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Autore: Crystal_M    11/09/2012    6 recensioni
Scorpius Malfoy, dopo aver trovato il vecchio diario personale di Rose Weasley, la sua nota avversaria, nonché cugina del suo migliore amico, si prende gioco del povera Grifondoro, fingendo di provare anche lui attrazione per lei...o forse non sta fingendo affatto?
" Scorpius sorrise. Soddisfatto? Secondo la punizione della McGranitt avrebbe dovuto passare ogni Mercoledì sera di ronda con la Rossa, per almeno due settimane…
Di sera. Ogni Mercoledì. La Rossa e il suo bel fisichetto.
Oh si, Scorpius Malfoy era decisamente soddisfatto. "

Dopo una brutta litigata, di gran lunga peggiore delle solite, però, Scorpius decide di darci un taglio con Rose, lasciandola perdere per sempre.
Allo stesso tempo, la Weasley e suo cugino Albus creano un nuovo gioco, un gioco di sfide...
" Albus, allora, affermò con un ghigno: «Rose Weasley, ti sfido a sedurre Scorpius Malfoy!» "
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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CAPITOLO 3



«Allora a dopo!» disse Albus, salutando Rose con la mano e iniziando ad andare verso l'aula di Pozioni. Sua cugina sembrava strana…certo, si erano sempre detti tutto…ma lei non aveva mai avuto così tanta fretta di parlargli. 

 

Voltando l'angolo, andò a sbattere contro qualcuno. 

 

«Per tutti i Draghi…mi dispiace da morire!» si scusò subito, allungando una mano alla ragazza dai capelli corti e biondi, a caschetto.  «Io non…non stavo...»

 

Io non volevo, non stavo guardando dove mettevo i piedi, avrebbe voluto dire Albus. Ma non ci riuscii. Gli occhi di lei lo avevano incantato. Viola come la lavanda, lo fissavano allegri, forse un po' sorpresi dallo scontro improvviso.

 

«Figurati! Stai tranquillo, nemmeno io stavo badando a dove andavo. Buona giornata!» disse la ragazza, rialzatasi in piedi con l'aiuto del ragazzo e salutandolo con un cenno della mano.

 

Lui rimase a guardarla finchè non fu più visibile. E quella chi era? Non pensava di averla mai vista…anche perché due occhi così li avrebbe ricordati di sicuro! 

 

Sempre pensando a lei, arrivò fino alla sua aula, dove il suo migliore amico lo aspettava già seduto. 

 

«Tutto bene, Potter?»

 

Albus scosse un attimo la testa, come per tornare sulla terra. «Sì, sì. Tutto a posto. Sono solo andato a sbattere contro una ragazza mentre venivo qui. Ti vedo più rilassato rispetto a ieri sera. Hailey?» 

 

«Oh, Potter, fantastica come sempre. Ancora non mi capacito alla tua assenza di…ehm…distrazioni, ecco. Voglio dire, hai praticamente tutta la scuola ai tuoi piedi, le ragazze ti sbavano dietro in un modo assurdo e tu continui ad essere single. Non ti capisco proprio.»

 

«Malfoy, andiamo. Non ricominciare. Innanzitutto nessuna ragazza sbava dietro. Sono solo mie amiche e mi trattano così perché sono Capitano della Squadra di Quidditch. Nient'altro. E poi anche tu sei single. Come mai sembri non sottolinearlo mai?»

 

«E' diverso, Potter, e lo sai benissimo. Io ho Hailey per quelle cose. Ma tu che sei tutto un sentimentale…e io non rifiuterei le offerte di tutte quelle belle Corvettine…saranno anche secchione, ma alcune di loro…» rispose il biondo, iniziando a disegnare in aria caratteristiche rilevanti del corpo femminile.

 

«Togli pure il condizionale. Tu non rifiuti le offerte di quelle povere ragazze» 

 

Malfoy alzò le spalle, considerando l'argomento finito. Anche perché il professor Lumacorno era entrato in classe e aveva iniziato a spiegare. 

 

«Hai il libro?» sussurrò Albus al compagno di banco, il quale fece segno di no con la testa. 

 

«Professor Lumacorno, potrei chiedere alla classe se qualcuno ha un libro in più da prestarci?» chiese allora poi.

 

Instantaneamente, una decina di ragazze scattarono dai loro posti allungando il libro verso il Serpeverde. 

 

«Ehm…grazie» disse ancora lui, cercando di evitare lo sguardo vincente di Malfoy posato su di lui. 

 

 

***

 

 

Nel frattempo, Rose e Lily si stavano dirigendo verso le serre per la lezione di Erbologia. 

 

«E' una cosa ridicola! Ti rendi conto? E' suo fratello! Come pensa che io possa provare qualcosa per il suo fratello gemello?» 

