Film > The Avengers
Segui la storia  |       
Autore: Ailis_    02/09/2012    7 recensioni
{Sequel di "Come un fiore su un precipizio"}
E' la solita vecchia storia: lui, lei, l'altro. Lila non ha certo in programma di innamorarsi di qualcuno che non sia Steve, ma le cose capitano e lei non può impedirlo. E dovrà fare la sua scelte, volente e nolente.
Quando l'oramai ben nota sensazione che presto sarebbe accaduto qualcosa fece la sua comparsa, Lila era seduta -accasciata, più che altro- sul divano dell'appartamento che divideva con Kurt e Jackson e sbocconcellava una ciambella: la sentì che le stringeva lo stomaco mentre la tv borbottava monotona in sottofondo.
[...]
“La Terra è di nuovo in pericolo”
[...]
“Simpatico” borbottò la ragazza “avevo dimenticato quanto fosse piacevole parlare con te” ribatté lei e Loki accennò a un sorriso divertito: ecco finalmente un interlocutore degno di quel nome, qualcuno che riuscisse a tenergli testa.
“Non mi abbracci neanche?” la schernì, ma dietro la maschera si scoprì a sperare vivamente che lei lo facesse.
A tutto questo aggiungete un nuovo nemico di cui nessuno sa niente. Cosa succederà?
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Loki/Lila

Buonasera!
Sono i primi di Settembre e come promesso io torno con il seguito de “Come un fiore su un precipizio”. Alla fine non sono riuscita a decidere quale dei due seguiti pubblicare, perciò li ho messi semplicemente entrambi.
Uno qui e l'altro sul mio livejournal, di cui vi aggiungo il link così che possiate lasciarmi un commento, se vorrete.
Non mi dilungherò in queste note.
Sono passati appena sei mesi dall'attacco di Loki eppure gli Avengers sono costretti a riunirsi perché qualcos'altro minaccia il mondo.
All'inizio avevo pensato a Thanos, ma mi sono resa conto di saperne così poco al riguardo che sarebbe un vero azzardo.
Non ho ancora deciso quale via prendere, però ho deciso comunque di cominciare a pubblicare e di modificare la storia di volta in volta.
Per questo gli aggiornamenti potrebbero non essere molto regolari.
Mi riservo di commentare capitolo per capitolo per spiegare il perché di certe scelte, anche se so che probabilmente troverete Loki un po' – o forse molto, chissà- OOC.
In ogni caso, buona lettura!
Me lo lasciate un commentino? 

A metà strada tra il cielo e la terra


Il tuo nome sulle labbra

Simile a un nobile cavaliere,
vorrei sguainare la spada, liberare il mio principe dal tormento
e lasciare che la mia anima segua il semidio liberato”
I dolori del giovane Werther, Goethe



Prologo


L'inizio, ossia quando Fury comparve alla sua porta


Quando l'oramai ben nota sensazione che presto sarebbe accaduto qualcosa fece la sua comparsa, Lila era seduta -accasciata, più che altro- sul divano dell'appartamento che divideva con Kurt e Jackson e sbocconcellava una ciambella: la sentì che le stringeva lo stomaco mentre la tv borbottava monotona in sottofondo.
L'ultima volta che era successa una cosa del genere si era ritrovata arruolata in una squadra di supereroi -cosa centrava lei era ancora una bella domanda- a difendere la Terra.
Allora aveva accettato solo per suo fratello, per permettergli di fare quell'intervento che altrimenti non avrebbero mai potuto permettersi.
Ma stavolta, se fosse accaduto un'altra volta una cosa del genere, avrebbe accolto la notizia quasi a braccia aperte.
E certo, avrebbe voluto dire che la Terra era di nuovo in pericolo, ma nei profondi recessi della sua anima Lila non chiedeva altro che potersi riunire agli altri Vendicatori.
Avrebbero dovuto incontrarsi ogni tanto per sorvegliare la situazione e per allenarsi un po' tutti insieme, ma Lila non andava a quelle riunioni da mesi dal momento che lo studio non le consentiva tali libertà.
Le mancavano tutti, anche se li sentiva sovente. Ogni occasione per lei era buona per prendere il telefono e fare due chiacchiere con Tony o con Bruce, anche solo per sapere come procedeva il lavoro.
Reperire Natasha e Clint era molto più difficile, ma niente a che vedere con l'impossibilità di parlare con Thor.
A volte si trovava a pensare a lui e, di conseguenza, al fratello, Loki. Si chiedeva cosa ne avessero fatto di lui, quale fosse stata la sua pena, e si scopriva a sperare che non fosse stata troppo severa.
Il tarlo del dubbio la coglieva di quando in quando: avrebbe potuto convincere Loki a desistere? Poteva lei, Lila, salvarlo da sé stesso?
Erano momenti fugaci, brevissimi battiti di ciglia che scomparivano quando la sopraffaceva il pensiero di Steve. Allora tornava a sorridere come mai aveva fatto.
Fu interrotta dal flusso dei suoi pensieri da qualcuno che bussava alla porta. Non il suono delicato delle nocche di Kurt quando dimenticava le chiavi e neanche quello ritmato di Jackson, ma qualcosa di deciso e forte.
Lila si districò dal groviglio di coperte in cui era avvolta e aprì la porta. Non si stupì di trovarsi di fronte a Nick Fury, mortalmente serio.
A volte Lila si chiedeva se quell'uomo sapesse cosa volesse dire sorridere e se, per caso, lo avesse mai fatto in tutta la sua vita.
Non le chiese il permesso di entrare, ma lo fece comunque e Lila fu costretta a farsi di lato per lasciarlo passare.

