Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: Heart to heart    17/09/2012    4 recensioni
Dal prologo
Merda.Che fai, piangi adesso, piccola sciocca di una Lopez?
Cerco di darmi un po’ di contegno ma è inutile; le lacrime continuano a fluire.
Come ho fatto a ridurmi così?
*Dal terzo capitolo*
Quando riesco a sentire il suo respiro contro la mia pelle mi blocco.
“Baciami.” Sembra un ordine, chi sono io per non ubbidirgli?
Ci voglio provare. Voglio sfidare la sorte, prendermi gioco di lei come lei ha già fatto troppe volte con me.
Lo bacio.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Mike Chang, Noah Puckerman/Puck, Santana Lopez, Sebastian Smythe, Tina Cohen-Chang | Coppie: Blaine/Kurt, Santana/Sebastian
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

...Love you like a love song!



Riprendermi dalla notizia del ritorno alla libertà amorosa di Sebastian Smythe si era dimostrato difficile quasi quanto terminare il mio stupido saggio.
Ma ormai mi ero abituata all’idea, tanto non sarebbe cambiato niente, giusto?
Fin dal mio primo momento qui alla Dalton avevo sentito parlare dell’incredibilmente bello e talentuoso usignolo che l’anno prima era riuscito a diventare capitano del rinomato coro nonostante fosse solo uno del primo anno. Ma nulla avrebbe potuto prepararmi alla reazione che ebbi nel vederlo la prima volta.
La lezione di scrittura creativa era appena terminata, stavo cercando l’aula magna per parlare con l’altrettanto famigerato Blaine Anderson e proporgli di aggiungere il mio nome alla lista delle selezioni per i Wablers, quando, tutto merito della mia grazia paragonabile a quella di un mobiletto Ikea, andai a sbattere contro qualcosa che solo dopo identificai come una persona. Sebastian Smythe. E chi se no? Rimasi com’ero – appoggiata al pavimento, coperta dai miei mille appunti sulla lezione precedente- a guardarlo. Dio. Era bellissimo. Non riuscii a proferire parola, nemmeno un banale “scusami, non ti avevo visto”. Nulla. Per un attimo mi sembrava di poter sentire Puck “che cazzo fai Lopez? Alzati e fai vedere a quel damerino quanto sono belle le ragazze dei sobborghi di Lima! ”. Ma fu tutto inutile, per degli istanti che mi sembrarono anni mi limitai a fissarlo, in tutta la sua perfezione, mentre parlava con Jesse St. James, allora studente del penultimo anno, fin quando non si accorse che qualcosa gli bloccava il cammino e parlò : “Scusami, non so come sia riuscito a non vedere una tale bellezza!”, fece l’occhiolino e riprese a parlare con il compagno, continuando a camminare. Era fatta. Boom, baby. Cupido aveva scoccato la sua freccia e io non ero più riuscita a liberarmene. L’anno scolastico era proseguito senza che accadesse nulla : Sebastian si ostinava a cambiare ragazza con lo stesso ritmo cui Kurt cambiava out-fit e io ero rimasta single, nonostante un breve flirt non andato a buon fine con Sam, ora mio caro amico.
 
Smettila di pensare a lui! E finisci questo stramaledettissimo saggio, prima che Mike ti uccida!
 
Aaah, Mike. Il miglior amico che si potesse mai immaginare… Le nostre strade si sono incrociate alle scuole medie quando il destino, o meglio un’insegnate del nostro istituto, decise che saremmo stati perfetti insieme, come coppia di punta del musical scolastico. Aveva perfettamente ragione, non solo perché il musical fu probabilmente il migliore mai realizzato in una scuola media dell’intero Ohio, ma perché io e Mike eravamo perfetti insieme, in ogni senso. Il suo carattere così buono e calmo fece si che riuscì a sopportarmi anche durante i miei momenti peggiori, le mie sfuriate in lingua ispanica. Ma non si trattava solo di questo, si trattava di sostegno. Sostegno che ci siamo offerti ogni giorno  sino ad ora e, probabilmente, ci offriremo per sempre. Io ero lì per lui, ad aiutarlo, quando suo padre tentò di farlo iscrivere a un liceo scientifico, così da essere agevolato una volta iscritto all’università di Medicina, ero lì per permettergli di inseguire il suo sogno, ballare. Lui era pronto a salire in macchina e raggiungermi tutte le volte che scappavo dall’inferno di casa mia e volevo solo piangere. Lui era lì, ad asciugare le mie lacrime e farmi ricominciare.
L’affetto, l’amore, nel senso più puro di questa parola, che provo per lui non è paragonabile a quello che provo per nessun’altra persona.  Si tratta di mio fratello, del mio migliore amico.
 
