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Autore: Clopina    25/08/2012    4 recensioni
Raccolta di brevi storie.
3 - A volte le decisioni in guerra vanno prese con coraggio e distacco, più con gli istinti che con la volontà cosciente e la ragionevolezza.
4 - Conoscere il loro ‘nipotino’ può diventare un’esperienza debilitante per il Team.
5 - Di sicuro nessuno di loro si sarebbe mai aspettato di passare l’ultimo dell’anno in quella situazione.
Genere: Avventura, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Prompt 086. CHOICES
Non è sempre facile essere un colonnello, specialmente quando hai sotto il tuo comando uomini così giovani e imprudenti.




- base militare USA di Cam Ranh Bay, Vietnam, marzo 1970


"Si può sapere cosa vi è saltato in mente?"

Il tenente e il capitano sembrarono farsi ancora più piccoli alle sue parole. Erano entrambi in piedi davanti alla scrivania, abbigliati nelle loro tute mimetiche, le schiene diritte, le mani strette dietro la schiena, gli occhi fermamente puntati sul muro dietro al colonnello.

Hannibal era furioso.

Era abituato a ricevere rapporti che condannavano azioni degli uomini del suo team – perfino Ray, che ad occhi poco esperti poteva sembrare il più mansueto dei quattro, veniva spesso nominato – ma questo era troppo.

"Dovrei fare rapporto al generale per il vostro comportamento, e sapete entrambi cosa comporterebbe una cosa del genere. Finireste dritti davanti a una corte marziale. Tu, Capitano, diresti addio alle tue ali e tu, Tenente, ai tuoi gradi."

Entrambi i diretti interessati trasalirono. Peck rimase a fissare ostinato il muro, anche se il suo viso perse una sfumatura di colore, mentre Murdock volse uno sguardo afflitto sul colonnello.

"Colonnello…"

"Non provarci nemmeno, Capitano. Conoscevate benissimo entrambi le conseguenze delle vostre azioni." Si fermò un attimo per far digerire loro le sue parole. Murdock spostò lo sguardo a terra. Peck rimase nella stessa posizione. Il colonnello afferrò il rapporto che era arrivato tra le sue mani mezz’ora prima e continuò. "Rubare un elicottero per volare fino a Nha Trang? Ma vi rendete almeno conto di quello che avete rischiato? Volare sopra territorio nemico senza autorizzazione? Potevate essere abbattuti e nessuno avrebbe mai conosciuto la vostra posizione. Nessuno potrebbe nemmeno averlo mai saputo."

Murdock aprì la bocca per rispondere, ma il tenente lo precedette.

"Noi abbiamo solo preso in prestito l’elicottero, signore. Non rubato. Lo abbiamo riportato indietro. Signore."

Peck sembrò capir subito di aver esagerato, ancora prima che le parole finissero di uscire dalle sue labbra. Troppo tardi per fermarle, però. Hannibal strinse gli occhi fulminando con lo sguardo il suo tenente, alzandosi in piedi, e perfino Murdock nella periferia del suo sguardo sembrò irrigidirsi ancora di più, spostandosi istintivamente verso l’esterno della sua visuale.

Peck chiuse gli occhi preparandosi all’esplosione.

Ma nonostante tutto Hannibal si ritrovò a studiare curioso il suo giovane tenente, una parte dell’ira provata prima vaporizzatasi nell’aria. Un sorriso affiorò sulle sue labbra mentre pensava che quella era il tipo di risposta che lui stesso avrebbe potuto dare ad un ufficiale superiore quando aveva la sua stessa età.

Non poteva negare che il ragazzo avesse fegato. Il suo sorriso si allargò.

Murdock lo stava fissando basito. Dopo un po’ di secondi, Peck riaprì un occhio e abbassò lo sguardo dal muro per guardare finalmente in faccia il colonnello. In un attimo spalancò gli occhi sorpreso.

Hannibal riuscì a stento a trattenere una risata guardando le espressioni gemelle sui volti dei suoi sottoufficiali. Non credeva che i loro occhi potessero diventare ancora più enormi, ma dovette ricredersi.

