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Autore: _Fener    12/09/2012    3 recensioni
[Titolo modificato, inizialmente era "The Dark Side"]
Non tutto iniziò con Sora.
Non tutto iniziò con Ventus, Terra e Aqua.
A loro è stato insegnato, in qualità di Custodi, la salvaguardia della Luce... e di combattere l'Oscurità. Ma quasi un secolo prima di Sora, un'altro Maestro del Keyblade decise di abbandonare la via della Luce, alla ricerca del potere e della conoscenza... alla ricerca del leggendario Kingdom Hearts.
Un uomo dalle origini e dal passato sconosciuto, dalle risorse illimitate: Xehanort.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Xehanort
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Altro contesto
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Svegliati.

Mi sentì sprofondare all’improvviso.
E’ la prima sensazione che ricordo della mia vita. Ricordo quella parola, pronunciata dentro di me in modo profondo e soave… e poi mi sentì cadere, scivolare in mezzo al nulla. Un grande vuoto, completamente buio… privo della benchè minima luce. Non so come o perché, ma… per qualche strano motivo, mi sentii nascere. Come se non fossi mai stato bambino, come se non fossi stato concepito da una madre e da un padre… così, dal nulla.

Mentre sprofondavo sempre di più in questo baratro, mi sentivo come se mi stessi risvegliando da un sonno profondo. Ero intorpidito, e ancora non avevo pienamente il controllo dei miei muscoli.
Poi.. il mio corpo si inarcò dolcemente in modo che i miei piedi fossero rivolti verso il basso, senza che io potessi controllarlo… e toccai il suolo.

Nel momento in cui i miei piedi si appoggiarono con grazia al pavimento, nel punto in cui toccai si scatenò una luce intensa, che andò diramandosi su tutta la superficie fino a illuminare l’intera piattaforma. In quel momento, abbagliato da quella luce, aprii gli occhi per la prima volta.
Fissai il pavimento, ancora stordito… non avevo ancora realizzato ciò che era successo. Con uno sforzo disumano, guardai le mie mani con aria di stupore.. cominciai a muovere le dita, come se avessi ancora dovuto realizzare che ne avevo il pieno controllo… che erano realmente MIE.

Poi alzai lo sguardo. La vista era offuscata e disturbata dalla luce intensa che sgorgava da quelle vetrate sul quale ero, ma riuscii a capire che dovevo essere su una vetrata circolare… una vetrata in cui, forse, ero raffigurato… non posso dirlo, perché non riuscì a distinguere le decorazioni immerse in tutta quella luce.
Improvvisamente, dentro di me balenò il mio primo pensiero, asfissiante, ansioso, come se stessi cercando la risposta a esso da una vita.
“Chi...
…chi sono io?”
Il mio sguardo era perso nel vuoto. Non provavo alcuna emozione… ero.. vuoto.
 
Non avere paura. Non ne hai il motivo.
 
La voce rimbombò di nuovo dentro di me. Non aveva un suono, ma era comunque forte, decisa, piena di sé.
“Chi… sei?”
 
Non ha importanza chi sia io. L’importante è… chi sei tu.
 
Quelle parole furono come una scossa: sentii pura energia scorrere dentro di me, darmi vigore, forza. I miei muscoli si vitalizzarono, i miei occhi misero a fuoco l’ambiente circostante, e comincia a muovermi con più autonomia. Il vuoto aveva cominciato a riempiersi di qualcosa simile a… rabbia.
“Mo… mostrati…”, sussurrai con voce flebile ma decisa.

Non ottenni alcuna risposta.

Un po’ irritato, sollevai lentamente il braccio destro e aprì il palmo della mano davanti a me.
“Ho detto… MOSTRATI!” ripetei con voce più decisa e con un tono più forte.
In quel momento, sentii un incommensurabile potere scorrere dentro di me. Vidi il mio braccio circondarsi di un alone nero, e la luce emanata dalla piattaforma cominciò a vacillare, lanciando qua e la sprazzi di fiamme scure.
Davanti a me si materializzò una figura, più simile ad un’ombra che a una vera persona fisica. Aveva un aspetto umano, ma i lineamenti erano indistinguibili.
“Chi sei tu? E soprattutto… chi sono io?!”

Le fiamme scure aumentarono, fino a diventare quasi nere, e sentivo il mio corpo immerso in quella immane potenza. Emanavo questa energia da ogni poro del mio corpo.

I tuoi occhi… ardono. Ardono della più pura Oscurità. La senti tutta questa energia..? Deriva tutta dal tuo cuore. Dalla prima all’ultima goccia.

Da che ero un guscio vuoto, in quel momento stavo scatenando una rabbia incontenibile. Il bagliore della luce stava scomparendo quasi del tutto, si presentava solo un unico grande alone nero.

Tu sei colui che aprirà la Porta... e che farà sprofondare di nuovo i mondi nell’Oscurità più pura. Tu sei… l’altro.

L’ombra tese la mano verso di me. Io, ancora furente, ansioso di ricevere ancora più forza, allungai la mano e.. la afferrai.
In quel momento la figura, improvvisamente, si raccolse e vorticò nella mia mano, e di colpo mi sentii.. calmo. Come se tutta quell’energia avesse trovato un autocontrollo improvviso. Le fiamme oscure che fuoriuscivano dalle vetrate scomparvero.

L’ombra si raccolse nella mia mano e cominciò a emanare una luce sinistra, poi si allungò fino ad assumere una strana forma. Da una semplice ombra divenne qualcosa di materiale, rivelandosi una specie di chiave dai colori cupi e dalle forme eleganti. Sull’elsa una decorazione raffigurava un viso dall’aspetto malvagio, dal quale partivano dei tentacoli e le due aste centrali della lama. Sulla sommità vi era un grosso occhio blu, dalla pupilla allungata, dal quale partivano poi i “denti” della chiave.
La osservai attentamente… e poi dissi d’impulso: “Keyblade”.
Come se conoscessi quell’arma da una vita. Come se non fosse stata la prima volta che ne impugnavo uno.

…E’ il potere nascosto dentro di te.

Appena la voce pronuncò quelle parole, sotto i miei piedi cominciò a formarsi un’ombra circolare, che si ingrandì fino a prendere tutta la piattaforma… e cominciai a sprofondare. Per quanto provassi a divincolarmi da quel risucchio inarrestabile, scivolavo sempre di più in quella pozza… fino a quando non sprofondai del tutto e l’Oscurità mi avvolse completamente.
Poco prima di perdere un’altra volta conoscenza, immerso in quella immensa oscurità, balzò nella mia mente un nome. Come se lo sapessi da sempre, come se non ci fosse stato il bisogno di chiederlo a quell’ombra.
Improvvisamente… mi ricordai chi ero…


…Xehanort.


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Nota dell'autore:
 Salve gente! Sono un nuovo iscritto e questa è la mia prima FanFic.. Pronta per essere giudicata da voi! E' ben accetto qualsiasi commento sia positivo che negativo, in modo da poter migliorare in futuro il mio stile.
Come avrete capito, nutro una profonda passione per Kingdom Hearts e in particolare il personaggio di Xehanort, avvolto nel mistero dell'intera saga... così ho deciso di sviluppare una specie di "storia" del suo passato, raccontata dal protagonista in persona... credo che nei capitoli successivi potranno anche esserci alcuni spoiler derivanti da Kingdom Hearts 3D, quindi attenti a quel che leggete! xD
Ma mi fermo qui, non vi anticipo niente! Buona Lettura!
  
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