Concentrati San, hai una festa a cui devi andare sta sera!
E non si tratta di una festa qualunque, nossignore, si tratta di una festa in casa Puckerman, il che implica la presenza di un numero sconsideratamente alto di bei ragazzi e soprattutto di tutti i tuoi ex compagni del McKinley, non puoi permetterti di sfigurare con loro.
 
Non vedevo Sam, Puck, Finn, David, Azimio e tutti gli altri insieme da quando avevo lasciato quella scuola pubblica, due anni prima, per trasferirmi all’accademia delle Arti, la famigerata Dalton, con Mike. Non che non amassi il McKinley, semplicemente mi ero resa conto che quello non era il mio posto, non era quello a cui ero destinata. Alla Dalton si rese tutto più complicato a causa dello studio che, durante l’anno, impegnava la maggior parte del mio tempo così da non trovarne abbastanza per coltivare una vera e propria relazione o, più semplicemente, per uscire con loro. Non riuscii neanche a incontrare , nonostante me lo fossi ripromessa più e più volte, il professor Shue, l’unico insegnante che mi sostenne nella scelta di cambiare istituto. Ora mi mancavano tutti da morire, ma nessuno quanto Noah.  Prima che lasciassi il McKinley non eravamo mai stati tanto uniti, o quantomeno non ce ne eravamo resi conto. La situazione cambiò radicalmente quando ci ritrovammo separati. Cominciò a farsi sentire sempre più spesso con scuse del genere “Le ispaniche fanno impazzire il piccolo Puckerman” o persino “l’aula del Glee sembra molto più ampia da quando le tue enormi gemelle non la occupano più!”. All’inizio non gradii molto questo genere di attenzioni ma poi mi resi conto che si trattava di semplici contesti per parlare con me, anche solo per litigare al cellulare.

Perché aveva bisogno di me. E io avevo bisogno di lui.


Apro l’armadio e comincio a uscire tutto quello che trovo ma nulla sembra adatto.
Va bene, anche io so riconoscere quando ho bisogno dell’aiuto del miglior consulente di moda esistente, per quanto mi costi. Prendo il cellulare e compongo il numero…
Bip, Bip, Bip.
“Ciao porcellana!”, nonostante io sappia quanto lo infastidisca non riesco a  fare a meno di chiamarlo così.
“Cosa vuoi Satana?” , ottima risposta Kurt.
Penso bene a come formulare la frase senza apparire troppo disperata
“Non riesco a trovare nessun capo che valorizzi il mio sexy corpo ispanico per sta sera. Non sapevo a chi rivolgermi dato che Quinn è ancora in palestra ad allenarsi…”  mi blocco, sei patetica Lopez!
La risata di Kurt risuona cristallina dal mio cellulare “quindi hai bisogno di me, eh? Ammettilo e sarò subito da te”
Riesco a immaginarlo in questo momento, mentre sorride soddisfatto, magari in braccio al suo amato Blaine.
“Mai! Avanti Kurt, so quanto ti diverte mostrare le tue doti stilistiche a chiunque respiri e per una volta sono ben disposta ad ascoltarti… non basta a convincerti?”
Aspetto in silenzio una risposta che non arriva. Ok, è ora di giocare il mio asso nella manica.
“Puoi anche occuparti dei capelli e del make-up” sento il suo gridolino entusiasta e viene da ridere anche a me.
“Sarò li in meno trenta secondi.” Dice tutto d’un fiato.
“È impossibile Kurt, il dormitorio maschile è nell’ala opposta rispetto a quello femminile…”
non ho il tempo di finire di formulare la frase che qualcuno bussa ripetutamente alla porta.
La apro, con il telefono ancora in mano e vedo entrare un Kurt particolarmente eccitato “Che il re-styling abbia inizio!” proclama battendo le mani.
Qualcuno mi aiuti
 
