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Autore: yume    05/03/2007    6 recensioni
Ancora adesso non so cosa mi abbia scosso dentro, ma sta di fatto che se anche non lo volevo ammettere, quello che mi aveva detto Naruto si era insinuato dentro di me come l'edera si attacca ai muri delle case. E come l'erba, non se ne sarebbe mai andato...
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Uahahahah!!! E son tornata, yeah!!!
Lo so, sono un pochino in ritardo, ma mi sono bloccata e poi ho avuto altre cose da fare...chiedo perdono uu

Vi lascio alla lettura, sperando che non faccia troppo schifo XD

Ciao!

Capitolo 4: Prayer



Non le piaceva quello che aveva fatto, perchè le era sembrato di non avere fiducia nei suoi compagni.
Non le piaceva quello che i suoi compagni le avevano fatto, perchè le era sembrato che loro non avessero fiducia in lei.
Ma soprattutto non le piaceva quello che aveva scoperto, perchè adesso tutto dipendeva da troppe variabili e quindi non poteva sapere se sarebbe andato tutto bene e ci sarebbe stato quel finale che tanto le piaceva da bambina, dove l'eroe vince e la pace trionfa.
Non aveva bevuto la storia di Naruto e Sasuke, lo sapeva benissimo che qualcosa non andava nel biondo. Forse si erano dimenticati che lei era il ninja medico della squadra 7 e che quindi era in grado di capire immediatamente se c'era qualche problema. Quindi dopo averli lasciati soli, come pensava fosse giusto, si era diretta immediatamente da Tsunade per esporle i suoi pensieri e, forse, scoprire che si era veramente immaginata tutto.
Purtroppo, però, lei sapeva anche che il suo istinto e l'addestramento a cui l'hokage l'aveva sottoposta non sbagliavano mai, men che meno se in ballo c'erano i suoi amici. Ed infatti...quello che aveva scoperto insieme a Tsunade, che già aveva dei sospetti e stava studiando su dei libri di botanica, l'aveva traumatizzata. Non per quello che poteva succedere, sinceramente in quel momento non pensava minimamente al pericolo, ma piuttosto pensava a chi poteva perdere e in che modo. Un modo che lei riteneva assurdo ed insensato, proprio come quando aveva scoperto il destino di un jinchuuriki a cui viene estratto il bijuu.
Maledì.
Maledì per la prima volta il quarto Hokage.
Maledì quel villaggio.
Maledì se stessa. Ma tutto questo, e lei lo sapeva, era dettato dal dolore. Avevano appena ritrovato un compagno, una serenità, una tranquillità e già ne potevano perdere un altro.
Prega i kami che non sia quello che penso, perchè altrimenti dovrai dirgli addio. Intanto va a cercare più informazioni possibili su queste erbe medicinali e vedi di fare un buon lavoro, chiaro? Era quello che le aveva detto Tsunade prima di spedirla fuori dall'ufficio senza troppi fronzoli e lei immediatamente partì. Non aveva tempo da perdere.

