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Autore: VidelTitania94    21/08/2012    5 recensioni
La battaglia contro Majin Bu si è conclusa e tutto è tornato alla normalità. Videl e Gohan sono amici più che mai,ma forse l'essere semplici amici a loro non basta.
Piano piano aggiungerò gli altri capitoli c:
Questa è la mia prima FF e tutti i consigli sono ben accetti!
Hope u like it!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gohan, Videl | Coppie: Gohan/Videl
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il nemico era stato sconfitto grazie al Genkidama di Goku e la Terra e le innumerevoli vittime di Majin Bu erano stati ripristinati grazie alle sfere del drago Polunga.
I nostri eroi si erano congedati dal palazzo di Dende,felici e sollevati di poter continuare le loro vite,chi con la famiglia e chi da solo,magari in compagnia di un qualche allenamento.

- Io vado a dormire. Buonanotte papà!-

-Buonanotte tesoro!-

Videl salì lentamente le grandi scale marmoree che conducevano al piano di sopra,dove c'era la sua stanza. Giunta in camera da letto si levò con foga i vestiti che scaraventò sulla poltrona della scrivania e un bel pigiama corto e azzurro,intonato ai suoi occhi,prese il loro posto sul corpo minuto,ma incredibilmente agile della ragazza.

Prima di abbandonarsi al sontuoso letto con il baldacchino,la giovane aprì la finestra che dava sulla città. Satan City era ritornata,più bella e florida di prima,così come i suoi abitanti.

Le case,gli alberi,le strade e tutto il resto erano al loro posto,come se un enorme e violento tornado chiamato Majin Bu non avesse mai fatto la sua comparsa nelle loro vite.

Videl sorrise e si appoggiò alla ringhiera del balcone ammirando ancora per un po' quel meraviglioso spettacolo,pensando che tutto quello che c'era prima non era altro che un cumulo disordinato di macerie.Un vento estivo faceva timidamente ondulare i suoi capelli corti e corvini e ,dopo aver dato una fugace occhiata al cielo stellato,tornò in camera sua,dimenticando la finestra completamente spalancata.

Toltasi le ciabatte,si infilò nel letto e avvolta da delle candide lenzuola,si addormentò subito,con quel sorriso ancora impresso sul volto.























Sulle alture dei monti Paoz,in una modesta casetta di forma insolitamente circolare,Gohan non riusciva proprio a prendere sonno. Si girava e rigirava nel letto e alla fine si mise sulla schiena,scrutando il bianco soffitto della sua stanza.

Il motivo del suo sonno mancato si poteva riassumere in una sola parola: Videl.

Dov'era in questo momento? Stava dormendo? Era in pericolo?

L'ultima volta che l'aveva lasciata da sola,Majin Bu aveva trasformato lei e tutti gli altri in tavolette di cioccolata,e Gohan non aveva potuto salvarla e non riusciva a perdonarselo,nonostante avesse un valido momento per non essere presente.

Dopo un amaro sospiro di rassegnazione,il giovane Saiyan si alzò e guardò Goten che stava dormendo della grossa nel letto a fianco. Era davvero uguale a Goku,in tutto e per tutto,per fino nel modo di russare così fragorosamente.

-Beata gioventù!- pensò Gohan sorridendo al fratellino e rimboccandogli le coperte che evidentemente non aveva apprezzato,visto e considerato che erano sparse per terra.

Cercando di fare meno rumore possibile,si diresse verso l'armadio con l'intento di cercare una delle sue innumerevoli tute da combattimento. Aveva il terrore che sua madre le avesse tutte bruciate per impedire al figlio di poter continuare a combattere,ma per fortuna non fu così,infatti dopo mille ricerche e nel buio più totale ne trovò una e se la infilò e,dopo aver controllato di non aver svegliato nessuno,specialmente Chichi,uscì dalla finestra e si librò in volo,verso Satan City.


Doveva assicurarsi che Videl stesse bene.


Ormai la strada la sapeva a memoria e il volo notturno non durò più di una mezz'ora e,accompagnato dalle luci delle stelle e in seguito,a quelle della città,si diresse verso la casa di Videl,su una collina sovrastante a Satan City.

Gohan atterrò dolcemente sul balcone della camera di Videl e notò la finestra aperta. Si avvicinò alla finestra e sbirciò all'interno della stanza. Quello che gli si aprì di fonte era uno spettacolo bellissimo: la ragazza dormiva beatamente abbracciando il cuscino e respirava profondamente.

-Come è bella- sussurrò Gohan.