 

Lily, come al solito, si stava lamentando di Lysander. Stavano insieme da un bel po' ormai, conoscendosi da tutta la vita ed essendoci sempre stato feeling tra loro, tutti erano certi che tra loro sarebbe nata una storia. Ma per tutti i giocatori di Quidditch…quanto litigavano! 

 

«E perché mai dovrebbe pensare una cosa del genere?» chiese Rose, sedendosi e iniziando a preparare gli occorrenti per la lezione del giorno.

 

«Allora, ecco quello che è successo. Questa mattina, mentre andavo in Sala Grande a fare colazione, stavo già portando i miei libri giù con me, così da non dover poi risalire in camera inutilmente. Pensando come al solito ai cavolacci miei, sono andata a sbattere contro Lorcan mentre camminavo. Lui si è scusato eccetera eccetera e poi mi ha aiutato a raccogliere i libri. Mentre li prendevamo da terra le nostre mani si sono sfiorate, proprio mentre Lys…Rose tutto bene?!» 

 

Lily si fermò un attimo. Rose aveva appena sobbalzato e fatto cadere il coltello per terra, ad un centimetro dal suo piede. Alla domanda della cugina annuì, cercando di riprendersi. 

 

«Scusami, mi è scappato di mano…lo prendo subito e poi continui a raccontarmi» disse, si chinò e iniziò a cercare l'utensile sotto il tavolo.

 

Una frase. Una semplicissima, stupida frase e a lei veniva la pelle d'oca. Dannazione! Non era possibile! Malfoy non le aveva sfiorato la mano in quel modo. Malfoy non aveva degli incredibili occhi grigi capaci di attirare chiunque…

 

«Rose?»

 

La Weasley sobbalzò una seconda volta, battendo la testa sul tavolo. Con una smorfia, iniziò a strofinarsela e si risedette sulla sedia, guardando male la cugina.

 

«Oh, beh, scusami tanto! Pensavo ti avesse mangiato una pianta carnivora lì sotto!» sbuffò allora lei, indignata. 

 

Iniziarono a lavorare in silenzio e la lezione passò in fretta. Purtroppo, però, giusto cinque minuti prima della fine della lezione, Lily ebbe un'illuminazione.

 

«Ecco cos'era!» esclamò e, all'occhiata confusa della riccia continuò: «Quello che dovevo chiederti. Com'è andata ieri con Malfoy?» 

 

Rose si irrigidì all'istante. Cosa poteva dirle? Che quando si sfioravano sembravano provare qualcosa del tutto diverso? O almeno…lei lo provava…forse?

 

«Guarda, è stato un'idiota come al solito. Si è messo a fumare in pieno corridoio del terzo piano e ha pure osato lamentarsi del fatto che gliela volessi spegnere! Ridicolo» disse allora poi. Pensare a queste cose la aiutava a ricordare il perché del suo odio per Malfoy…e a scacciare quelle stupide idee che a volte le sfioravano la mente.

 

«Sì, sì…immagino…poverina, insieme al sexyssimo Scorpius Malfoy mentre si fuma una sigaretta…ridicolo!» 

 

Rose la guardò di sbieco. 

 

«Oh e non fare così! Lo sai benissimo che tra te e Malfoy c'è sintonia…si vede da come ti guarda…»

 

«LUI NON MI GUARDA IN NESSUN MODO, DANNAZIONE! SIETE VOI CHE VE LO IMMAGINATE, SMETTETELA PER UNA BUONA VOLTA!»

 

Ora urlava. Non sapeva perché, ma quel continuo insinuare che tra lei e la Serpe ci fosse qualcosa le mandava il sangue alla testa. Forse qualcosa ci sarebbe potuto essere, sì, ma il primo anno. Ormai non più. Erano diversi, avevano amici diversi, pensieri diversi…erano incompatibili. 

 

Eppure tutti continuavano a romperle le palle con questa storia. Ora basta. 

 

«Scusami Rose, io…» 

 

«Lascia stare. Professoressa…» iniziò, per chiedere il permesso di uscire dalla serra, i quali occupanti la stavano fissando a bocca aperta, quando la campana suonò. La professoressa fece il numero cinque con la mano, da  interpretare come "Cinque punti in meno a Grifondoro", e fece cenno di andarsene con la testa. 

 

Rose era furiosa. 

 

 

 

***

 

 

«Beh, di cosa volevi parlarmi?»  chiese Albus, una volta si furono seduti sotto la grande quercia sulle sponde del Lago Nero. 

 

Rose scosse la testa, addentando il suo toast. 

 

«Lascia perdere…è inutile. Una cavolata a cui ho dato troppa importanza» 

 

«Oh beh, d'accordo» rispose allora Al, con un'alzata di spalle. 

 

Dopo qualche minuto di silenzio, ognuno immerso nei suoi pensieri, il piccolo Potter parlò. «Senti, Rosie…già che siamo qui io te lo chiedo…tu conosci la maggior parte delle ragazze del castello, giusto?» 

