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Autore: shesfede    29/08/2012    5 recensioni
-Ti capita mai di vivere un attimo perfetto e voler fermare il tempo per poter renderlo eterno?- Si voltò verso di me. Il suo viso, a differenza del mio che stava all’ombra, era illuminato dalla pallida luce della Luna. Aveva un’espressione triste, malinconica. L’atmosfera attorno a noi sembrava essere magica, quasi fiabesca. Mi poggiai allo schienale e mi abbassai verso di lei.
-Questi giorni- le risposi convinto. -Vorrei poter tornare indietro e rivivere questi cinque giorni dall’inizio.- La mia voce era bassa, ma decisa. Era vero, se solo avessi potuto avrei mandato indietro l’orologio e avrei rivissuto ogni singolo istante di quella gita, ogni singolo momento trascorso insieme a lei.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo

 

HER
-BUONGIORNO HOLLIS!- Josh Bennet urlò da quell’odioso megafono, come se fossimo nel bel mezzo di una grande manifestazione cittadina, mentre eravamo soltanto all’inizio di una semplice assemblea d’istituto. Come sempre nessuno rispose a quel saluto, ma noi studenti prestavamo più attenzione del solito. Era una delle ultime assemblee e, come ogni anno, il rappresentante avrebbe fatto il suo solito discorsetto prima di arrivare al punto più interessante.
-Come sapete siamo a marzo e questa è la penultima assemblea dell’anno..- cominciò così uno dei discorsi più lunghi nella storia delle scuole di Holmes Chapel.
-…viaggi d’istruzione…- dopo aver pronunciato queste parole, non c’era persona in quel cortile che non stesse attenta a quel ragazzo che parlava sulle scale, prendendo a colpi il megafono per i suoi piccoli momenti di non funzionamento.
-Le prime e le seconde classi faranno un viaggio di tre giorni, a Liverpool- ci informò sorridente. Io iniziai a girarmi un po’ intorno, per osservare le reazioni delle matricole. Chi si lamentava per esservi già stato, chi saltava dalla gioia e chi era del tutto indifferente.
-Ma io voglio sapere noi che faremo, chi se ne frega del biennio, qui noi siamo in terza classe.- Rachel, una mia compagna, quella con cui passavo più tempo, sembrava più agitata e curiosa di me. Io non lo davo a vedere, ma ero comunque ansiosa di sapere dove ci avrebbero portato.
-Stai calma Rach, adesso lo dice- dissi io.
-Speriamo non sia qualcosa di troppo culturale Julie, altrimenti impazzirò- si lamentò, rivolgendosi a me. Mentre il rappresentante dava le informazioni necessarie alle classi interessate, io cercavo di rintracciare Zayn con lo sguardo per capire dove andarlo a cercare alla fine dell’assemblea. Zayn era uno dei miei migliori amici, un tipo gentile, sensibile e decisamente un gran bel ragazzo.
Sarà sicuramente con quei quattro che frequenta lui pensai. Come previsto stava all’angolo prima dell’uscita, ma non andai per evitare battute da quegli idioti, soprattutto dal riccio, che mi sembrava un tipo da prendere a schiaffi. Non passava giorno in cui io non lo vedessi scherzare con quei ragazzi. Niall, Liam, Louis ed Harry. Tutti e cinque insieme formavano il gruppetto perfetto per le ragazzine in calore di primo liceo, il che faceva venire i nervi un po’ a tutte le compagne di classe. Io, per esempio, quando Zayn si fermava a parlare con una di quelle ragazzine (perché è questo l’unico modo per descriverle) mi intromettevo sempre. Non che fossi gelosa, ma era un mio modo per metterlo in guardia dall’attaccamento isterico di alcune.
-Passiamo alle terze classi- urlò Josh, cercando il foglio giusto tra quell’ammasso che aveva in mano.
-Ci siamo- sorrise Rach, ammiccandomi. Era uno di quegli anni in cui eravamo sicure di poter partire al cento per cento per questo eravamo così entusiaste all’idea della gita.
-Cinque giorni nella capitale, Londra. Ragazzi sfruttate l’occasione.- Londra, una delle più belle città del mondo. Non era molto lontana, ma non c’ero mai stata.
-Andiamo a Londra!- esclamammo con entusiasmo io e Rach, senza però dare troppo nell’occhio. Avremmo avuto dopo i nostri attacchi di allegria, in privato.
Ci mettemmo ad ascoltare passo per passo le informazioni che ci stava dando Josh, non avevamo mai ascoltato  il nostro rappresentante con così tanta esaltazione.
Con la coda dell’occhio cercai nuovamente Zayn. -Ma dov’è?- domandai tra me e me, ma Rach mi sentì.
-Chi? Zayn? Proprio davanti a noi- mi informò. Spalancai gli occhi e sorrisi. Adesso che non potevano vederci, ci soffermammo su quei ragazzi. Niall era quello biondo e con gli occhi azzurri, simpatico e divertente, il ragazzo perfetto per Rachel stando a quello che diceva. Poi c’era Liam, castano e simpatico, anche lui niente male. Louis, quello castano e con gli occhi azzurri, il più grande, ma il più immaturo. E infine Harry, il ragazzo con i capelli scuri e ricci e con un paio di occhi verdi capaci di incantare chiunque. Era l’ambizione di molte, quelle rimaste. Aveva avuto relazioni, se così si potevano chiamare, con le più belle ragazze della scuola. Era una specie di macchina del flirt, tutte ai suoi piedi con uno schiocco di dita. Ecco, quella era una di quelle cose che mi facevano imbestialire.
-L’assemblea è finita, andate in pace- Josh ci lasciò andare con una delle sue solite pessime battute di fine assemblea.
Ci accostammo all’enorme fila per uscire da scuola, mantenendo sempre lo sguardo su Zayn e gli amici per non perderlo di vista.
-Spero davvero che Horan venga in gita, sarebbe perfetto- Rachel fantasticò sul biondo, scandendo la parola ‘perfetto’. Io reagii sorridendo e, nel momento in cui lo feci, vidi il riccio, quell’Harry Styles, guardarmi e ricambiare il sorriso.
-Stupido montato di cervello, chi si crede di essere!- esclamai, senza voler farmi sentire.
-Che?!- mi guardò confusa la mora accanto a me. -E perché sei tutta rossa in volto?- mi chiese, senza aver ottenuto una risposta alla domanda precedente.
-Boh, sarà il caldo.- Stavo arrossendo per quel sorriso, mi aveva lusingato contro la mia volontà e non potevo farmi abbindolare da quel ragazzo. Eppure, per quanto i suoi atteggiamenti e i suoi modi di fare mi mandassero in bestia, c’era qualcosa in lui che mi incuriosiva in maniera inspiegabile.
Scossi la testa, allontanando quel pensiero dalla mia mente. Alla gita, dovevo pensare solo ed esclusivamente a quello.
 