Appena Sakura uscì dal palazzo dell'hokage, arrivò Sasuke correndo all'impazzata con Naruto sulle spalle. Non lo sentiva più tossire, ma non lo sentiva nemmeno respirare e questo non era bene.
Si chiedeva perchè diavolo dovevano succedere tutte a loro, non potevano fare una vita da ninja come tutte le persone normali? No! Prima lui, adesso quell'usurantokachi!
Spalancò la porta dell'ufficio di Tsunade incurante delle proteste di Shizune e guardò la quinta senza dire niente sperando che avesse il buon gusto e l'intelligenza di non fare domande a cui lui non sapeva rispondere e di portare il ragazzo svenuto in una stanza d'ospedale o in qualche posto dove potesse essere curato o almeno che lo facessero rinvenire.
Speranza vana.
Infatti l'hokage, vedendo il ragazzo moro irrompere senza ritegno nel suo studio con Naruto sulle spalle si alzò immediatamente e avvicinandosi gli chiese:
- Che diavolo succede adesso??
Avrebbe voluto rispondere a suon di imprechi ma non gli sembrava il caso, visto e considerato che aveva una certa fretta. Quindi dopo aver preso un respiro profondo per riprendere fiato e per riacquistare un certo autocontrollo, disse semplicemente:
- Non ne ho idea.
Si congratulò con se stesso, visto che il tono della voce era quasi quello di sempre se toglieva il fatto che era un pò più tirata per via della corsa.
Ma Tsunade non si lasciò convincere dal tono piatto con cui il moro aveva parlato perchè nonostante quel bamboccio cercasse di essere il duro di sempre, i suoi occhi lo tradivano e con lui tradivano anche tutta la preoccupazione che provava. Buon per lui, pensò la donna, che qui non ci sia uno specchio altrimenti chissà cos'avrebbe tirato fuori pur di negare.
Non perse altro tempo con domande cui sapeva di non poter ottenere risposta in quel momento prese Naruto dalle spalle di Sasuke e lo portò in una stanza vicina all'ufficio immediatamente seguita dal moro, che stava a non più di due metri dall'amico. Una volta entrato nella stanza diede una rapida occhiata intorno per capire dove si trovava. Sulla destra vi era un letto tipico da ospedale eccezion fatta per il contenitore, che portava al suo interno la cartella clinica, che non c'era ed immediatamente di fronte si trovava un lettino ricoperto da una striscia di carta bianca. Sulla destra di quest'ultimo si trovava un paravento che supponeva avesse la funzione di separare l'ala "degenza e visita" da quella di "ricerca" perchè addossata alla parete dove si trovava l'entrata vi era una scrivania piuttosto grande immersa nel disordine ma dal quale spiccava un microscopio, vetrini, libri di vario genere, fogli con appunti, cartelle di vario colore. La parete opposta all'entrata era occupata quasi completamente da una finestra e dalle tende bianche.
Sembrava una stanza d'ospedale. Non sapeva che all'interno del palazzo ci fosse una cosa del genere. Tsunade, intuendo la sua domanda, mentre deponeva Naruto sul lettino medico, disse:
- E' il mio ambulatorio. L'ho fatto costruire mentre tu non c'eri. E ora vediamo cos'ha questo moccioso. Dimmi i sintomi e tutto quello che ti è sembrato strano.
Sasuke incrociò le braccia e, lanciando un'occhiata perplessa iniziò a spiegare.
- E' svenuto circa un quarto d'ora fa e non ha ancora ripreso conoscenza. Stamattina era pallido come uno straccio e debole. Faticava a stare in piedi. Poi si è messo a tossire e mentre faceva questo tossiva sangue e bile. Ieri aveva mal di testa e dopo aver mangiato ramen lamentava mal di stomaco.
Tsunade, che ben sapeva che quello era matematicamente impossibile, si girò e guardò il ragazzo con un misto di stupore e preoccupazione. Si rigirò immediatamente ed alzò la maglia di Naruto mentre Sasuke si avvicinò silenziosamente. La donna, poi, iniziò a visitarlo anche se sapeva che non c'era molto da controllare se non una cosa: il sigillo. L'unico problema era che di solito quel sigillo appariva quando il biondo impastava il chakra ma il suddetto biondo al momento era incoscente. Visto che non aveva tempo da perdere cercò di curare quella lesione interna che aveva trovato ma che comunque non era troppo grave e sperare che Naruto si svegliasse in poco tempo perchè non ne avevano da perdere. Ci mise poco più di un attimo a curare quella lesione e quindi a far ritornare regolare il respiro del ragazzo, ma sapeva che sarebbe servito a poco perchè se non facevano qualcosa in fretta la lesione non solo si sarebbe ripresentata, ma ci sarebbero state conseguenze ben peggiori.
