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Autore: grantmeerkatgustin    03/09/2012    3 recensioni
SPOILER PER LA QUARTA STAGIONE! Dopo essere stato lasciato da Blaine, Kurt riceve una proposta di lavoro interessante che decide di accettare e che, forse, gli cambierà la vita.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kurt Hummel, Sebastian Smythe
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Kurt Hummel stava camminando avanti e indietro per il suo appartamento a New York, litigando con suo padre al telefono.
Solo due settimane fa, se glielo avessero chiesto, Kurt avrebbe giurato di avere tutto quello che voleva dalla vita. Aveva un bellissimo appartamento a NY che condivideva con la sua migliore amica, lavorava nella rivista di moda più rinomata di tutti i tempi e aveva un fidanzato perfetto che l’avrebbe raggiunto dall’Ohio in qualche mese.
Ora, le cose erano cambiate. Rachel, pur stando ancora frequentando il suo fratellastro, passava quasi tutto il suo tempo libero con uno degli alunni della NYADA, un certo Brody. Non che quello fosse il suo problema primario, perché quello era che il suo ragazzo aveva rotto con lui la settimana prima. Blaine era andato a trovarlo a New York e gli aveva tirato qualche stronzata del tipo non voglio tapparti le ali, Kurt, ci stiamo allontanando, presto non ti ricorderai neanche più di me. Ahah.
Onestamente, Kurt era stato uno straccio per tutta la settimana. Poi, il giorno prima, il suo capo gli aveva proposto una cosa davvero interessante, che probabilmente avrebbe aiutato il ragazzo a dimenticare il dolore e anche a realizzare uno dei suoi sogni. Peccato che suo padre non fosse molto d’accordo.
«Kurt ma sei impazzito? No, non c’è modo che io ti lasci andare. »
«Ma papà, è Parigi! Sogno da una vita di andarci, so la lingua e mi pagano per lavorare là! »
«Ma è in Europa! Già non possiamo mai vederci, se poi ti trasferisci in un posto in cui non posso neppure chiamarti… »
«Se tu imparassi ad usare Skype- »
«Kurt non è quello il problema! Ho paura, ok? Tu sei giovane e io… a me non va che tu vai laggiù da solo »
«Papà, ho diciannove anni. Ed io… ne ho bisogno! Non so perché continuate a scordarvene, ma ho il cuore spezzato! Non posso più andare nel parco vicino casa perché mi prenderebbero per pazzo se iniziassi a piangere su una panchina… Ho bisogno di andare un po’ via di qui. Io DEVO andare avanti, perché non posso continuare a chiamare Blaine tre volte al giorno e aspettare che risponda, perché non lo fa mai! Ti ho chiamato per avvertirti che andavo, non per chiederti il permesso- » Oops, bugia, «quindi ci vado, che tu lo voglia o no. »
«Ok, Kurt, scusa, lo so che la faccenda di Blaine ti fa star male. Va bene, sei abbastanza maturo e se sei sicuro che sia la cosa giusta per te allora… fallo, ma pensa anche al tuo vecchio papà ogni tanto, eh? »
«Ma certo papà, non c’è modo, nessun modo, che io possa dimenticarmi di te. Sei sempre stato la persona più importante della mia vita, e ti voglio bene. Ora devo andare, ho promesso a Rachel che l’avrei aiutata a cercare un nuovo coinquilino. Ciao, pà. »
«Ciao figliolo, ti voglio bene anch’io. »
Kurt attaccò il telefono e chiamò velocemente il suo capo per comunicarle che sì, si sarebbe trasferito con lei, e che sì, si era ricordato di mandare la caparra per gli appartamenti di entrambi.
A Parigi!
E oh, una settimana non era abbastanza per preparare le valigie! Kurt fu tentato di andare subito in camera sua e iniziare a farle, ma aveva davvero promesso a Rachel di aiutarla.
Kurt uscì di casa per incontrare Rachel al coffee shop vicino alla NYADA.
Entrato, la vide seduta ad un tavolo con Brody, sai che sorpresa.
Ordinò il suo caffè e prese una sedia da un tavolo vicino, visto che Rachel non si era preoccupata di trovare un tavolo per tre (altra sorpresa).
«Oh eccoti! » trillò Rachel, «stavo giusto raccontando a Brody del tuo nuovo lavoro e del fatto che devo trovarmi in fretta un nuovo coinquilino! Pensa che si è persino offerto lui! » finì sorridendo al ragazzo in questione.
A Kurt non piaceva Brody, a dirla tutta. Non perché fosse particolarmente antipatico, ed oltretutto era anche davvero bello, ma Rachel era fidanzata con suo fratello, si dovevano sposare, e Brody lo sapeva, ma non faceva nulla per fermare Rachel dal flirtare con lui. Certo, anche la ragazza aveva le sue colpe, ma infondo lo sapevano tutti che Rachel amava essere al centro dell’attenzione e Brody la metteva al centro della sua.
