ok! Ragazzi ci siamo! Siamo arrivati
all'epilogo finale. Cosa succederà? per scoprirlo non
vi resta che leggere. Spero che anche questo capitolo vi piaccia,
non sapete quanto sia contenta nel sapere che la mia storia vi sia piaciuta, e
se anche questo capitolo sarà di vostro gradimento, vi prometto che scriverò
un'altra storia. Tutto dipende da voi.
I nove
mesi stavano per scadere ed ogni giorno che passava Bulma diventava sempre più nervosa.
Era nella
sua stanza, troppo stanca per alzarsi dal letto. Leggeva una rivista, quando
una forte contrazione interruppe la sua lettura. Non era come le solite, era più
forte e dolorosa, Bulma capì: era arrivato il momento. Con tutto il fiato che
aveva in gola chiamò la madre. Le sue urla furono udite anche da Vegeta, che
non appena udì il suono della voce di Bulma, spense la cg e si diresse nella
stanza della ragazza. “Donna! Che hai da urlare!”
“oh
Vegeta! Finalmente sei arrivato! Bulma deve correre subito all’ospedale,
sta per partorire” Vegeta la prese tra le braccia e la portò in ospedale.
“sono
contenta che tu sia qui”sospirò la donna e stringendo le braccia intorno
al collo di vegeta pianse. Il suo non era né un pianto di tristezza né di
dolore, era solo felice perché quell’uomo, così rozzo e orgoglioso, era
lì accanto a lei, ad aiutarla, a confortarla.
***
Erano passati
venti minuti e Vegeta aspettava muovendosi avanti e indietro agitando pugni e
calci all’aria, quegli stupidi terrestri non si decidevano a fargli
sapere qualcosa e ormai lui stava perdendo la pazienza. All’improvviso un
dottore si avvicinò a Vegeta.
“è
lei il marito?”
“no!
Noi non siamo sposati, facciamo solo sesso!”
“ah…capisco!
Comunque la signora ha chiesto di lei”
“dimmelo!
Dimmi dov’è se ci tieni alla tua vita!” domandò un sempre più
nervoso Vegeta.
“è
in quella stanza” rispose il dottore che spaventato dalla figura di
Vegeta si rannicchiò in se stesso, temendo per la sua incolumità.
Vegeta si
diresse verso la stanza di Bulma. Entrò e vide la donna che stringeva tra le
braccia un bambino. Avanzò titubante, come se avesse paura di quello che
avrebbe trovato, poi vedendo il dolce sorriso della donna e la lunga coda del
Bambino, si avvicinò al letto.
“hai
visto! È tale e quale a te, spero solo che a intelligenza abbia preso da me”
“che
vorresti dire donna?”
“nulla!
Scherzavo!”
“ed
io che credevo che non saresti riuscita a farlo nascere!”
“adesso
chi è che offende!”
“sai
far nascere un bambino sayan non è cosa da poca”
“cos’era
un complimento?”
“ma
non diciamo sciocchezze…possiamo tornare a casa ora?”
“veramente…”
Bulma avrebbe voluto aggiungere che quando una donna partorisce deve stare
alcuni giorni in osservazione ma conoscendo Vegeta e vedendo la sua espressione
preferì non dirgli nulla “certo! Però dovresti mantenere il bambino,
mentre mi vesto”
“dico
stai scherzando!”
“e
come pensi che riesca a vestirmi con lui in braccio?”
“perché
non puoi gettarlo sul letto?”
“gettarlo!
Ma come ti permetti di parlare così di tuo figlio! Sei solo uno scimmione! Ti è
piaciuta la bicicletta? E mo pedala! Adesso tu prenderai tuo figlio in braccio,
mentre io mi vesto e non dirai neanche una parola, mi hai capito”
Vegeta fu
costretto a prendere il figlio tra le braccia. Era una strana sensazione quella
che provava. Era felice, una felicità diversa da quella che provava, quando era
in intimità con Bulma. I suoi occhi incrociavano quelli del bambino. Il suo
sguardo era fiero, proprio come quello dei sayan, nonostante fosse così
piccolo. Bulma aveva ragione! Era tale e quale a lui! Stessi occhi, stesso
sguardo! Ne era certo ormai, quel bambino era suo figlio.
Fine
Verrei scusarmi
con tutti! Mi rendo conto che il finale è un po’ brutto, ma non sono
riuscita a trovare un finale migliore. Spero comunque che vi piaccai.