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Autore: AlyeskaGnac    07/09/2012    2 recensioni
Non ho mai pensato molto al mio futuro, a differenza di altri non mi è mai importato troppo, ho sempre preferito vivere in balia degli eventi. Stupido direte voi, ma io non la penso così, spesso le cose accadono per puro caso e quando meno te lo aspetti, sia con un risvolto negativo che positivo. Oppure possiamo
interpretare la nostra vita come un quiz in cui compare sempre la solita domanda :” Qual’ è la strada giusta?
Una risposta sbagliata e tutto può cambiare, esattamente come ora cambierà la mia vita a causa del lavoro di mamma.
Dal capitolo 1:
Mi volto per guardarlo e il mio cuore questa volta perde un battito. È bellissimo! Si volta fissandomi, ha dei magnifici occhidi un verde così intenso che m’impediscono di distogliere lo sguardo da essi. Lo fisso attentamente: ha dei corti capelli neri e bhè, anche se l’ho già detto due occhi verde smeraldo, per finire una leggera barba che li conferisce un fascino molto maturo, di certo non avrà la mia età, ma penso che non sia così tanto grande.
[Derek/Nuovo personaggio]
Genere: Dark, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                        Si, sarà un sogno!...o forse no?!



Maledizione! È il mio secondo giorno di scuola e già sono in ritardo?! Ma che ho nel cervello? Senza contare che alla prima ora avevo la presentazione e come al solito mia madre non può accompagnarmi! Aggiungiamo anche il fatto che sta piovendo e siamo a posto.
- Maledetta sfiga, ma perchè ci devi  vedere così bene?!
 Corro come una matta in mezzo alla strada, farò tardi, ne sono certa! Arriva una macchina e il guidatore comincia a cristarmi dietro.
- Levati da li non puoi stare in mezzo alla strada!
Mi volto adirata per vedere chi fosse, forse un pò di fortuna stava facendo capolino.
- Stiles?
Domando. Strabuzza gli occhi e mi guarda sorpreso.
- Ehm...ci cono...Mia! Scusa non ti avevo riconosciuta, inzuppata come sei!
- Grazie di avermelo fatto notare.
Sbuffo spazientita.
- Ti prego dammi un passaggio!
Balbetta un pò concludendo poi con un << Si certo, sali pure! >> e feci come detto.
- Grazie infinite!
-Figurati.
Restiamo  a lungo in silenzio, finchè non decido di porre fine ad esso.
- Allora, com’è andato il compito?
- Quale compito?
- Quello...sui lupi mannari.
- Ah quello! Ehm...si, è andato...molto bene.
Non me la racconta giusta, insomma, quale razza di professore darebbe un compito sui lupi mannari?! Certo, apparte il professor Piton in Harry potter e il prigioniero di  Azkaban, non penso che qualcuno sia così svalvolato da...
- Siamo arrivati.
- Cosa? C-cioè...si.
- Guarda che l’ho capito che non mi hai creduto.
Dice sorridendo.
- Ecco, mi stavo solo chiedendo quale professore possa essere tanto svalvolato da dare una simile ricerca, tutto qui.
- Mi crederesti se ti dicessi che qui tutti i professori sono matti.
- Si.
Rispondo secca.
- Bene, perchè dovrai farci l’abitudine.
Entriamo a scuola, ci salutiamo e per fortuna  riesco ad entrare nell’aula d’italiano prima del suono della campanella.
- Ehi!
Sento chiamarmi alle spalle, mi volto e vedo una sorridente Allison che mi saluta.
- Ciao, siamo nello stesso corso!
- Già! Allora? Pronta per la lezione di musica?
- Oh!
Parliamo ancora un pò, da quel che ho capito le cose stanno così: Scott, il ragazzo che avevo conosciuto ieri perchè mi era venuto addosso, era il suo ragazzo, Lydia era la “Barbie” Del liceo e stava con Jackson, un tipo che ancora non avevo visto, ma Stiles andava dietro a Lydia...io invece ero la deficente che andava dietro ad un totale sconosciuto di cui avevo scoperto il nome, ma che infondo mi aveva salvato da dei maniaci...insomma, cosa si può volere di più dalla vita? Semplicissimo...cambiare città, stato e cognome!
Anche se però così non potrò più vederlo, pazienza, se ne trovano tanti così in giro no? Vero?...vero?
- Signorina Evans, se la lezione l’annoiava troppo poteva benissimo aspettare fuori.
- Ah...aveva dei bellissimi occhi verdiiiiii! Troppo carino!!!
Cavolo! Lo sapevo che bere il caffè di fretta mi avrebbe fatto male!
- Mia!
Allison cercò di farmi tornare con i piedi per terra, ma non funzionò...purtroppo.
- Signorina Evans!!!
- Presente!
Dissi alzando la mano.
- Ehm...mi scusi.
Abbasso la mano imbarazzata, certe cazzate potevo combinarle solo io...ma anche no! Cioè, se il signore per una buona volta decidesse di bendare la sfiga forse le mie giornate sarebbero meno...
- Allora?
Chiede tutto d’un tratto il professore.
- Cosa?
Visto? Ve l’avevo detto! Un altra volta!
- La prego di uscire e farsi un giro, magari si sveglia.
Faccio come dice il professore, sono proprio senza speranza, è il mio secondo giorno di scuola e già faccio figure di questo tipo?! Chissà come sarà domani allora. Esco dalla classe dirigendomi in bagno, forse un pò d’acqua mi avrebbe fatto svegliare.
- Questa faccenda sta diventando pesante, perchè non riesco a togliermelo dalla testa?
Sento dei passi dietro di me. Mi volto di scatto trovandomi davanti un ragazzo alto, muscoloso con due magnifici occhi azzurri.
- Ciao.
Dice tranquillamente accennando un sorriso. Lo saluto a mia volta spostando un ciocca di capelli dietro l’orecchio.
- Sei nuova? Non ti ho mai visto da queste parti.
Dice avvicinandosi un pò. Indietreggio. Non lo conosco e non voglio che si avvicini.
- Ehi, mica ti mangio.
- Ecco...scusa però...
- Non fa niente, non ti fidi giusto? È normale, neanche io lo farei.
Lo guardo a lungo, non riesco a capire che ci faccia fuori, è stato cacciato anche lui dalla lezione?
- Sono Jackson.
- Mia.
Abbasso lo sguardo. Dovrei trovare una scusa per andarmene.
- Ehm...devo andare a ripassare per dopo, ho la lezione di musica e la prof. Mi ha chiesto di cantare.
- Si, Lydia mi ha parlato di te, sei andata a X-factor giusto?
Accenno un si. Ma qui le notizie si diffondono in un secondo?
- Dunque deduco che tu sia il suo ragazzo.
Dico sorridendo, mi sentii solevata anche se non ne conoscevo il vero motivo.
- Non è mai troppo tardi per cambiare.
Disse sorridendo di nuovo. Ok, questo mi lascia perplessa.
- Ehm...ok, allora ci vediamo.
Dico dirigendomi in bagno, certo, non era il posto migliore per provare, ma sempre meglio che restare li con quel tipo.
- Uffa, vorrei tornare da lui, però se ci vado mi manderà via di nuovo.
Sfogliai una pagina del libro di musica.
- Infondo mi ha salvato no? Perciò non potrà predersela tanto...almeno credo.
Il titolo di una canzone  m’incuriosi, così mi fermai a leggere.
- E.T.  Katy Perry... You're so hypnotizing . Could you be the devil . Could you be an angel.
Sembrava quasi la descrizione di  Derek Hale. Stavo per leggere il seguito quando fui interrotta dalla campanella.
- è già passata un ora? Bhè, se non altro ho saltato la presentazione di italiano.
Ma ora toccava quella di musica. Forza e coraggio Mia, andrà tutto bene!
- incrociamo le dita.
 