HIM
-Ho bisogno di una sigaretta.- Zayn, come al solito, era annoiato dai soliti discorsi del rappresentante e non aveva davvero bisogno di fumare, voleva solamente distrarsi. Come biasimarlo d’altronde, persino una serie di addominali sarebbe stata più piacevole del discorso di quel tizio.
-Quanto ci metterà a dire che andremo in Italia?- sbuffò Louis, fantasticando sulla sua meta da sogno irrealizzabile.
-Idiota, siamo in terza, non ci portano in Italia- dissi io ovvio, appoggiandomi al muro più vicino per dare alle mie gambe una pausa. Quello stare in piedi stava iniziando a stancarmi.
-Sta zitto Harry... guarda chi sta ammiccando verso questa parte.- Liam mi diede qualche gomitata indicando Sharon, una di quelle ragazzine di primo che si sentivano al di sopra di tutti e che sbavavano dietro ragazzi come me: belli, simpatici e più grandi.
-Credo che stia guardando Zayn…- supposi io, cercando di togliermi l’attenzione di dosso.
-..viaggi d’istruzione..- le nostre orecchie udirono questo e prestammo subito attenzione. Mentre Josh annunciava al biennio il loro viaggio, io cominciavo a guardarmi intorno, senza un vero motivo. Più che altro per ammazzare il tempo e sconfiggere la noia.
-Zayn quella non è la tua amica?- Troppo preso dall’osservare, tornai in me quando Niall indicò due ragazze. Cercai di seguire il dito di Niall per capire di chi stesse parlando, senza però ottenere alcun successo. Troppa gente perché riuscissi a riconoscere qualcuno.
Senza rispondere, Zayn gesticolò a tutti noi di camminare come se niente fosse e così facemmo. Lo seguimmo fino a quando non si fermò nuovamente, in un punto nuovo del cortile.
-Che ci facciamo qui?- domandai io, dopo esserci allontanati di molto dal solito angolo che ci riservavamo durante le assemblee.
-Quella ragazza, Sharon, è davvero asfissiante- si lamentò Zayn con aria annoiata. Si guardò intorno con fare quasi spaventato, sperando di averla davvero seminata.
-Cinque giorni nella capitale, Londra. Ragazzi sfruttate l’occasione- comunicò infine il rappresentante d’istituto, che noi conoscevamo bene, si fa per dire.
Noi cinque ci scambiammo qualche stretta di mano delle nostre per ‘festeggiare’ la notizia. Tutti quanti facevano gli indifferenti, anche io, ma mi piaceva molto Londra e visitarla sarebbe stato davvero emozionante secondo il mio parere.
Era una città magica, piena di emozioni e non una cittadina fuori porta come Holmes Chapel. Non mi piaceva molto il posto in cui abitavo, troppo semplice, troppo monotono, troppo sperduto. Preferivo le città dinamiche, quelle dove il divertimento era sovrano. Le città dove era impossibile annoiarsi, quelle che non dormivano mai.
Londra era la mia città, avrei fatto scintille in quel posto.
-Abbiamo le tue compagne dietro di noi, casualità?- Il presupposto di Liam fu che quelle ragazze si trovassero dietro di noi non per caso, ma per loro decisione. Anche quando non eravamo al centro dell’attenzione noi trovavamo una scusa per emergere. Ci piaceva montarci la testa in un certo senso.
-Erano qua già prima- Niall ci rivelò la verità in maniera tranquillissima, tenendo le mani in tasca. Ecco, delle volte esageravamo leggermente. Il mondo non ruotava attorno a noi, anche se spesso e volentieri era bello crederlo.
-La tua compagna, Zayn, come si chiama?- domandò poi il biondo, dando una piccolissima occhiata a una delle due ragazze, ma ancora una volta non riuscii a capire di quale stesse parlando. Non ero capace di guardare qualcuno senza che questo se ne accorgesse, perciò mi limitai ad ascoltare.
-Chi, Juliet?” domandò Zayn. -Non credo sia il tuo tipo- affermò poi, arricciando il naso in una smorfia di disapprovazione. Non era la prima volta che sentivo questo nome uscire dalla sua bocca. Doveva trattarsi di quella amica alla quale era affezionato da anni ormai, una delle poche sincere che aveva a quanto pareva. A dire il vero, secondo i suoi racconti, sembrava essere l’unica interessata alla sua amicizia piuttosto che ai suoi pettorali.
Poi capii che si trattava dell’altra ragazza probabilmente, si chiamava Rachel e Niall aveva un certo interesse verso di lei.
-Avrai tempo per provarci durante il viaggio.. tutti avremmo tempo per provarci durante il viaggio, a cosa servono le gite altrimenti?- Louis, come al solito, non riusciva a essere serio e allungò a ognuno di noi la sua mano per battere il cinque.
-La messa è finita, andate in pace.- Non faceva ridere, non aveva mai fatto ridere quella sua frase da parroco. Eppure si ostinava a ripeterla ogni volta, come se un giorno, prima o poi, qualcuno avrebbe riso. Per pietà magari, o semplicemente per dargli un contentino e farlo smettere.
In quel momento, mentre la calca di studenti si muoveva verso l’uscita, avrei finalmente potuto vedere quelle sue famose compagne di classe senza far capire nulla a loro. Così mi voltai.. ma non c’erano più. Per qualche strano scherzo del destino (in realtà era solamente la spinta della folla di ragazzi imbizzarriti) mi ritrovai, insieme agli altri, già sulle scale per uscire.
-Siete esaltati ragazzi? Io sì, non posso aspettare di vedere Londra.- Finalmente qualcuno che non facesse l’indifferente. Niall sorrise a tutti pronunciando quelle parole, noi rispondemmo con un altro sorriso, annuendo.
-Io ci sono già stato, non è poi granché!- un ragazzo a me e agli altri sconosciuto s’intromise nel discorso.
Stavamo per uscire da scuola, quando mi voltai per provare a inquadrare finalmente quelle ragazze. Quando lo feci vidi una ragazza, una bellissima ragazza, sorridermi. Senza esitare ricambiai quello splendido sorriso e mi rivoltai, dimenticandomi completamente di quelle due ragazze che fino ad un attimo prima ero così intenzionato a vedere.
Mentre stavamo varcando la soglia dell’uscita mi voltai nuovamente per cercare tra la folla lo stesso sorriso di qualche istante prima, ma non trovai nulla.
Chissà se avrei rivisto quella mora, o se l’avevo già vista in precedenza, senza accorgermi di lei. Beh, se lo avevo fatto ero stato un completo idiota perché era davvero una meraviglia.
Magari, con un po’ di fortuna, l’avrei rivista presto…