 

«Sì…perché?» chiese allora lei, leggermente confusa dalla domanda.

 

«Beh, ecco…non è che ne conosceresti una bionda con i cappelli a caschetto?» chiese lui, diventando rosso improvvisamente.

 

Rose fece un cenno con la mano dall'alto in basso, come se sapesse perfettamente di cosa lui stesse parlando, per poi dire esasperata: «Albus, ci sono decine di bionde con i capelli a caschetto! Sii un po' più specifico!» 

 

«Oh. Beh, gli occhi…gli occhi sono viola, come un fiore di lavanda appena sbocciato…» rispose lui, iniziando a giocherellare con la plastica che un tempo ricopriva il suo pranzo.

 

La Weasley scoppiò a ridere. «Ma certo! Potevi dirlo prima! Si chiama Violet, che fantasia, vero? E ha i capelli ramati, comunque, non biondi. Corvonero, quinto anno, è un po' strana. E' sempre allegra, simpatica con tutti e ha delle idee un po' strambe a volte. La scorsa lezione di Erbologia si è messa a parlare con un Bubotubero…» 

 

Ormai si stava rotolando dalle risate ricordando l'episodio. «Perché me lo chiedi?»

 

Un Albus rosso come il fuoco la fulminò con lo sguardo. «Secondo te perché mai dovrei chiederti di una ragazza?!» 

 

«Vuoi dire che tu…io…non ci credo!» biascicò, per poi riscoppiare a ridere. Il Serpeverde si alzò in piedi di scatto, andando verso il Lago Nero e lasciandosi la cugina ridacchiante alle spalle. 

 

Che male c'era? Voleva solo sapere il suo nome. Violet. Beh, ovvio che è un nome azzeccato, scontato addirittura. E perché Rose rideva così tanto? Non le aveva mica appena dichiarato il suo amore…era solo curioso di sapere come si chiamasse! 

 

Una mano sulla spalla lo risvegliò dai suoi pensieri. Rose gli era affianco, gli occhi ancora lucidi per le tante risate. 

 

«Hai finito?» 

 

«Sì…senti scusami. Non sarei dovuta scoppiare a ridere, solo che…voglio dire, Violet? Con tutte le ragazze che ti vengono dietro tu sei interessato a Violet Spring?» 

 

«Io non sono interessato a lei! Ero solo curioso di sapere il suo nome, visto che oggi ci siamo scontrati per sbaglio…e poi tu e Malfoy dovete smetterla con questa storia! Non mi vengono tutte dietro d'accordo?! Cristo santo» 

 

La rossa si irrigidì al nome del compare. Era riuscita a smettere di pensare a quel viscido essere e ora eccolo sbucare di nuovo dal nulla. 

 

«A proposito…ronda di nuovo insieme domani, eh? L'ultima volta l'hai fatto impazzire…»

 

Rose sgranò gli occhi. «Io l'ho fatto impazzire? Io? Lui ha fatto impazzire me come al solito! Ti pare che si accende una sigaretta qui a Castello?! Dentro le mura per di più! Come gli viene in mente?!»

 

«Oh, andiamo Rosie…era solo una sigaretta…»

 

«Solo una…no. Non mi dire che fumi anche tu!» 

 

«Qualche volta. E' rilassante» ammette lui, un pochino imbarazzato.

 

«Albus Severus Potter! Ma ti sei rincitrullito del tutto? Non ti bastano i mille modi magici per morire, no, devi anche andare ad intossicarti i polmoni con quella roba babbana? Non ci credo» esplose lei, guardandolo con rimprovero. 

 

Quando faceva così era tutta sua madre.

 

«Dai, Rosie, ammettilo che lo trovi sexy con quell'aria da cattivo ragazzo…» la stuzzicò lui.

 

Lei lo fissò a bocca aperta. «Sì, ti sei davvero rincitrullito del tutto. Io non troverei mai e poi mai Malfoy sexy. Al massimo il contrario» aggiunse, voltandosi per nascondere la sua stessa espressione incredula per aver detto quelle parole. 

 

«Oh, davvero? Dimostramelo» 

 

Rose si irrigidì nuovamente. Cosa le era passato in testa? Si stava comportando da idiota. Non poteva fare una cosa del genere, andiamo. Lei diceva tanto per dire.

 

«A meno che tu non sappia di avere torto…» continuò lui, usando la psicologia inversa tanto bene come pochi sapevano fare.

 

Dannazione. Rose amava le sfide. 

 

«D'accordo. Andata. Ma solo se tu avrai il coraggio di invitare Violet Springs al Ballo d'Inverno»

 

Albus aveva un'espressione scioccata. 

 

Ah-ha…colpito nel centro.

 

Albus, invece, affermò con un ghigno: «D'accordo, sfida aperta. Rose Weasley, ti sfido: seduci Scorpius Malfoy!» 

  
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