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Autore: Giu_wewe    26/08/2012    2 recensioni
Erano loro la ragione per cui stavo ancora in piedi. La ragione per cui mi impegnavo a coltivare la mia passione, la ragione per cui ridevo, per cui piangevo, per cui facevo quasi tutto. Ma era lui la vera ragione per cui ancora vivevo.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina seguente mi svegliai con una grande mal di schiena. I ragazzi avevano insistito che visto che era l’ultima sera dovevamo dormire tutti e sei in un letto; naturalmente nessuno aveva tenuto in considerazione che non saremmo entrati tutti in un letto matrimoniale per quanto esso potesse essere grande. Così la mattina mi ritrovai schiacciata tra un Niall che russava e un Harry che aveva deciso di appicicarsi a me come una piovra. Cercai di alzarmi senza svegliare nessuno ma Niall mi diede un calcio sul polpaccio e vista la mia poca stabilità caddi rovinosamente addosso al povero Payne, il quale urlò come una donna che sta partorendo, sfrantuandogli le cosidette palle con il mio ginocchio. Opps. Le sue urla di dolore svegliarono Louis che per farlo azzittire gli tirò una ciabatta con l’intento di fargliela arrivare in faccia, credo, senza però riuscirci perché prese pienamente in faccia Zayn.
Zayn: chi cazzo è stato a tirarmi una ciabatta in faccia?
Louis: Annabelle!
Annabelle: cosa?!?
Zayn: senti bel culo avrai pure un bel lato B e ad essere sincero anche un bel lato A a questo non ti autorizza a tirarmi le ciabatte in faccia!
Annabelle: senti bello, prima di tutto io non ti ho tirato proprio un bel niente se devi incolpare qualcuno veditela con quel coglione di dicochemipiaccionolecaroteanchesenonècosì! E secondo FINISCILA DI FARE COMMENTI SUL MIO LATO A E B!
Liam: Nana lo sai che ti voglio bene ma mi stai facendo un male cane, ancora di più di quello che ho sentito con la tua ginocchiata sulle palle.
In effetti il povero Liam non aveva tutti i torti, stavo seduta sulla sua pancia e mi dimenavo come una pazza ma che ci poteva fare io se mi scaldavo così facilmente? Oddio sembra una cosa brutta vista la posizione in cui sto. Decisi che era meglio scendere onde evitare altri danni ma visto che la mia legiadria può essere paragonata a quella di una mandria di elefanti con il tutù che ballano danza classica prima di riuscire a toccare terra con i piedi diedi una gomitata a Niall, che ancora dormiva come un bambino (chissà come faceva dato il chiasso che avevamo fatto negli ultimi cinque minuti), una serie di calci a Liam, poverino :’), caddi adosso ad Harry, che sembrò gradire molto la cosa e infine diedi una piedata in faccia a Zayn visto che avevo deciso di cercare di saltarlo invece che scavarlarlo come un comune canguro (?). inutile  dire che i ragazzi si lamentarono ben poco di tutte le botte prese ma dovettero tacere quando gli ricordai che l’idea di dormire insieme era stata loro. Visto che avevo sudato come pochi quella note presi i vestiti che avevo scelto per il viaggio, la mia bellissima e comodissima tuta grigia dell’abercrombie, e mi diressi in bagno a fare la doccia.  Quando uscii da sotto il getto d’acqua calda mi accorsi che avevo dimenticato l’intimo in valigia. Porca troia! Mica posso chiedergli di passarmelo no? Oppure si? Ma che cazzo di pensieri fai Annabelle quelli già sono eccitati la mattina se tu ci aggiungi anche il fatto di scavare tra l’intimo quelli partono per il paradiso. Ok calma, mi avvolgo nell’asciugamano e prego che non siano ancora la fuori così da poter prendere l’intimo e tornare in bagno senza problemi. Quanto cazzo sei ingeniosa Annabelle! Aspetta poi potrebbe essere ancora peggio. O cazzo.
Alla fine decisi di chiedergli di portarmelo così mi affacciai dalla porta del bagno e mi rivolsi a loro con una faccia da angioletto tirata fuori da chissà dove.
Annabelle: ehm, scusate mi dovreste fare un favore?
Harry: dicci scricciolo
Annabelle: beh… vedete dovreste prendermi…  ho dimenticato… si insomma…
Liam: a parole tue
Niall: si dai che chi va piano va sano e va lontano! Una parola per volta
Zayn: dai bel culo che facciamo tutti il tifo per te!
Annabelle: avete finito di sfottermi?- li guardai accigliata, certo che erano poco poco stronzi eh!- comunque mi sono dimentica di prendere le mutande e il reggiseno e mi chiedevo se un’anima clemente me li potesse passare.
Louis: FACCIO IO!
Tutti ci girammo a guardare Louis, lui fece spallucce.
Louis: che c’è?
Liam: beh…
Louis: mica la stupro eh! Vi ricordo che ho una fidanzata.
Detto ciò si diresse verso la mia valigia e iniziò a frugare tra i vestiti. Dopo cinque minuti era ancora la a cercare. Ma quanto cazzo ci mette oh!
Annabelle: Louis tutto bene?
Louis: si solo che ci sono così tanti vestiti che non trovo niente, non è che potresti venirmi a dare una mano?
Alzai gli occhi al cielo, SANTA POLENTA! Ma perché non ero uscita subito invece che farle cercare a loro? Mi strinsi l’asciugamano al corpo e andai a dare una mano a Louis. Una volta trovate mi rientrai in bagno e mi cambiai. Sarebbe stata una giornata faticosa.
 
Tre ore dopo stavamo tutti all’aereoporto, i ragazzi ci avevano accompagnati nonostante i miei reclami, erano cocciuti forte! Mia madre e mia sorella si misero in fila per fare i biglietti probabilmente per darmi del tempo in più da sola con loro. Gli abbracciai uno per uno, tenendoli stretti cercando di imprimere il loro odore sulla mia pelle, di registrare ogni minimo e insignificante dettaglio nella mia testa. Ci conoscevamo da quasi un mese eppure mi sembrava che fosse una vita, non volevo lasciarli. Per me farlo significava perderli per sempre, non pensavo che ci saremmo cercati a vicenda anzi ero sicura che loro non l’avrebbero fatto ed io troppo orgogliosa o per paura di dargli fastidio avrei fatto la stessa cosa. Mi ero ripromessa di non piangere ma quando Niall mi strinse sussurandomi che ci saremmo tenuti in contatto e che non mi avrebbe persa di nuovo sentii gli occhi pizzicare. Fortunatamente arrivo mia madre e dopo averli salutati e aver insistito per farci una foto disse che dovevamo andare. Rivolsi un ultimo sorriso ai ragazzi prima di varcare il controllo, loro stavano la in piedi e mi salutavano. In quel momento non ce la feci più e le lacrime cominciarono a rigarmi le guance. In aereo mi addormentai ascoltando le loro cd. Sentivo un vuoto allo stomaco.  Sentivo la loro mancanza, e non erano passate neanche ventiquattro ore.
 
 
POTETE UCCIDERMI NE AVETE LA FACOLTA’.
NON MI FACCIO VEDERE DA TANTO TEMPO E TORNO CON QUESTO
CAPITOLO MERDOSO, SCUSATEMI :/ MI RIFARO’ CON IL PROSSIMO PERO’ QUESTO
SERVIVA PERCHE’ E’ DI PASSAGGIO. BUONA CHIUSURA DI VACANZE BELLISSIME <3

  
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