Tre ore e qualche centinaio di cambi dopo, siamo pronti ad andare.
Mi guardo riflessa nello specchio e mi rendo conto che Kurt ha fatto davvero un lavoro ottimo, credo davvero dovrebbe lavorare nella moda!
Indosso un abito bianco molto corto e scollato che avevo praticamente scordato di possedere, con sopra una giacca- tailleur nera, foderata in bianco. Come da contratto, porcellana ha anche provveduto ai capelli che si è divertito a piastrare, nonostante le mie proteste.*

Noi della Dalton partecipanti alla festa di Puck, siamo riuniti nella sala grande, mentre aspettiamo Mike, mooolto stranamente, in ritardo. Mi fermo un attimo a guardarli : Tina, nel suo coloratissimo vestito lungo oltre il ginocchio, Quinn, in un abito rosso fuoco che non ho mai visto prima nel nostro armadio, Kurt e Blaine nei loro immancabili completi eleganti. Sono bellissimi, tutti quanti. Sono i miei amici, così perfetti in tutti i loro difetti.
Tra un bacio e l’altro vedo Blaine guardare preoccupato il telefono, per poi chiedere sottovoce a Kurt “Non glielo hai detto vero?”
Il ragazzo indugia, non riesce a mentire al suo grande amore
“ No, non potevo! Non so come avrebbe reagito, forse sarebbe voluta rimanere qui, mentre deve andarci.” Sembra davvero determinato, chissà di chi parlano?
“Per fortuna arriveranno solo più tardi, altrimenti..” perdo le ultime parole di Blaine, sconvolta da ciò che i miei fortunatissimi occhi stanno vedendo.
“Mike, sei stupendo!” gli corro incontro e inciampo nei miei tacchi fin troppo alti, ma lui mi prende al volo. Grazie mille Kurt, penso.
“Anche tu e sei anche considerevolmente alta, per i tuoi standard!” mi sorride, felice.
Prendiamo la monovolume di Blaine, così possiamo fare strada tutti insieme sarà necessario un solo guidatore designato. Come sempre, si offre Mike: non ricordo una sola volta che abbia bevuto più di un bicchiere di birra, non che io sia una grande amante dell’alcol! Mi è capitato di esagerare solo una volta, non ricordo perfettamente ma da ciò che mi hanno raccontato ho iniziato a piangere a dirotto senza alcuna ragione apparente, meglio non rischiare!