                                                                  ***
 
- Si!
Esco dall’aula di musica esultando. La prof.  Aveva segnato un bel dieci sul suo registro e, quel dieci, era mio!!!
- Fammi indovinare, è andata a meraviglia!
Mi dice un Allison tutta sorridente.
- Già, ho preso dieci! Sono contentissima! Niente potrà distogliere la mia felicità da...
Troppo tardi, la mia felicità era già svanita ripensando a lui! Il giorno prima era in quella casa, perciò mi aveva sicuramente sentito! Le guance avvamparono. Che imbarazzo!
- Ehi? Che ti succede? La felicità se n’è già andata?
- Si purtroppo...
- Oggi ti va di uscire? Scott mi ha invitata a fare un giro.
- Non sò...siete una coppia giusto? Vi starei solo trai piedi!
- No, verrà anche Stiles!
Ci rifletto un attimo, forse se per un giorno avrei evitato di vederlo non sarebbe morto nessuno.
- A parte il mio cuore...
- Che cosa?
- Ehm...niente niente, stavo solo pensando ad alta voce, comunque ok, ci sto!
Sorrido ed entrambe ci avviamo verso la prossima aula: storia...la noisissima storia! Per fortuna che non ero da sola!
- Messaggiamo durante l’ora? Non ho voglia di ascoltare il professore!
- Ma che brava ragazza, continua così!
Dice una voce maschile alle nostre spalle.
- Ciao Stiles!
Allison lo saluta ed io faccio lo stesso.
- Grazie ancora per il passaggio stamattina, non sò a che ora e in che condizioni sarei arrivata se non fosse stato per te!
- Non preoccuparti...anzi, potresti sdebitarti facendimi un piccolo favore?
Fa cenno ad Allison di allontanarsi lasciandola sulle spine.
- Senti, sò che Lydia ti ha preso in simpatia giusto?
- Ehm...credo di si, perchè?
- Vorrei che mettessi una buona parola per me, ti prego!
- Certo! Che sarà mai?...però scusa non è già...
- Non lo dire!
Dice alquanto seccato.
- Ok...allora a dopo...
Mi allontano entrando in aula a prendendo posto nel primo banco libero quando tutto d’un tratto mi vibra il cellulare. Un nuovo messaggio, da Allison. Sorrido cominciando a leggere.
- Allora? Che voleva?
Risposi.
- Mi ha chiesto di mettere una buona parola su di lui a Lydia...però è già fidanzata e bhè...quel ragazzo è molto più carino di Stiles...non sò se...insomma...hai capito no?
Lo invio e dopo qualche minuto ne ricevo un altro.
- Si, però tutto può essere no? Infondo è simpatico! J
- Non credo che Lydia sia quel genere di ragazza L
Il messaggio di Allison arriva dopo qualche minuto con scritto qualcosa che non mi sarei mai immaginata.
- Invece parlami del tuo ragazzo misterioso XD e non fare quella faccia, ricorda che nell’ora di italiano sognavi ad occhi aperti!
Accidenti! Questo voleva dire che avevano sentito tutti!...vabbè, infondo non lo conosceva nessuno, mi sembrava tropo grande per poter andare ancora al liceo.
- Ecco...si chiama Derek, è più grande di noi e non sò se lo conosci...
- Derek?...non proprio, forse lo conosce Scott, anche se mi ha detto di no...è una lunga storia, ne parliamo a pranzo ok?
-  D’accordo.
Metto  a posto il cellulare e guardai fuori dalla finestra. Sarei uscita con Allison e gli altri evviva! Un pò mi dispiaceva per Derek. Ok, forse a lui non glie ne fregava niente, dopo tutto mi aveva sempre mandata via, però è sempre così solo. Sento il mio cuore accellerare, possibile che il suo solo pensiero mi provochi questa reazione?
 
