First
Christmas Together
Ormai New York
era in pieno inverno. La città, con l’aggiunta
delle
luci natalizie era ancora più luminosa. Centinaia di Babbi
Natale per le strade
agitavano le loro campanelle e auguravano un buon Natale ai passanti,
mentre le
piazze e i centri commerciali erano allestiti di giganteschi alberi di
Natale.
Si sentiva quell’aria di amore e affetto, tutti sembravano
più buoni, perché
forse lo erano davvero.
I negozi di giocattoli erano pieni di bambini che ridevano e giocavano
tra gli
scaffali, mentre cori di chiesa si cimentavano in classici di natale
sotto i
gazebo di Central Park.
Le associazioni di beneficenza organizzavano attività,
spettacoli e progetti
per approfittare della bontà della gente, e donare un
po’ di felicità a chi era
più sfortunato.
Purtroppo però, secondo le previsioni, non sarebbe stato un
Natale nevoso ma,
anzi, uno dei più caldi di quegli ultimi anni.
Ovviamente anche
a casa Hummel-Anderson si sentiva lo spirito del
natale.
Blaine saltellava per la casa canticchiando, come faceva sempre in quel
periodo
dell’anno. Non c’era nulla che potesse intaccare la
sua felicità: nessun
disastro, esplosione, problema al lavoro o cataclisma che avrebbe
potuto
intaccare il suo sorriso.
-When Christmas Day is here
The most wonderful day of the year!
A jack in the box waits for children to shout,
"Wake up, don't you know that it's time to come out!"
When Christmas Day is here
The
most wonderful day of the year!-
canticchiò allegro, girando per il
salotto senza una meta precisa.
Poi
si avviò in cucina, per preparare la colazione, senza
smettere di cantare.
Mentre stava facendo il caffè, il piccolo di casa si
affacciò alla porta, con
gli occhi assonati e il piccolo Harry rigorosamente stretto tra le
braccia.
-che fai Blaine?- gli chiese, con la voce impastata dal sonno.
-preparo la colazione piccolo, tu perché non vai nel nostro
letto e svegli
Kurt? mangiamo li- Kyle, un po’ confuso, annuì e
uscì dalla stanza.
Di solito Kurt proibiva la colazione a letto, perché le
briciole avrebbero
sporcato tutte le lenzuola, il caffè avrebbe potuto
macchiare il suo pigiama, e
non avevano nemmeno il tempo, ciascuno preso dai propri impegni
giornalieri.
Quella mattina si sentiva strano. percepiva una fortissima emozione al
cuore
che lo rendeva allegro, senza sapere il perché.
Probabilmente l’allegria di
quei giorni dei suoi genitori l’aveva contagiato.
O forse riusciva a percepire l’allegria del Natale senza
rendersene conto.
Kyle aprì lentamente la porta della camera, senza nemmeno
bussare. Sapeva che
Kurt non l’avrebbe sentito, e quindi sarebbe stato inutile.
arrivato ai piedi del letto, buttò Harry sul materasso e si
arrampicò per
salirci anche lui.
Gattonò fino alla figura di suo padre stesa nel lato opposto
del letto, che gli
dava le spalle.
Poggiò la manina sulla spalla di Kurt e lo chiamò
–Kurt? Blaine vuole portarci
la colazione a letto- disse, con una nota di panico nella voce. Aveva
paura di
come avrebbe reagito alla notizia del pericolo
“macchie-di-caffè” che le sue
lenzuola stavano correndo.
-che bello!- mormorò con un sorriso allegro, ancora
mezz’addormentato.
Il piccolo spalancò gli occhi, sorpreso di non aver visto
l’ira funesta di Kurt
Hummel avventarsi su suo marito.
Kurt si girò, prese il piccolo tra le braccia, cercando di
trasmettergli tutta
la felicità e l’amore che provava in quel momento.
Funzionò perché Kyle, rincuorato da
quell’abbraccio, accantonò la
preoccupazione per lo strano comportamento dei suoi genitori.
-ecco la colazione- disse allegro
Blaine, entrando nella
stanza con un grande vassoio, pieno di cose da mangiare.
Caffè, latte, succo di frutta, brioche, biscotti e tre tazze
di porcellana
colorate. Per Blaine fu un vero miracolo di Natale arrivare fino al
letto senza
rovesciare nulla.
-Kurt, Blaine, posso chiedervi una cosa?- chiese il piccolo, afferrando
una
Brioche.
-certo Kyle, tutto quello che vuoi- disse Blaine, sorridendogli.
-perché siete così allegri?-
Entrambi risero davanti alla dolce innocenza di quella domanda.
-è Natale piccolo! Natale rende tutti più felici
del solito- rispose Kurt.