Per loro fortuna Naruto riprese conoscenza poco dopo e, con sguardo ancora sfocato, cercò di capire dove si trovava. Riconobbe Tsunade e Sasuke e cercò di parlare ma senza successo; la donna allora gli disse:
- Non cercare di parlare, non riusciresti. Ora cerca di impastare un minimo di chakra. Mi occorre vedere il sigillo.
Sasuke guardò un attimo storto la quinta perchè riteneva inaccettabile una cosa del genere ma non proferì parola. Meglio non contraddirla quando c'era di mezzo la medicina.
Naruto annuì e con estrema fatica riucì ad impastare un minimo di chakra.
Immediatamente il sigillo comparì ma altrettanto immediatamente Tsunade si accorse di qualcosa di sbagliato in quel sigillo.
Sasuke, che non aveva perso un solo sguardo della donna, capì subito che c'era qualcosa che non andava per il verso giusto ma non fece in tempo a parlare perchè venne anticipato dalla quinta che si rivolse a Naruto:
- Bene, siamo a posto. Adesso ti sistemo sul letto e tu non dovrai assolutamente muoverti, intesi? Se ti pesco anche solo seduto te la vedrai con me! Farò venire Shizune per controllarti.
Detto questo prese il biondo in braccio e lo sistemò sul letto, coprendolo con il lenzuolo candido. Naruto, però, cercò immediatamente di alzarsi biascicando che stava benissimo e che non c'era ragione di restare ancora lì ma Tsunade mise a tacere qualsiasi protesta con un:
- Urusai!
Da quell'unica parola e dall'occhiata infuocata che gli aveva rivolto, il ragazzo comprese che era meglio fare come diceva se non voleva lasciarci le penne ma continuò comunque a brontolare e borbottare di tutto, proprio come un bambino che non vuole farsi la puntura.
Tsunade ignorò bellamente tutti quei borbottii e brontolii e con un cenno della testa fece capire a Sasuke di seguirla nel suo ufficio. Il ragazzo lanciò un'occhiataccia a Naruto per fargli capire che se l'avesse trovato in giro non solo lo avrebbe riportato in camera ma lo avrebbe legato al letto e poi seguì la donna senza tenere conto di Naruto che gli aveva lanciato non si sapeva bene che epiteto considerandolo probabilmente un impiccione.
Mentre andavano allo studio della quinta, Sasuke si perse nei suoi pensieri cercando di capire cosa accidenti stava succedendo al suo compagno di squadra e cosa diavolo voleva dirgli l'hokage, la quale era ben intenzionata a non aprire bocca prima di essersi chiusa nel suo ufficio. Una volta davanti ad esso disse a Shizune di andare all'ambulatorio e di tenere Naruto sott'occhio in modo che quella testa calda evitasse di alzarsi e di andarsene in giro conciato com'era. Poi entrò nello studio, e si mise alla scrivania (totalmente in disordine e con scartoffie ovunque, constatò Sasuke) e si mise a trafficare con libri e carte in attesa che il ragazzo moro si sedette davanti a lei dopo aver chiuso la porta. Una volta che Sasuke si trovò accomodato lei continuò ad indaffararsi con le carte, apparentemente interessata oppure presa da un'improvviso senso dell'ordine. Ma il ragazzo sapeva che stava prendendo tempo, cosa che lui non amava e quindi senza giri di parole disse:
- Cos'ha il sigillo?
A quella domanda così diretta Tsunade smise di scartabellare e guardò Sasuke. Si mise poi comoda sulla poltrona, portando i gomiti sui braccioli e le mani incrociate. Pensò a come far capire al ragazzo cosa stesse succedendo, ma visto che nemmeno lei ne era certa optò per i semplici fatti, la verità ed una punta di supposizioni. - Non ne sono certa, ho già mandato due persone in missione per procurarmi ciò di cui ho bisogno per venirne a capo. Quello che so è che il sigillo è diverso, come se si stesse spezzando. E il corpo di Naruto reagisce di conseguenza.
Se gli avessero dato una serie di pugni nello stomaco forse si sarebbe sentito meglio che in quel preciso istante. Non sapeva cosa voleva dire, ma dal tono della quinta voleva dire solo guai. Guai per Naruto.
- Perchè reagisce così? E cos'ha provocato l'indebolimento del sigillo?
Tsunade lo guardò stupita per un attimo ma poi si ricordò che lui non era ancora tornato quando Jiraya aveva spiegato cosa significava l'aumento delle code di Naruto e non c'era quando, in missione, Sakura aveva scoperto cosa succedeva ai jinchuuriki privi di bijuu. Sospirò, maledicendolo mentalmente per farle perdere tempo, per poi iniziare la spiegazione
- Come sai Naruto ha dentro di se Kyuubi. Lui è un jinchuuriki, come lo è Gaara. Tu non lo sai, ma adesso Gaara è privo di bijuu
Sasuke stava per parlare, dicendo che non era quello che aveva chiesto ma Tsunade continuò il discorso, prima che il ragazzo potesse parlare.
