Anime & Manga > Death Note
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Autore: Mirella__    17/09/2012    9 recensioni
Light ed L.
Due ideali di giustizia differenti.
Per l'intero anime abbiamo visto questi due personaggi affrontarsi, ma mai apertamente e alla fine L ha avuto la peggio.
Il suo allievo, Near, è riuscito dove lui ha fallito mettendo fine al caso Kira
Ma quando uno shinigami, divorato dalla noia, ha a disposizione un piccolo oggettino bianco nulla è per sempre.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: L, Light/Raito, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Non c’era caldo, non c’era freddo.

Il cielo era buio, ma non un tuono intaccava il silenzio che regnava in quel luogo, né una goccia di pioggia dava sollievo all’arido terreno; la nebbia era pesante, tuttavia non ostacolava la vista degli scheletri bianchi che giacevano al suolo.

Tre shinigami giocavano a carte, parlando, dicendo cose senza senso, infondo non c’era nulla di cui discutere.

Uno shinigami camminava, camminava senza meta, non aveva un posto dove andare.

La noia regnava sovrana in quel regno così anonimo, nessuno aveva più voglia di vivere, ma in fondo erano Shinigami e, per quanto orribile potesse sembrare, uno scopo alla loro vita c’era; sottrarre linfa vitale dagli umani per poter vivere anni, centinaia d’anni, in quello squallido mondo né carne né pesce.

Ogni Dio della morte si sentiva svuotato, ma  allo stesso tempo pesante, non uno di loro pensava agli umani niente di più che come esseri insulsi.

Tutti tranne uno, che tra gli umani ci aveva vissuto e si era divertito parecchio anche. A differenza degli altri però, lui non stata vivendo uno dei tanti momenti di noia. La sua mente era impegnata altrove, in una scelta, che sembrava lo stesse logorando da capo a piedi.

Aveva forse un macigno in tasca? No, era solo un piccolo corpo bianco, di un bianco puro, non come quelle sporche ossa che s’incontravano ovunque in quel posto. Allora perché sentiva il bisogno d’estrarlo dalla sua tasca?

Ryuk

Una voce, sembrava provenire proprio da quella cosa.

Ryuuuk?

Sì, apparteneva proprio ad essa. Lo stava tentando, lo stava implorando, voleva che la usasse!

Ryuk, non vuoi divertirti? Non vuoi mangiare ancora delle mele? Non ricordi com’erano succose quelle della Terra?

Lo Shinigami venne percosso da crampi allo stomaco, era in astinenza da più di tre anni ormai e gli mancavano come non mai quei frutti paradisiaci. Così rossi, così saporiti.

E nel frattempo, potrai gustarti anche un bellissimo spettacolo, in fondo, nonostante tu ti sia divertito, non puoi negare che ti sia rimasto un po’ d’amaro in bocca. Pensa al divertimento! Qui c’è solo noia. È vero, potresti provare a far cadere nuovamente il Death Note, ma sai benissimo che non ci sarà più un Kira a livello di Light Yagami, o un altro detective all’altezza di L. Infondo, riportarli in vita, per uno Shinigami, sarebbe semplice. Se tu lo facessi, non correresti neanche il rischio di finire in polvere, se i tuoi scopi sono, ovviamente, per interesse personale.

Ryuk ci rifletté un attimo. No, non avrebbe corso il rischio di restare polverizzato se non fosse stato sicuro al 100%  che quanto stava per fare non riguardava affatto il legame che aveva con Light, tanto meno con L, né la volontà dell’allungare la loro vita. In fondo, erano già morti per mano del Death Note, gli anni che avrebbero dovuto vivere sarebbero stati vissuti comunque senza il quaderno, spettavano a loro, Ryuk se li era semplicemente presi, non gli costava nulla ridarglieli. Inoltre, se si fosse stufato di quel gioco, avrebbe riscritto i loro nomi e le memorie di quanto accaduto nel loro breve arco di “vita nuova” sarebbero state cancellate.

Avvertì una lieve folata di vento, però tutto restò comunque immobile.

“Basta, non ce la faccio più. Ogni giorno, anzi no, non ci sono giorni, solo lo scorrere incessabile del tempo dentro il quale le azioni sono le solite. Almeno con Light era diverso, tutto era così dannatamente eccitante, come se non fosse stato solo lui a rischiare la vita nello scontro tra Kira ed L, ma proprio io, un vero Dio della morte, al contrario di quanto credeva quel povero umano, il cui destino era stato intaccato da un semplice quaderno, anche se semplice solo in apparenza.”

Ryuk afferrò la gomma, ma si fermò a pochi centimetri dal quaderno. Se lo avesse fatto, avrebbe dovuto raccontare a Light come fosse riuscito a riportarlo in vita e l’esistenza di quel piccolo oggetto doveva restare nascosta. Solo a pochi Shinigami era concesso l’onore di possederla. Era così sicuro di voler arrivare a tanto per un po’ di divertimento? Lui che era stato il secondo…

Al diavolo. In fondo non c’era nessuna motivazione per cui avrebbe dovuto dare all’umano tante spiegazioni, gli avrebbe semplicemente mentito, o evitato di dirgli certe cose, come aveva già fatto in precedenza.

Avvicinò la gomma al quaderno. Strano, si era reso conto solo in quel momento che essa stava in silenzio, ora che aveva deciso d’usarla, chissà, forse era stato il suo stesso inconscio ad immaginare quel basso suono.

Cominciò a cancellare.

Light sarebbe stato il primo a tornare in vita. Elle il secondo ed ultimo.


Angolo dell'autrice
Con questo primo capitolo spero d'avervi incuriosito. 
Lasciatemi i vostri commenti per farmi sapere cosa ne pensate. 
Anche le recensioni neutre o critiche sono bene accette, voglio sempre migliorare.

  
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