 
Arriviamo a casa Puckerman alle 21 in punto, ci accoglie sulla porta Sam, bello come sempre.
Saluta tutti e, quando siamo rimasti soli, faccio ciò che avrei dovuto fare mesi fa, quando ci siamo lasciati.
Tiro fuori il mio quadernetto e sputo fuori tutto  
“Ciao uomo ranocchia! Mi sei mancato tanto da quando la tua famiglia ha fatto i bagagli, te li ha messi in bocca e si è trasferita! Non sai quante volte ho avuto voglia di sottaceti ma non c’era nessuno che li aprisse come li aprivi tu. Avrai probabilmente trovato lavoro come ostetrico, la tua bocca deve essere un’ottima ventosa. Non vedevo un sorriso così grande da quando l’uomo delle nevi si è fatto estrarre i denti dall’elfo gay di quel film di Natale!”.
Mi guarda un momento e poi scoppiamo a ridere “Mi sei mancata San”.
Entro in casa e riconosco tutte le classiche componenti di una festa di Puck :
il salotto, che è stato sgombrato spostando tutti i divani infondo alla stanza, così che ci sia abbastanza spazio per ballare ; una scorta di alcolici di varia natura da fare invidia a un’Irish pub e soprattutto musica. Musica a tutto volume, da spaccare i timpani.
Vedo Azimio e Dave su uno dei divani, impegnati a fumare. Li saluto con un cenno, concentrandomi sul gigante che mi ha appena pestato il piede. “Finn, sei sempre il solito! Hai la grazia di un balenottero” scherzo, lui lo sa. Mi saluta con un bacio veloce sulla guancia e scappa in direzione di una ragazzina che non conosco…
Guardandola da qui riesco a notare solo il suo enorme, sproporzionato naso. Deve trattarsi di Rachel. Vorrei chiederlo a Kurt che è ancora accanto a me, intento a levarsi la giacca ma all’improvviso sento i miei piedi lasciarae il suolo.
“Puck, Puck mettimi giù!” urlo, ridendo.
“Come vuole, principessa” mi lascia scendere dalle sue spalle, “l’aereo Puckerman è pronto ad atterrare, ma le ricordo che qualora volesse approfittare, sa be, di un altro tipo di servizio, sarà sempre disponibile” dice ammiccando.
“Te lo farò sapere, grazie” rispondo e sorrido.
Mi volto verso Mike che mi rivolge il suo sguardo alla “È tutto inutile, non cambierà mai”. Rido ancora.
Ho l’impressione che andando avanti così per la fine della serata mi faranno male le guancie, eppure ho un brutto presentimento… Per il momento lo allontano e accetto l’offerta di un ballo con Blaine, sopportando volentieri le occhiatacce di Kurt: per essere paragonabile a un nano da giardino Blaine è davvero un ottimo ballerino.  La canzone finisce e Kurt strappa Blaine dalla mia presa con un impeto sicuramente non da lui. Lo capisco, è suo.
Pazienza, so a chi rivolgermi quando ho voglia di ballare. Faccio cenno con la mano a Mike di avvicinarsi, lo vedo dire qualcosa velocemente a Tina e correre verso di me.
Mi cinge i fianchi con le sue mani grandi e calde : che si aprano le danze. Ballo fin quando non mi fanno male i piedi: ballo con Puck, ballo con Quinn, ballo con i miei amici e mi sento felice, come non mi sentivo da tempo.
Ad un certo punto la musica viene interrotta da una vocina che trovo estremamente irritante.
“Buona sera a tutti, sono Rachel Berry e sta sera canterò per voi “Need you now” con l’aiuto del padrone di casa : Noah Puckerman! Anche se credo sia impossibile eguagliare il mio livello, chiunque voglia provare ad esibirsi dopo, potrà farlo”. Guardo Puck stranita, lui si limita ad avviarsi verso quello che ha tutta l’aria di essere un palco improvvisato all’ultimo momento, mimando con le labbra qualcosa come “Finn mi ha costretto”.
Ora capisco. Mi sforzo di non vomitare sotto le note di quella canzone e decido di accettare la sfida : che si fotta quella Berry, le farò vedere come si canta a Lime Heights !
Finiscono la loro esibizione accompagnati da pochi applausi decisamente non convinti.
Dopo essermi messa d’accordo con Sam (DJ della serata) salgo sul palco e annuncio che il vero spettacolo sta per cominciare
 
It’s been said and done
Every beautiful thought’s been already sung
And I guess right now here’s another one
So your melody will play on and on, with best we own
You are beautiful, like a dream come alive, incredible
A center full of miracle, lyrical
You’ve saved my life again
And I want you to know baby


Guardo il mio pubblico infiammarsi e allora continuo, supportata dal loro battito di mani che segue il ritmo
 
I, I love you like a love song, baby
I, I love you like a love song, baby
I, I love you like a love song, baby

And I keep it in re-pe-pe-peat
I, I love you like a love song, baby
I, I love you like a love song, baby
I, I love you like a love song, baby

And I keep it in re-pe-pe-peat
 
Sento un urlo provenire dal fondo della stanza “Spogliati Santana!!” ah, non sapevo ci fosse anche Jacob Ben Israel.

Cursing me, boy you played through my mind like a symphony
There’s no way to describe what you do to me
You just do to me, what you do
And it feels like I’ve been rescued
I’ve been set free
I am hyptonized by your destiny
You are magical, lyrical, beautiful
You are…I want you to know baby


Il mio sguardo cade su Mike che mi sorride, ricambio e finisco di cantare senza che i nostri occhi si stacchino.

I, I love you like a love song, baby
I, I love you like a love song, baby
I, I love you like a love song, baby

And I keep it in re-pe-pe-peat
I, I love you like a love song, baby
I, I love you like a love song, baby
I, I love you like a love song, baby