Tornando improvvisamente serio, continuò ad analizzare la situazione in cui i suoi avventati ufficiali lo avevano cacciato. Presa una decisione, spostò lo sguardo dall’uno all’altro dei due uomini, fermandosi a studiarli entrambi per alcuni secondi, poi parlò, chinandosi in avanti e appoggiando un palmo sul pacco di fogli. "Dirò al generale che eravate in missione sotto i miei ordini."

"Signore-" Quando i due si accorsero di parlare allo stesso momento, si bloccarono, scambiandosi un’occhiata confusa.

"Ma non voglio più sentir parlare di una cosa simile. Mai più furti, o come la mettete voi, prendere in prestito un elicottero." Peck non sembrò riuscire a trattenere una smorfia nel sentire le sue parole ripetute dal colonnello. "La prossima volta potete essere sicuri che non mi troverete così- tollerante. Sono stato chiaro?"

"Ma Colonnello-"

"Sono stato chiaro, signori?"

"Signorsì signore! Non succederà più, signore!"

"Lo spero per voi, Capitano." Fece una pausa, squadrandoli da capo a piedi e notando con una certa soddisfazione che tornarono subito sull’attenti sotto il suo sguardo, per poi annuire una volta. Era certo che avessero capito, e non aveva senso continuare troppo a lungo con i rimproveri. E poi, non aveva mai avuto veramente intenzione di portarli davanti ad una corte marziale. Impiegava fin troppo tempo a scegliere gli uomini per il suo team e aveva firmato abbastanza scartoffie per trasferirli sotto il suo comando per permettere una cosa simile. "Vi voglio pronti per la prossima missione domani mattina alle cinque. Non sono ammessi ritardi. E vi voglio freschi e riposati; non sarà una passeggiata. Ora andate."

I due non si mossero.

Hannibal inarcò un sopracciglio. "Ci dono domande?"

I due scossero la testa. "No, signore."

"Allora fuori dai piedi, Soldati!"

Non dovette ripeterlo due volte; rompendo le righe i due si precipitarono ad uscire dal suo ufficio. Peck si dimenticò perfino di salutare nella sua fuga e si ricordò di farlo solo vicino all’uscio mormorando un ‘signore’, finché Murdock lo afferrò per un braccio e lo trascinò fuori dalla baracca, spingendo chiusa la porta dietro di loro.

Il colonnello rimase a guardare per alcuni secondi il punto dove i suoi uomini si trovavano fino a pochi momenti prima. Fece lentamente il giro della scrivania e tornò a sedere.

Con un sorriso di nuovo sulle sue labbra, Hannibal lanciò un’ultima occhiata al rapporto, poi lo mise in fondo alla pila di carte e documenti sulla sua scrivania. Era sicuro di aver fatto la scelta giusta.




A/N: Ehi guardate – Clopina che scrive qualcosa non angst! Yu-u-urray! XD
Avevo quest’idea in mente da un po’. Non ho mai pensato che Murdock e Sberla siano stati grandi combinaguai in Vietnam (anche perché dall’assortimento di medaglie e nomine che hanno sulle uniformi direi proprio di no), ma non penso neanche che siano stati degli angioletti, e qui parlo di tutti e quattro. Compreso Hannibal. E se Murdock può sembrare OOC nel rubare un elicottero dalla base, sono sicura che Sberla con la sua lingua lunga avrebbe potuto convincere
chiunque a… ‘prendere in prestito’ quell’elicottero.
E Hannibal non posso fare a meno di immaginarmelo un po’ comprensivo nei confronti del team. Da quello che lo show ci dice me lo immagino abbastanza anticonvenzionale da poter permettere una cosa simile. Alla fine secondo il canon sia Sberla, PE che Murdock sarebbero stati davvero dei ragazzi in Vietnam; Sberla qui avrebbe 20 anni e Murdock… beh, se solo si fossero degnati di darci la sua data di nascita, sarebbe stato carino. Io vado con quella dell’attore, nel ’47, perciò qui avrebbe avuto 23 anni. Ovviamente non credo che il colonnello avrebbe chiuso un occhio una seconda volta, quello sarebbe farlo diventare OOC. XD
Ora sto chiacchierando troppo.
Spero vi sia piaciuto. Se volete, lasciate una recensione, sarei molto fece di sapere cosa ne pensate, sia in positivo che in negativo. :)
  
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