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Autore: WhispererOfTheNight    21/08/2012    0 recensioni
Un storia tra passato e presente, un'archeologa che cerca di ricostruire un passato dai contorni bui, un destino che può essere cambiato,l'amore che va oltre ogni cosa, anche contro il tempo, anche contro la morte...(TEMPORANEAMENTE SOSPESA)
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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                                                 Tombe senza nome

Guardavo il panorama dalla finestra della mia camera del Bell Hotel, dove alloggiavo. Quel posto era davvero incantevole: affacciava sul fiume Stour, che scorreva placido nel silenzio della sera, accompagnato solo dall’ultimo cinguettio di qualche uccellino che di lì a poco sarebbe andato a dormire.  Ma anche di fronte a quello spettacolo, l’unica parola che riecheggiava nella mia testa ormai da ore era sempre la stessa. –Un fantasma…- mormorai. No. Era impossibile. Da scienziata non potevo credere in queste cose, come non credevo negli alieni e in Babbo Natale. E anzi, avevo svariati dubbi anche sull’esistenza di Dio, nonostante la mia famiglia fosse formata da cattolici convinti. Perciò anche soltanto pensare nella presenza di un fantasma per me rasentava la follia. Ma anche se mi aggrappavo disperatamente a tutte le mie convinzioni, il pensiero che Marcus fosse un entità senza corpo, di solo spirito,  non mi dava tregua. Esasperata, mi alzai e decisi di fare qualche ricerca al mio computer portatile. Digitai la parola “fantasma” su Google e immediatamente comparvero le informazione più disparate. Storie di incontri con ectoplasmi, spiegazioni pseudo-scientifiche su cosa fossero, addirittura chi asseriva di essere andata a letto con un fantasma.  Una di queste cretinate però catturò la mia attenzione. Era una delle tante spiegazioni senza capo ne coda di cosa fossero i fantasmi, ma non so perché mi rimase impressa. “ I fantasmi sono entità formate di materia ectoplasmatica, che in parole più semplici potremo definire spiriti, anime rimaste intrappolate sulla terra. In genere sono persone morte in maniera violenta, rimaste attaccate al luogo dove sono defunte. Perché rimangono nel luogo dove sono morte? Questo non è un dato del tutto chiaro. In linea generale si potrebbe dire che non passano nell’aldilà perché devono ancora fare qualcosa nel nostro mondo, qualcosa che non sono riusciti a portare a termine, hanno lasciato, insomma, qualcosa in sospeso…”- Ridicolo!- sbottai a voce alta chiudendo il portatile di scatto. Quante stronzate, cose in sospeso, ma per favore! Eppure, nonostante sapessi che erano solo un mucchi di sciocchezze, un tarlo dispettoso nella mia mente non mi dava tregua. -Sei sicura che si tratti solo di sciocchezze? Pensaci bene Virginia: un ragazzo che appare a scompare, muri nella villa che tu vedi ma che poi scompaiono come per magia e l’intera dimora che sembra avere un’aria sinistra, come se nascondesse qualcosa di orribile tra le sue stesse mura…tu stessa hai detto che è impossibile vedere ville patrizie conservate così bene nell’arco dei millenni, perché allora questa è praticamente perfetta?- continuava a ripetere la voce antipatica nella mia testa. – Dannazione!- esclamai furibonda. Ma improvvisamente sobbalzai. Il mio cellulare aveva cominciato a squillare. Lo afferrai velocemente e vidi un nome che mi fece sussultare. John Grey.

 

 

-Allora Dottor Grey, mi illumini, l’esperto è lei- disse Carl Donovan sorridendo al giovane archeologo chino sulle due tombe ritrovate a diversi metri della villa. – Francamente Professor Donovan, sono molto contento che mi abbiate chiamato per analizzare questa sepoltura- disse Jonh senza smettere di fissare la fossa nel terreno.- Eri l’unico da queste parti Jonh- disse Damian con aria sarcastica guardandolo con sufficienza.  Notando l’aria alquanto tesa di Damian, Carl Donovan pensò bene di alleggerire la situazione mandando Damian a controllare lo scavo che procedeva all’ interno della villa. Mentre si avviava, Damian mi guardò con aria ferita, ma il suo atteggiamento cominciava  a darmi sui nervi. Da quando Jonh era arrivato sul sito per analizzare la tomba trovata a poca distanza dalla villa, Damian era di cattivo umore e non mancava di sottolineare il suo disappunto nei miei confronti o in quelli di Jonh con battutine velenose e frecciatine fuori luogo, anche se io sapevo che avrebbe reagito in questo modo. Quando avevo ricevuto la telefonata di Jonh la sera precedente che mi aveva avvertito della scoperta e che sarebbe stato lui ad analizzare la tomba, immaginai che Damian avesse sfasciato l’intero cantiere sentendo che sarebbe stato lui l’archeologo forense ad occuparsi dei corpi trovati al suo interno. – Che dire Professore- cominciò Jonh alzandosi in piedi- è una tomba a fossa, niente di inusuale, bhe a parte per la sua posizione e per i corpi ivi presenti. Infatti la presenza di una tomba vicino a una villa non è molto usuale, per di più solitaria, senza nessun altra sepoltura nei paraggi. Per quanto riguarda i corpi invece, nonostante mi ci vorrà del tempo per analizzarli meglio,  a primo impatto, direi che si tratti di una donna, vista la larghezza delle ossa pelviche, e bhe, per l’altro corpo, penso che abbiamo capito tutti di cosa si tratta. Jonh mi guardò con aria triste. Accanto allo scheletro della donna, un piccolo corpicino faceva capolino dal terreno. Un bambino.

  
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