- Un jinchuuriki privo di bijuu muore. Gaara, nel momento in cui si è ritrovato senza Shukaku è morto, ma poi per circostanze che a te non devono interessare, è riuscito a sopravvivere.
Sapeva benissimo che quello che aveva appena detto sembrava un contrasto dietro l'altro, ma non aveva intenzione di stargli a spiegare tutta la missione a suna.
Sasuke, dal canto suo, aveva sentito distintamente solo la prima frase perchè poi tutto il resto gli era sembrato così ovattato, distante, che non aveva prestato molta attenzione. Le uniche cose che gli rimbombavano nella testa erano "Un jinchuuriki privo di bijuu muore" e queste si ripetevano come un mantra...Tsunade cercò di riportarlo all'attenzione, vedendo che gli occhi del ragazzo sembravano vuoti
- E non è tutto. Naruto, al momento, ha usufruito di 4 code. Ma il chakra di Kyuubi corrode le sue cellule e contemporaneamente le guarisce. In questo modo la vita di Naruto è diminuita perchè il numero di cellule che il corpo può riprodurre è determinato alla nascita e se questo processo accelera, la vita diminuisce
- ...cosa?
- Hai capito benissimo. La vita di Naruto è diminuita. Non si sa di quanto, ma è così. Inoltre il sigillo si sta spezzando, come ti ho detto prima
- Come fai a saperlo?
Non voleva crederci, Sasuke...
- Perchè di solito il sigillo è nero e ben visibile quando Naruto impasta il chakra. Adesso però è grigio. Inoltre il disegno si sta piano piano sfaldando. Mancano già due raggi e da adesso in poi il processo non potrà far altro che accelerare.
No, non voleva crederci, Sasuke. Non lo concepiva.
Sapeva che in quel momento si stava comportando da moccioso, ma non gli interessava. Non voleva credere che quell'usurantokachi potesse lasciarci le penne in una maniera così stupida...
" No...non ci credo. Non può...NON PUO'!! "
Questo diceva il suo cuore, ma la sua mente aveva recepito perfettamente dove Tsunade volesse andare a parare e lo sapeva. Lo sapeva e ci credeva.
Esempio perfetto di quanto possano viaggiare su due piani differenti mente e cuore, a volte...
Adesso che gli aveva detto tutto ciò, voleva sapere. Sapere com'era successo, sapere cosa c'era da fare, sapere cosa sarebbe accaduto da quel momento in poi all'amico. Ma soprattutto, voleva sapere chi erano i responsabili. Voleva avere nomi, avere dettagli...Voleva avere una ragione ed un motivo per sfogare la sua rabbia, la disperazione che non voleva ammettere di provare.
Voleva avere un motivo per sfogare il suo dolore...
- Com'è successo?
Parole sussurrate come se, se le avesse dette a voce più alta, anche il suo cuore le avrebbe accettate come vere. E lui non voleva...
- Lo spiedo
Una parola. Una semplice parola. Il nome di un'arma che si usa tutti i giorni nel mestiere di ninja. Uno spiedo...l' "incidente di percorso"...MALEDIZIONE! Perchè era stato così idiota da non capirlo subito??Perchè non aveva approfondito, perchè???
- ...come...?
- Quell'odore di erbe era uno spiedo che al contatto col calore corporeo si è sciolto non lasciando traccia. Per fortuna tu mi hai fatto visitare Naruto prima che anche l'odore sparisse del tutto
Che gran consolazione, pensava Sasuke. Il suo amico stava morendo e lei gli diceva di essere stato in gamba! Odiava Tsunade in quel momento perchè non gli lasciava essere quello che lui si sentiva: un inetto.
Ancora una volta si sentiva inutile, debole...
Si chiedeva perchè dovesse essere sempre lui a dover subire perdite importanti e dover essere lì ad assistervi senza poter fare niente...
Era lì quando Itachi aveva ucciso i suoi genitori, era lì quando il fratello aveva cercato per la prima volta di prendere l'amico. Era lì quando quel maledetto spiedo si era conficcato nel collo di Naruto...E lui era stato così debole da non fare niente...
Tsunade continuò il suo discorso:
- Quella mistura di erbe e altri elementi che non sono ancora riuscita ad individuare stanno spezzando il sigillo. Alcune agiscono direttamente su di esso, altre sul corpo di Naruto, altre ancora...sulla sua mente...
- Spiegati
- Alcuni elementi agiscono sul sigillo, indebolendolo e rafforzano lo spirito di kyuubi stimolandola a spezzarlo del tutto. Per aiutarla, altri elementi agiscono sul corpo di Naruto, interferendo col suo chakra e provocandogli lesioni interne per indebolirlo...
- E quelli mentali?
- Quelli mentali...agiscono sulla sua psiche, portandolo a vedere e rivivere all'infinito tutti i dolori che ha provato e...
- E??
Si stava stufando di quel modo di parlare di Tsunade!!
- E rendendo reali, nella sua mente, le sue più grandi paure, quelle cose che non vorrebbe mai che si avverassero...Sai a cosa mi riferisco.
