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Autore: devonneshope    17/07/2012    4 recensioni
Anno 1578. L'oceano pacifico e le coste dell'Europa sono minacciate dalla presenza del Black Thunder, la nave pirata più temuta nei sette mari, capitanata da Jack Talbooth.
Keira è una ragazza di 16 anni che fa parte dell'equipaggio, ricoprendo uno dei ruoli più umilianti a bordo. Un saccheggio ad un piccolo paesino dell'inghilterra però, le porterà qualcosa che non aveva previsto..
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zayn Malik
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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un mese dopo.

Il ponte era deserto, e l’unico rumore che riecheggiava sulla nave oltre allo scroscio delle onde, era il suono metallico delle nostre spade.
“Sei diventata brava.” Ansimò Zayn schivando un mio colpo.
“Ma non abbastanza”, continuò, colpendomi e disarmandomi.
“Sei tu che ti muovi troppo agilmente. Potresti almeno lasciarmi vincere, no?” sbuffai.
“Non credo che i pirati del Falcon Death ti lasceranno vincere.” Mi freddò.
“Scendo in cabina. Ci vediamo dopo” Lo salutai stanca, evitando di baciarlo. Era passato un mese dal primo allenamento con la spada e sapevo cavarmela molto meglio.
Purtroppo però, la tensione a bordo era aumentata: non avevamo subito altri attacchi, ma durante la navigazione avvistavamo spesso resti di navi in acqua; il Falcon Death stava solo aspettando il momento giusto per attaccarci.
Il capitano non usciva mai dalla sua cabina, se non per spronare l’equipaggio ad andare più veloce.
Mi affacciai alla finestra della mia stanza: era strascorso un mese dal primo bacio con Zayn, ed eravamo molto affiatati.
In realtà, non vedevamo l’ora di raggiungere l’isola a pochi giorni di viaggio da lì: l’acqua iniziava a scarseggiare, perciò, mentre l’equipaggio saccheggiava il villaggio locale, io e Zayn avremmo avuto un po’ di tempo.. da soli.
Persa nei miei pensieri, osservavo l’enorme distesa di acqua che ci restava da percorrere; qualcosa però, attirò la mia attenzione: una scialuppa.
Strinsi gli occhi per mettere a fuoco l’immagine e notai più particolari: la piccola imbarcazione sembrava vuota, ma conteneva qualcosa di bianco...
Di solito c’erano solo frammenti di legno o salme dei pirati morti, mai imbarcazioni.
Risalii sul ponte di corsa, afferrando una cima.
“Keira, cosa stai facendo?” mi urlò Zayn vedendomi correre verso la fine della nave. Legai un’estremità della cima al timone, l’altra al mio piede. Poi mi lanciai in acqua, mentre Zayn tentava riafferrarmi.
“Che cazzo stai facendo Keira, è pericoloso! Torna a bordo, Keira!” le sue urla rimbombavano anche sott’acqua. Nuotai velocemente verso la scialuppa, evitando gli altri pezzi di legno di acqua.
cazzo, sono passati di qui poco fa.
Rabbrividii e aumentai la velocità delle bracciate, avvicinandomi sempre più al mio obiettivo.
Finalmente arrivai e annaspai per salire sulla piccola barca.
Mi lasciai cadere all’interno di questa tossendo per l’acqua bevuta nella fretta e con gli occhi che bruciavano; alzai lo sguardo e vidi un pezzo di stoffa bianco sul fondo della scialuppa.
Mi avvicinai, notando che si trattava di uno sporco vestito stracciato, che sembrava coprire qualcosa. Mi avvicinai lentamente, e lo afferrai con delicatezza.
Poi, dall’interno della stoffa si sentì un gemito.
Con gli occhi strabuzzati, scostai un pezzo di stoffa, scoprendo il viso di un bimbo con la carnagione chiara, gli occhi chiusi e una bocca minuscola.