Prego, entri pure” ironizzò Lila mentre chiudeva la porta. Il direttore non diede segno di aver colto il sarcasmo nella voce della ragazza.
A cosa devo l'onore di questa visita?” domandò Lila. Avrebbero potuto sedersi, parlare magari di fronte a una tazza di caffè, ma Lila preferiva restare in piedi, quasi avesse la sensazione di poter affrontare meglio l'uomo che le si parava di fronte. Sapeva di dover essere attenta e perspicace perché con Fury tutto poteva succedere ed erano le cose non dette – le uniche attraverso le quali avrebbe potuto comprendere qualcosa di quell'uomo- le più pericolose, in quel frangente.
La Terra è di nuovo in pericolo”
Schietto, diretto al punto: di certo non si poteva dire che il direttore dello S.H.I.E.L.D fosse un uomo che girava intorno alle cose, quando voleva.
Lila alzò gli occhi al cielo “Ma da quando tutti i cattivi sono interessati a questo pianeta?” domandò, senza aspettarsi davvero una risposta.

Non è questo il punto, Lila. I Vendicatori si riuniranno domani sul Elivelivolo e spero vorrai essere dei nostri”
La ragazza dovette sforzarsi per mantenersi impassibile, ma avrebbe voluto aprirsi in un sorriso soddisfatto.
Da quando era tornata alla normalità, tutto le sembrava monotono e lei stessa si sentiva una ragazza come tante. Solo quando era con Steve riscopriva la sensazione che provava quando era tra gli altri Vendicatori e tornava a sentirsi speciale.
Ora, poteva finalmente sbarazzarsi di quella routine che la costringeva in limiti fastidiosi e tornare alla vita che segretamente bramava.

Credo di poterci essere” si limitò a dire molto diplomaticamente.
Pensava che a quel punto Fury avrebbe annuito e se ne sarebbe andato con qualche ermetica frase, magari dicendole che sarebbero andati a prenderla in qualche modo strano e contorto. Ma si sbagliava.
L'uomo rimase lì ad aspettare in perfetto silenzio.

Ehm, cosa dovrei fare ora?” gli domandò la ragazza ad un certo punto, non sapendo cosa aspettarsi da quella situazione.
Non vai a fare le valigie?”
Dobbiamo andare via subito?” gli domandò con tanto d'occhi. Le sembrò di vivere in un curioso deja-vu quando Fury annuì e si girò per attraversare la cucina con passi moderati.
Lila alzò gli occhi al cielo e sfrecciò in camera “Ma guarda te cosa mi tocca fare! Due volte! Due volte mi piomba in casa e mi ritrovo a fare i bagagli di fretta e furia. E' una congiura, ecco cos'è!”
Mugugnando e borbottando tutta la sua scontentezza, Lila afferrò tutto quello che poteva servirle e lo gettò in una valigia.
Di nuovo, si trovò a dover inventare una valida giustificazione per spiegare ai suoi coinquilini la sua assenza. Ci pensò un po' su e alla fine decise che sì, una piccola vacanza poteva essere la scusa ideale: non era forse Jackson che le diceva sempre che aveva bisogno di rilassarsi?
Quando uscì dalla sua stanza lasciò il bigliettino sotto un vaso di fiori -secchi, Kurt avrebbe dovuto cambiarli- posto all'ingresso.
Fury era già fuori e la attendeva sul viale d'ingresso ai dormitori accanto a un SUV nero. Lila si ritrovò a pensare di non averlo mai visto con addosso qualcosa di un colore diverso. Chissà, forse non sapeva dell'esistenza degli altri colori, pensò con un sorriso.
Infilò le valigie nel bagagliaio e poi si lasciò cadere sul sedile del passeggero.

Ci saranno tutti?” domandò ad un certo punto, proprio mentre fuori dal finestrino Harvard scorreva via come un l'acqua nel letto di un fiume.
Sono già lì” le rispose l'uomo alla guida e ogni pezzo del puzzle andò al suo posto.
Mi faccia indovinare: sono arrivati l'altro ieri”
Fury non si dette nemmeno la pena di replicare, ma a Lila non servivano conferme: erano -guarda caso- due giorni che Steve non si faceva sentire e quando erano usciti insieme l'ultima volta le aveva detto di avere una cosa importante da fare.
Lila aveva pensato a qualche missione da parte dello S.H.I.E.L.D e così non aveva protestato: con un sorriso gli aveva detto di stare attento e poi lo aveva coccolato abbastanza da saziarsi di lui.
Non immaginava certo che fosse un lavoro per i Vendicatori, ma Steve sicuramente lo sapeva. Ne era a conoscenza eppure non le aveva detto niente.
E Lila sospettava anche di saperne la ragione: quello stupidissimo istinto di protezione che si faceva vivo ogni volta che si parlava di lei. Era carino, ma fino ad un certo punto.
Le labbra si piegarono in una posa scontenta, ma si ripromise che gliela avrebbe fatta pagare. Oh sì, lo avrebbe fatto!

Continua

   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: Ailis_