DRIIIIN!!! DRIIIIN!!!
 
La campanella suonò distogliendomi dai miei pensieri.
- Ehi Mia, guarda che l’ora è finita.
Allison si trova davanti al mio banco.
- Si, scusa...stavo...
- Pensando al tuo bel ragazzo misterioso.
Dice sorridendo maliziosa.
- ...si.
Usciamo dalla classe e ci dirigiamo verso la mensa.
- Allora? Cosa sai di questo Derek Hale?
Domando incuriosita da ciò che prima mi aveva scritto.
- Ecco...diceva di essere un amico di Scott, mi ha accompagnato a casa dopo una festa perchè Scott si era sentito male ed era corso a casa. Il giorno dopo però lui mi ha detto di non esserlo, era più un conoscente...
- Chi l’ha detto? Scott o Derek?
- Ehm...Scott...ma perchè ti interessa tanto?
- Devo parlare con lui...voglio saperne qualcosa di più...
- Ok.
Ci sedemmo nel tavolo di Scott e Stiles, si aggiunsero anche Jackson e Lydia.
- Ciao Mia? Ho saputo che sei andata benissimo nell’ora di musica.
Lydia si siede accanto a me.
- Ehm...si.
- Ciao...Mia.
- Ciao.
Lydia guarda sia me che Jackson.
- Vi conoscete?
- No, ci siamo incontrati stamattina.
- Si.
Sorridono entrambi, poi Lydia continua la conversazione.
- Allora, cosa si fa stasera?
Allison fu la prima a parlare.
- Ecco...io e Scott pensavamo di uscire insieme.
- Ottimo, che ne dite di una serata al bowling? Noi quattro insieme!
Propone Lydia. Quel noi quattro non mi convinceva.
- Per chi intendi con noi quattro?
Chiedo.
- Io, Jackson, Allison e Scott, sarà una cosa per coppie diciamo.
- Oh...d’accordo.
- Ecco... veramente non saprei...
Disse Allison. Ero piuttosto sollevata all’idea di non essere stata invitata, non mi sarei sentita a mio agio in mezzo a loro.
- Andiamo Allison!
Lydia la pregò e dopo un pò accettarono sia lei che Scott. Ora mancavano solo tre ore alla fine della scuola!
 