And I keep it in re-pe-pe-peat
 
Scendo dal palco mentre tutti, a eccezione della Berry, applaudono e fischiano.
Vorrei abbracciare Mike, che con il suo sguardo mi ha sostenuta ma Jacob si piazza davanti a lui
“Cosa vuoi per lei? Ti do casa mia! Uccido i miei genitori e ti do casa mia!”
Scoppio a ridere, ma Mike sembra molto serio “Non è in vendita, mi spiace” stringe i pugni e allora capisco di dover intervenire.
“Mi spiace Jacob, non sei il mio tipo” gli sorrido mentre si allontana, sconfitto.
“Che ti salta in mente? Sai com’è fatto! Non devi mica prenderlo così sul serio!” davvero ancora non ha capito che tipo è?
“Non voglio che dica certe cose su di te. Non sei sua.” Abbassa lo sguardo, come se avesse appena realizzato di aver detto qualcosa di sbagliato.
“Non sono neanche tua se è per questo! Santana Lopez appartiene solo a..”
“Buona sera gente!!” Sento quella voce e mi blocco. Merda. MerdaMerdaMerdaMerdaMerdaMerda.
Tutti si voltano verso i nuovi arrivati : Nick, Jeff e ovviamente Sebastian. Il suo sguardo sembra scrutare ogni invitato, quasi stesse decidendo se fosse il caso di restare o fuggire verso una festa che fosse degna di lui.
Vado nel panico mentre si avvicina verso di me, Mike solleva il mio mento e mi costringe a guardarlo. Mi sento più calma.
“Lopez! Mio dio sei uno schianto sta sera e la tua esibizione, che per la cronaca si sentiva fin dall’isolato precedente, è stata niente male” mi schiocca un bacio sulla guancia.
Respiro profondamente  “Grazie Seb, anche tu stai bene.”
Fiuuuuuuuuuuuuuf, è andata.
 
Iniziano a girare gli alcolici più forti e io non so resistere, tanto c’è Mike a riportarci alla Dalton sani e salvi. La festa prosegue normalmente tra un ballo e l’altro, quando torna a parlare quell’oca giuliva.
“Bene, chi vuole un’altra mia esibizione?” Ha già un piede sul palco quando Puck la prende di peso e la fa scendere, mentre il resto degli invitati lo applaude.
Dio grazie.
Non avrei sopportato di sentire ancora la sua voce così lagnosa.
“Perché non giochiamo al gioco della bottiglia?” propone qualcuno che non riesco a riconoscere, devo aver bevuto parecchio.
Chi se ne frega?
Prendo parte al cerchio che si è formato, seduta al fianco di Mike e Nick.
La prima a girare la bottiglia è Quinn. Vedo parecchi ragazzi mandare preghiere silenziose. Ironia della sorte a vincere il bacio della principessa e il principe dei gay: Kurt.
Quinn sorride ma io so che in realtà sperava di poter baciare Puck. È un bacio freddo e privo di passione, a cui Kurt si sottrae piuttosto velocemente. Sento Azimio dargli della checca imbecille. Uomini!
Tocca a Puck. “Lo dico prima: l’aereo Puckerman è aperto a tutti i tipi di passeggeri, purchè siano donne!”
Kurt risponde prontamente “Perché? Pensi davvero che un uomo sano di mente vorrebbe baciarti?” Noah scuote la testa e fa girare la bottiglia : Tina!
“Vieni qui bella signora!” Il loro è un bacio lungo, molto, molto lungo. “Hai capito Tina!” urla David divertito. Finalmente si staccano e si può proseguire.
Finn prende in mano la bottiglia, pronto al suo turno. “Sia chiaro, Finn è M I O!”. La uccido. Giuro che la uccido. Uccido lei e quella sua voce così irritante.
Il ragazzo non sembra dare troppa attenzione alle parole della sua fidanzata e fa girare la bottiglia.
Ovvio. Chi doveva sopportare tutte le lamentele della Berry se non io? 
“Ok balenottero facciamolo durare poco, non voglio dovermi difendere da quella nasona.”
Ci baciamo. Dura poco più di tre secondi, poi Finn fine trascinato via da Rachel, che si attacca a lui come una cozza al suo scoglio. Rido. Come riesce a sopportarla?
Mi alzo un secondo per prendere un altro bicchiere di Vodka.
Torno e per poco non sputo tutto dal naso. Povero, povero Mike. Gli è toccato baciare la Berry, da sobrio.
Quando torna a sedersi gli do una pacca sulla spalla e gli sussuro “mi spiace davvero”.
Mi sorride, rassegnato. Tocca a me!  Prego semplicemente che non debba baciare Azimio o Jeff: sono quelli che hanno fumato di più sta sera e io non amo il sapore del fumo.
La bottiglia continua a girare per quelli che sembrano secondi interminabili. Poi si ferma, alzo lo sguardo per vedere chi sarà il fortunato.
Sebastian mi guarda con quel sorrisetto ironico che lo accompagna sempre. Non ho la lucidità per dire nulla, così mi avvicino a lui. Quando riesco a sentire il suo respiro contro la mia pelle mi blocco.
“Baciami.” Sembra un  ordine, chi sono io per non ubbidirgi?  Ci voglio provare. Voglio sfidare la sorte, prendermi gioco di lei come lei ha già fatto troppe volte con me.
Lo bacio.
 
