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Autore: Afterlife_91    16/08/2012    3 recensioni
"Era incredibile scoprire come Jimmy, a più di due anni dalla sua scomparsa, potesse ancora stupirci facendoci un regalo così grande"
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, The Rev, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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He'll be inside you foREVer

 

Un saluto caloroso a tutti coloro che stanno leggendo questa storia, è la prima che scrivo e spero che sia di vostro gradimento. Cercherò di aggiornare ogni volta che potrò, università permettendo. Non sono molto aggiornata sul mondo degli A7X, poichè raramente vado a leggermi le loro news, per cui se sbaglierò qualcosina spero che mi perdonerete. Buona lettura.

 

 

<< Accidenti…>> borbottò la ragazza pigiando sulla sveglia per disattivarla, con gli occhi ancora chiusi si tirò a sedere sul letto e sbuffò sonoramente. Meccanicamente, con la mano, cercò l'interruttore della lampada sul comodino, una volta accesa un bagliore si diffuse per la stanza illuminando le pareti.

Guardo davanti a sé, sulla parete era attaccato il calendario, era il 24 giugno e quella data era fastidiosamente cerchiata in rosso, la prima reazione fu una bestemmia mentale seguita da parecchie espressioni colorite e la successiva ricerca agitata di vestiti nell’armadio.

Quella data era rimasta in agguato per mesi, spuntando di tanto in tanto tra i suoi pensieri, come il ticchettio di una bomba ad orologeria. Ora la bomba era esplosa e toccava fare i conti con la realtà.

Pescò dal fondo dell’armadio una delle poche magliette nere sfuggite alla terribile cernita di due anni prima, quando aveva deciso che esistevano altri colori più consoni ad una 24enne lavoratrice e che la sua fase metallara/dark poteva dichiararsi conclusa.

Dopo essersi lavata e vestita si spazzolò in tutta fretta la lunga chioma corvina per poi lasciarla ricadere dolcemente sulle spalle. Scesa in cucina per la colazione, per il nervosismo, riuscì a mandare giù solo un bicchiere di succo d’arancia ed un paio di biscotti

Sul frigorifero della cucina, attaccato con un magnete a forma di fragola, c’era il motivo del suo disappunto. 2 biglietti dell’Orion Music Festival, che si sarebbe concluso proprio quella sera a pochi chilometri dalla città in cui viveva, Atlantic City. Li guardò con aria terrorizzata prima di sollevare il magnete e metterli al sicuro in borsa, nella quale aveva già messo al sicuro il programma dei concerti che si sarebbero svolti quella domenica ed un grosso fazzoletto di stoffa con cui asciugare le lacrime.

Cercò di perdere tempo, per evitare di pensare troppo, si mise lo smalto e si rilavò i denti due o tre volte ma le lancette dell’orologio non accennavano a muoversi più velocemente del solito, si controllò allo specchio almeno una decina di volte prima di decidere ufficialmente che i vecchi jeans aderenti a vita bassa le stavano ancora bene.

<< In fondo non credo che mi farà male vestirmi di nuovo da ragazza per una volta >> pensò accendendosi una sigaretta in balcone. Aspirò il fumo denso per poi rilasciarlo in un soffio e vederlo condensare tra la leggera nebbia mattutina, chiuse gli occhi per non pensare al male che si sarebbe fatta quella sera, ma doveva farlo, ne sentiva il bisogno quasi fisico di vederli ancora una volta, un’ultima volta e poi avrebbe messo da parte ogni ricordo.

I suoi pensieri furono interrotti da un rumore molesto proveniente dal salotto, preoccupata, fece le scale in tutta fretta per vedere cosa fosse successo.

Una bambina di circa 2 anni, in pigiama arancione fluo, la guardava sorridendo furba. Aveva inciampato in un grosso vaso e l’aveva fatto cadere, rompendolo, eppure mostrava un’aria da finta innocente come se lei non ne sapesse nulla.

-“ Emily! Sempre la solita sbadata!”-

-“ Ma non sono stata io mamma! Mi è finito il vaso in mezzo ai piedi!”-

La bimba guardava il miscuglio di frammenti di terracotta e la terra sparsi sul tappeto come se in fondo non le dispiacesse più di tanto.

Il viso paffuto della piccola era incorniciato da lunghi capelli castano-rossicci. Gli occhi, di un celeste brillante, si riducevano a fessure quando rideva di gusto per una nuova marachella e le labbra carnose si aprivano in un sorriso puro e contagioso.

-“Ora non ho tempo di ripulire, quando torniamo, però, prendi il tuo aspirapolvere giocattolo e mi aiuti a rendere la casa pulita come uno specchio, ok?”-

Emily annuì poco convinta e corse a prepararsi, si fece aiutare dalla mamma a vestirsi e pettinarsi per poi mettersi con lei in macchina, destinazione Orion Music Festival a  Bader Field.

 

Fine primo mini-capitolo, spero di avervi incuriositi/e a sufficienza. Alla prossima! Kisses

  
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