Non voleva entrare in camera di Videl,gli bastava solo vedere che stesse bene. Gohan ,sollevato,stava già andando via,quando qualcosa lo fermò.
Il dolce sonno di Videl era stato interrotto da quello che sembrava essere un incubo,infatti la giovane iniziò a respirare affannosamente e faceva repentini movimenti con la testa.

Gohan,senza pensarci entrò nella stanza di Videl,che adesso stava anche sudando.
Il ragazzo si sedette sul letto della giovane e la guardava impensierito: non sapeva cosa fare,se l'avesse svegliata e lei l'avesse visto,si sarebbe arrabbiata tantissimo,visto che era da lei in veste di spia notturna.Videl continuava ad agitarsi e ad un certo punto si rizzò sul letto e aprì di scatto gli occhi.

-No Gohan!- urlò.

Resasi conto che quello era solo un incubo si tranquilizzò all'istante e si portò le mani sul viso madido di sudore.Aveva appena sognato che Gohan era stato facilmente sconfitto da un enorme mostro che,con i suoi mille tentacoli lo aveva imprigionato,strozzandolo.

Le ci volle un minuto per capire che Gohan era lì,accanto a lei,infatti dopo aver levato le mani dalla faccia,notò una sagoma straordinariamente familiare al suo fianco.

Accese l'abat jour sul suo comodino e quella sagoma divenne reale.

-Go-Gohan,che ci fai qui?- chiese Videl,visibilmente imbarazzata. Il Saiyan doveva aver sentito tutto.

Gohan si limitò a sorriderle.
Videl lo aveva sognato.

Videl amava quel suo sorriso così trasparente da sembrare quasi irreale ed era interamente dedicato a lei. Nessuno avrebbe mai immaginato che un eroe del calibro di Gohan potesse essere capace di simili gesti.

-Ho urlato talmente forte da svegliarti nonostante tu abiti a chilometri di distanza?- cercò di sdramatizzare Videl,ancora rossa in volto.

Il sorriso di Gohan si spense.

-No,ero venuto per...- si interruppe e chinò timidamente la testa.

-Per?- lo incalzò Videl.

-Ecco,volevo accertarmi che tu stessi bene- terminò schietto Gohan,alzando la testa verso la giovane e rivolgendole uno sguardo affettuoso.

Videl non poteva crederci.Gohan che si stava preoccupando per lei senza motivo? Era già capitato,al torneo,ma lei stava rischiando la vita contro quel mostro di Spopvitch. La ragazza non sapeva spiegarsi la causa di una simile attenzione,ma la cosa non le dispiaceva affatto.

-E perchè non dovrei stare bene?- lo tranquilizzò l'amica cercando di restituire a Gohan lo stesso magnifico sorriso che le aveva donato poco prima.

-Io..Voglio chiederti scusa.- disse Gohan chinando nuovamente la testa.

-Scusa? E per cosa? Gohan cos'hai,mi sembri strano-

La ragazza si stava preoccupando.

-Il fatto è che..se tu non mi avessi conosciuto non ti avrei cacciato in questo pasticcio,non avresti mai visto Majin Bu e non saresti mai venuta a conoscenza della mia presunta morte. Io..non c'ero quando quel mostro ha eliminato te e tutti gli altri e non ho potuto fare nulla per salvarti. Videl,ti ho fatta soffrire e non posso perdonarmelo. Se non mi avessi mai visto ora saresti una ragazza normale e sopratutto saresti rimasta allo scuro di tutto cio' che Majin Bu aveva fatto,invece ti tocca vivere con questo peso per tutta la vita e questo ricordo non potrà mai svanire dalla tua memoria.-

Gohan strinse con forza il lenzuolo di Videl.
Alzò lo sguardo in cerca di quello della giovane.

-Mi dispiace.- terminò con un velo di tristezza che si stava dipingendo sul volto.

La ragazza ascoltò attonita le parole del Saiyan.
Era senza parole e il suo volto di intingè nuovamente di gocce,questa volta non erano di sudore ma di lacrime.

-Gohan ma cosa stai dicendo!-

Il tono di Videl si fece più forte.

-Conoscerti è stata la cosa più bella che mi potesse mai capitare ed è stato grazie a te se sono venuta a contatto con una realtà che pensavo non potesse esistere. E poi sarei stata eliminata da Majin Bu in ogni caso,sia se fossi stata sulla Terra o al palazzo di Dende. Tu non capisci,mi hai salvato la vita,mi hai salvato da tutto. Mi hai dato la possibilità di contribuire alla sconfitta del nemico. Ho sempre avuto la massima fiducia in te e nelle tue capacità,ma quando tuo padre ci aveva detto che te ne eri andato..

