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Autore: Fatadz    08/07/2012    1 recensioni
Ciau. Questa è la prima volta che scrivo su EFP e quando leggerete la mia storia non aspettatevi certo un racconto pieno di emozioni, quello che voglio fare io è solo farvi ridere, sorridere o anche solo distrarvi dal noioso mondo che ci circonda...Ma ora veniamo alla storia.
Millie, Liz, Tiffany e Easter sono quattro ragazze dal carattere completamente diverso, diverso come il loro luogo natale: Inghilterra, Canada, USA e Australia. Cosa le accomuna? Frequentano tutte e 4 la Scuola Interazionale in Italia, perchè è qui che si sono trasferite, chi prima o chi dopo. Ed è proprio la loro diversità che le rende così amiche.
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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From Millie   To Easter
Oggi pome nel mio garage, ok? Sii puntuale! >.<
 

From Mike    To Liz
Porta il basso da me oggi pome, ok? =)
 

From Tiffany   To Mark
Bellissimo, Mike ha detto che se vuoi oggi puoi venire a casa sua che fa un po’ di prove con Liz. Ci siamo anche io e Easter. Ciao Amore <3
 

 
 
 
 
*DrIIIIn*
-La porta, Millie!- urlò Mike.
-Sì, un momento, cavolo!- rispose sua sorella un po’ stufata.
Pensando che fosse Tiffany, con la sua solita e perfetta puntualità, la suonatrice di campanello già arrivata, andò distrattamente alla porta.
-Ciao tiff…AAAAAHH!?- disse con uno strillo da diecimila watt.
-Ehm, ciao. Scusa non volevo spaventarti … - rispose Jason che intanto era saltato indietro, quasi inciampando nello zerbino.
Millie era sorpresa, ma non aveva ancora del tutto realizzato chi aveva davanti.
 
1,2,3.
 
 Ecco ora l’aveva fatto, infatti era diventata in un batter d’occhio rosso peperone.
-S-s-sì, b-bhe, ec-c-co i-i-io n-non mi sono spaventata è che …  – diceva mentre si stava riprendendo piano piano.
-Oh , sì, ehm - la interruppe Jason anche lui un po’ in imbarazzo -Mike mi ha detto di venire qui oggi pomeriggio ma non ho ancora capito perché…-
Cercando di placare l’istinto omicida verso suo fratello che cresceva dentro di lei, Millie rispose:- Ah, penso sia per il Ritrovo- così chiamavano quando si vedevano nel garage di casa.
-Ah capisco...-
-Ehi, sorellona! Oh, Jason! Sei già arrivato?- si fiondò Mike alla porta, fissando il nuovo vicino che aveva un non so che di *You Don’t Say* Meme.
-Sì, ma che..- tentò di rispondere ma invano.
-Sì,sì entra pure! Inizia a scendere che arrivo!-
Millie fissava suo fratello con gli occhi di Medusa, con la voglia di pietrificarlo o trasformarlo in una statua di sale. “Penso che diventerò figlia unica moooolto presto” dissè lei tra sè, mentre Mike le sfoggiava uno di quei sorrisi come Io-Non-Ho-Fatto-Niente-E-Non-E’-Colpa-Mia.
 