Kyle non aveva mai dato importanza al Natale. Non lo odiava ovviamente,
ma
all’orfanotrofio non nessuno gli aveva mai dato troppa
attenzione, quindi
nemmeno lui.
-tu come hai passato gli altri Natali, Kyle?- gli chiese Blaine
curioso, mentre
si sistemava meglio sul letto, con una tazza di caffè caldo
tra le mani.
-la signora Price ci faceva preparare l’albero
all’ingresso, con le palline e
le strisce colorate- raccontò il bambino –qualche
bambino appendeva delle
decorazioni per l’istituto, anche se erano davvero poche. E
poi facevamo gli
auguri a Gesù Bambino perché era nato-
-tutto qui?- chiese Blaine, un po’ deluso.
-si. Perché, c’è dell’altro?-
chiese il figlio.
-c’è tantissimo altro
! ci sono i
maglioncini con le renne fatte a mano, i regali da impacchettare, le
calze da
appendere, i dolcetti da comprare, la cena di natale da
preparare…e le canzoni!
Ci sono tantissime canzoni da cantare!- disse a raffica.
-si Blaine, credo che Kyle abbia capito- lo interruppe Kurt,divertito
dall’infinita riserva di energie del marito.
-tutto a Natale?- chiese il piccolo, sorpreso.
-certo, è questo a renderlo speciale!- gli spiegò
Blaine.
-ma il Natale non è solo questo- si aggiunse Kurt
–il Natale è il periodo dove
tutti sono più buoni e felici. È il periodo che
passi con la tua famiglia, a
giocare a Tombola, preparare dolci e guardarsi dei film alla tv davanti
a una
tazzona di cioccolata calda.
Il Natale ti fa sentire speciale. Non senti la piccola emozione qui-
disse
Kurt, indicando il cuore con il dito – che ti fa stare bene?
Che ti rende
felice senza motivo?-
Kyle ripensò a quella strana emozione di felicità
che stava provando quei
giorni –è il Natale a farlo?-
-esatto. La vera magia del natale sta nel far sentire magico te
stesso.- gli
svelò Kurt.
Kyle sorrise- mi piace il Natale!- esclamò, facendo
sorridere ancora di più i
genitori.
Col Natale ormai alle porte,
c’erano un mucchio di
regali da comprare, da preparare i biscotti, decorare la casa, inviare
cartoline di auguri, e altre cose. In più era il primo
Natale con Kyle, e
doveva essere tutto perfetto.
Per questo Kurt e Blaine avevano pensato che la cosa migliore fosse
dividersi i
compiti. Fu strano per entrambi pensare di organizzare le cose senza il
supporto dell’altro, ma erano entrambi d’accordo
sul fatto che doveva essere il
miglior Natale che avessero mai passato.
Così Kurt si preparò per uscire a comprare i
regali, mentre Blaine sarebbe
rimasto con Kyle a casa e avrebbe messo le decorazioni.
-quello è il nostro
albero?- chiese Kyle, indicando l’abete
in mezzo al soggiorno che Blaine aveva appena piazzato. Era seduto nel
tappeto
del salotto, e stava giocando con il suo immancabile pupazzetto.
-esatto. Però non so dove metterlo… di solito
è Kurt quello che mi consiglia
dove sta meglio- disse più a se stesso che al figlio. Se
aveva problemi anche
solo con l’albero, come avrebbe fatto a sistemare il resto?
-puoi lasciarlo li- gli consigliò Kyle, scrollando le
spalle.
-qua non va bene, è in mezzo alla stanza- gli aveva spiegato
Blaine, storcendo
un poco il naso –pazienza, prima penseremo a decorarlo e poi
a dove metterlo-
Detto ciò prese la scatola delle decorazioni- su Kyle, vieni
a darmi una mano-
Il piccolo si alzò e, infilando Harry in una delle tasche
della felpa, andò dal
padre.
Iniziarono a decorare l’albero, ma senza il buon gusto e i
consigli di Kurt,
uscì un vero pasticcio.
-dai, non è così… male-
provò a dire Blaine, guardando quello strano mix di
striscioni e palline colorate che sembrava essere il risultato
dell’esplosione
di un negozio di decorazioni natalizie.
-a me piace, è… colorato- disse Kyle, ammirando
il suo lavoro.
Blaine invece non era per niente soddisfatto. Gli sembrava
così… brutto.
non è lo stesso senza Kurt. Con li
suo
aiuto sarebbe stato perfetto
pensò
Blaine, amareggiato.
-a Kurt non piacerà, è venuto male-
mormorò infatti.
Kyle guardò Blaine seduto nel divano con la testa tra le
mani, senza sapere che
fare.
