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Autore: _KyRa_    18/07/2012    9 recensioni
Osservava la sua figura leggermente ondulata su quella superficie cristallina, mentre la sua mente ripercorreva ogni singolo attimo, facendole venire improvvisamente voglia di mandare tutto al Diavolo.
“Stai pensando se farti un bel bagno fresco o dire addio a questo mondo?”
Quell'improvvisa domanda la spaventò. Si voltò nella direzione di quel suono e notò che un ragazzo dal volto già visto sostava di fronte a lei, poggiato con la schiena al muro del ponte. Tra le dita della mano destra teneva una sigaretta a metà, mentre la sinistra era rifugiata nella tasca dei suoi jeans.
La scrutava con ironia, osò pensare con sarcasmo, ed un lieve sorriso sostava sulle sue labbra rosee.
“Il bagno non era fra le mie ipotesi, ma potrei farci un pensierino.”
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Turning points'
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boh

Disclaimers: i Tokio Hotel non mi appartengono e tutto ciò che ho scritto è frutto della mia mente.




Prologue.






I'm coming home, I'm coming home

Tell the world I'm coming home

Let the rain wash away all the pain of yesterday

I know my kingdom awaits and they've forgiven my mistakes

I'm coming home, I'm coming home

Tell the world that I'm coming



[Coming home, Diddy & Skylar Grey]





Spesso, chiedere perdono è arduo.

Inspiegabilmente si considera una bassezza, un'umiliazione bella e buona. Ma si è mai commesso un errore più grande di se stessi? Così tanto da mozzare il fiato? Più grande di ogni altra umiliazione?

Lei sì. Lei lo aveva fatto.

Ed assieme a se stessa, aveva ferito le persone più importanti della sua vita, senza riflettere, senza pensare a loro, da perfetta egoista.

E per questo doveva chinare la testa, raccogliere il fardello dei propri sbagli ed affrontare chi aveva ferito.

Ingie stava per farlo.

No, non l'aveva capito subito; aveva agito d'impulso fin dall'inizio, commesso madornali errori e continuato a commetterli, senza rendersi conto del dolore inutile che stava procurando ad altre persone.

La nostalgia ardeva dentro di lei come un tizzone, che la dilaniava giorno dopo giorno.

Ed era la nostalgia l'unica spiegazione per cui si trovava di fronte a quella casa, intenta a torturarsi le mani umide mentre esitava sul prossimo passo da compiere.

Non sapeva cos'avrebbe trovato dall'altra parte. Accettazione? Rifiuto? Un cinquanta percento di possibilità pesante come un macigno.

Ingie si sentiva sempre più ansiosa e la tentazione di girare sui tacchi e correre via era opprimente; ma non poteva farlo, non di nuovo. Era giunto il momento per lei di accantonare i suoi timori, per una volta nella vita.

Preso un bel respiro, quindi, pigiò con l'indice quel dannato pulsante, il quale la pose, con un trillo, di fronte ad uno spaventoso bivio.




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Note finali

Mi fa un po' strano postare una nuova Long, dopo quasi un anno e mezzo di pausa. Sì, le ultime due storie che ho scritto mi hanno stremata! Ammetto che ci ho pensato molto, prima di postarla. L'idea di ricominciare da capo, sembra assurdo, mi spaventa un po' e non so il motivo. Forse l'idea di tornare ad impegnarsi a scrivere velocemente, di sperare in vostri commenti positivi, non so. Quasi non mi ricordo come si fa, ahahah!

Comunque, questa è una storia che mi è venuta in mente all'improvviso. Non mi è mai capitato di avere le idee così perfettamente chiare sin dall'inizio, tanto da scrivere un lungo riassunto su questa storia ed un altro per il suo sequel. So già come si svolgerà e come si concluderà questa FF e lo stesso riguardo il suo seguito. È una cosa molto positiva, che mi permetterà di scrivere frequentemente – eccetto cause esterne – e senza pause troppo lunghe, date da assenza di fantasia.

Da questo prologo non si capisce ancora nulla della storia, ma dal primo capitolo sarà un po' più chiaro, anche se non in toto. Ci saranno ancora molte cose non dette.

Tengo molto a questa “creatura” e mi farebbe piacere leggere le vostre impressioni. Ho seriamente bisogno di leggere le vostre recensioni, perché è l'unico modo per capire se sbaglio e dove. E poi, è sempre “ripagante” vedere che utilizzate qualche minuto per scrivermi delle vostre impressioni, dopo l'impegno che metto per far uscire fuori qualcosa di, spero, più che leggibile.

Spero la possiate apprezzare.

Fatemi sapere che ne pensate; un bacio.



Kyra


  
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