Il suo sapore mi invade. Devo aver bevuto troppo, non credo stia accadendo davvero.
Come può un misto di alcol e fumo essere così dannatamente buono? Sento le sue mani muoversi tra i miei capelli e un brivido mi percorre la schiena.
Davvero San? Stai provando tutto ciò per un bacio che probabilmente domani avrai scordato?
Sposta le mani sul mio volto e lo tiene ben fermo, come temesse che io possa staccarmi da lui. Ignora che io vorrei poter restare così per sempre. I nostri corpi si avvicinano, come attratti da due calamite opposte.  Riesco ad avvertire il battito accelerato del suo cuore, il mio deve essere esploso qualche minuto fa. Mi manca il respiro, ma devo resistere.
 
Poi accade, lui si stacca da me e sorride “Wow Lopez, ti avevo decisamente sottovalutata!”.
Non riesco ancora a parlare, così mi limito a fingere di schiaffeggiarlo. Riprendiamo i nostri posti nel cerchio, sotto gli sguardi poco convinti di tutti gli altri : non mi sfugge l’espressione di Mike, un’espressione nuova, a me sconosciuta.
Nel sedermi sfioro la sua mano e lo sento irrigidirsi. È tutto così strano. Vedo Kurt cambiare colore mentre viene annunciato il bacio tra Blaine e Nick.
Mi fermo un attimo perché mi gira la testa.

È successo davvero?


FINE CAPITOLO 

 
*L’ out-fit che ho usato nella storia per Santana la sera della festa è reale ed è questo qui  (non ho capito bene se è una gonna e una maglietta o un vestito quindi ho optato per un vestito u.u)
 
 
Buona seraaaaa :) Si, ho un ritardo C O L O S S A L E. ma purtroppo è ricominciata la scuola e io ho dovuto recuperare tuuutto quello che non ho fatto in estate :S passiamo a cose serie :) vi è piaciuto il capitolo? È un po’ (molto) più lungo del precedente (credo il doppio) spero vi siano piaciuti i riferimenti agli episodi di Glee (come la sfuriata di Santana a Sam, so che non c’entrava molto ma io ho AMATO quella scena <3  e volevo riproporla :), come la scena con Jacob!! Mio dio quella volta credo di essere caduta per terra per le risate :D *UccidoIMieiGenitoriETiDoCasaMia* o le canzoni… sia chiaro IO NON ODIO RACHEL BERRY, odio la NUOVA Rachel Berry.. quella tutta *aiutiamoilmondosiamocarinicontuttivomitiamoarcobaleni* la vera Rachel, quella originale era ambiziosa oltre ogni limite, antipatica, petulante, ossessiva con Finn! E ho cercato di ricrearla con una delle sue prime (e più mielose) canzoni *NEEDYOUNOW*, per quanto riguarda l’esibizione di Santana avrei voluto inserire Back to Black, poi mi sono detta DIAVOLO è UNA FESTA! E ho cambiato :) nonostante non sia l’esibizione che preferisco!)
Coooomunque spero vi sia piaciuto il capitolo.. (uno dei capitoli chiave ovviamente) finalmente si sono baciati muahahahah *.* [per chi non lo avesse ancora capito NO, SEBASTIAN NON è GAY!] quindi non vi stupite :P
Inizialmente non avevo intenzione di soffermarmi tanto sulla prima parte *LezioniDiStileDiKurt* ma poi non ho resistito *.* Fatemi sapere cosa ne pensate :) :Recensite genteee :)
Ps grazie a tutte quelle persone che hanno inserito la storia tra le preferite/seguite/ricordate vi amo tutte *.* e spero di non avervi deluse!!
PPS ora che è iniziata la scuola (stupido 4° anno) spero riuscirò ad aggiornare ogni 8-10 giorni! :)
Un grooooooooooooooosso bacio :), Aurora 
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Heart to heart