Non rispose ma aveva capito benissimo cosa intendeva...Invece fece una domanda che forse, in futuro, si sarebbe pentito di aver posto.
- Cosa succederà adesso?
- Al momento Naruto è ancora in grado di controllare Kyuubi e di mantenere se stesso. Ma presto il suo corpo cederà...ma ancora prima la mente. E nel momento in cui Naruto userà anche solo per una volta il chakra di kyuubi, lei si libererà definitivamente...
Non aveva terminato la frase, ma dallo sguardo di Sasuke, aveva compreso dove andava a finire...
- Cosa facciamo?
Voleva sapere cosa fare, voleva avere un qualche appiglio, anche fittizio, per sperare di non perdere anche lui...In quel momento non gli interessava se era finto, non gli interessava se era una bugia...Lui voleva averlo
- Devi tenerlo sotto controllo, evitare che usi il chakra di kyuubi. Tenerlo lontano dai guai. Noi intanto cercheremo gli elementi di quello spie..
- IO devo STARE FERMO, mentre il mio amico STA MORENDO??
Si era alzato in piedi e aveva sbattuto le mani sulla scrivania, creando anche qualche scheggia. Tsunade non si fece impressionare e, guardandolo negli occhi disse:
- Sappiamo entrambi chi è il colpevole ed entrambi sappiamo cosa vuole in realtà. Usa il cervello e vedi di non cacciarti nei guai e di non crearmi problemi o finirai nuovamente davanti ad una tomba
- Non mi interessa se Orochimaru vuole ancora il mio corpo, io non starò fermo a guardare mentre Naruto ci lascia le penne.
Non aveva urlato, ma le sibilò come se si stesse trattenendo dal dare un pugno in faccia all'hokage.
A quelle parole Tsunade si alzò in piedi e prese il collo della maglia di Sasuke, portandogli il volto a due centimetri di distanza
- Naruto ci sta lasciando le penne proprio perchè Orochimaru vuole te. Vediamo di non fare altri danni, chiaro?
- Proprio perchè è colpa MIA, che voglio trovare una soluzione
Disse affrontando lo sguardo di fuoco di Tsunade.
- Tu, moccioso, farai quello che ti dico io. In questo momento mi servi accanto a Naruto, per evitare che quell'idiota faccia qualche scemenza. Al momento opportuno sarai avvertito ma fino ad allora tu starai vicino a lui, mi sono spiegata? Se ti becco lontano da lui più di due metri avrai a che fare con me. Ora vattene, devo trovare un modo per tirare fuori dai guai sia te che quell'idiota. Se proprio vuoi fare qualcosa, prega i kami che Naruto resista fino a quando non avremo il rimedio.
Detto questo lasciò la maglia di Sasuke, si risedette e ricominciò a trafficare con le scartoffie.
Il ragazzo la fulminò con lo sguardo e se ne andò senza nemmeno mostrare il degno rispetto che si deve ad un hokage anzi, sbattè violentemente la porta per dirigersi verso l'ambulatorio dov'era Naruto.
Arrivò quasi subito, visto il suo passo spedito per cercare di smaltire il miscuglio di emozioni.
Trovò Shizune davanti alla porta, lo fece passare e la richiuse dietro il ragazzo. Sasuke si avvicinò al letto di Naruto e quest'ultimo lo notò subito come notò lo stato d'animo non proprio sereno dell'amico.
- Che succede?
- Niente.
- Bugiardo
- Può darsi, ma non ti interessa. Dormi
- Ma non ho sonno
- Bugiardo, giù e dormi dobe.
- Ma come ti permetti???
- La vuoi finire di fare baccano? Dormi!
Naruto non ne voleva sapere di dormire anche se effetivamente aveva un gran sonno, visto tutto il sangue che aveva perso. Ma non voleva darla vinta al moro e continuò a protestare fino a quando non si addormentò per la fatica.
Sasuke ringraziò mentalmente lo sbraitare, che gli aveva permesso di dare un pò di pace alle sue orecchie tartassate dai continui urli del biondo.
In quel silenzio, si mise a pensare...
Lui, pregare i kami?
Quei kami che l'avevano ignorato per una vita intera?
Perchè doveva pregare qualcuno che l'aveva privato di una famiglia?
Perchè doveva pregare qualcuno che gli aveva tolto un fratello?
Perchè doveva pregare qualcuno che gli stava togliendo anche il migliore amico?
No, lui non credeva più a queste cose.
Non credeva ci fosse qualcuno che ti ascoltasse, visto che si era ritrovato a guardare la tomba dei genitori.
Non credeva ci fosse qualcuno che ti aiuta, perchè allora lui non avrebbe passato tutta l'infanzia a guardare tramonti rosso sangue seduto su un pontile in completa solitudine.
Non credeva ci fosse qualcuno disposto ad ascoltarlo, perchè altrimenti non si troverebbe in un ambulatorio, al capezzale del proprio migliore amico.
Amico che stava morendo.
No, non credeva ai kami.
Una volta aveva letto una frase, una canzone forse...
"Un dolore rinato avanza lentamente verso la sua fine"
Si prese in giro da solo...