                                                                      ***
-Allora, è Fa minore e poi Re, capito?- Liz ascoltava attentamente le istruzioni di Mike e le ripeteva prima sottovoce, poi con il suo basso il più concentrata possibile. Easter intanto irruppe in stanza con la sua solita delicatezza di un elefante, seguita da Tiffany che era particolarmente sorridente.
-Tiff, ma…oggi Mark? Non si fa vedere?- chiese Mike mentre si sistemava i capelli un po’ rossastri.
-No, tranquillo sta arrivando, era in giro con un suo compagno di calcio…- disse come un gatto che ha appena rubato il lardo dal tavolo.
Easter prese il suo pallone e andò un po’ fuori da palleggiare come suo solito, Mike e Liz suonavano, Tiffany attendeva impaziente  l’arrivo del suo Prode Cavaliere ed infine c’era Mille che disegnava  sul suo gigante album da disegno.
-Ma lo sai che sei veramente brava?- disse una voce alle sue spalle. Millie si voltò e rispose: -Io? A fare cosa, scusa?-
-Bhè, a disegnare vorrei ben dire.- esortò Jason come fosse la cosa più naturale del mondo.
-Oh, bhè ma non è niente, è-è solo un corpo…-
-Sì lo so, ma è proprio per questo! È un corpo fatto da dio, che esprime tantissime emozioni! I muscoli delle braccia sono perfetti e anche gli occhi…Non è che mi spiegheresti come fai?-
Millie zittiva, non riusciva a parlare, la bocca era come impastata…Un rumore fece voltare tutti: qualcuno stava aprendo il garage.
Mark era arrivato e accanto a lui c’era una figura, un ragazzo dal corpo muscoloso e i capelli neri, ricci. Il naso aveva una piccolissima gobbetta, La maglietta aveva un non so che di familiare per Easter.
-Ciao a tutti! Ho portato con me Alex, se non vi dispiace.- Mark lo aveva detto con tranquillità e tutti, sebbene un po’ intimiditi e sorpresi fecero un ceno di saluto.
- Ciao a tutti! Sono Alex piacere- e strinse la mano a tutti sfoggiando un largo sorriso. Arrivato a Easter i due esitarono, sembrava che tutto si fosse fermato.
Tic. Tac. Tic. Tac. BOOM.
-Tu! Che diamine ci fai ancora qui? – la bomba atomica era esplosa, Easter urlò infuriata contro Alex, ma nessuno capiva perché.
-Es, sei sicura di stare bene?- fece Millie cercando di tranquillizzare la belva.
-Oh, certo che sto bene, mai stata meglio! Allora, numero 18, il naso come sta?- chiese lei con lingua biforcuta, ma ridendo sotto i baffi.
-*eh? “Numero 18”? Ma che sta dicendo Es? Non dirmi che erano degli esperimenti in un laboratorio e che sono evasi…*-
-*sì, questo spiegherebbe molte cose…ahah*-
Bisbigliavano Tiffany e Liz ridendo.
-Tutto a posto, numero 22, te invece sei stata riammessa nel gioco del calcio o sei ancora fuori?-
-Certo che sì e sono pure in squadra…ahah non mi scorderò mai la faccia che hai fatto in quella partita…-
-Ehm, scusate se vi interrompo, ma noi comuni mortali vorremmo sapere di che diamine state parlando…??- intervenne Mark sostenuto da tutti gli altri.
Alex e Easter si guardarono e, dopo aver abbassato lo sguardo, lei sorrise e prese a raccontare:
-Tre anni fa partecipai ad un torneo di calcio, all’oratorio estivo. Lo volevo troppo, ma il torneo era aperto solo ai maschi e così feci una grande cazzata. Minacciai Billie Stonks e lo costrinsi a dare un nome inventato a caso durante le iscrizioni, al posto mio. Venuto il momento del torneo nascosi la mia treccia castana con un cappello e giocai. Sì, giocai da dio, come non avevo mai fatto prima. Segnai due goal, ma al secondo andai di testa e mi scontrai con il portiere….Alex, appunto. Il cappello cadde a terra e la treccia era lì in bella vista. Tutti scoppiarono a ridere e lo presero in giro per essere stato letteralmente UMILIATO da una ragazza, più piccola tra l’altro. L’arbitro però era suo zio e così io fui espulsa. Me ne stavo per andare quando Alex mi urlò di andare a fare un ripasso di scienze dato che non conoscevo la differenza tra maschio e femmina. Non ci vidi più, mi fermai, mi voltai e gli sferrai un cartone in faccia facendogli uscire sangue dal naso. Ovviamente venni sospesa per qualche giorno dall’oratorio, ma non mi pentii affatto di quel gesto…Ahahah.-
Alex era immobile, fermo. Il pugno aveva un leggero tremolio, ma le labbra s’incurvarono. Verso l’alto.
-Sì, lo devo ammettere, sei stata brava. Ah, non te l’ho detto? Quest’anno mi trasferisco nella vostra scuola. E ho fatto il provino di calcio nella squadra della scuola: sono passato.-
-C-C-COSA?!?!-
Easter non ci poteva credere, un nuovo studente e un nuovo avversario. Nella sua scuola. Ed era il suo peggior nemico.
O forse no?




NOTA DELL'AUTRICE: Hola chicosss! Bene Fatadz è resuscitata dai morti e ha pubblicato il 4°capitolo, vi scrive in frettissima perchè deve uscire ed è già in ritardo, spero vi piaccia... FataDz <3 PS: Grazie a tutti quelli che hanno recensito, letto, aggiunto, passato blablabla....GRAZIE DAVVERO!
  
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