THEY SAY:
ciao ragazze, come avrete capito da quel 'they' non sarò la sola a scrivere questa storia. esattamente, è una fan fiction scritta a quattro mani c:
due ovviamente sono le mie, mentre le altre appartengono alla mia amica vanessa, @_stopthetape su questo sito.
l'idea nasce da una one shot scritta da lei, della quale trovate il link nel caso in cui vogliate leggerla (io ve lo consiglio, anche se non è necessario per capire la storia.)
parliamo un po' della struttura della storia. ogni capitolo si divide in due parti, una dal punto di vista di lei e l'altra di lui. non sempre saranno nello stesso ordine, nel senso che potrà venire prima una così come l'altra (tutto dipende dalla scena raccontata). in ogni capitolo una scena sarà scritta da me, mentre l'altra dalla mia socia. non preoccupatevi, di volta in volta vi dirò chi ha scritto cosa ;)
il prologo ad esempio è stato scritto interemanete da vane, visto che a me è spettato l'epilogo ahah fatte eccezione per questi due gli altri capitoli, come vi ho detto, saranno scritti metà e metà :)
mmm.. okay, non credo di aver altro da aggiungere perciò direi che posso ringraziarvi (a nome di entrambe) per essere passate e aver lasciato magari una, anche piccola, recensione c:
no ecco, una cosa me l'ero dimenticata di dire e.e non vi aspettate una storia lunga, si tratta di una 'mini long' ovvero durerà soltanto cinque capitoli (prologo ed epilogo esclusi).
se volete essere aggiornata su quando postiamo o volete chiederci qualcosa su twitter siamo @xshewalksaway (io) e @irishwonderwall (lei). magari lasciateci anche il vostro nick in una recensione così ci verrà più facile farvi sapere tutto c:
love u, xx

   
 
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