                                                                                    ***
- Che ne pensi di questo?
- Molto carino!
Ero da Allison e la stavo aiutando a vestire. Dopo l’uscita di noi quattro lei e Scott si sarebbero diretti direttamente al bowling mentre io e Stiles saremmo tornati a casa...forse...
- Penso che così possa andare...
- Sei perfetta! Guai a te se cambi qualcosa!
Ridiamo. È molto simpatica, è facile andare d’accordo con lei.
- Perchè non vieni anche te?
Mi chiede tutto d’un tratto.
- No, preferisco stare a casa.
- D’accordo.
Sentiamo suonare al campanello così scendo ad arpire.
- Consegna speciale per la signorina Allison Argent.
Mi ritrovai davanti un enorme mazzo di fiori.
- Ehm...Scott sono Mia.
Abbassa il vaso guardandomi stupito.
- Scusa non ti vedevo con tutti questi...fiori.
- Ahah, l’ho notato. Allison è di sopra, dovrebbe scendere tra poco.
- ok, allora puoi dargli tu questi?
- Certo Romeo!
Salgo le scale lasciando Scott fuori dalla porta.
- Consegna speciale per la signorina Allison Argent, da parte di Scott...anche la prima frase è da parte sua.
- Wow! Sono bellissimi!!!
Il mazzo era composto principalmente da Rose. Sono molto belle, però preferisco le Peonie.
- Forza andiamo, ci aspettano giù.
- Ok.
Scendiamo e dopo aver chiuso la porta di casa sua cominciamo a girare per la città.
- Dove andiamo?
Chiedo.
- Potremmo andare a visitare qualche negozio!
Propone Allison.
- Si ottima idea!!!
Ribatto. Così iniziamo a parlare del più e del meno entrando anche in qualche negozio di vestiti.
- Troppo belle queste scarpe!!!
- Mia costano 87 dollari!
Dice Stiles.
- Già...dovrò aspettare Natale.
- Forse anche di più.
Aggiunge.
- Ragazzi io avrei un certo languorino, andiamo a mangiare qualcosa?
Propone di nuovo Allison.
- Ho voglia di una bella crep!
- Ma non eri a dieta?
- Si chiama falsa dieta Stiles!
- A giusto, non ci avevo proprio pensato!
È un ragazzo molto simpatico capace di farti ridere sempre. Non avrei mai pensato di poter fare amicizia con qualcuno in così poco tempo.
- Entriamo in quel bar.
Dico indicandolo e, dopo esserci comodamente seduti comiciamo ad ordinare.
- Io vorrei una doppia crep con panna montata sopra! Ho una fame da lupi!
Per qualche strano motivo Scott e Stiles si scambiarono un occhiata d’intesa e risero un poco. Che avrò detto di divertente? Allison prende un caffè macchiato, Stiles e Scott invece niente.
- Non avete fame voi due?
- No.
Rispondono insieme. Ottima sincronia.
- Allora Mia, non volevi parlare con loro di qualcosa?
Mi chiese Allison sorridendo. Credo di aver capito a cosa si riferisca.
- Si...inefetti vorrei chiedervi una cosa.
I due si guardano e poi annuiscono.
-  Sò che conoscete Derek Hale.
Stiles scatta all’improvviso.
- Non è vero! Non lo consosciamo!
- Allison mi ha detto che...
- Perchè lo stai...cercando?
Chiede ad un certo punto Scott. Noto una certa tensione tra i due.
- Non lo sto cercando, vorrei solo sapere qualcosa in più su di lui...tutto qui.
Il telefono di Allison inizia a squillare.
- Pronto?...oddio scusa, non abbiamo guardato l’orario! Arriviamo subito!...era Lydia, siamo in ritardissimo Scott! Dobbiamo muoverci!...ci vediamo domani Mia! Stiles!
Ci salutiamo ed entrambi se ne vanno.
- Bhè direi di tornare a casa.
- Ok...però non lo conoscete davvero questo...Derek?
Sospira e si alza facendomi cenno di seguirlo. Camminiamo un pò e dopo inizia a parlare.
- Perchè ti interessa tanto? Sei una sua...amica?
- No...non proprio, in realtà lo conosco pochissimo.
- Allora ti consciglio di starli alla larga, è meglio.
- Perchè? Sono già andata a trovarlo nella foresta più volte!
- Mia non dovresti! Non hai sentito dell’omicidio di quella ragazza?
- Quale ragazza?
Ci rifletto un pò su. Non pensavo fosse sccesso qualcosa di simile in un paesino così piccolo...riflettendoci bene non è così impossibile, basta ripensare ai tipi dell’altra volta!...però era stato Derek a salvarmi...
- Laura Hale! La sorella di Derek!
- Non pensavo li fosse successa una cosa simile.
Ammisi dispiaciuta. Forse era questa la ragione del perchè si comportava così. Aveva perso qualcuno di molto caro, era naturale assumere un atteggiamento  del  genere dopo una perdita di questo tipo.
- Ci sono molte altre cose di lui che non sai, fidati stagli lontana.
Non volevo.
- Ora andiamo, si sta facendo buio.
- Lui mi ha salvato la vita Stiles...questo non posso dimenticarlo...e non voglio starli lontana.
Sospira di nuovo.
- Lo sai mi ricordi proprio Scott! Una vera testona!
Ci ritroviamo a ridere insieme e ci avviamo verso casa.
- Dimmi un pò, quand’è che ti avrebbe salvato la vita?
- Ma...niente di che, ha solo impedito che un paio di maniaci mi saltassero addosso, tutto qui.
Dico con molto Nonchalance.
- Wow, allora diventerà un eroe!
- Per me si...
Stiamo in silenzio a lungo finchè non arriviamo alle nostre rispettive case che, ironia della sote sono una di fianco all’altra.
- Non ci credo! Bhè se non altro non avrò più quella coppietta di vecchi che si lamentavano ogni giorno di tutto il casino che facevo!
 - Grazie del complimento Stiles, davvero lo apprezzo molto!
- Dai stavo scherzando!...Buona notte allora!
- Notte!
Entro e salgo subito in camera. Mia madre non è ancora tornata, come al solito. Oramai ci sono abituata al fatto che non cisia mai. Forse però qualcuna delle mie amiche è connessa! Apro il PC e vedo la riciesta di viedochiamata da  Jess. La accetto e subito mi ritrovo i suoi enormi occhi verdi davanti.
- Ciao Mia!!! Che bello! Quanto tempo! Mi sei mancata tantissimo!...Quattro giorni senza di te sono troppo orribili! Devi assolutamente tornare!!!
- Ehi Jess abbassa la voce mi stai stordendo i timpani! Comunque anche voi mi mancate davvero tanto!
- E lo credo bella! Chissà come ti sentirai sola li senza di noi!!!
- Non riesco a vivere, credo che stasera morirò nel sonno! Prometti di venire al mio funerale!
- Tranquilla, mi sa che sarò al tuo fianco!
Ridiamo raccontandoci di tutto e di più. Dopo un pò ci salutiamo e chiudo la videochiamata.
- Mmmm...chissà come starà andando l’appuntamento a quattro...
Dovevo trovare qualcosa da fare, non avevo ancora voglia di andare a dormire.
- Forse potrei...andare ad esplorare la soffitta...ma si dai!
Detto ciò presi una torcia e pian piano  tirai giu la parte di soffitto che si apriva lasciando uscire una piccola scala in legno. Si sentiva odore di muffa ed era piena di polvere.
- Non sò se mi convenga andare lassù, però...ma si andiamo!
Salii facendo molta attenzione, volevo evitare che si rompesse impedendomi di tornare giu, dopotutto restare bloccata la sopra era l’ultima cosa che avevo messo nella lista delle cose da fare prima di morire...in realtà non l’avevo proprio messa.
- Vediamo un pò che c’è qui...
Una volta su non inciampare fu la cosa più difficile da fare e non riuscii neanche a portarla a termine perchè caddi a terra sbattendo la testa contro qualcosa.
- Dannazione! Che male!
Dico massaggiandomi la nuca e cercando l’oggetto provocatore di tutto ciò.
- è un libro.
Stupefatta lo raccolgo. La copertina bordoux è piena di polvere ed è chiuso con un fiocco. Più che un libro sembra un diario, pensai. Leggerlo li non sarebbe stata una grande idea, così scesi tornando in camera.
- Mi servono un paio di forbici, vediamo dove le ho messe.
Dò un occhiata in giro e dopo averle trovate taglio il nastrino spesso aprendo il libricino. Le pagine sono gielle e logorate, ma si riesce comunque a leggere.
- 29 settembre 1946...ho ricevuto il morso l’altra notte, presto ci sarà il mio primo plenilunio e devo prepararmi. Ho già chiesto a Matt di procurarmi delle catene, lui non sa nulla, ma, per adesso preferisco non informarlo di ciò. Spero solo di riuscire a controllarmi.
Il  morso? Plenilunio? Catene? Controllarmi?...Cos’è il diario del lupo mannaro?!...sarà sicuramente una presa in giro. Lo metto sul comodino e prendo il giubbotto rosso della volta scorsa. Mi farà un giretto nel bosco, potrei andare alla casa abbandonata, magari troverò Derek!
 
