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Autore: Giulia__1D    09/09/2012    0 recensioni
Mi chiamo Giulia, ho 16 anni e vivo da sola con la mia amica da quando i miei genitori sono morti. Frequento la High Star School e odio la matematica.
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Camminavo per il corridoi quando inciampai.
'Oh, s-scusa..' dissi mortificata.
'Nulla, ti do una mano' Disse abbassandosi verso di me. Mi colpì sopratutto la sua mano, grande e calda.
Da quel momento il mio cuore incominciò a battere per qualcuno
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Per prima cosa, mi fece vedere l'aula di chimica, una grande sala con degli aggeggi di cui non sapevo il nome e un tavolo lunghissimo che riempiva tutta la camera. 
Quella che mi colpì di più, fu quella di musica: più di mille sedie di legno, un grande palco con sopra delle sedie e dei spartiti caduti dall'ultimo saggio. Verso le 9:00 tornammo in classe dove dopo un'accurata presentazione mi misi a sedere vicino a Rose. Mi piaceva molto quella scuola, i ragazzi erano simpatici e anche belli, le ragazze non se la tiravano troppo ed erano indifferenti alle nuove arrivate, anche se a me non mi importava più di tanto.
Alle 10:00 avevamo 20 minuti di libertà: ALLELUJA, ALLELUJA, ALLELUUUJA.
Finii di guardare la scuola e poi mi diressi vicino al mio armadietto, era molto fantasiosa quella scuola poichè io potevo scegliere cosa farne: potevo scrivere una frase o anche fargli uno scarabocchio, l'armadietto era completamente mio e nessuno mi vietava di fare quello che mi volevo. Iniziai a pensarci su, ma non gli davo molto penso perché mancavano 5 minuti al suono della campanella: Matematica.
Avevo iniziato ad apprezzare quella materia, o almeno credevo.
Entrai in classe, questa volta senza di Rose che per mia sfortuna aveva Storia, quindi dovetti sedermi vicino ad una ragazza di nome Caitlin, ma tutti la chiamavano Cait. Era molto strana ed introversa il tipo di ragazza che se tu gli dici ciao, le diventano le guance rosse e si arricciola i capelli..O perlomeno sembrava così..
'Ciao!' dissi io raggiante.
'Ehii' mi rispose.
'Io mi chiamo Giulia'
'Io Caitlin, ma puoi chiamarmi Cait se vuoi. E' il tuo primo giorno qui?Non ti ho mai vista da queste parti'
'Si, io prima abitavo a 3 minuti da Londra e invece adesso eccomi qua' 
Annuì.

'DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN'
Entrò il professore, un uomo di 45 anni alto e magro. Portava delle Ray Ban nere, un foulard rosso, una camicia, dei jeans ed un paio di scarpe bianche con un piccolo tacchetto. Aveva dei capelli brizzolati bianchi e un bellissimo pizzetto nero di cui andava molto fiero, si capiva dal modo che lo toccava ogni 5 secondi con un sorrisetto. 
Cait odiava quel prof solo per il fatto che lui era permaloso.
Una volta, mi raccontò, che una ragazza finì in presidenza solo per aver giudicato il famoso pizzetto del professore con le semplici parole 'mio padre lo sa fare meglio'. 

Strana questa scuola!
Durante la lezione io e Cait scrivevamo cose incompresibili sul banco, forse per il fatto che gli occhi del professore sembravano quelli di un gatto pronto ad attacarti o solo per prudenza. 
'Ehm, ti va di venire a casa mia dopo?' scrisse.
'Certo!' e subito dopo le sorrisi, era gentile..Mi piaceva c:

 

Ecco un piccolissimo capitolo per voi c:
spero vi piaccia byee <3

  
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