Videl trattenne un singhiozzo.

..Il mondo mi è letteralmente crollato addosso- Videl abbassò la testa e le lacrime caddero sulle lenzuola.

-Sai,quando ci siamo divisi,non ci siamo salutati come si deve,ti ho lasciato andare senza problemi,pensavo che nel giro di qualche ora tu potessi tornare da me e dalla tua famiglia sano e salvo, e che tutto sarebbe finito nel migliore dei modi,invece..

..non poteva essere vero,non potevo crederci. Tentavo disperatamente di convincermi che tu fossi ancora vivo,ma nessuno mi dava retta perchè non avvertivano più la tua aura e tutti cercavano di smontare questa mia teoria nel tentativo di rassegnarmi alla realtà,e forse facevano bene,ma mi era impossibile,finchè ho avuto la parziale certezza di quello che dicevo quando con tua madre e Bulma non siamo riusciti a trovarti in Paradiso-

La ragazza continuò a piangere,ma di gioia.

Gohan non sapeva che dire,non si aspettava una reazione del genere da parte di Videl. Il ragazzo era in un tumulto di emozioni. Provava un affetto immenso per quella ragazza apparentemente così forte,ma dentro così fragile. Nessuno l'aveva mai fatto sentire così e doveva sdebitarsi con lei,doveva tranquilizzarla,farle sentire la sua presenza,farla sentire protetta,ora che era insieme a lei.

Gohan si sporse in avanti nel tentativo di abbracciarla.

-Gohan,non so se ti conviene,sono in un lago di sudore e di lacrime- lo fermò Videl prendendolo per i polsi. In realtà non aspettava altro che un suo abbraccio,ma voleva essere più presentabile e non in pigiama e sudata.

-Oh stai tranquilla,non mi importa assolutamente- le sorrise il giovane.

La ragazza liberò la presa e si trovò nel mezzo di quelle braccia così possenti e indistruttibili che si sentiva completamente al sicuro da ogni pericolo e il suo viso contro quel petto così forte. Videl chiuse gli occhi,voleva assaporare attimo per attimo quel momento.

-Videl..non ti lascerò mai più- le sussurrò all'orecchio,mentre le accarezzava teneramente i capelli.

L'abbraccio si fece ancora più forte,stava diventato quasi doloroso,ma alla giovane non importava.Lui era lì, e la stava abbracciando.

-Davvero?- domandò Videl ancora appoggata al suo petto.

-E' una promessa.- rispose il Saiyan.

Gohan sciolse lentamente quell'abbraccio e asciugò una lacrima che non era ancora scomparsa dal viso bianco della giovane.

I due si scambiarono un sorriso che valeva più di mille parole.

-Ora devo andare,spero solo che mia madre non si sia svegliata,altrimenti sono guai seri!- rise Gohan.

-Hai ragione,tua madre sa essere più pericolosa di tutti i Majin Bu di questo mondo!- condivise Videl e i due si misero a ridere.

Gohan si alzò dal letto e si diresse verso la finestra,ancora spalancata.

-Aspetta!- Videl lo aveva preso per un braccio e lo tirò a sè schioccandogli un bacio sulla guancia.

-Grazie di tutto Gohan- sorrise.

Gohan,trattenendo l'imbarazzo guardò affettuosamente la ragazza.

-Ciao Videl,ci vediamo- sorrise.

E dopo aver varcato la finestra si librò in aria,diretto verso casa sua.

Videl sospirò felice,spense l'abat jour e cacciò la testa nel cuscino pensando a tutto ciò che le era appena capitato,ma poco dopo si addormentò,nonostante avesse appena vissuto un sogno nella realtà.

Durante tutta la durata del viaggio,Gohan non fece altro che pensare a lei,alla loro conversazione,a quanto Videl fosse stata male per lui,al calore del suo viso sul suo petto e al bacio che gli aveva dato.

-Sono un completo imbecille.- sospirò amaramente.

-Me ne sono andato come se niente fosse,come se quel bacio non ci fosse mai stato.- continuò,accarezzandosi la guancia sinistra.

-Dovrò farmi perdonare al più presto- concluse.

Arrivò ai Monti Paoz che era quasi l'alba,entrò in camera sua passando attraverso la finestra e tentando di fare meno rumore possibile per non svegliare Goten,si levò la tuta e si rimise a letto,felice di aver constatato che la sua amica stava bene.




"Amica". Gohan stava cominciando ad odiare quella parola.

  
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