non deve avere più di due mesi.
Rimasi sconvolta e proprio quando stavo per rimetterlo al suo posto, il piccolo aprì gli occhi.
Aveva due occhi azzurri profondi quanto i miei, e quando mi vide sorrise.
Non c’era bisogno di decidere: di getto lo strinsi al mio petto e capii che non potevo lasciarlo lì.
“Keira, torna indietro!” le urla di Zayn mi raggiunsero e io mi voltai. La corda che avevo al mio piede iniziava a stendersi sempre più, segno che la nave si stava allontanando. Mi immersi in acqua girandomi con la schiena verso il fondo, e poggiai il bimbo sulla mia pancia.
Iniziai a nuotare stando attenta a non farlo cadere, seguendo il filo della corda fino alla nave.
Mi issarono a bordo con l’aiuto della cima, mentre io tenevo stretto al petto il bimbo. Appena misi piede sulla nave però, uno schiaffo mi colpì sulla faccia.
“Sei stupida? Ti rendi conto del pericolo che ci hai fatto correre? Abbiamo rallentato, solo perché volevi andare a curiosare!” ringhiò il capitano contro di me. Era molto che non lo vedevo: era dimagrito e delle profonde occhiaie gli appesantivano gli occhi.
“cosa hai trovato? Un ragazzino? Non può rimanere a bordo!” urlò guardando il fagotto che mi stringevo addosso.
Lo strappò dal mio petto e sfilò la spada dal suo fianco.
“No! La prego Talbooth non lo faccia!” urlai mentre due pirati mi tenevano per le spalle.
La lama della sua spada stava per calare sul quel minuscolo corpo, quando una voce fermò Talbooth:
“E’ contro il regolamento dei pirati uccidere un bambino.” La voce di Zayn era calma e ferma, quasi autoritaria.
“E tu che ne sai del regolamento?” ringhiò il capitano verso la sua direzione.
“Perché è la regola che mi ha salvato la vita.” Rispose altrettanto aggressivo Zayn.
Il capitano rimase in silenzio e dopo un momento, passò bruscamente il bimbo tra le braccia di Zayn.
“Abbiamo una mamma a bordo, ragazzi!” rise nervodo, coinvolgendo tutto l’equipaggio.
Ma lo sguardo di Zayn rimaneva freddo e neanche l’ombra di un sorriso sembrava attraversagli il viso.
Quando tutta la folla si dileguò, mi avvicinai a Zayn prendendo il bimbo tra le mie braccia.
Feci per parlare, ma lui mi anticipò:
“Mi hai fatto spaventare quando ti sei buttata in acqua” mi rimproverò.
“Come la chiamerai?” chiese immediatamente, cambiando argomento.
“E’ femmina?” sbottai sbalordita parlando per la prima volta.
“Si guarda, si nota dal viso” sorrise dolcemente e io quasi mi sciolsi.
Intanto la piccola continuava a sorridere beatamente, sbadigliando di tanto in tanto.
“Willow.” Sussurrai.
“Willow ha sonno.” Esordì lui.
“La porto nella mia cabina. Vuoi venire?” lo invitai mentre le accarezzavo la guancia.
“No ehm.. rimango un altro po’ qui.” disse sbrigativo.
“bene. Zayn..” Lo richiamai e lui si voltò.
“Si?” chiese curioso.
“Grazie di averla salvata. E mi dispiace molto per quello che ti è successo.” Non riuscii ad aggiungere altro, e sentendomi un po’ in imbarazzo, andai quasi correndo nella mia cabina.
Mi girai e andai nella mia camera, dove cambiai Willow.
La coprii avvolgendola in un mio vestito lungo, mentre lei continuava a sorridere.
Mi sdraiai con lei tenendola stretta e poco dopo, ci addormentammo entrambe.
 

Dolon dolooon
lol
non sapevo come iniziare cwc
Allora, voglio sapere sinceramente se questa cosa
della ragazzina vi è piaciuta o no C':
A me il capitolo fa schifo, come sempre...
Spero sia stato abbastanza lungo lol
Non so quanso aggiornerò (causa scuola)
perciò spero il prima possibile C:
un bacio
TW: @bellajawaad
 
  
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