Blaine era triste. Che poteva fare? Si! Doveva dargli il suo Harry. Il
suo
pupazzo era forte e coraggioso, e sicuramente lo avrebbe aiutato.
Frugò nella sua tasca, senza successo. Dov’era
finito Harry?
Allarmato fece il giro del salotto,
cercandolo. E quando
lo vide appeso per uno dei rami dell’albero, con il braccino
mezzo scucito,
cacciò un urlo.
-Kyle, che succede?- chiese Blaine preoccupato, accorrendo subito verso
di lui.
Il bambino indicò Harry impigliato tra i rami, e Blaine si
affrettò a prenderlo,
facendo attenzione a non peggiorare la situazione.
Ma quando Kyle vide il giocattolo con il braccio mezzo staccato tra le
mani del
padre, iniziò a piangere.
-no, no, Kyle! Non piangere piccolo- lo supplicò Blaine,
prendendolo tra le
braccia- tranquillo, va tutto bene-
Ma il piccolo pianse ancora più forte –no, Kyle,
non fare così- gli disse. Lo
prese in braccio, e cercò di consolarlo, stringendolo forte
e sussurrandogli
parole rassicuranti, mentre lui continuava a piangere.
-Kyle, è di Harry Potter che stiamo parlando! Lo stesso
Harry che ha affrontato
il troll nei Bagni e ha salvato Hermione! Ha affrontato pericoli
peggiori di
questo!- gli disse Blaine. A quelle parole, Kyle parve calmarsi un
po’, e
Blaine continuò –Harry è il mago
più coraggioso del mondo, vedrai che supererà
anche questa-
In quel momento si sentì la porta di casa aprirsi, e poco
dopo Kurt si affacciò
con un’espressione triste. Poi notò Kyle in
braccio a Blaine con qualche
lacrima che gli rigava le guance.
-che è successo?- chiese allarmato, catapultandosi accanto a
Kyle e Blaine.
Quest’ultimo indicò il pupazzo sul divano con un
cenno della testa, e Kurt capì
al volo.
-Kyle, Blaine ti ha parlato del filo e l’ago magico?- chiese
Kurt, con un
piccolo sorriso.
Poco dopo, Kurt era seduto nella
poltrona che ricuciva
il braccio del pupazzo, mentre Kyle era appeso al bracciolo e cercava
di
rassicurare il giocattolo con frasi tipo “tranquillo Harry,
hai superato
pericoli peggiori di questo”.
-immagino che ti stia chiedendo cosa è successo
all’albero…- iniziò Blaine.
-esattamente come tu che ti chiederai che fine hanno fatto i regali che
avrei
dovuto comprare…- ribattè Kurt, con un piccolo
sorriso- senza le tue brillanti
idee non ho trovato nulla, ed è stato noioso girare per i
negozi da solo- gli
spiegò.
Era strano che Kurt non riuscisse a trovare un regalo adatto, lui era
un mago
in queste cose. La verità era che la mancanza di Blaine era
così tangibile che
lo distraeva perfino dai suoi amati acquisti.
-abbiamo provato a decorare l’albero, ma ci mancava il tuo
tocco- disse allora
il marito. Blaine era sempre stato bravo con i colori e le decorazioni
natalizie, ma la mancanza del marito che lo guardava divertito mentre
decorava
l’albero, si era fatta sentire.
Kurt finì la cucitura del braccino di Harry, che sembrava
tornato come nuovo, e
lo porse a Kyle.
Il bambino sorrise raggiante, abbracciò forte Kurt, e poi
iniziò a far volare
Harry per la stanza- visto Harry? Sei guarito!- disse felicissimo.
I genitori si scambiarono un’occhiata tra loro, che
sicuramente pensavano la
stessa cosa.
-abbiamo pensato così tanto a rendere questo natale
perfetto…- iniziò Kurt.
-… che ci siamo dimenticati che la cosa più
importante era stare insieme-
concluse Blaine.
Il marito si alzò e lo abbracciò –che
stupidi- mormorò sulla spalla del marito.
-già- concordò Blaine, facendo un mezzo sorriso.
Poi guardarono Kyle affacciato alla finestra del soggiorno, e lo
sentirono dire
–guarda Harry, è un vero peccato: fuori non
nevica- con un pizzico di
tristezza.
A Kurt balenò un pensiero in testa, sorrise a Blaine
–andiamo a prendere gli
scatoloni dal ripostiglio, ho un’idea- per poi lasciargli un
dolcissimo bacio
sulle labbra.
Blaine annuì –credo di aver capito- e sorrise.
Kyle guardava ancora dalla finestra
quando sentì Blaine
canticchiare
Oh the weather outside is frightful,
But the fire is so delightful,
And since we’ve no place to go,
inizialmente non
ci fece caso. Insomma, lui cantava praticamente
sempre. Ma
quando sentì
Let
It Snow! Let It Snow! Let It Snow!
