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Autore: lirin chan    24/08/2012    1 recensioni
Anche gli angeli certe volte hanno bisogno di rifugiarsi nei propri desideri inutili...
[2. I wish you asked for my number and I wrote it down on your arm]
Io vorrei... sfiorarti.
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione, Contesto generale/vago
Capitoli:
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Personaggio/Coppia: Dean/Castiel
Rating:
Pg

Avvertimenti: AU, Slash
Conteggio Parole:
487

Beta: Tristemente Me
Trama: Io vorrei... poter sentire quell'elettricità.
Note: Tutto è partito da questo post su Tumblr e lentamente prende piede nelle mia testa. In realtà forse mi sento solamente un po' come Castiel in questo momento e ho voglia di sfogarmi. Vorrei che le cose fossero andate diversamente e mi immergo in desideri inutili perché sento che sono le uniche cose a cui posso aggrapparmi. Magari continuando a scrivere questa serie riuscirò ad uscirne.
Dedica: Dedico l'intera serie a quel pazzo gruppo delle Slash Fan su FB perché... beh, c'è bisogno di spiegarlo? Vi amo tutte, ragazze!
Disclaimer: Dean, Castiel & Co non sono miei!... Vi prego, datemi un Cass tutto per me çwç Ne ho bisogno!
Musica: Florence and the machine – Heavy in your arms

~ I Wish ~
~ I wish I was human and you and I met at the grocery store ~

Accadde poco prima che tu nascessi.
Seguii un Angelo di terza classe per mera curiosità.
Entrò in uno di quei posti dove tu e Sam comprate il cibo.
Lo vidi seguire una donna ed un uomo e scoccare le sue frecce quando i due scontrarono i loro carelli.
Il Cupido se ne andò subito dopo, io rimasi per molto tempo ad osservare i loro occhi illuminarsi e le loro anime risplendere all'onisono.
Io vorrei...

Il rumore del metallo che si scontra e di oggetti che rotolano a terra rimbombò per tutto il piccolo negozio.
Dean sibilò di dolore per aver battuto bruscamente lo stomaco sulla maniglia del carrello. Tentò di riprendere il fiato che gli si era spezzato malamente pochi attimi prima.
"Porca..." Digrignò tra i denti già pronto a scorticare vivo il coglione che non guarda dove va – anche se lui era stato il primo a distrarsi per il bel culo esposto dai jeans a vita bassa della nuova commessa. "Testa di cazzo! Ma dove guardi?!" Esclamò, tenendosi ancora lo stomaco e facendo qualche passo di fianco al suo carrello un po' ammaccato. Quello dello scemo con cui si era scontrato era rovesciato e la spesa sparpagliata un po' ovunque - per fortuna non sembrava esserci niente di rotto.
Si accorse solo in un secondo momento dell'uomo accucciato di spalle intento a raccogliere in fretta i barattoli di fagioli.
"Ehi, dico a te!" La sua giornata non era iniziata nel migliore dei modi – ennesimo litigio con suo fratello per decidere chi avrebbe regalato cosa alla madre per il suo compleanno – e quello scontro era la ciliegina sulla torta. Voleva almeno sfogarsi un po' con quel demente – anche se, molto probabimente, la colpa era interamente sua.
Lentamente, l'altro si alzò. Dean potè notare le sue spalle minute sotto un trench un po' troppo largo per lui subito prima che si girasse a guardarlo.
"Mi dispiace, dovevo stare più attento" Le labbra rosa si mossero in semplici movimenti ipnotici facendo intravedere la lingua. A Dean mancò il fiato.
Alzò gli occhi incontrando un oceano blu dove si sentì affogare e poi fu come respirare di nuovo e soffocare all'infinito. Fu come essere colpiti e colpire allo stesso tempo. Essere leggeri come piume in Paradiso e pesati come macigni all'Inferno.
"No... Colpa mia" Gracchiò mentre l'altro lo fissava, quasi curioso.
C'era elettricità che correva tra loro. Dean poteva sentirla sulla punta delle dita e solleticargli il volto.
In mezzo a barattoli e cianfrusaglie varie sparse per terra l'altro tese una mano tra loro.
"Castiel" Disse.
Dean osservò quella mano curata davanti a lui, quasi come un invito a lasciarsi afferrare o a trascinare l'altro verso di se.
La toccò. La strinse. L'elettricità concentrata in un solo punto. Brividi quasi dolorosi.
"Dean"
Si lasciò avvolgere, soffocare, affogare, colpire, trascinare.
"Mi chiamo Dean"

Io vorrei...
poter sentire quell'elettricità.
   
 
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