- Bene, andate e vedete di portarmelo. Dobbiamo andare avanti e questo è il momento più propizio.
- Si
Detto questo due figure sparirono.
Due persone si stavano dirigendo verso Konoha. Un ragazzo dai capelli mori, tenuti stretti da un elastico e un uomo con un enorme spada avvolta in una benda. Entrambi avevano un mantello nero con ricamate nuvole rosse.
Nuvole che avrebbero portato distruzione, caos.
Akatsuki.

Continua...

Bene!!! Dopo una lunga pausa ritorno con un capitolo!! Spero vi piaccia e aspetto commenti!
Il titolo di questo capitolo è una canzone di HYDE, prensente nell'album "666". Vi consiglio di ascoltarla *_*
Lo so che non ha molto senso mettere questo titolo proprio qui, ma mi piaceva il contrasto che crea XD

Ora passiamo ai dovuti ringraziamenti:
v kagchan: Grazie mille, spero che questo capitolo ti piaccia^^

elie191: Grazie! Mi spiace di averti fatto aspettare tanto^^'''

skiblue: Sono felice che ti piaccia l'inizio! Si a volte Sasuke è esilarante XDDD, accontentata la tua curiosità!^_-

Amber: Spero ti piaccia anche questo capitolo nonostante Sakura faccia una bella figura XD

Kodamy: Non è che mi piaccia far soffrire i personaggi...è che se non succede qualcosa io che cosa scrivo?XD
Sono felice che ti piaccia^^ Beh, si, Sakura mi sta altamente antipatica ma non potevo certo farle capire tutto visto che non aveva gli elementi necessari. Aveva solo sensazioni^^'''
Vero che sono belle??*_*

Scintilla: Grazie mille!!! Beh, se Naruto stesse bene di sicuro non si farebbe trattar male XD Ma non è nel pieno della forma, quindi... XP
Il tuo intuito ha fatto centro, come hai letto in questo capitolo!!! Si, quella frase mi piace proprio per quello!
Spero continuerai a leggere la mia ff, anche se non aggiorno troppo spesso! Ma farò il possibile^^

Grazie a tutti!! Ci risentiamo al prossimo capitolo!!!




  
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