E vide delle
piccole palline bianche cadergli davanti agli occhi,
spalancò
la bocca meravigliato. Sembrava neve, dentro casa.
Kyle raccolse una di quelle piccole palline bianche cadute sul balcone
interno,
mentre Kurt prese a cantare
It doesn’t show signs of stopping,
And I’ve bought some corn for popping,
The lights are turned way down low,
Let It Snow! Let It Snow!
Let It Snow!
E
un’altra “nevicata” di palline gli cadde
sopra. Ma non era neve,
anche se lo sembrava terribilmente.
Il piccolo sorrise, sembrava proprio che nevicasse.
alzò lo sguardo, e fu sorpreso di vedere i suoi genitori con
due scatoloni di
quelle palline bianche.
When we finally kiss goodnight,
How I’ll hate going out in the storm!
But if you’ll really hold me tight,
All the way home I’ll be warm.
Cantarono i
genitori in coro. Kyle rise un po’, per la
felicità.
Blaine gli prese una mano, e senza smettere di cantare, lo
portò al centro
della stanza, mentre Kurt continuava a tirare quei pallini bianchi su
di loro.
The fire is slowly dying,
And, my dear, we’re still good-bying,
Cantò
Kurt, mentre Blaine faceva fare delle giravolte a Kyle,
facendolo ridere.
But as long as you love me so,
fu il turno di
Blaine, prima tutti e tre cantassero il ritornello
Let It Snow! Let It Snow! Let
It Snow!
E proseguirono
così per tutta la canzone, ballando in mezzo al
salotto, tirando le palline di polistirolo, molto simili alla neve, e
cantando.
Oh the weather outside is frightful,
But the fire is so delightful,
And since we’ve no place to go,
Let
It
Snow! Let It Snow! Let It Snow!
It doesn’t show signs of stopping,
And I’ve bought some corn for popping,
The lights are turned way down low,
Let It Snow! Let It Snow! Let It Snow!
When we finally kiss goodnight,
How I’ll hate going out in the storm!
But if you’ll really hold me tight,
All the way home I’ll be warm.
The fire is slowly dying,
And, my dear, we’re still good-bying,
But as long as you love me so,
Let It Snow! Let It Snow! Let
It Snow!
Poche ore dopo,
Kurt e Blaine, esausti, dormivano accoccolati sul
divano, con i sorrisi stampati in faccia.
Forse avevano combinato un pasticcio, tra i regali, l’albero
e il pupazzo
Harry, ma Kyle si era divertito con la “finta
neve”, ed era tutto ciò che gli
bastava per renderli felici.
Il piccolo li
guardò sorridendo, per poi sistemarsi sulle loro
gambe, sperando di non svegliarli. Fece leva soprattutto su Kurt, che
aveva il
sonno pesante, e alla fine era seduto sulle loro gambe, appoggiato alla
spalla
di Kurt, che a sua volta aveva la testa poggiata sulla spalla di Blaine.
Poco prima di chiudere gli occhi, Kyle si rivolse a Harry e disse
-ho i genitori
migliori del mondo, hanno fatto nevicare dentro
casa!-
Angolo pazza
Eccomi tornata!
Scusate il ritardo, ma avevo scelto l’immagine per questo
capitolo, senza avere
la minima ispirazione. Per fortuna il buon zio Ryan me l’ha
fatta venire con la
sua bellissima box scene *--*
quindi…
BUON NATALE FANDOOOOM!
si, faccio parte delle fangirl che hanno festeggiato il natale ad
agosto, e ne
vado fiera u.u
E per quanto riguarda il titolo, fatti e riferimenti alla Box Scene non
sono
puramente casuali ;)
spero davvero che vi sia piaciuto! Personalmente sono molto soddisfatta
(evento
più unico che raro) e spero di non aver deluso nessuno.
c’è da aggiungere che il duetto Klaine di natale
che preferisco è “baby it’s
cold outside” ma credo che sia leggermente inappropriato per un
bambino xD
devo scappare, perché secondo mio padre io mi sto preparando
per uscire LOL
E vi avviso
già che purtroppo non sono sicura di quando
aggiornerò,
perché adesso sono in vacanza (è un miracolo che
abbia scritto questo capitolo)
e l’esame di latino si avvicina sempre di più :(
Comunque grazie
a tutti voi che continuate a sostenermi, nonostante
io sia evidentemente pazza e disastrata!
grazie mille
Miky
p.s. sto facendo un concorso
su fb, vi andrebbe di mettere mi piace
qui?
Scusate il disturbo, e grazie comunque ^^