-Ti consiglio di stargli alla larga, è meglio fidati.
 
Mi dispiace Stiles, ma io vado.
Esco di casa inoltrandomi subito al suo interno. Certo, a quest’ora fa molto più effetto, ma non sarà questo a fermarmi. La foresta comincia a farsi sempre più fitta il mio già pessimo orientamento comincia a svanire.
- No, non mi fermerò proprio ora.
Le foglie scricchiolano sotto i miei piedi e l’aria è piuttosto umida. Un leggero venticello mi fa venire i brividi. Forse ho davvero sbagliato a venire qui. Sento un fruscio alle mie spalle. Mi volto di scatto e vedo un paio di occhi rossi fissarmi da dietro un cespuglio. Deglutisco a fatica indietreggiando di un passo, spero solo che sia soltanto un miraggio o qualche strano gioco di luci. Sento ringhiare e capisco che purtroppo non lo è affatto.
- ...
Le parole mi muoiono in gola, infondo non c’è niente da dire, tutto quello che posso fare è scappare e così faccio. Mi giro cominciando a correre a più non posso. Sento le zampre di quella cosa muoversi sempre più velocemente. Di questo passo mi prenderà di sicuro. Nel buio e dall’agitazione non vedo una radice e ci inciampo sopra cadendo in avanti. Mi giro subito cercando di riprendere la corsa, ma la caviglia mi si è slogata. Fa male si, ma di certo non farà mai male quanto quello che succederà tra pochi istanti. Sempra un grosso lupo...tutto nero. È quasi la storia di cappuccetto rosso, io col giubbotto rosso sangue che vengo rincorsa da un grosso lupo nero, la differenza è che qui non ci sarà nessun cacciatore a salvarmi. Sento il respiro della belva addosso nonostante sia ancora lontana. Non c’è più niente che possa fare. Sono stanca e continuare a correre sarebbe inutile. Chiudo gli occhi e aspetto...aspetto una morte che in realtà non arriva mai, perchè proprio nell istante in cui riapro gli occhi davanti a me vedo un ragazzo...non riesco a capire chi sia. Si gira lentamente guardandomi. Ha dei meravigliosi occhi azzuro ghiaccio, zanne affilate come quelle di un animale. I suoi lineamenti sono quelli di un...
- Lupo...
È  tutto quello che riesco a dire prima di accasciarmi a terra e perdere i sensi.
 
