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Autore: LaNonnina    17/08/2012    3 recensioni
[I tre moschettieri]
Si può considerare un seguito del film "I tre moschettieri" del 2011.
Troverete i soliti mitici personaggi e qualche new entry. Non mancheranno amore, amicizia, forza, astuzia, invidia, gelosia, un pizzico di malvagità...
Ce la faranno questa volta i nostri eroi?
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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“Mi stai ascoltando??!!”
-Certo che è veramente un maleducato quel D’Artagnan. Non riesco proprio a capire come mai tutti lo adorino…-                                                                                                               
Pensò lei osservandolo.
“S-sì, scusa…”
“Wow! Sai chiedere scusa, ma non ringraziare le persone?”
“Ascolta, che tu ci creda o no, me la sarei cavata … Ora se permette, mademoiselle
“Il mio nome è Isabèl” Sbottò lei scocciata.
“Bene, Isabèl, devo proprio andare. È stato un piacere. Au revoir!” E si avviò a piedi per una serie di vicoletti parigini che lo avrebbero condotto dai suoi compagni.
Lei lo seguì con lo sguardo mentre si allontanava, riflettendo sul fatto che il famoso D’Artagnan non avesse nemmeno un cavallo.
Sorrise. -Ma che razza di moschettiere sei?-

Appena giunto al rifugio,non molto lontano dalla piazza, ovvero ex-piazza, del mercato, salutò i suoi compagni. Si stava già avvicinando alle scale, ma Athos, Porthos e Aramis, si accorsero subito che c’era qualcosa di strano nel giovane D’Artagnan. Sembrava veramente giù di morale.
“Ehilà!! Constance ti ha fatto dormire sul balcone ieri notte?” Esclamò Porthos con la sua solita delicatezza.
“No, stai tranquillo, tra noi due le cose vanno benissimo.”
“Se hai bisogno di qualcuno con cui parlare, ricordati che Nostro Signore è sempre pronto ad ascoltarti” Suggerì Aramis chiudendo il suo breviario.
“RAGAZZI!” Intervenne Athos “Lasciatelo in pace, se ne avrà voglia, ci racconterà cosa gli è capitato!”
“Grazie At, davvero.”
“Io dicevo così per dire… sputa il rospo!”
“Sai che di noi ti puoi fidare!” Lo incitarono gli altri due.
Si arrese. “Va bene…” E si sedette  per raccontare loro l’accaduto davanti al camino, ovviamente spento data la stagione estiva.

“E come te la sei cavata??” Chiese Athos.
“Grazie al suo sedere, come al solito…” Ghignò Porthos.
“Un po’ di contegno, per favore!” Sbottò Aramis “Prego, continua”
“Mi ha salvato lei… la ragazza moschettiera, Isabèl… ma vi pare? IO, salvato da una femmina!!”
Gli altri tre lo fissavano senza guardarlo veramente. Parevano instupiditi, meravigliati e addirittura… Invidiosi.
“Come come come?” Gli occhi di Porthos brillavano “TU sei stato salvato da quell’angelo sceso in terra, e ti lamenti pure?? Aaahh… non sai quanto avrei voluto essere al tuo posto! Isabèl… il suo nome da solo mi fa venire i brividi…”
“Port, datti una calmata! Potrebbe essere tua figlia!!” Lo interruppe Athos.
“In tal caso, allora, potrei anche commettere un incesto …”
Il volto di Aramis sbiancò mentre si faceva il segno di croce.
D’Artagnaneraquasi schifato dalle sue parole.
“Ma siete sicuri che stiamo parlando della stessa ragazza? A me è sembrata piuttosto acida e piena di sé. Mi ha perfino dato una lavata di capo perché non l’ho ringraziata!”
“Mi sembra ovvio. È stato molto maleducato da parte tua” Osservò Athos.
Porthos ci mise qualche secondo per comprendere a pieno il significato di quelle parole.
“Non l’hai ringraziata??” Si voltò scandalizzato verso Aramis  “Non l’ha ringraziata???!!” Si gettò contro lo schienale della sedia rovesciando il capo all’indietro, semplicemente sconvolto.
O Dive!! Athos dagli da bere così si calma, non riesco proprio a sopportarlo!” Lo supplicò Aramis con la testa nascosta tra le mani.
D’Artagnan poté così concludere il suo racconto, continuando a definire con aggettivi piuttosto dispregiativi la sua salvatrice.
“Mi sembra che tu abbia trovato pane per i tuoi denti…” insinuò Athos.
Il giovane si voltò stizzito verso di lui “Che cosa vorresti dire?”
“Anche io conosco un ragazzo testardo, arrogante e spavaldo… ed è proprio davanti ai miei occhi…”
I tre grandi moschettieri si guardarono e cominciarono a ridere di gusto.
“Grazie ragazzi, è bello avere dei veri amici come voi…” constatò D’Artagnan, prima di ritirarsi sbuffando nella sua stanza.
  
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