Anime & Manga > Ranma
Ricorda la storia  |       
Autore: DolceMella    09/02/2007    11 recensioni
La follia corre di pari passo con l'amore... Nulla è calcolato, l'imprevedibilità del genere umano tenuta in sospeso sopra un filo. Il filo della vita. Il più delle volte, però, questa immaginaria speranza viene scossa da eventi più grandi di lei, e sta solo a noi decidere se la vita è più importante e forte della morte... e Akane su questo non ha dubbi, né incertezze... Cronaca di un amore che nasce, muore e risuscita. Storia della vita.
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Altro Personaggio, Ranma Saotome, Shan-pu
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
break















Un bacio lieve sul collo
Una carezza dove nessuno mai si era spinto,
un sussurrare lento di dolci sentimenti espressi in fatti e parole…

Intorno non c'è più nulla
Sospiri rauchi e gemiti repressi contro il suo petto
Che ti abbraccia
Che ti stringe forte a sé.

Solo amore puro in quella stanza infuocata
Mentre il dolore lascia spazio alla conoscenza di ciò che sta accadendo
Un dolore semplice, indispensabile,
un dolore che accende ancor più quella voglia di proteggerla, di stringerla
e sussurrare nel frattempo

“Ti amo”











Il sole filtrava attraverso le finestre opache di un ospedale al centro di Nerima, una struttura nuova, lussuosa, che cerca con il suo aspetto di infondere coraggio e assicurare ai suoi visitatori una massima efficienza.

Ma è solo apparenza quella vetrata con intarsi cinesi, quelle stanze ampie e piene di ogni comodità, perché niente lascia spazio alla fantasia, all'immaginazione.

Ranma si stropiccia gli occhi col dorso della mano e, alquanto indolenzito, si mette in piedi.

Un'altra volta quel sogno… immagini che percuotono il suo essere fino a fargli dimenticare tutto il resto proprio come quella volta, la loro prima volta.

Di lui che abbracciava Akane, che la stringeva e le spostava i capelli dietro le orecchie e lei, che timida ma innamorata, tanto innamorata, si accoccolava di più a lui, gli carezzava delicatamente il viso e le gote, baciandolo delicatamente e facendogli desiderare di più.

“Akane…”
Guardò alla sua destra e la vide stesa su un lettino asettico, i lunghi capelli che contrastavano il candido del suo cuscino e della sua liscia pelle.

Respirava a fatica, cercava più ossigeno di quanto ne riuscisse a prendere, sembrava annaspare in quell'oceano in cui era sprofondata da quasi un mese.

Aprì gli occhi e incontrò lo sguardo del ragazzo, uno sguardo preoccupato che si scioglieva in un cipiglio severo.

“Hai dormito ancora qui?” snocciolò a fatica, l'occhio fintamente risentito e con un sorriso sulle labbra, le sopracciglia corrucciate in un silenzioso rimprovero.
“Prima o poi ti ammalerai a dormire per terra!”

“Tsk! Io che mi ammalo? Non sono certo un rammollito! E poi chi ti dice che sono stato qui se fino ad ora russavi come un cinghiale?”
Non era vero che la ragazza russava e nemmeno che era andato a farsi un bel sonnellino sul futon della casa… Era rimasto tutta la notte a vegliarla durante il sonno, ma era troppo ammetterlo. Molto più semplice e divertente stuzzicarla!

“Io che russo?!? Zitto Baka che non sei altro!!!”
Gli lanciò uno sguardo omicida come era solita fare. Ma non si stufava mai di prenderla in giro? Stava per rispondergli per le rime quando fu interrotta da lui…
Anzi, da un suo bacio sulla fronte, dolce, un piccolo gesto che per entrambi significava davvero tanto.

“ti amo…lo sai, vero Baka?” Akane lo abbracciò perdendosi nel suo calore.

“Si.” Ranma si strinse ancora di più a lei solleticandole un orecchio con il suo respiro.

“oggi arriveranno i risultati delle analisi, vero?” Si staccò leggermente da lei per guardarle il viso

“Si! Non ne potevo più di stare su questo lettino! Non vedo l'ora di andarmene da qui!” Sorrise compiaciuta di quella bella notizia, pensando al ritorno a casa.




°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°


“La signorina Tendo?”
Un'infermiera giovane e un po' grassottella si diresse verso la sua paziente.

“è un suo parente?” Squadrò da capo a piedi il ragazzo con abiti cinesi vicino a lei che si limitò a rispondere molto semplicemente:

“Sono il suo ragazzo”

Akane lo rivalutò completamente… Solo un paio di volte lo aveva dichiarato così apertamente ed ogni volta gli faceva dono dei suoi più bei sorrisi.

“Mi dispiace, ma deve uscire da qui. È una questione di privacy!”
Lo spinse fuori dalla stanza nonostante le sue proteste e chiuse la porta dietro di sé.. Dio quant'era difficile trattare con i ragazzi!