                                                                                ***
 
La luce del sole mi colpisce in pieno viso.
- Ma che?...dove sono?
Mi metto a sedere ritrovandomi nella mia stanza. È stato tutto un sogno?...No, la caviglia mi fa molto male.
Ma come ci sono finita qui, che sia stato...
- Il ragazzo di ieri?
Quel viso mi era familiare e molto anche!...possibile che fosse tutto vero?
Sento bussare alla porta ed entra mia madre.
- Mia! Finalmente ti sei svegliata!...mi hai fatto prendere un colpo ieri sera quando quel ragazzo ti ha riportata qui priva di sensi. Ha detto che sei andata nel bosco di notte e che ti sei slogata una caviglia. Devi aver sbattuto latesta nella caduta perchè a detto che quando ti ha trovata eri svenuta! Non cimbinarmi più cavolate del genere!
Quindi...era stato tutto un sogno?...no, sembrava tutto...così reale!
- Un momento...hai detto che mi ha portata qui un ragazzo?
- Si, quello che ti ha riaccompagnata in macchina l’altra sera.
Derek...Derek era li?...Ma allora...
- Ho gia avvisato la scuola che starai per un pò di giorni a casa. Tre dovrebbero bastare, adesso riposati!
Esce dalla stanza. Tutto ciò non ha senso! Insomma...non poteva essere stato solo un sogno!
Il  mio sguardo ricade sul libricino posto sul comodino. Lo prendo e comincio a sfogliare qualche pagina.
- 23 Ottobre 1946...Sta diventando tutto più difficile. L’altra volta ho ucciso quindici persone...ieri ventisette.
Per quanto tempo ancora andrà avanti questo strazio?...Oramai tutti gli abitanti iniziano a sospettare qualcosae non posso restare con Emily...la metterei solo in pericolo.
Andai avanti per un altro po...su ogni pagina vi era segnata la data, doveva essere per forza il diario di qualcuno!
-4 Agosto 1947...Ho deciso di lasciare la Francia...andrò negli Stati Uniti, in Atlanta...li  forse potrò trovare un pò di pace.
La stanchezza mi coglie improvvisa, così lascio il diario sul comodino di prima e mi metto a dormire.
 
                                                                                   ***
 
Sono passati due giorni e la caviglia non mi fa più male per fortuna, ma per sicurezza oggi starò ancora a letto. La buona notizia è che Derek ha chiamato mia madre per sapere come stavo. Anche se mi sorgeva un dubbio...il numero di telefono...io non glie lo avevo dicerto dato! E l’unica a possederlo era Allison...perciò...
Il miei pensieri furono interrotti dal bussare di una porta. Stiles comparve oltre di essa.
- Ciao.
Disse alzando la mano in segno di saluto.
- Ciao.
Lo salutai a mia volta e lui si sedette sul  letto.
- Allora? Come stai?
- bene, domani potrò uscire. È incredibile che sia soltanto alla prima settimana e già me ne siano capitate di tutti i colori!
- Te le sei andate a cercare, ti avevo detto di non andare a cercarlo.
- Non sono andata da lui.
- No hai ragione, hai pensato di farti una bella passeggiata per il bosco alle dieci di sera perchè ti andava.
Sbuffai.
- D’accordo, però...è accaduto qualcosa di più li...qualcosa che non riesco a spiegarmi.
- qualcosa dici?...di che tipo?
Li porsi il diario e dopo esserselo rigirato tra le mani un paio di volte chiese:
- Che cos’è?
- Me lo chiedo anch’io...sembra un diario...l’ho trovato su in soffitta e parla di cose...moooolto strane!
- Cosa? Mostri?
- No...lupi mannari...credo.
Lo vedo spalancare gli occhi. È normale che infondo sia sorpreso.
- Stai scherzando?
- No...sembra un diario...
Dico sfilandoglielo dalle mani.
- Che c’è scritto?
- Mha... la vita di un ragazzo che in realtà è un lupo mannaro...però è scritto a mano.
- Posso leggerlo?
- Neanche per sogno!
Dico sfilandoglielo dalle mani.
- Dai! Mi hai incuriosito con questa storia!
Faccio di no con la testa e rinuncia subito.
- E invece li? Cos’è successo nella foresta?
- Ho ricordi piuttosto vaghi...mi vengono in mente soltanto un ragazzo e un grosso lupo nero...con occhi rossi...come il sangue...il ragazzo che mi ha salvata...penso fosse Derek.
Lo vedo trattenere una risata.
- Si vede proprio che hai sbattuto la testa, forse è meglio se te ne stai a letto un altro paio di giorni!
- Non è divertente!
- Ma pensare che Derek sia un lupo mannaro si che lo è! Insomma lui? C’è lo vedi?! Anche se si comporta spesso da lupo solitario non penso che si metta ad ululare alla luna piena!
- ...Hai ragione.
Si alza e fa per andarsene, così lo saluto e mi risdraio prendendo di nuovo il libro tra le mani.
- Eppure...penso davvero che sia così.
 