Comunque.
«Non c’è nessun altro alla NYADA che vorrebbe abbandonare i dormitori? » chiese Kurt.
«Io non credo » si intromise Brody, «infondo sono dei bellissimi dormitori, per essere le stanze di un college, piacciono a tutti! »
«Sì ma il nostro appartamento è stupendo, l’ho arredato io insomma, e l’affitto è anche facilmente abbordabile per cui… A tutti piace essere indipendenti, no? » disse Kurt
«Hai ragione! E poi chi non vorrebbe una coinquilina come me? Voglio dire sono una persona stupenda e per di più avrebbero il privilegio di sentirmi cantare ogni giorno e ogni ora, e di mangiare i miei piatti vegani di prima qualità e di vedere musical con me e-  »
«Oddio, non troverà mai nessuno. » si lamentò Kurt, facendo ridere leggermente Brody.
***
La settimana passò in un lampo per Kurt, fra valigie, telefonate ad amici e famiglia e spiegare alla nuova coinquilina di Rachel come farla smettere di parlare per un po’.
Alla fine, il giorno della partenza arrivò e Kurt, seppur nervoso, si sentiva pronto. Una nuova città, addirittura un nuovo continente, era l’inizio di una nuova vita e di un nuovo lui. Poteva essere ciò che voleva e forse, con un po’ di fortuna, avrebbe dimenticato.
***
Parigi era la città più bella che avesse mai visto, Kurt decise. C’era un’atmosfera così magica e Kurt poteva sentirla sin dal momento in cui, sceso dall’aereo, aveva poggiato il piede sul territorio parigino.
Poi la magia fu interrotta dal suo capo che gli fece chiamare un taxi. La prima fermata fu l’appartamento della donna, che ricordò a Kurt che si iniziava a lavorare già da domani, con un tono burbero che però non  nascondeva del tutto l’affetto che provava per Kurt nonostante fosse il suo assistente solo da pochi mesi.
Kurt diede al tassista l’indirizzo del suo appartamento, pagò e scese dal taxi insieme alle sue (molte) valigie. Il tassista scese per aiutarlo, lasciando Kurt piacevolmente sorpreso (di solito  i tassisti non erano così gentili in America). Ringraziò il tassista e gli disse che il suo appartamento era al secondo piano, il tutto in perfetto francese.
Il palazzo era davvero carino, bianco e con delle decorazioni davvero deliziose. Ogni appartamento aveva un balconcino dalla ringhiera curva che dava al palazzo un’atmosfera romantica e dolce.  
Kurt e il tassista sistemarono le valigie nell’ascensore, poi l’uomo si scusò per andare a prendere la sua chiamata successiva. Kurt gli sorrise dolcemente e lo salutò con la mano mentre l’ascensore si chiudeva.
Prese tutte le sue valigie con successo, Kurt entrò nell’appartamento. Era molto  meglio dal vivo che in foto e Kurt si trovò ad amarlo subito. Fece un giro completo del salotto, la cucina, le due piccole camere e il bagno (l’unica cosa che Kurt aveva cercato particolarmente era un appartamento con un bagno grande). Poi uscì in balcone e si godette un po’ la vista del piccolo parco sottostante e rientrò per tirare fuori almeno le cose che aveva portato per la camera da letto (molte delle sue cose gli sarebbero arrivate la settimana successiva).
Finito, Kurt aveva proprio voglia di un caffè, ma non avendo ancora la macchinetta (e il caffè istantaneo era disgustoso) Kurt uscì di casa. Fortunatamente incontrò una ragazza che gli diede spiegazioni per il coffee shop più vicino. Kurt la ringraziò di cuore e si diresse verso la direzione indicatagli.
Entrato, fu subito investito dall’odore del caffè e dei dolci, che gli fece venire l’acquolina in bocca. Si mise in fila e aspettò pazientemente il suo turno. Quando mancavano solo poche persone prima di lui, una voce familiare ma che non riconobbe lo chiamò da dietro.
«Hummel? »
Kurt si girò e trattenne un urletto. Davanti a lui, in tutta la sua altezza e spavalderia, si trovava nondimeno che Sebastian Smythe.
***
 
 
Note:
prologo finito *-* adoro, adoro la kurtbastian e ho quindi deciso di provarci. Di solito scrivo fanfiction in inglese, quindi mi dispiace se trovate qualche errore ^^”
non avete idea di quanto mi dispiaccia far rompere Blaine e Kurt anche nella mia fic :O anche perché, secondo me, Murphy li farà tornare insieme *-* e ci spero, perché per quanto mi piaccia la kurtbastian beh, non potrà mai battere la klaine per me. (e poi scusate, ma per me i RIB sarebbero pessimi a scrivere Kurt e Seb insieme xD)
vabbè, che dire, ci vediamo al prossimo aggiornamento, che verrà la settimana prossima, se non mi scordo, anche perché il capitolo l’ho già scritto.
Bye ;)
   
 
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