la fede.
L’espressione di Lovino tornò imbronciata e anche piuttosto infastidita:- E allora cosa sei venuto a fare?
Yao non si era ancora abituato al fare scorbutico del prete che sembravano non dare importanza alla gentilezza ritenendola inutile.
-Il mago Kirkland ha detto di aver “visto” qualcosa riguardo una catastrofe sul Regno di Castlefort… cosa ne pensi? –domandò con calma.
Lovino aggrottò la fronte e strinse un pugno irritato:- Quello è solo un ciarlatano! Una canaglia dagli occhi lattiginosi! Dovrebbe essere buttato nella Fossa! –urlò in preda alla rabbia mentre il mercante indietreggiava intimorito e il fabbro, che fino ad allora era rimasto ad ascoltare, rideva di gusto. Quando il prete si fu calmato tossì leggermente e riprese a parlare, questa volta con più calma:- Comunque… Deve essere per forza una coincidenza, anche io ho avuto una visione mentre pregavo… e non prevedo nulla di buono. Il Signore vuole avvertirci! Stiamo sbagliando qualcosa, e se non risolviamo la questione ci punirà!
Antonio continuava a sorridere come se stessero parlando della partita di Palla Reale che si era svolta il giorno prima, poi finalmente parlò:- Lovi, che ne dici di chiedere anche il parere di Feli?
“Feli”, ovvero Feliciano, era il frate dell’altra chiesa del villaggio, nonché fratello minore di Lovino. A differenza del fratello la sua fede era basata sul perdono e credeva fortemente che se accadeva qualche sciagura non era a causa del Signore perché Lui aiutava sempre i suoi fedeli.
Il frate borbottò qualcosa però poi annuì con la testa. Fece un cenno al parroco che prima stava sgridando ed uscì con gli altri due giovani dalla chiesa.
L’altra costruzione religiosa non era molto distante, bastava passare per un piccolo sentiero dietro la Cattedrale del Terrore e salire degli scalini di pietra.
L’altra chiesa era molto più semplice della prima, dei vivaci mosaici decoravano le finestre sulla facciata principale che dava su un bel campo di fiori con un piccolo pozzo. Delle bambine sedute sull’erba stavano creando piccole ghirlande di fiori e poco distante frate Feliciano stava prendendo acqua dal pozzo. Era un po’ più basso del fratello, i capelli erano più chiari e gli occhi andavano di più sul nocciola. Appena vide il fratello sorrise allegro e saltellò verso il gruppetto.
-Ciao Lovino! –esclamò allegro poi volse lo sguardo sugli altri due giovani –Ma ci siete anche voi! Che bello!
Il fabbro gli accarezzò i capelli con fare affettuoso mentre il mercante si limitò a rivolgergli un lieve sorriso. Invece frate Lovino incrociò le braccia al petto con fare sbrigativo:- Bando alle ciance, ho avuto una visione mentre pregavo che non mi ha detto nulla di buono. Cosa ne pensi?
L’altro frate assunse un’espressione triste e strinse tra le mani la piccola croce di legno che portava al collo sopra alla veste viola chiaro:- Anche io ho avuto una visione molto brutta… Il Signore vuole avvisarci per farci affrontare al meglio questa nuova prova a cui ci sottopone.
Lovino sbuffò e scoppiò in una risata canzonatoria:- Ma cosa dici! Sei proprio ingenuo! Vuole punirci perché abbiamo sbagliato qualcosa! Anzi… forse è perché c’è  gente come lui che non vuole credere!
Additò il mercante che offeso volse lo sguardo altrove:- Sei un maleducato! Io non ho colpe!
Antonio, senza smettere di sorridere si mise in mezzo ai due per prevenire un altro attacco da parte di Lovino:- Hei, basta ragazzi! Non è colpa di nessuno, l’unica cosa che possiamo fare è pregare e aspettare.
I tre abbassarono lo sguardo a quelle parole e sospirarono poi ognuno tornò a casa sua.
Finalmente questa lunga giornata è giunta al termine.

Angolino di Hero~
Questo caldo mi sta prosciugando tutte le energie... Scusate se ho ritardato un po' ma davvero non trovavo le forze per mettermi a scrivere anche se ho tanta voglia di continuare questa storia. *sospirosospiroso*
Spero che questo capitolo vi piaccia, a presto!
   
 
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