                                                                                ***
Il giorno successivo sono tornata alla casa abbandonata...e lui non c’era. Il giorno dopo ancora nemmeno...e così via nei giorni seguenti. Passò un mese e di lui non c’era la minima traccia. Cominciai a pensare davvero che fosse scappato. Nel frattempo Scott compie azioni inimmaginalbili nella squadra di Lacrosse e Stiles cerca in qualunque modo di non farmi pensare a Derek. Tutto inutile, non sò perchè ma...mi sento profondamente legata a quel ragazzo e proprio non riesco a capirne il motivo.
- Ciao Mia!
Di nuovo Stiles che mi raggiunge correndo dalla fine del corridoio.
- Allora come stai oggi?
- Benissimo grazie! Stavo cercando Allison, non è che percaso l’hai vista?
- No, in effetti anche Scott è scomparso.
- Chissà...magari si sono dati alla fuga d’amore!
Dico con gli occhi luccicanti.
- No, non mi mollerebbe mai così.
Entriamo in classe ele ore passano rapidamente. Tiro fuori dallo zaino il diario trovato in soffitta e facendo attenzione allo sguardo del professore, comincio a leggere.
-  3 Febbraio 1949...ho capito una cosa dei lupi mannari...hanno anche loro le loro regole. Una di queste è portare sempre rispetto all’ Alpha ( Capobranco ) i menbri di tale branco vengono chiamati Beta e poi ci sono i classici lupi solitari: gli Omega. Solitamente molti lupi si uniscono in branchi perchè si diventa più forti, forse dovrei  farlo anch’io, dopo tutto...l’unione fa la forza.
Sfoglio altre pagine finchè non vedo il disegno di un fiore.
- STROZZA LUPO: questa pianta è capace di parallizzare un  licantropo solo inalandone il profumo. Ce ne sono di diverse tipologie, ma l’importante per noi è starne alla larga. Gli Hunter ovvero i cacciatori la usano la maggior  parte delle volte per farci fuori. All’interno di proiettili, su freccie appuntite...loro sono il nostro nemico e proprio come per questa pianta dobbiamo stare lontani anche da loro. Comincio a credere che essere diventato questo infondo non sia affatto come credevo. È un esistenza condannata alla fuga continua, non si è mai al sicuro.
Altri disegni  Riempivano le pagine seguenti, con argomenti sempre diversi:  Le notti di luna piena, l’accoppiamento, le tecniche di caccia...tutto! Era un manuale completo  sui lupi mannari!
-“Mi chiedo chi sia il matto che abbia scritto una cosa del genere”.
Nell ultima pagina c’è un foglio ripiegato in quattro. Lo apro. È il bellissimo ritratto di una donna. Emily c’era scritto a lato del viso di quest’ultima e in basso la firma di colui che l’aveva disegnata. Hale...strano, non mi suonava affatto nuovo. Notai che cera una piccola scritta anche nella pagina a lato. Hale...a questo punto l’autore del libro e del ritratto erano gli stessi...ma...Hale...mi suonava troppo familiare!
- Hale...Hale...dov’è che lo già sentito?...
Finalmente dopo averci riflettuto a lungo trovai la risposta.
- Hale...Derek Hale!
Urlai all’improvviso...nel bel mezzo della lezione. Tutti si girarono verso di me e vidi Stiles prendersi la testa tra le mani.
- Signorina Evans...tutto bene?
- Ehm...si...mi scusi.
Abbassai il viso e restaicosì fino alla fine della lezione, meditando sul da fare.
 
                                                                            ***
- insomma si può sapere perchè ti sei messa ad urlare Derek Hale nel bel mezzo della lezione?!
Era da più di un ora che andava avanti  così! Se non la smetteva di fare tutte queste domande avrei davvero rischiato di rispondergli male!
- Stiles ti prego, non farmi più domande...ho bisogno di stare da sola.
Mi allontanai lasciandolo da solo. Mi dispiaceva un pò, ma ero...troppo confusa. Hale...quel cognome era lo stesso del diario che avevo trovato nella mia soffitta. Magari si trattavadi un altro Hale...infondo ce ne saranno a miglioni, basta pensare all’atrice Lucy Hale!
- Basta! Tornerò li ed entrerò in casa! Voglio chiarire questa cosa una volta per tutte!
 