Voltò lo sguardo verso la giovane donna che aveva di fronte e cercò di calcolarne l'età. *Di certo non può avere più di 18 anni!* rimuginò la dottoressa e cominciò a brontolare di quanto fossero sconsiderati questi giovani di oggi, tralasciando il fatto che avesse pochi anni in più.

Si addolcì quando riguardò i dati che aveva sottomano, e la rabbia si trasformò subito in pietà.

“Abbiamo analizzato il tuo sangue e la risonanza magnetica ai polmoni…”

Akane si mise seduta sul letto, la schiena dritta per mostrare la sua attenzione alle parole della dottoressa.

“…e abbiamo rilevato la presenza del bacillo di Koch, un microrganismo assai resistente.
I germi sono penetrati nel tuo organismo tramite mucose visto le tue difficoltà respiratorie.
Ha contratto il -Mycobacterium Tuberculosis-…. In altre parole…” sospirò prima di abbassare lo sguardo
“ha la Tisi.” alzò gli occhi e andò a incrociare quelli della ragazza.

Sembrava incredula più che spaventata, quasi meravigliata.

Gli occhi, però, erano vitrei e non dava segno di reagire al momento, occasione per la dottoressa di finire il suo discorso.

“La cura della tubercolosi si avvale di numerosi farmaci i quali, somministrati in associazione fra loro e per adeguati periodi di tempo, consentono di ottenere la guarigione clinica e di debellare il microrganismo evitando le recidive…
Purtroppo ti è stata diagnosticata la malattia solo dopo 8 mesi… i sintomi più evidenti si sono però manifestati solo ora, quando il virus è entrato nel secondo stadio. Mi dispiace, ma adesso non possiamo fare più nulla.”

Akane annuì leggermente.
Stava crollando, non era affatto possibile tutto questo.

Aveva passato momenti indimenticabili gli ultimi cinque mesi ed ora… Come se niente fosse se ne stava andando.

“Ah, c'è un'altra notizia. Mi dispiace doverla ferire un'altra volta, ma devo fare il mio lavoro.
Nelle analisi è risultato un livello altissimo di estrogeni, che aumentano a vista d'occhio di giorno in giorno.
Lei è alla sesta settimana di gravidanza. Congratulazioni!”

Akane non resse più il peso di quelle parole e, un po' per l'emozione, un po' per il suo stato attuale, svenne fra le braccia delle donna.

Non si rese conto di quanto tempo fosse passato, né di cosa stesse succedendo intorno a lei.
Sta di fatto che la prima cosa a cui pensò fu Ranma.

“Il virus è attaccabile??”
Si mise inginocchiata per terra, osservando dritta negli occhi la messaggera di quelle notizie.

“Come, scusi?” Sembrò non capire subito la domanda e alzò vistosamente le sopracciglia, facendole scomparire sotto la spessa frangetta.

“La tisi.. posso averla attaccata al mio fidanzato?”
Si sentì colpevole per un secondo che parve infinito.

“No.” Scosse la testa rassicurante “Abbiamo appena fatto le analisi, ed è risultato negativo”

“E il mio bambino?”

“Non crederà davvero che potrà portare a termine la gravidanza?! Dato il suo stato delle cose, possiamo solo allentare il corso della malattia, concedendole un paio d'anni! Ma se deciderà di tenere il feto, non solo morirà lui -dato il bombardamento di medicine che le daremo-, ma morirà anche lei, perché velocizzerebbe il corso degli eventi!”

“Se tengo il bambino… e non prendo le medicine… Quanto tempo posso sperare di?”

“Circa un paio di mesi. Non potrebbe nemmeno partorire così prematuramente! Senza contare il fatto che con il parto si giocherà anche le ultime gocce di vita che ha!”

Akane abbassò la testa, cominciando per la prima volta a piangere.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°




Questa fanfic è un'idea di molto tempo fa, ma ho preferito aspettare per la pubblicazione, ed ora vi spiego il perché:

Ho capito che per scrivere una storia drammatica serve più esperienza di quella che occorre per una commedia, per la difficoltà della trama.

Deve essere triste, è vero, ma non deve suscitare pena, anzi!

Dovrebbe cercare di far commuovere coloro che la leggono, ma non tanto da fargli tagliare le vene dalla disperazione!!

Quindi ho prima pubblicato una one-shot “sta passando novembre” corta ma sullo stesso genere che ho voluto ricreare in questa nuova storia.

Vedendo che vi è piaciuta (Sono molto felice! ^^) ora proverò -incrociando le dita- a scrivere questa piccola mini-serie… (non credo supererà i 4 capitoli) sperando di incontrare le vostre aspettative!

Quindi, mi raccomando, recensite per fare in modo che io possa migliorarmi dove è necessario!!

Byebye DolceMella




  
Leggi le 11 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ranma / Vai alla pagina dell'autore: DolceMella