                                                                             ***
Appena uscita da scuola ho deciso di dirigermi subito da lui. Devo assolutamente saperlo o rischierò di impazzire!
- è sicura di volerlo fare?
- Me lo hai già ripetuto...fino alla morte.
Sento delle voci in lontananza. Mi avvicino e noto tre figure davanti alla vecchia dimora degli Hale.
- Quello che intende dire è che non possiamo ucciderlo.
Di chi stanno parlando? Uccidere chi? Derek?! No...impossibile, perchè mai dovrebbero?! Ci sono due uomini ed una donna al centro. Riprendono a camminare e decido di seguirli. Spalancano la porta ed entrano. Facendo attenzione alle foglie mi apposto dietro la parete, sbirciando dalla finestra.
-“ Chi diavolo sono quelli?”.
Notai che ognuno di loro aveva un fucile.
- “ saranno poliziotti?”.
Li sentii parlare così aguzzai l’udito per capire meglio. Alzai un pò la testa e vidi uno dei due uomini essere scaraventato a terra, poi...non riucii a credere hai miei occhi.
-“ N-non è possibile! Quello è...Derek!”.
Dalla sua bocca uscivano grosse zanne affilate e aveva un agilità impressionante. Si scagliò contro l’uomo successivo e poi sulla donna.
- Ahahahah!
Sentii un urlo di dolore e le risate della ragazza.
- Però...come sei cresciuto bene! Non sò se ucciderti...o leccarti.
Ammise. Sbirciai un altro pò e vidi Derek per terra conotorcersi dal dolore. Ebbi una morsa al cuore in quel istante. Dovevo aiutarlo, dovevo farlo, ma come potevo?!
- Se davvero non mi credi allora perchè non ascolti il battito del mio cuore e mi dici se ho ragione?
La vidi avvicinarsi piano a lui e sussurrargli qualcosa che purtroppo non riuscii a capire.
- Sai...potresti anche ammettere che sia stato l’ Alpha ad ucciderla. Perchè non ci dici chi è?...lo troviamo e lo uccidiamo caso risolto, fine della storia, staremmo tutti più felici...a meno che...non lo sappia nemmeno tu.
Alpha? Un altra parola già sentita...e proprio oggi. La donna si girò e prese una piccola mitragliatrice.
- Indovina chi è appena diventato inutile?!
Si girò di colpo tentando di colpirlo, ma lui fu più veloce e riuscì a fuggire. Feci lo stesso anch’io. Ero rimasta li più del dovuto...e non avevo fatto niente per aiutarlo.
 
                                                                                ***
Mi sentivo inutile, confusa, impaurita e stanca. I ricordi di quella notte si facevano sempre più chiari e nitidi. L’immagine di quel ragazzo e l’animale che m’inseguiva. Avevo appena assistito ad una sua semitrasformazione se così posso chiamarla. A questo punto i miei dubbi erano molto più chiari, ma ancora non riuscivo a crederci. Guardai in dietro un paio di volte finchè non andai a sbattere contro qualcosa. Inizialmente credevo fosse un albro.
- Che ci fai qui?!
Poi sentendo quella voce capii che non era affatto così.
- D – Derek.
Era a torso nudo proprio davanti a me, cercai di non guardarlo ricordando ciò che forse e molto probabilmente era. Un mostro. Mi fissava imperscrutabile e serio come sempre.
- Io sò cosa sei.
Ammisi secca e decisa.
- Davvero? Perchè non lo dici allora?...ad alta voce.
Bablettai a lungo, non sapevo cosa fare, avevo il cuore a mille e sapevo che poteva sicuramente sentirlo.
- Dillo.
- Tu sei...un lupo mannaro.
Si avvicinò lentamente ed io lo guardai negli occhi, erano sempre loro. I bellissimi occhi color prato di cui mi ero innamorata il primo giorno in cui arrivai qui. Era sempre il ragazzo che mi aveva salvata due volte, ed io avevo anche avuto il coraggio di chiamarlo mostro.
- Io...io non ho paura di te.
- Davvero?...strano, il tuo cuore dice il contrario.
Come pensavo, riesce a sentirlo. Devo cercare di calmarmi. Inspirai profondamente e sentii il battito tornare regolare.
- Tu non mi farai del male.
Lo vedo sorridere, ma ha un che di malizioso.
- Ne sei sicura?
- Si. Io non ho paura...di te.
Ribatto decisa. Mi dà le spalle.
- Nemmeno così?!
Si rigira di colpo, il suo viso è cambiato. Gli occhi non erano più verdi ma azzurri come il ghiaccio. I canini si erano fatti lunghi e affilati, il viso si era leggermente allungato e la barba era notevolmente aumentata!
- Wow.
Non sapevo cosa dire. Allungai una mano per toccarli una guancia, ma lui si scansò. La avvicinai di più e riuscii nel mio intento.
- Tu non mi farai del male. Lo avresti già fatto molto tempo fa se lo avessi voluto, non potrei mai avere paura di te.
Restò in silenzio ed io ritrassi la mano. Avrei tanto voluto abbracciarlo in quel momento,ma non riuscivo a muovermi, la verità è che tutto ciò mi aveva parecchio scossa. Lo vidi voltarsi e cominciare a camminare.
- Aspetta! Dove vai?
- Vieni con me?
Chiese ad un certo punto. Non avrebbe nemmono dovuto pormi la domanda.
- Si.
Sorrisi accettando la mano che mi aveva gentilmente offerto e mi caricò sulle spalle.
- Ehi che vuoi fare?!
Urlai, ma divertita da ciò.
- Lo vedrai. Tieniti e non lasciarmi mai.
 

     
 
Note:  Chiedo scusa se ho aggiornato con un notevole ritardo, ma dovevo ultimare un altra fic, adesso che quella è finita però posso concentrarmi su questa!...ok lo sò, ho scopiazzato la famosa scena di Twilight in cui Bella scopre che Edward è un vampiro, è la scena che preferisco tra tutte, insieme a quella in cui vanno a casa dei Cullen XD epica! Comunque, come vi è sembrato questo cappy? Forse Mia scopre un pò troppo presto tutta la storia dei  licantropi, ma sarà un pò l’unione tra la prima e seconda serie in cui avrà un ruolo fondamentale. Ok, non ho altro da dire J
Un bacione Ami <3 

 
  
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